Masi Gran Criterium

sparviero

Passista
1 Settembre 2007
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mare e monti
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Bici
Pegoretti Duende / Colnago C59
Grazie a tutti per le risposte, ma vi riporto una critica che mi hanno fatto questa mattina un gruppo di ciclisti del nostro circolo, mi hanno detto: peccato per i freni universal , se fossero stati campagnolo era tutta un'altra bici

grazie ancora

Alessandro

l'ignoranza di molti ciclisti nel merito è grassa, specialmente se giovani. quando incontrano persone che pedalano su un acciaio vintage pensano che è la prima bdc mai cambiata. esprimono pareri senza sapienza ne conoscenza, ma tu, mi raccomando, non dire loro quanto è buono il cacio con le pere.....
 

bdiegoz

Purple Mod
4 Novembre 2007
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Grazie a tutti per le risposte, ma vi riporto una critica che mi hanno fatto questa mattina un gruppo di ciclisti del nostro circolo, mi hanno detto: peccato per i freni universal , se fossero stati campagnolo era tutta un'altra bici

grazie ancora

Alessandro


freni all'epoca usatissimi e di ottimo livello - oh, certo che un dura ace attuale frena di più - lascia perdere queste scemate
 

Sergio Servadio

Apprendista Scalatore
23 Marzo 2006
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freni all'epoca usatissimi e di ottimo livello - oh, certo che un dura ace attuale frena di più - lascia perdere queste scemate

Quando mi feci fare la mia prima bicicletta da corsa, nel 1972 a Pontedera, Piero Zaccagnini mi propose due soluzioni.
Una con freni Campagnolo, l'altra Universal. Entrambe avrebbero avuto la meccanica Campagnolo Nuovo Record. manubrio Cinelli Giro d'Italia e sella Cinelli.
Il telaio sarebbe stato saldato a Montopoli Valdarno, da 'tale' Luigi Daccordi, con tubi Columbus.
La prima per 'solo' 175.000 lire, la seconda 190.000 lire.
Risparmiai e feci montare Universal.

L'anno seguente andai sulle Dolomiti, che non conoscevo affatto, e una sera arrivai a pernottare al Falzarego.
Il giorno seguente sarei planato su Cortina d'Ampezzo.

Che spettacolo!
Cominciai la discesa e alla seconda frenata si ruppe il corpetto della leva del freno anteriore.
Sbriciiolato!!!
In qualche modo, piano piano, scesi a Cortina; per fortuna trovai un meccanico ciclista che sostitui' la leva con un accrocchio inguardabile, ma funzionante.
Continuai il mio giro turistico e tornato a casa andai a Pontedera dallo Zaccagnini.
Lui allargo' le braccia e sentenzio': 'Difetto di fusione.'

Per anni andai in giro scrutando la marca dei freni delle altre bici da corsa e invidiando chi aveva Campagnolo.

Sergio
Pisa
 

vigorelli 1954

via col vento
2 Novembre 2009
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Bici
negrotta
Quando mi feci fare la mia prima bicicletta da corsa, nel 1972 a Pontedera, Piero Zaccagnini mi propose due soluzioni.
Una con freni Campagnolo, l'altra Universal. Entrambe avrebbero avuto la meccanica Campagnolo Nuovo Record. manubrio Cinelli Giro d'Italia e sella Cinelli.
Il telaio sarebbe stato saldato a Montopoli Valdarno, da 'tale' Luigi Daccordi, con tubi Columbus.
La prima per 'solo' 175.000 lire, la seconda 190.000 lire.
Risparmiai e feci montare Universal.

L'anno seguente andai sulle Dolomiti, che non conoscevo affatto, e una sera arrivai a pernottare al Falzarego.
Il giorno seguente sarei planato su Cortina d'Ampezzo.

Che spettacolo!
Cominciai la discesa e alla seconda frenata si ruppe il corpetto della leva del freno anteriore.
Sbriciiolato!!!
In qualche modo, piano piano, scesi a Cortina; per fortuna trovai un meccanico ciclista che sostitui' la leva con un accrocchio inguardabile, ma funzionante.
Continuai il mio giro turistico e tornato a casa andai a Pontedera dallo Zaccagnini.
Lui allargo' le braccia e sentenzio': 'Difetto di fusione.'

Per anni andai in giro scrutando la marca dei freni delle altre bici da corsa e invidiando chi aveva Campagnolo.

Sergio
Pisa


Anche io feci quel tipo di scelta ( anzi mio padre ) alla mia prima bici " seria" costruita su misura proprio da Masi ( il vecchio ) era il 72 ma preferii i freni Weinman agli Universal ( non ricordo il perchè ). I freni Campagnolo, che costavano una fortuna,mi pare 22.000 lire , me li dovetti guadagnare col sudore e arrivarono un anno dopo :mrgreen:
 

rugginoso

Pedivella
13 Febbraio 2009
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Bici
tommasini tecno 1998, EVOL 2008, carbofire 2013. bianchi varie bacchette. maino 1936. varie corsa...
certo che guardando adesso certe economie fanno un pochino sorridere. io ebbi la fortuna di comprare una masi gran criterium da un corridore della sammontana, tutta campagnolo quindi, ma ricordo che in officina tanti montavano le trasmissioni everest al posto delle regina per scalare quasi nulla dal conto finale. adesso già che siamo sulle spese…… di solito si esagera proprio!
in fondo una coppia di freni record con leve sono facili da trovare e non costano una fortuna. la bici li varrebbe anche se il rispetto dell'originalità vorrebbe altrimenti.