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<blockquote data-quote="danieletesta79" data-source="post: 6737481" data-attributes="member: 48345"><p><strong>BREVETTO AMIATA</strong></p><p></p><p>Essendo originario della zona (il mio paese è a una 40ina di km) avevo fatto decine di volte i vari versanti dell’Amiata, il brevetto mi ha sempre attratto ma non avevo mai azzardato, stavolta invece mi sono deciso e l’ho fatto. Macchina lasciata in vetta, perché nonostante gli oltre 6000d+ si parte in discesa; partenza alle 6:30 verso Abbadia e via in direzione Vivo d’Orcia per affrontare come 1º versante Pescina-Vetta Amiata, salita lunga circa 12km ma pedalabile, in cima primo ristoro; nel brevetto si riescende sempre da dove si è appena saliti, quindi discesa verso Pescina, purtroppo prendo una buca, mi salta la borraccia e cadendo a terra si rompe, quindi la 2º salita (versante di Castel del Piano) l’ho fatta senz’acqua; questo versante lo considero il secondo dei 6 per durezza, mai regolare e sempre impegnativo fino al Prato delle Macinaie. Al 2º passaggio in Vetta prendo un gatorade che avevo in macchina e diventa la mia borraccia. È la giornata degli imprevisti, all’inizio della 3º salita (Aiole- Arcidosso), strada chiusa per incendio di un trattore; ho chiesto per favore di farmi passare e per fortuna mi hanno fatto salire (e riscendere ), questo per me è il versante più duro, la salita inizia prima del paese di Arcidosso per poi proseguire nella parte più dura lunga 6,5km, gli altri sono più pedalabili. Finite qui le paripezie? Manco per sogno, dalla 3º discesa ha iniziato a piovere quindi 4º e 5º salita sotto il diluvio. All’inizio della 4º salita (versante Santa Fiora - Bagnolo) mi fermo sotto un porticato per ripararmi dal diluvio, chiamo l’ammiraglia mia moglie chiedendogli se mi porta in Vetta un cambio perché sono zuppo; il 5º versante Piancastagnaio è il più lungo ma tranne un tratto è tutto pedalabile, ho preso acqua dal primo metro fino in cima. Inizia l’ultima discesa, e nel trasferimento Piancastagnaio-Abbadia il tempo migliora fino a spuntare un timido sole; la tanta acqua presa mi inceppa il Garmin che tutt’ora non mi funziona ma il brevetto sudato e bagnato l’ho conquistato; ho acquistato anche la maglia celebrativa .</p><p>Non avevo mai fatto 10h e 48min di bici, per percorrere 201,6 km e 6342d+, l’attività è durata 12 ore comprensive di pause e cambio abbigliamento.</p><p>Durante la giornata ho mangiato 120g di riso, 4 panini filadelphia e marmellata, 2 barrette, 5 gel, 3 coca cola, 7 borracce d’acqua, 1 gatorade, 1 borraccia di sali e una crostatina (ricciolina tipica della zona) e caffè nell’unica sosta al bar. Durante il percorso ho anche incontrato un leprotto, un cinghialino e non so quanti scoiattoli </p><p></p><p>Se siete della zona o volete provare una giornata bella è dura ve lo consiglio, l’Amiata è pubblicizzata molto meno di quello che vale.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="danieletesta79, post: 6737481, member: 48345"] [B]BREVETTO AMIATA[/B] Essendo originario della zona (il mio paese è a una 40ina di km) avevo fatto decine di volte i vari versanti dell’Amiata, il brevetto mi ha sempre attratto ma non avevo mai azzardato, stavolta invece mi sono deciso e l’ho fatto. Macchina lasciata in vetta, perché nonostante gli oltre 6000d+ si parte in discesa; partenza alle 6:30 verso Abbadia e via in direzione Vivo d’Orcia per affrontare come 1º versante Pescina-Vetta Amiata, salita lunga circa 12km ma pedalabile, in cima primo ristoro; nel brevetto si riescende sempre da dove si è appena saliti, quindi discesa verso Pescina, purtroppo prendo una buca, mi salta la borraccia e cadendo a terra si rompe, quindi la 2º salita (versante di Castel del Piano) l’ho fatta senz’acqua; questo versante lo considero il secondo dei 6 per durezza, mai regolare e sempre impegnativo fino al Prato delle Macinaie. Al 2º passaggio in Vetta prendo un gatorade che avevo in macchina e diventa la mia borraccia. È la giornata degli imprevisti, all’inizio della 3º salita (Aiole- Arcidosso), strada chiusa per incendio di un trattore; ho chiesto per favore di farmi passare e per fortuna mi hanno fatto salire (e riscendere ), questo per me è il versante più duro, la salita inizia prima del paese di Arcidosso per poi proseguire nella parte più dura lunga 6,5km, gli altri sono più pedalabili. Finite qui le paripezie? Manco per sogno, dalla 3º discesa ha iniziato a piovere quindi 4º e 5º salita sotto il diluvio. All’inizio della 4º salita (versante Santa Fiora - Bagnolo) mi fermo sotto un porticato per ripararmi dal diluvio, chiamo l’ammiraglia mia moglie chiedendogli se mi porta in Vetta un cambio perché sono zuppo; il 5º versante Piancastagnaio è il più lungo ma tranne un tratto è tutto pedalabile, ho preso acqua dal primo metro fino in cima. Inizia l’ultima discesa, e nel trasferimento Piancastagnaio-Abbadia il tempo migliora fino a spuntare un timido sole; la tanta acqua presa mi inceppa il Garmin che tutt’ora non mi funziona ma il brevetto sudato e bagnato l’ho conquistato; ho acquistato anche la maglia celebrativa . Non avevo mai fatto 10h e 48min di bici, per percorrere 201,6 km e 6342d+, l’attività è durata 12 ore comprensive di pause e cambio abbigliamento. Durante la giornata ho mangiato 120g di riso, 4 panini filadelphia e marmellata, 2 barrette, 5 gel, 3 coca cola, 7 borracce d’acqua, 1 gatorade, 1 borraccia di sali e una crostatina (ricciolina tipica della zona) e caffè nell’unica sosta al bar. Durante il percorso ho anche incontrato un leprotto, un cinghialino e non so quanti scoiattoli Se siete della zona o volete provare una giornata bella è dura ve lo consiglio, l’Amiata è pubblicizzata molto meno di quello che vale. [/QUOTE]
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