Ne vale DAVVERO la pena?

alboslr

Gregario
8 Settembre 2014
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atalaslr
Buongiorno a tutti,
oggi il 30/12, come ogni anno, tendo a tirar giù un po' di pensieri, sensazioni ed emozioni dell'anno appena trascorso. Volevo condividere un pensiero che mi si è attanagliato addosso:
"ne vale davvero la pena uscire con freddo, strade devastate, automobilisti feroci e menefreghisti, vento e tutti i pericoli che le nostre strade celano dietro ogni angolo?"
Questo quesito, che pongo anche a voi, è scaturito dal ricordo di questo anno ciclistico. Infatti, principalmente quando esco per Roma (zona castelli oppure ostia), ho memoria di tante, troppe situazioni che dire pericolose è dire poco. Macchine che ti sfiorano (letteralmente), tamponamenti evitati di un soffio:pork: (anche se andavo a 45km/h su una strada a due corsie per senso di marcia con limite a 50km/h), buche prese a 60km/h, folate di vento che ti sbatacchiano qua e là.
Insomma, senza concludere l'elenco degli eventi di pericolo che tutti i ciclisti conoscono, mi domandavo se ne valesse la pena. Io mi sono risposto: NI.
Nel senso, ovvio che continuerò ad andare in bici per strada, ma limiterò queste uscite (mettendo più focus su allenamento sui rulli) e cercherò di fare percorsi fuori il disastro di Roma (disastro composto soprattutto delle persone che ci abitano).
Questo servirà a limitare (e non ad annullare) i pericoli derivanti da un giro in bici che oramai è davvero divenuto uno stress (alcune volte mi rendo conto che quando rientro da un giro sono carico di energia negativa e rabbia, cosa che non accetto visto che dovrebbe darmi il risultato opposto :sad:).


Scusate il piccolo sfogo e vi prego di non cadere nei luoghi comuni (del tipo "se capita capita" "mio cugggino ..." etc.).
Grazie:roll::roll:
 
O

odisseo87_eliminato

Guest
Io percorro strade perlopiù in buono stato ma ormai in inverno uso la bici quasi solo sui rulli, per circa 9 ore/settimana.
La cosa che mi fa desistere di più è il vento, non tanto il freddo (che dopo 20' di riscaldamento non è un problema, se vestito adeguatamente); poi i maggiori rischi dovuti alla minore visibilità (sole più basso all'orizzonte, che spesso abbaglia pur avendo gli occhiali, meno ore di luce a disposizione per uscire).
 

alboslr

Gregario
8 Settembre 2014
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atalaslr
Proprio perché ho letto bene rimango della mia opinione.
Se arrivi stressato i inc.... meglio lasciare
Quindi una via di mezzo non c'è?
Non è possibile allenarsi di più sui rulli e quando si vuol fare un bel giro uscire con la macchina ed andare verso posti più tranquilli?
Mi dispiace, perché non è la prima volta, che si travisa ciò che uno scrive. Non cercavo una risposta alla mia domanda, evidentemente provocatoria, bensì volevo solamente fare una riflessione che potesse far scaturire qualche pensiero costruttivo (non: "lascia perdere la bici"), ma evidentemente non ci sono riuscito.

Ps.
"La stupidità è avere la risposta per ogni cosa. La saggezza è l'avere una domanda per ogni cosa" Cit.
 
R

RedCaad

Guest
A me è successo l'altro ieri, una volta uscito dalla città c'era vento, dopo poco mi sono reso conto che avrei fatto meglio a fare i rulli in garage con Zwift.

ho ridotto il giro e sono tornato prima a casa, siccome non esco per allenarmi in vista di gare, ma solo per divertimento con il gruppo.

oggi c'era ancora più vento di ieri, sono andato in palestra.

per me la cosa peggio è quando durante il giro mi rendo conto che vorrei essere da un altra parte...
 

peppe59

Maglia Iridata
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Mi sembra che tu abbia ben detto le tue (sagge) intenzioni, darci sotto coi rulli e pedalare su strada facendo i primi km in auto per uscire dalla follia di Roma. Meno uscite ma presumibilmente lunghe, e sicuramente più serene.
 

bianco70

Scalatore
22 Agosto 2007
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Quindi una via di mezzo non c'è?
Non è possibile allenarsi di più sui rulli e quando si vuol fare un bel giro uscire con la macchina ed andare verso posti più tranquilli?
Mi dispiace, perché non è la prima volta, che si travisa ciò che uno scrive. Non cercavo una risposta alla mia domanda, evidentemente provocatoria, bensì volevo solamente fare una riflessione che potesse far scaturire qualche pensiero costruttivo (non: "lascia perdere la bici"), ma evidentemente non ci sono riuscito.

Ps.
"La stupidità è avere la risposta per ogni cosa. La saggezza è l'avere una domanda per ogni cosa" Cit.

La mia riflessione è e rimane la stessa, se le sensazioni alla fine dell'uscita sono quelle non ne vale la pena.
Poi se a te piacciono non sarò certo io a giudicare, come non giudico chi si fa ore e ore sui rulli, o chi esce anche sotto la pioggia e si allena come un prof avendo però un lavoro ed una famiglia.
Continuo però a non capire l'utilità di questo thread, visto che hai già le idee chiare.
O forse voleva essere l'ennesimo thread sui pericoli che sono aumentati, o sugli automobilisti intolleranti, o sulla mancanza di leggi in merito ecc.
Ce ne sono già a decine, e tutti sono finiti nello stesso modo.....

P.S. in merito alla citazione, abbastanza offensiva, rispondo con un altra citazione:
"Il maligno dice male dé buoni; lo stolto or dé buoni, or dé malvagi; il saggio di nessuno mai.”
 

Lipo

Pignone
10 Dicembre 2018
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Specialized Chisel
Provo a risponderti con una domanda un po provocatoria che forse farà storcere il naso a tutti i puristi della strada

Forse non è ora di una bella MTB?

Così da abbandonare le strade Romane e uscire per i colli? O magari caricarla in macchina ed uscire di qualche chilometro e andar per boschi?
Ti assicuro che è fantastico, si magari a fine giro si è un bel po infangati, ma non ha prezzo qualche ora fuori dal traffico caotico di una grande città ed immergersi nel silenzio della natura dall'autunno a primavera... Così è impossibile ritornare stressati a fin giro
 
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Cronoman
29 Settembre 2013
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Ti dico le riflessioni che mi hai fatto venire in mente:

1) gestione dei rischi in strada
I rischi esistono, ma si può mitigarli. Io trovo di grande utilità il Garmin Varia

2) gestione del freddo
Con l'attrezzatura giusta io esco tutto l'anno in Brianza e vado anche sulla neve con la fat bike. E io sono un freddoloso. A Roma il problema è senza dubbio più facile da gestire.

3) alternative
Come ti hanno già scritto, ci sono alternative ai rulli (che io detesto):
- un comodo portabici da gancio traino e ti sposti in zone meno trafficate
- la mtb e vai per sentieri
 
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samuelgol

Flughafenwächter
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Buongiorno a tutti,
oggi il 30/12, come ogni anno, tendo a tirar giù un po' di pensieri, sensazioni ed emozioni dell'anno appena trascorso. Volevo condividere un pensiero che mi si è attanagliato addosso:
"ne vale davvero la pena uscire con freddo, strade devastate, automobilisti feroci e menefreghisti, vento e tutti i pericoli che le nostre strade celano dietro ogni angolo?"
Questo quesito, che pongo anche a voi, è scaturito dal ricordo di questo anno ciclistico. Infatti, principalmente quando esco per Roma (zona castelli oppure ostia), ho memoria di tante, troppe situazioni che dire pericolose è dire poco. Macchine che ti sfiorano (letteralmente), tamponamenti evitati di un soffio:pork: (anche se andavo a 45km/h su una strada a due corsie per senso di marcia con limite a 50km/h), buche prese a 60km/h, folate di vento che ti sbatacchiano qua e là.
Insomma, senza concludere l'elenco degli eventi di pericolo che tutti i ciclisti conoscono, mi domandavo se ne valesse la pena. Io mi sono risposto: NI.
Nel senso, ovvio che continuerò ad andare in bici per strada, ma limiterò queste uscite (mettendo più focus su allenamento sui rulli) e cercherò di fare percorsi fuori il disastro di Roma (disastro composto soprattutto delle persone che ci abitano).
Questo servirà a limitare (e non ad annullare) i pericoli derivanti da un giro in bici che oramai è davvero divenuto uno stress (alcune volte mi rendo conto che quando rientro da un giro sono carico di energia negativa e rabbia, cosa che non accetto visto che dovrebbe darmi il risultato opposto :sad:).


Scusate il piccolo sfogo e vi prego di non cadere nei luoghi comuni (del tipo "se capita capita" "mio cugggino ..." etc.).
Grazie:roll::roll:
Ho vissuto per 13 anni vicino Ostia e pedalato fra Ostia e i Castelli, oltre che in centro (Piramiede Clodio e ritorno per andare al lavoro). So perfettamente di cosa parli. Da maggio a ottobre, (a parte quando facevo le gare) spesso prendevo nei we la macchina per andarmene a pedalare in zona Simbruini, Prenestini, Lucretili, Terminillo, Gran Sasso. E poi facevo mtb. In mtb senti meno freddo ed è funny se vuoi farla funny, ti leva la pelle se vuoi levartela. Certo anche lì, Pineta di Ostia a parte, devi prendere la macchina almeno fino a CastelGandolfo....a meno che non ti contenti del Parco DecimaMalafede (attento ai cani) o di quello dell'Appia Antica, o della Pineta stessa.
Sennò fai come me che me ne sono andato a Bolzano e a quel paese Roma, i romani incivili e le buche. (ovviamente non me ne sono andato solo per pedalare meglio).
 

alboslr

Gregario
8 Settembre 2014
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Provo a risponderti con una domanda un po provocatoria che forse farà storcere il naso a tutti i puristi della strada

Forse non è ora di una bella MTB?

Così da abbandonare le strade Romane e uscire per i colli? O magari caricarla in macchina ed uscire di qualche chilometro e andar per boschi?
Ti assicuro che è fantastico, si magari a fine giro si è un bel po infangati, ma non ha prezzo qualche ora fuori dal traffico caotico di una grande città ed immergersi nel silenzio della natura dall'autunno a primavera... Così è impossibile ritornare stressati a fin giro

Grazie mille per il commento interessante!
Mi sono fatto una gravel e qualche giro me lo sono già fatto :D Sicuramente non riuscirò a fare allenamenti specifici, ma diversi giri per fare volume in Z2 li ho fatti. Inoltre è davvero divertente e spero aumenti la confidenza che ho sulla bici.

Ho vissuto per 13 anni vicino Ostia e pedalato fra Ostia e i Castelli, oltre che in centro (Piramiede Clodio e ritorno per andare al lavoro). So perfettamente di cosa parli. Da maggio a ottobre, (a parte quando facevo le gare) spesso prendevo nei we la macchina per andarmene a pedalare in zona Simbruini, Prenestini, Lucretili, Terminillo, Gran Sasso. E poi facevo mtb. In mtb senti meno freddo ed è funny se vuoi farla funny, ti leva la pelle se vuoi levartela. Certo anche lì, Pineta di Ostia a parte, devi prendere la macchina almeno fino a CastelGandolfo....a meno che non ti contenti del Parco DecimaMalafede (attento ai cani) o di quello dell'Appia Antica, o della Pineta stessa.
Sennò fai come me che me ne sono andato a Bolzano e a quel paese Roma, i romani incivili e le buche. (ovviamente non me ne sono andato solo per pedalare meglio).

Tranne il Gran Sasso (che ho fatto quest'estate) sono tutti posti che ho battuto e ribattuto ;)
In gravel ho fatto appia antica e pineta, ma vorrei provare qualcosa di più lungo e interessante. Conosci qualche itinerario (magari sull'appennino) da consigliarmi?
 

charlietrotter

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8 Febbraio 2011
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vbr066 + og evkin cf025 disc + wcb r 085
Ma infatti quando leggo questi post penso che tutto sommato sono fortunato ad abitare in un comune di 20000 abitanti in provincia, per cui appena1/0,50 km di abitato e sono in campagna su strade semideserte. Poi la fatalita' e' sempre dietro l'angolo. Ma quella senzazione di stress descritta al rientro dall'autore del tread l'ho provata solo quando sono andato/passato per grossi centri abitati e francamente se vi abitassi non so se andrei in bdc; per farlo bisogna avere proprio una grande passione e non so se ne varrebbe la pena...
A quel punto caricare la bdc/gravel/mtb in macchina rimane l'unica soluzione praticabile.
 

samuelgol

Flughafenwächter
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
...........
Tranne il Gran Sasso (che ho fatto quest'estate) sono tutti posti che ho battuto e ribattuto ;)
In gravel ho fatto appia antica e pineta, ma vorrei provare qualcosa di più lungo e interessante. Conosci qualche itinerario (magari sull'appennino) da consigliarmi?
Mi dispiace ma non avendo la gravel (e non piacendomi il genere) non conosco percorsi gravel. O asfalto o roba da mtb che in gravel si farebbe fatica a fare.
 

danieletesta79

Maglia Gialla
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Scott Addict rc - Bianchi Specialissima
Buongiorno a tutti,
oggi il 30/12, come ogni anno, tendo a tirar giù un po' di pensieri, sensazioni ed emozioni dell'anno appena trascorso. Volevo condividere un pensiero che mi si è attanagliato addosso:
"ne vale davvero la pena uscire con freddo, strade devastate, automobilisti feroci e menefreghisti, vento e tutti i pericoli che le nostre strade celano dietro ogni angolo?"
Questo quesito, che pongo anche a voi, è scaturito dal ricordo di questo anno ciclistico. Infatti, principalmente quando esco per Roma (zona castelli oppure ostia), ho memoria di tante, troppe situazioni che dire pericolose è dire poco. Macchine che ti sfiorano (letteralmente), tamponamenti evitati di un soffio:pork: (anche se andavo a 45km/h su una strada a due corsie per senso di marcia con limite a 50km/h), buche prese a 60km/h, folate di vento che ti sbatacchiano qua e là.
Insomma, senza concludere l'elenco degli eventi di pericolo che tutti i ciclisti conoscono, mi domandavo se ne valesse la pena. Io mi sono risposto: NI.
Nel senso, ovvio che continuerò ad andare in bici per strada, ma limiterò queste uscite (mettendo più focus su allenamento sui rulli) e cercherò di fare percorsi fuori il disastro di Roma (disastro composto soprattutto delle persone che ci abitano).
Questo servirà a limitare (e non ad annullare) i pericoli derivanti da un giro in bici che oramai è davvero divenuto uno stress (alcune volte mi rendo conto che quando rientro da un giro sono carico di energia negativa e rabbia, cosa che non accetto visto che dovrebbe darmi il risultato opposto :sad:).


Scusate il piccolo sfogo e vi prego di non cadere nei luoghi comuni (del tipo "se capita capita" "mio cugggino ..." etc.).
Grazie:roll::roll:


Non vivo a Roma ma a Firenze, è una città che seppur grande è un decimo di Roma; odio anche io il traffico e ormai conosco quelle stradine che in 10minuti son fuori dalla città; le girate nel Chianti me le tengo nel we perché da dove abito dovrei attraversare tutta la città. Il problema delle strade poco battute sono le condizioni dell'asfalto; vige la regola non scritta, le strade più battute sono più manutenute.
Generalmente pedalo in 3 posti diversi, a Firenze dove vivo, alcuni week-end torno al mio paese nel viterbese (strade più deserte ma in condizioni pessime), oppure in Maremma dove il clima è ottimo anche in inverno e le strade non son messe male
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
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Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Non vivo a Roma ma a Firenze, è una città che seppur grande è un decimo di Roma; odio anche io il traffico e ormai conosco quelle stradine che in 10minuti son fuori dalla città; le girate nel Chianti me le tengo nel we perché da dove abito dovrei attraversare tutta la città. Il problema delle strade poco battute sono le condizioni dell'asfalto; vige la regola non scritta, le strade più battute sono più manutenute.
Generalmente pedalo in 3 posti diversi, a Firenze dove vivo, alcuni week-end torno al mio paese nel viterbese (strade più deserte ma in condizioni pessime), oppure in Maremma dove il clima è ottimo anche in inverno e le strade non son messe male
E quindi? Come si collega questo con la richiesta di chi ha aperto il 3d? ;nonzo%
 

EMAC

Scalatore
18 Gennaio 2010
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Trek Emonda
Quest'anno a marzo mi sono ammalato e sono passato da"invasato" che faceva 13/15000 km/anno a pensionato che fa fatica a fare due orette di giro,stando completamente fermo per tre mesi. In questo periodo la mia visione della bici e' cambiata e mi sono reso conto dei rischi ma anche delle rinunce che porta. Penso che tante volte facciamo finta di non vedere i problemi che ci sono dietro alla nostra grande passione,che siano i rischi derivanti dal traffico o il tempo che togliamo ad altre cose che purtroppo non torna indietro. Penso inoltre che si puo' amare il ciclismo anche uscendo un paio di orette o in mtb nel fango senza avere "l'obbligo " dei 150 km o dei metri di dsl.
 

ValeXX

Apprendista Cronoman
15 Luglio 2009
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oggi il 30/12, come ogni anno, tendo a tirar giù un po' di pensieri, sensazioni ed emozioni dell'anno appena trascorso. Volevo condividere un pensiero che mi si è attanagliato addosso:
"ne vale davvero la pena uscire con freddo, strade devastate, automobilisti feroci e menefreghisti, vento e tutti i pericoli che le nostre strade celano dietro ogni angolo?"
Questo quesito, che pongo anche a voi, è scaturito dal ricordo di questo anno ciclistico. Infatti, principalmente quando esco per Roma (zona castelli oppure ostia), ho memoria di tante, troppe situazioni che dire pericolose è dire poco. Macchine che ti sfiorano (letteralmente), tamponamenti evitati di un soffio:pork: (anche se andavo a 45km/h su una strada a due corsie per senso di marcia con limite a 50km/h), buche prese a 60km/h, folate di vento che ti sbatacchiano qua e là.
Insomma, senza concludere l'elenco degli eventi di pericolo che tutti i ciclisti conoscono, mi domandavo se ne valesse la pena. Io mi sono risposto: NI.
Nel senso, ovvio che continuerò ad andare in bici per strada, ma limiterò queste uscite (mettendo più focus su allenamento sui rulli) e cercherò di fare percorsi fuori il disastro di Roma (disastro composto soprattutto delle persone che ci abitano).
Questo servirà a limitare (e non ad annullare) i pericoli derivanti da un giro in bici che oramai è davvero divenuto uno stress (alcune volte mi rendo conto che quando rientro da un giro sono carico di energia negativa e rabbia, cosa che non accetto visto che dovrebbe darmi il risultato opposto :sad:).


Scusate il piccolo sfogo e vi prego di non cadere nei luoghi comuni (del tipo "se capita capita" "mio cugggino ..." etc.).
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A Roma ci sono stato una volta sola da turista, bellissima, una delle città più bella che abbia visto, ma un caos che non fa per me per non parlare del senso civico della gente, non proprio esemplare, non voglio immaginare in bici.

Detto questo io vivo al nord, i problemi nel mio paesello sfigato sono più di meteo (freddo/nebbia/vento/gelo...) che di traffico (ma comunque il traffico si fa sentire anche qui tranquillo) però in questa stagione spesso non esco e sto sui rulli, sotto i 5/6 gradi o con strade molto sporche e tutt'altro che perfette (lì il traffico è un problema perchè dovendo stare sul ciglio raccogli di tutto :-( ) preferisco così, mi alleno bene lo stesso, mi ammalo e rischio di meno e faccio pure prima. In settimana poi non essendo praticamente quasi mai libero prima delle 19 e dopo le 7 (tra lavoro ed impegni vari) la scelta è praticamente obbligata.

Una MTB forse ti farebbe comodo, ma tonando alla tua domanda secondo me SI, nei mesi invernali stando così la sistuzione fai bene a stare di più sui rulli e meno in strada, viste le premesse. nel weekend carica tutto in macchina e vai a pedalare fuori dal caos... ;-)