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<blockquote data-quote="Ser pecora" data-source="post: 6438649" data-attributes="member: 1850"><p>A me non piacciono molto "nella sostanza", sono appunto bici con le congiunzioni iper-lavorate (30 anni prima dell'Arabesque di Colnago) e ben rifinite (per l'epoca), quindi appunto con una certa idea di "esclusività", ma tutta orientata all'appariscente.</p><p>Hanno inventato il triangolo posteriore "vibrant" (coi foderi curvati) 25 anni prima che Pinarello aprisse i battenti, ma tutto sommato non mi è parsa mai sta gran soluzione.</p><p></p><p>Personalmente preferisco, per rimanere in tema esclusività, tutti i vari "constructeurs" francesi dagli anni '30 agli '60, che facevano bici che costavano come un'auto oggi, quindi sempre "esclusive", ma molto più orientate alla funzionalità, in particolare alla leggerezza ed all'integrazione dei componenti. Con molti dettagli frutto anche di pratica, in particolare sulle lunghe distanze.</p><p></p><p>Colnago poi ha aperto nuove frontiere con le bici placcate oro & c., però gli va dato atto che accanto a certe "cose" ha sempre cercato soluzioni nuove di ogni tipo, lanciandosi senza problemi anche verso nuovi materiali e creando bici che hanno fatto la storia (Master, C40).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ser pecora, post: 6438649, member: 1850"] A me non piacciono molto "nella sostanza", sono appunto bici con le congiunzioni iper-lavorate (30 anni prima dell'Arabesque di Colnago) e ben rifinite (per l'epoca), quindi appunto con una certa idea di "esclusività", ma tutta orientata all'appariscente. Hanno inventato il triangolo posteriore "vibrant" (coi foderi curvati) 25 anni prima che Pinarello aprisse i battenti, ma tutto sommato non mi è parsa mai sta gran soluzione. Personalmente preferisco, per rimanere in tema esclusività, tutti i vari "constructeurs" francesi dagli anni '30 agli '60, che facevano bici che costavano come un'auto oggi, quindi sempre "esclusive", ma molto più orientate alla funzionalità, in particolare alla leggerezza ed all'integrazione dei componenti. Con molti dettagli frutto anche di pratica, in particolare sulle lunghe distanze. Colnago poi ha aperto nuove frontiere con le bici placcate oro & c., però gli va dato atto che accanto a certe "cose" ha sempre cercato soluzioni nuove di ogni tipo, lanciandosi senza problemi anche verso nuovi materiali e creando bici che hanno fatto la storia (Master, C40). [/QUOTE]
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