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Nuove borracce Cannondale compostabili al 100% per il World Tour
Testo
<blockquote data-quote="Zac36100" data-source="post: 7155250" data-attributes="member: 49408"><p>Purtroppo temo che tu sia caduto proprio nel concetto di biodegradabile. Tutto al mondo è biodegradabile, anche l'uranio. Il problema è il tempo e nella parola biodegradabile non si specifica se 1 giorno o milioni di anni.</p><p>La tua borraccia definita biodegradabile è come affermare che l'acqua è liquida. E' una tautologia, marketing...o una supercazzola.</p><p>Tutto il PEHD o il PP con cui sono soffiate le borracce, i contenitori dei detersivi, di shampoo etc è biodegradabile perchè è il materiale che comanda.</p><p>Diverso discorso è il biocompostabile, materiali come i cosiddetti (impopriamente) biopolimeri con il PLA (acido polilattico) o altri (che usano destrosio, amido di mais, amido di piselli etc...). Sono i tanto in voga monouso che si trovano alle sagre e che, contrariamente a quanto si creda, non "svaniscono" nel nulla buttandoli a terra bensì richiedono impianti appositi dove specifici batteri li digeriscono e solo così sono compostabili (mai al 100%). </p><p>ricordo che questi contenitori/posate/etc non sono adatti a bevande calde e a contatto con l'acqua tendono a degradare. Se avete figli che bevono i succhi di frutta in brik ci avrete già combattuto perchè i bambini tendono a ciucciare la cannuccia e dopo un pò diventa poltiglia e non riescono piu' a bere il succo.</p><p></p><p>Tecnicamente è possibile fare una borraccia per ciclismo biocompostabile (e non oxocompostabile sennò è come pulirsi il c-lo coi coriandoli) miscelando biopolimeri con PEHD o PP vergine. Ecco servita una colossale castroneria visto che questo materiale apparentemente geniale non è riciclabile in nessun impianto esistente al mondo.</p><p>Qualcuno si domanderà: ma come è possibile che facciano queste cose senza poi gestire la catena a valle? beh sono in molti a chiederselo ma si preferisce vendere vendere vendere, infilarsi tra le norme ISO e le norme europee e guadagnare un sacco di soldi.</p><p></p><p>Rido quando vedo le bottiglie dell'acqua "green". Sono le stesse bottiglie di sempre in PET ma su cui qualche genio ha deciso di mettere qualche sfumatura verde per ingannare il consumatore.</p><p>La piu' grande truffa comunque sono i carissimi sacchetti "miracolosi" della frutta e della verdura. Mi fermo perchè questo è un forum di ciclismo e non di polimeri.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Zac36100, post: 7155250, member: 49408"] Purtroppo temo che tu sia caduto proprio nel concetto di biodegradabile. Tutto al mondo è biodegradabile, anche l'uranio. Il problema è il tempo e nella parola biodegradabile non si specifica se 1 giorno o milioni di anni. La tua borraccia definita biodegradabile è come affermare che l'acqua è liquida. E' una tautologia, marketing...o una supercazzola. Tutto il PEHD o il PP con cui sono soffiate le borracce, i contenitori dei detersivi, di shampoo etc è biodegradabile perchè è il materiale che comanda. Diverso discorso è il biocompostabile, materiali come i cosiddetti (impopriamente) biopolimeri con il PLA (acido polilattico) o altri (che usano destrosio, amido di mais, amido di piselli etc...). Sono i tanto in voga monouso che si trovano alle sagre e che, contrariamente a quanto si creda, non "svaniscono" nel nulla buttandoli a terra bensì richiedono impianti appositi dove specifici batteri li digeriscono e solo così sono compostabili (mai al 100%). ricordo che questi contenitori/posate/etc non sono adatti a bevande calde e a contatto con l'acqua tendono a degradare. Se avete figli che bevono i succhi di frutta in brik ci avrete già combattuto perchè i bambini tendono a ciucciare la cannuccia e dopo un pò diventa poltiglia e non riescono piu' a bere il succo. Tecnicamente è possibile fare una borraccia per ciclismo biocompostabile (e non oxocompostabile sennò è come pulirsi il c-lo coi coriandoli) miscelando biopolimeri con PEHD o PP vergine. Ecco servita una colossale castroneria visto che questo materiale apparentemente geniale non è riciclabile in nessun impianto esistente al mondo. Qualcuno si domanderà: ma come è possibile che facciano queste cose senza poi gestire la catena a valle? beh sono in molti a chiederselo ma si preferisce vendere vendere vendere, infilarsi tra le norme ISO e le norme europee e guadagnare un sacco di soldi. Rido quando vedo le bottiglie dell'acqua "green". Sono le stesse bottiglie di sempre in PET ma su cui qualche genio ha deciso di mettere qualche sfumatura verde per ingannare il consumatore. La piu' grande truffa comunque sono i carissimi sacchetti "miracolosi" della frutta e della verdura. Mi fermo perchè questo è un forum di ciclismo e non di polimeri. [/QUOTE]
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