Quoto tutto.
Il Bello della Ötztaler Radmarathon, una delle tante cose che la rende "unica", è che tutti vengono acclamati e festeggiati; che bisogna attendere l'ultimo perchè abbia inizio la premiazione dei primi.
Nelle GF italiane cui ho partecipato io (non tantissime, ma neanche poche) non ho mai assistito ad una premiazione! Quando tagliavo il traguardo (ed ero quasi sempre a metà classifica, quindi dietro di me ce n'erano tanti) la premiazione era già conclusa e i vincitori e "quelli di classifica" erano giá ripartiti verso casa. Avvilente e irrispettoso nei confronto dei "pedalatori della domenica".
aldilà delle preferenze di ciascuno, salire con 30° e sole pieno è molto più complesso che farlo con 10°-15°. Crisi di sete, di crampi, di stomaco per essersi alimentati male...
Poi ci sarebbero anche le discese, lunghe e veloci, che con freddo - e ancor peggio con pioggia - possono diventare un calvario.
Domenica scorsa davvero non erano un problema e pur scendendo tranquilli si alzava di gran lunga la media.
Quindi penso che nella somma ci abbiamo guadagnato.
Qualcosa mi è sembrato di vedere, di sicuro non avrei preso neanche io l'acqua dei ruscelli come ho visto fare a tanti.
Però attrezzato con 2 borracce grandi e quindi più di un litro e mezzo di acqua per me i ristori non sono sembrati così troppo lontani. E di acqua me ne sono pure versata addosso!
Anche io credo che sia meglio il caldo a pioggia e freddo...
In effetti nel tratto tra San Leonardo e il Ristoro di Belpiano, c'è una sola fontana, a Moso, che i partecipanti non conoscono, perchè non si trova lungo la strada, ma bisogna deviare di 10 metri verso il paese. Inoltre è nascosta dagli spettatori. Nel 2011 la scoprii quasi per caso, perchè giunsi a Moso cotto e avevo bisogno di bagnarmi la testa e bere acqua fresca. In praticamente tutti i paesi altoatesini c'é una fontana, e quindi doveva esserci anche a Moso. Ero disposto a deviare anche di qualche centinaio di metri. Chiesi a qualcuno degli spettatori dove fosse la fontana e lui candidamente si girò e me la indicò. Comunque per la prossima edizione sapppiate che è qui:
ho sbagliato. volevo quotare @cesare75, ma va bene anche così
Molto probabilmente il fatto di presentarsi a S. Leonardo a mezzogiorno, quindi il sole era un paio di ore che aveva iniziato a scaldare ha agevolato parecchio, e soprattutto dopo neanche mezz'ora eravamo oltre i 1000 mt di quota e l'aria comunque è fresca.
Nel mio caso alle 14 circa scollinavo il Rombo e sicuramente è stato un vantaggio non indifferente. Sulle discese rispetto al bagnato guadagni parecchio, con il freddo è praticamente uguale, perché comunque in gara un po' di trans agonistica ti rende meno sensibile alla percezione.
Se ricordo bene (ma non è detto che sia così perché il mio cervello era concentrato 110% a far pedalare le gambe) c'era la fila pure a questa fontana quando sono passato io!In effetti nel tratto tra San Leonardo e il Ristoro di Belpiano, c'è una sola fontana, a Moso, che i partecipanti non conoscono, perchè non si trova lungo la strada, ma bisogna deviare di 10 metri verso il paese. Inoltre è nascosta dagli spettatori. Nel 2011 la scoprii quasi per caso, perchè giunsi a Moso cotto e avevo bisogno di bagnarmi la testa e bere acqua fresca. In praticamente tutti i paesi altoatesini c'é una fontana, e quindi doveva esserci anche a Moso. Ero disposto a deviare anche di qualche centinaio di metri. Chiesi a qualcuno degli spettatori dove fosse la fontana e lui candidamente si girò e me la indicò. Comunque per la prossima edizione sapppiate che è qui:
ho sbagliato. volevo quotare [MENTION=36359]cesare75[/MENTION], ma va bene anche così
Bella storia la tua!! Davvero sei stato un grande, anche fuori gara!!
PS: e poi lunedì zoppicavi molto meno, si vede che l'oetzy fa bene!!
Eh si la conosco ma quando son passato io c'era la codaIn effetti nel tratto tra San Leonardo e il Ristoro di Belpiano, c'è una sola fontana, a Moso, che i partecipanti non conoscono, perchè non si trova lungo la strada, ma bisogna deviare di 10 metri verso il paese. Inoltre è nascosta dagli spettatori. Nel 2011 la scoprii quasi per caso, perchè giunsi a Moso cotto e avevo bisogno di bagnarmi la testa e bere acqua fresca. In praticamente tutti i paesi altoatesini c'é una fontana, e quindi doveva esserci anche a Moso. Ero disposto a deviare anche di qualche centinaio di metri. Chiesi a qualcuno degli spettatori dove fosse la fontana e lui candidamente si girò e me la indicò. Comunque per la prossima edizione sapppiate che è qui:
ho sbagliato. volevo quotare @cesare75, ma va bene anche così
Eh si la conosco ma quando son passato io c'era la coda
Poco più avanti sul tratto molto ripido, c'era un'indicazione a destra dell'organizzazione, come negli anni precedenti, di acqua buona che scendeva dalla viva roccia.
Ma è solo un rivolo, ci vuole una vita per riempire una borraccia
Da quanto ero stracotto, dopo aver riempito la borraccia e avermi bagnato la testa, sono ripartito lasciando il casco appoggiato sul muretto. Me ne sono accorto solo qualche centinaio di metri dopo e sono dovuto tornare indietro
Sul Rombo, prima del primo ristoro, c'è una fontana, un ruscello e due rivoli che scendono dalle rocce.
Dopo diversi giorni scrivo qualcosa anche io sulla mia gara. La prima parte della corsa è andata via bene, Kuthai fatto forte ma senza strappi, dopodiché siamo andati fino al Brennero di buon passo dal momento che la fuga faceva paura ad i favoriti. Arrivati a VIpiteno abbiamo imboccato il Giovo con un andatura ancora sostenuta ma sempre senza strappi, io personalmente ho tenuto il gruppo dei migliori per poco meno di metà salita, quando questo era composto da una quindicina di corridori, e da li mi sono gestito fino in cima, senza mai andare troppo in affanno. Sul passo mi sono permesso di scherzare con due ragazzi a bordo strada che bevevano due boccali di birra da 1L, chiedendo di passarmeli.
Dopo una discesa tranquilla e in recupero a S.Leonardo inizia il calvario, quando ormai avevo buone speranze di concludere con un tempo che mi soddisfacesse. Ho iniziato ad avere lo stomaco in subbuglio, ho provato a spingere fino a Moso, poi ho capito che se volevo andare all'arrivo sarei dovuto salire senza spingere più di tanto. Durante l'ascesa del Rombo, interminabile, ho dato di stomaco per 4 volte, e sono stato passato da una ventina di corridori, senza averne passato nemmeno uno, ed ognuno di questi mi sembrava che salisse fortissimo. Quasi in cima ho salutato @rapportoagile, e poi finalmente ho scollinato il rombo (scalato in 15' più dello scorso anno) e mi sono buttato in discesa verso Solden, chiudendo con una posizione ed un tempo che non mi soddisfa.
Nonostante questo, e nonostante che in giornate tipo queste sul Rombo si fanno i peggiori pensieri, sono contento di essere stato a Solden, perché è una corsa unica, per svariati motivi, e il tratto dal Rombo a Solden è per me una delle cose più belle ed emozionanti della stagione granfondistica.
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