Il tempo dell'ultima quindi quanto sarebbe ?C'è anche un 61enne da 7 e 57...
ed uno del 1943 da 12 e 22.
Comunque complimenti ai vari attempati finisher.
Il tempo dell'ultima quindi quanto sarebbe ?C'è anche un 61enne da 7 e 57...
ed uno del 1943 da 12 e 22.
L'ultimo che è riuscito ad arrivare a Sölden ci ha messo circa 13 ore e mezzo.Il tempo dell'ultima quindi quanto sarebbe ?
Comunque complimenti ai vari attempati finisher.
Non sono male!la prima maglia, sulla quale ho versato tante lacrime, l'ho ritrovata ieri sera in box, ...mettevano anche lo scudetto del brevetto del Prestigio, che si dovevano sorbire anche i non italiani , insomma, nonostante fosse stata dimenticata, non è finita al macero o agli indumenti per le Opere Pie..E' una regular...non Sportful...e non acciuga fit come fanno adesso
se poi consideriamo che ti sei ammalato alcuni gg prima della gara ...
in condizioni top hai pensato che crono saresti stato in grado di raggiungere?
Mia seconda Oetzi dopo quella dell'anno scorso..baciata dal freddo e dalla pioggia la prima volta...e dalla sfiga nera la seconda!ieri ben 4 forature (cosa che nemmeno in un anno metto assieme,e meno male solo una di queste in discesa,l'ultima, sul Giovo) con ciliegina sulla torta il diluvio finale sul Rombo...
Esatto! Ti confesso che più di una volta ho pensato ai vari Peppa's bus che passavano,alla fine è andata bene così..complimenti anche a te per il buon tempo alla prima,secondo me ci ritroveremo in quel di Solden..Ma nooo... 4 forature! Complimenti perché tra quelle e la pioggia hai avuto davvero nervi saldi e una determinazione incrollabile a finirla!
Se la memoria sui nickname non mi inganna sei quello delle nove partecipazioni all’Oktoberfest, giusto? Gran belle chiacchiere il sabato sera. Ci vediamo alla prima occasione, fosse la mia prossima a Sölden o la tua decima a Theresenwiese
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Bellissime foto ma è anche il soggetto che le merita
"gli altri non sono avversari ma compagni d'avventura" (cit. Airone del Chianti )Ciao a tutti!
Potrei spendere fiumi di bytes a parlare della mia strategia di gara, di come ho “risolto problemi” grandi e piccoli, ovviamente non preventivati, di come ho affrontato il Rombo (che salita fantastica, secondo solo al “mio” Galibier). Vi risparmio tutto ciò, buttando giù qualche emozione, ancora “calda”.
Chiariamoci subito: è stata la mia prima Ötztaler e NON sarà l’ultima, se mi sarà concesso dai casi della vita.
Tuttavia, è improbabile che mi ripresenti già l’anno prossimo. È andato tutto così bene, che ad oggi, semplicemente, è difficile pensare qualcosa di “meglio”. Per inciso, “andata bene” non vuol dire che sia stata facile, tutt’altro, ma non riesco a ricordare nelle mie precedenti (poche) granfondo una combinazione migliore tra organizzazione, percorso, logistica, condizioni di gara, atmosfera prima-durante-dopo e prestazione personale (per quello che conta).
Già... parlando di obiettivi... SE mi fermavo una volta in meno per pause biologiche... SE mangiavo un panino in meno al Brennero... SE andavo in griglia almeno alle 6:15 anziché entrare in scivolata alle 6:35... SE non trovavo traffico all’inizio di Kühtai... SE non mi fossi fermato a Obergurgl perché stavo perdendo cellulare e Gore ONE... sarei qua con la foto di Hannibal Smith con sigaro in bocca sull’avatar, orgoglioso del mio “Unter 10 Stunden” (e sti gran caxxi, direbbero in molti), proclamando:”Adoro i piani ben riusciti”.
Però... c’è un però... senza quel minuto e quarantasette in più, molto probabilmente non avrei incrociato per ben tre volte @pedalone della bassa... l’ultima delle quali, a sua insaputa, mi ha aiutato a svegliarmi da una cotta post-prandiale all’attacco del Giovo... non avrei riconosciuto @marco gianoli... e non mi sarebbe capitata la cosa più straordinaria della mia Ötztaler. Sul terz’ultimo rettilineo del Rombo, in dirittura del penultimo tornante, un concorrente davanti a me si è fermato piegato in due dai crampi. Mentre gli sfilavo accanto, mi è venuto spontaneo dirgli la prima cosa che mi è venuta in mente, ovvero di non mollare proprio ora a due curve dal tunnel, di stringere i denti e farsi forza.
Ho ritrovato questo sconosciuto un’ora dopo a Sölden, quando nella ressa mi ha riconosciuto al traguardo e mi è venuto incontro, con mio sommo stupore, per stringermi la mano e ringraziarmi delle mie parole, che l’hanno aiutato a rimettersi in sella e svalicare il Timmelsjoch.
Più ci ripenso e più mi convinco che mi porterò questo fatto nel cuore finché campo, perché riassume il concetto di Condivisione dell’Ötztaler.
Attimi simili e l’incitamento della gente sugli scollinamenti di Kühtai e Brennero, alla rotonda di San Leonardo, sulla Mautstelle, o per le strade di Sölden, danno un senso a fatica, sacrifici a cui sottoponiamo noi stessi e le nostre famiglie, per riuscire, alla fine, non a stampare un tempo due minuti “unter oder über”, ma a conoscere e spostare un po’ più in là i nostri limiti.
Bravi tutti e per quelli che non ce l’hanno fatta a esserci, o a finirla, coraggio... tra meno di un anno ci sarà una nuova chance!
W la Ötzy!
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Bellini che siete!! Davide è un maschera col sorriso!!
Eh ehe.. barcollo ma non molloe comunque se volete vedermi in tutta la mia "bruttezza"
a 8h32'55''....tutto il mio arrivo
C'è anche un 61enne da 7 e 57...
ed uno del 1943 da 12 e 22.
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forse puoi rispondermi considerando che hai fatto classifica in molte importanti gf,chi è quel "baldo ex giovane" che a 52 anni suonati ha chiuso in 7h23 ?
un mostro ...
Ah!! Lo strappetto dell'acquedotto... terribile!!Ti ho riconosciuto anch io .. abbiamo fatto buona parte della discesa verso solden assieme... e ho letto il nome sul pantaloncino... poi mi son piantato sull ultimo brufolo
Sì condizioni meteo ideale, ma sul tempo ha inciso soprattutto il vento a favore sul Brennero. Mai trovato negli anni passati.Comunque quest'anno 5' in meno rispetto a tutti gli altri anni indipendente dalle strade asciutte, sembra quasi tutto sul Brennero, mi dicono un pò di vento e poi temperature perfette in salite, ne fredde ne calde.
Maiala come tu andavi in quel punto, hai dovuto rallentare parecchio per salutarmi!!
"gli altri non sono avversari ma compagni d'avventura" (cit. Airone del Chianti )
bravo Stefano, hai riassunto al meglio lo spirito della Oetztaler. E hai elencato una serie di motivi per cui DEVI esserci anche l'anno prossimo e non il contrario.
Anche per me l'obiettivo unter9stunden è stato vanificato da qualche lunga sosta al ristori di troppo (soprattutto a Schonau!! ) ma così alla fine me la sono goduta di più e sono rimasto quasi fino alla fine con un paio di amici. Ci ho messo cinque edizioni per capirlo che ci sono altre cose che contano più del timing finale, te alla prima, bravo!!