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<blockquote data-quote="archmarco" data-source="post: 584991" data-attributes="member: 4043"><p>Mi sono dopato perché il mio lavoro era quello di ottenere risultati importanti. Ci si dopa perché si è prigionieri di se stessi, della fama e del denaro. E certo non ero fiero di me». Così David Millar durantre la deposizione davanti al giudice di Nanterre nel corso del «processo Cofidis». Il britannico ha confermato di aver assunto Epo e testosterone per migliorare i suoi risultati nel periodo fra il 2000 e il 2003.</p><p>«La politica della Cofidis era &#8220;portate a casa dei risultati e per il resto arrangiatevi da soli&#8221;. Non c'era alcun tipo di rapporto umano nel team e questo è un problema comune in molte squadre del ciclismo attuale», ha spiegato ancora il britannico che è tornato alle competizioni solo a metà dello scorso anno.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="archmarco, post: 584991, member: 4043"] Mi sono dopato perché il mio lavoro era quello di ottenere risultati importanti. Ci si dopa perché si è prigionieri di se stessi, della fama e del denaro. E certo non ero fiero di me». Così David Millar durantre la deposizione davanti al giudice di Nanterre nel corso del «processo Cofidis». Il britannico ha confermato di aver assunto Epo e testosterone per migliorare i suoi risultati nel periodo fra il 2000 e il 2003. «La politica della Cofidis era “portate a casa dei risultati e per il resto arrangiatevi da soli”. Non c'era alcun tipo di rapporto umano nel team e questo è un problema comune in molte squadre del ciclismo attuale», ha spiegato ancora il britannico che è tornato alle competizioni solo a metà dello scorso anno. [/QUOTE]
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