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Orrore Sgarbozza
Testo
<blockquote data-quote="ilGallus" data-source="post: 2256243" data-attributes="member: 8084"><p>Gianni Mura viene da un altro pianeta, giornalisticamente parlando, rispetto ai tanti orrori che ha intorno, e non parlo solo di Sgarbozza, che almeno ci fa fare due grasse risate tanto è evidente la sua ignoranza e la sua rozzezza. Non è certo un personaggio televisivo, e si vede, e questo è un punto a suo favore. Ma le sue recensioni delle tappe del Tour che fino a pochi anni fa scriveva su Repubblica erano pezzi d'autore, semplicemente straordinari. Chi ha letto "Giallo su Giallo", il suo romanzo giallo (appunto...) ambientato durante il Tour 2005, nel quale sono riportate tutte le sue recensioni con in nomi dei ciclsiti abilmente modificati (in maniera sublime, del resto: Bill Sheldon, Mirko Valli, Josef Keller, fino a uno straordinario pseudonimo di Kapetanov inventato per Vinoukurov!), può avere un esempio di come si possa parlare di ciclismo, uno sport tradizionalmente associato agli analfabeti che esclamavano "ciao, mama!" al microfono, scrivendo come pochi sanno fare.</p><p>Detto ciò, a me non sembra poi che Mura nei suoi interventi durante il Processo alla Tappa stia dando lezioni di filosofia teoretica con citazioni in greco e aramaico. Tutto questo sfoggio di cultura, che se volesse potrebbe fare davvero, semplicemente non c'è. </p><p>Se poi vogliamo arrivare a criticare la presenza di un giornalista VERO, una volta tanto, solo perchè riesce a mettere insieme quattro parole senza sbagliare la composizione sintattica e grammaticale della frase, allora teniamoci Sgarbozza, che ce lo meritiamo! :angrymod:</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ilGallus, post: 2256243, member: 8084"] Gianni Mura viene da un altro pianeta, giornalisticamente parlando, rispetto ai tanti orrori che ha intorno, e non parlo solo di Sgarbozza, che almeno ci fa fare due grasse risate tanto è evidente la sua ignoranza e la sua rozzezza. Non è certo un personaggio televisivo, e si vede, e questo è un punto a suo favore. Ma le sue recensioni delle tappe del Tour che fino a pochi anni fa scriveva su Repubblica erano pezzi d'autore, semplicemente straordinari. Chi ha letto "Giallo su Giallo", il suo romanzo giallo (appunto...) ambientato durante il Tour 2005, nel quale sono riportate tutte le sue recensioni con in nomi dei ciclsiti abilmente modificati (in maniera sublime, del resto: Bill Sheldon, Mirko Valli, Josef Keller, fino a uno straordinario pseudonimo di Kapetanov inventato per Vinoukurov!), può avere un esempio di come si possa parlare di ciclismo, uno sport tradizionalmente associato agli analfabeti che esclamavano "ciao, mama!" al microfono, scrivendo come pochi sanno fare. Detto ciò, a me non sembra poi che Mura nei suoi interventi durante il Processo alla Tappa stia dando lezioni di filosofia teoretica con citazioni in greco e aramaico. Tutto questo sfoggio di cultura, che se volesse potrebbe fare davvero, semplicemente non c'è. Se poi vogliamo arrivare a criticare la presenza di un giornalista VERO, una volta tanto, solo perchè riesce a mettere insieme quattro parole senza sbagliare la composizione sintattica e grammaticale della frase, allora teniamoci Sgarbozza, che ce lo meritiamo! :angrymod: [/QUOTE]
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