Paris-Brest-Paris 2019

pedalone della bassa

Otztaler inside
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modena, ma col cuore, ed originario, di Reggio Emi
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(advanced pro nox, argon 18 gallium), ora Cervèlo S3
@pedalone della bassa
mi dispiace
però non ti devono dare la maglia della nazionale rando?

si, quella era "l'obbiettivo" principale della stagione ;-):mrgreen:
non essendo andato al raduno questo week end, mi hanno detto che me la spediranno a casa, presumibilmente verso fine settembre/inizio ottobre
 
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catman

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ahimè, dopo averci pensato tanto, ed a lungo, ho deciso che, anche se ero riuscito a "conquistare" i brevetti per andare a Parigi, per questa edizione salto.
ci ho pensato a lungo e riflettuto bene, magari sarà poco sensato, ma onestamente, non me la sento proprio di star via da casa per 7 giorni. già nelle 600 fatte quest'anno, alla sera, mi prendeva un bel po' di malinconia e tristezza nel pensare a mia moglie ed al piccolino a casa, e quando li vedevo in videochiamata.......
so che puo' essere un bel limite, per il sottoscritto, che stà apprezzando sempre più le randonnée.
vediamo, magari con gli anni, quando il piccolo sarà un po' più grande.....

secondo me fai bene
puoi sempre andare in vacanza al mare o montagna con la famiglia e pedalare 4-5 ore al giorno e passare il resto della giornata con loro
che mi pare più sensato della parigi brest...trovo queste cose un po' assurde per costi e organizzazione...non è il tuo caso ma se uno vuole pedalare x 7 giorni di fila parte da casa con le borse e va sicuramente in posti molto migliori di Brest ;-) senza pagare iscrizioni, ansie di orari da rispettare, timbri, tracce garmin che si perdono, pioggie atlantiche, ecc....
 

Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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che mi pare più sensato della parigi brest...trovo queste cose un po' assurde per costi e organizzazione...non è il tuo caso ma se uno vuole pedalare x 7 giorni di fila parte da casa con le borse e va sicuramente in posti molto migliori di Brest ;-) senza pagare iscrizioni, ansie di orari da rispettare, timbri, tracce garmin che si perdono, pioggie atlantiche, ecc....

Fa benissimo a stare a casa se non riesce a stare lontano dalla famiglia (deve essere sposato da poco mi sa :))): ), ma il discorso della PBP "senza senso" è abbastanza gratuito. Tanto più che per qualificarsi si è sparato 1700km di brevetti con ansie di orari, timbri, freddo, vento, pioggia e dubito sempre in scenari mozzafiato...

La Pbp oltretutto è proprio e solo "il coronamento" di tutta questa trafila. È l'happening in cui tutti quelli che si sono qualificati si ritrovano e condividono la strada assieme. E, distanza a parte, in condizioni decisamente più semplici dal punto di vista logistico, visto che ogni 100km nemmeno c'è un ristoro con cibo, assistenza, brande, etc..ad ogni ora del giorno e della notte.

:-o
 

catman

Scalatore
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, distanza a parte, in condizioni decisamente più semplici dal punto di vista logistico, visto che ogni 100km nemmeno c'è un ristoro con cibo, assistenza, brande, etc..ad ogni ora del giorno e della notte.

:-o

allora così è troppo facile :mrgreen:
cmq concordo sul fatto che sia uno stimolo x allenarsi e fare i brevetti durante l'anno per qualificarsi
poi sul fatto di spendere 10 giorni di ferie x farla è una valutazione soggettiva
 

Ser pecora

Diretur
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allora così è troppo facile :mrgreen:
cmq concordo sul fatto che sia uno stimolo x allenarsi e fare i brevetti durante l'anno per qualificarsi
poi sul fatto di spendere 10 giorni di ferie x farla è una valutazione soggettiva

È più facile che farsi un brevetto di 600km da solo. Poco ma sicuro.
Io per esempio ad Aprile ho fatto un 400 nel nord della Francia credendo che avrei trovato durante la notte (si è partiti alle 19) qualche posto dove mangiare qualcosa, invece il percorso si è snodato solo per la campagna della Picardia (praticamente parallelamente al percorso della Roubaix, ma molto più vallonato) e c'era assolutamente niente di niente. Esaurite le mie brave barrette sono arrivato sfinito sul mare in Normandia e ho mollato (treno e casa).
Tra l'altro siamo partiti in 25 e quindi ho pedalato da solo praticamente sempre (controvento, che da quelle parti non è una brezza)

Alla PBP questo non può accadere. È vero che magari in Italia c'è u'abitudine diversa perché c'è l'usanza dei ristori, ma i brevetti in solitaria (in particolare quelli permanenti) sono molto più difficili della PBP, dove alla fine si deve solo trascinarsi in qualche modo da controllo a controllo.

Sempre in Francia la PBP non è per niente considerata la prova "regina" delle randonnée. Quelle sono le Diagonales, che appunto uno deve organizzarsi in totale autonomia. E farsi da solo una Brest-Menton, passando per il centro della Francia (montagnoso e praticamente disabitato) è roba che va pensata mooolto bene :-)xxxx
 

cimebianche

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ahimè, dopo averci pensato tanto, ed a lungo, ho deciso che, anche se ero riuscito a "conquistare" i brevetti per andare a Parigi, per questa edizione salto.
ci ho pensato a lungo e riflettuto bene, magari sarà poco sensato, ma onestamente, non me la sento proprio di star via da casa per 7 giorni. già nelle 600 fatte quest'anno, alla sera, mi prendeva un bel po' di malinconia e tristezza nel pensare a mia moglie ed al piccolino a casa, e quando li vedevo in videochiamata.......
so che puo' essere un bel limite, per il sottoscritto, che stà apprezzando sempre più le randonnée.
vediamo, magari con gli anni, quando il piccolo sarà un po' più grande.....

... hai valutato la possibilità di farvi tutti insieme una vacanza in Francia ? ...
 

Fiorenzo 64

Pedivella
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ahimè, dopo averci pensato tanto, ed a lungo, ho deciso che, anche se ero riuscito a "conquistare" i brevetti per andare a Parigi, per questa edizione salto.
ci ho pensato a lungo e riflettuto bene, magari sarà poco sensato, ma onestamente, non me la sento proprio di star via da casa per 7 giorni. già nelle 600 fatte quest'anno, alla sera, mi prendeva un bel po' di malinconia e tristezza nel pensare a mia moglie ed al piccolino a casa, e quando li vedevo in videochiamata.......
so che puo' essere un bel limite, per il sottoscritto, che stà apprezzando sempre più le randonnée.
vediamo, magari con gli anni, quando il piccolo sarà un po' più grande.....
Non so che età tu abbia, ma ti capisco e questo spiega anche perchè l'età media dei randonneurs è piuttosto alta, quindi quando la famiglia è oramai consolidata e i figli sono grandi (parlo per esperienza personale), è tutto più facile e ci si può permettere (testa e gambe permettendo) le imprese de nostri sogni nel cassetto, almeno per me è così.
 

pedalone della bassa

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Non so che età tu abbia, ma ti capisco e questo spiega anche perchè l'età media dei randonneurs è piuttosto alta, quindi quando la famiglia è oramai consolidata e i figli sono grandi (parlo per esperienza personale), è tutto più facile e ci si può permettere (testa e gambe permettendo) le imprese de nostri sogni nel cassetto, almeno per me è così.

ho 38 anni, e ripensavo ieri sera a questa decisione, mentre giocavo con mio figlio di 1 anno e 5 giorni. non sarei sereno a star lontano da lui e mia moglie, e non mi godrei a pieno il clima di festa che ci sarà in Francia.
sto' pensando che magari il prossimo anno, che ci sarà la 1001 miglia, la famiglia mi può "incrociare" in un qualche punto, e mitigare magari un po' la lontananza
 
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Ser pecora

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ho 38 anni, e ripensavo ieri sera a questa decisione, mentre giocavo con mio figlio di 1 anno e 5 giorni. non sarei sereno a star lontano da lui e mia moglie, e non mi godrei a pieno il clima di festa che ci sarà in Francia.
sto' pensando che magari il prossimo anno, che ci sarà la 1001 miglia, la famiglia mi può "incrociare" in un qualche punto, e mitigare magari un po' la lontananza

La mia prima PBP è coincisa con la nascita del mio primo figlio. Il ragionamento è stato: "non dormire per non dormire tanto vale pedalare" :ronf::ronf:
 

genannt vince

Scalatore
15 Aprile 2007
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bici, macchina, scooter: c'ho tutto!
Sempre in Francia la PBP non è per niente considerata la prova "regina" delle randonnée. Quelle sono le Diagonales, che appunto uno deve organizzarsi in totale autonomia. E farsi da solo una Brest-Menton, passando per il centro della Francia (montagnoso e praticamente disabitato) è roba che va pensata mooolto bene :-)xxxx

da pochi anni nel mondo rando, e pur non avendola mai fatta, ci credo che la PBP non sia considerata nulla di più di quello che è.
ora mi pare che ci sia interesse in altre cose: le transcontinentali e le diagonali, ed in Italia il "fachiro" ne ha già inventate 2: la diagonale e la bisettrice.
seppur appunto da pochi anni che partecipo ho già visto il cambiamento nel settore, ovvero presumo di esserci arrivato proprio nel momento in cui stava cambiando qualcosa.
ad es., nelle rando corte ci sono sempre più ragazzi giovani che menano, ma che poi non ci pensano assolutamente a partecipare già ad una 400.
stessa cosa nelle over 1000, che fino a un lustro fa mi parevano poco frequentate (tranne un paio di blasonate), mentre ora i numeri iniziano ad aumentare. cosa buona, neh, non voglio dire nulla: almeno il lavoro degli organizzatori viene premiato, e pure loro ne traggono un po' di soddisfazione.
ma credo quindi che passare dalle rando alle diagonali o simili sia anche un modo per rimarcare la differenza tra randagio vero e modaiolo, o che cmq sia il salto di qualità e di livello che necessita a chi voglia iscriversi al gruppo dei primi, e non rimanere tra i secondi.
vedo di portare a casa questa mia prima PBP, prox anno vediamo di cambiare, se sarà nelle mie corde.
 

Ser pecora

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da pochi anni nel mondo rando, e pur non avendola mai fatta, ci credo che la PBP non sia considerata nulla di più di quello che è.
ora mi pare che ci sia interesse in altre cose: le transcontinentali e le diagonali, ed in Italia il "fachiro" ne ha già inventate 2: la diagonale e la bisettrice.
seppur appunto da pochi anni che partecipo ho già visto il cambiamento nel settore, ovvero presumo di esserci arrivato proprio nel momento in cui stava cambiando qualcosa.
ad es., nelle rando corte ci sono sempre più ragazzi giovani che menano, ma che poi non ci pensano assolutamente a partecipare già ad una 400.
stessa cosa nelle over 1000, che fino a un lustro fa mi parevano poco frequentate (tranne un paio di blasonate), mentre ora i numeri iniziano ad aumentare. cosa buona, neh, non voglio dire nulla: almeno il lavoro degli organizzatori viene premiato, e pure loro ne traggono un po' di soddisfazione.
ma credo quindi che passare dalle rando alle diagonali o simili sia anche un modo per rimarcare la differenza tra randagio vero e modaiolo, o che cmq sia il salto di qualità e di livello che necessita a chi voglia iscriversi al gruppo dei primi, e non rimanere tra i secondi.
vedo di portare a casa questa mia prima PBP, prox anno vediamo di cambiare, se sarà nelle mie corde.

Secondo me bisognerebbe capire un po’ cosa si vuole fare di fondo. In altri paesi fondamentalmente le rando sono un modo semi-competitivo di conoscere il territorio. In Italia c’è sempre piuttosto questa voglia di fare cose più dure, più veloci, più dislivello, et. Però coi ristori.... insomma più ultracycling che randonnee...
A personalmente la cosa non piace, in particolare le cose seguiti dall’auto, che trovo terribili.
Però capisco che piacciano a molti.
Terrei le due cose distinte tuttavia.
 
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Zonzolo

Apprendista Passista
19 Ottobre 2010
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Pianeta Terra
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Bici
Trek Madone /randomobile Specialized Roubaix
Secondo me bisognerebbe capire un po’ cosa si vuole fare di fondo. In altri paesi fondamentalmente le rando sono un modo semi-competitivo di conoscere il territorio. In Italia c’è sempre piuttosto questa voglia di fare cose più dure, più veloci, più dislivello, et. Però coi ristori.... insomma più ultracycling che randonnee...
A personalmente la cosa non piace, in particolare le cose seguiti dall’auto, che trovo terribili.
Però capisco che piacciano a molti.
Terrei le due cose distinte tuttavia.
Condivido le tue osservazioni. Il problema è che siccome esistono già le ultracycling non ha senso che le randonnée si trasformino in ultracycling.
E le rando di 200 km stanno diventando delle GF a basso costo. Per me una pessima evoluzione.
 
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marco.soardi

Pedivella
10 Febbraio 2012
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Collebeato (BS)
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bdc-tandem
................. le Diagonales, che appunto uno deve organizzarsi in totale autonomia. E farsi da solo una Brest-Menton, passando per il centro della Francia (montagnoso e praticamente disabitato) è roba che va pensata mooolto bene :-)xxxx

Ho cercato indicazioni sul sito ACP, per le diagonali, ma non ho trovato nulla.
Mi dai, per cortesia, dei riferimenti?
Si tratta di brevetti permanenti, oppure viene anche disputata la randonneè?
Vedo che per la Brest-Mentone c'è un tempo massimo di 116 h, per circa 1330 km e circa 14.000 mt dsl +
Ho letto un paio tra diari e report, ma i percorsi non coincidono, vuol dire che si è liberi di pianificare il percorso, con il solo vincolo dei controlli in determinate località indicate dall'organizzazione?
Alla mia consorte già brillano gli occhi pensando di farla in tandem.
Grazie mille.
Armida e Marco
 

Ser pecora

Diretur
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Ho cercato indicazioni sul sito ACP, per le diagonali, ma non ho trovato nulla.
Mi dai, per cortesia, dei riferimenti?
Si tratta di brevetti permanenti, oppure viene anche disputata la randonneè?
Vedo che per la Brest-Mentone c'è un tempo massimo di 116 h, per circa 1330 km e circa 14.000 mt dsl +
Ho letto un paio tra diari e report, ma i percorsi non coincidono, vuol dire che si è liberi di pianificare il percorso, con il solo vincolo dei controlli in determinate località indicate dall'organizzazione?
Alla mia consorte già brillano gli occhi pensando di farla in tandem.
Grazie mille.
Armida e Marco

Le Diagonali non sono eventi ACP. Non ci sono rando, ma solo permanenti, che ognuno deve pianificarsi come crede, salvo mandare all'organizzatore il percorso pianificato prima di partire per stabilire i controlli. Una volta si mandavano le cartine col timbro postale, ora bastano le foto col cell col cartello del paese.
Pianificare il percorso è ovviamente importante per stabilire quanto dislivello si vuole fare, se si vogliono evitare montagne o meno (soprattutto a dipendenza del periodo dell'anno in cui la si vuole fare), o che tipo di strade si vogliono affrontare (stradine secondarie o dipartimentali).
E soprattuto farsi un'idea di massima di quando si passerà dove per non rimanere all'asciutto di cibo o acqua. In Francia è facile trovarsi per molte ore nel nulla. Oltretutto a dispetto di altri paesi (Germania, Svizzera) non c'è l'usanza diffusa dei distributori automatici alle stazioni di servizio.

Insomma, pedalare è solo una parte del gioco, e nemmeno la più importante. Questo è la randonnée.
Se invece uno vuole n-mila km e mt di dislivello, ma con l'auto al seguito con tutto dietro ed anche la bici di ricambio diventa ultracycling.