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Randonnées ed Ultracycling
Paris-Brest-Paris 2019
Testo
<blockquote data-quote="Fiorenzo 64" data-source="post: 6698378" data-attributes="member: 27537"><p>Beh rispondere in modo dettagliato diventa un pò lunga. Per la PBP (e poche altre maximaratone) sono richiesti brevetti di qualificazione (per "scremare" un pò altrimenti in eventi di questa portata rischiano di avere alla partenza atleti non preparati, gli over 100 non si improvvisano (almeno io ci sono arrivato con gradualità e da anni partecipo a questo tipo di eventi).</p><p></p><p>La PBP come tutte le rando sono eventi no stop, quindi le tappe sono solo i punti di controllo lungo il percorso a cui si deve necessariamente fermare per testimoniare il passaggio (ci sono i "cancelli" ovvero si può timbrare entro un certo orario, minimo e massimo). </p><p></p><p>Quindi uno poi si organizza come meglio crede, alla PBP i punti di controllo sono molto ben organizzati come ristorazione e posti per dormire (tipicamente centri sportivi, palestre, ecc.) </p><p></p><p>Personalmente (ne ho fatte 3) io di solito tiro dritto fino a Brest dove mi fermo a dormire qualche ora (massimo 5) in tutti gli altri mi fermo il giusto per mangiare, cambiarmi, (una seconda doccia sulla strada del ritorno a "casa Italia" dopo quella Brest). </p><p></p><p>Pertanto non c'è una regola uguale per tutti è del tutto soggettivo, dipende dalla preparazione, dagli obiettivi che uno si pone, l'importante in ogni caso e fare i conti con il tempo massimo (90 ore) altrimenti non si ottiene l'omologazione ufficiale, che è pur vero che è un pezzo di carta (in realtà è il libretto con i timbri dei passaggi a tutti i controlli) però senza l'omologazione ufficiale è come aver fatto nulla !</p><p></p><p>Per le rando più brevi 400 - 600 le cose sono simili, esistono i punti di controllo e un tempo massimo (per gli eventi ufficiali ARI-ACP regolamentato). Tieni conto che un 400 si fà in giornata (però di solito con dentro la notte visto che di solito le partenze sono nel pomeriggio) e per un 600 il tempo limite tipico è di 40 ore.</p><p></p><p>Saluti</p><p>Fiore</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Fiorenzo 64, post: 6698378, member: 27537"] Beh rispondere in modo dettagliato diventa un pò lunga. Per la PBP (e poche altre maximaratone) sono richiesti brevetti di qualificazione (per "scremare" un pò altrimenti in eventi di questa portata rischiano di avere alla partenza atleti non preparati, gli over 100 non si improvvisano (almeno io ci sono arrivato con gradualità e da anni partecipo a questo tipo di eventi). La PBP come tutte le rando sono eventi no stop, quindi le tappe sono solo i punti di controllo lungo il percorso a cui si deve necessariamente fermare per testimoniare il passaggio (ci sono i "cancelli" ovvero si può timbrare entro un certo orario, minimo e massimo). Quindi uno poi si organizza come meglio crede, alla PBP i punti di controllo sono molto ben organizzati come ristorazione e posti per dormire (tipicamente centri sportivi, palestre, ecc.) Personalmente (ne ho fatte 3) io di solito tiro dritto fino a Brest dove mi fermo a dormire qualche ora (massimo 5) in tutti gli altri mi fermo il giusto per mangiare, cambiarmi, (una seconda doccia sulla strada del ritorno a "casa Italia" dopo quella Brest). Pertanto non c'è una regola uguale per tutti è del tutto soggettivo, dipende dalla preparazione, dagli obiettivi che uno si pone, l'importante in ogni caso e fare i conti con il tempo massimo (90 ore) altrimenti non si ottiene l'omologazione ufficiale, che è pur vero che è un pezzo di carta (in realtà è il libretto con i timbri dei passaggi a tutti i controlli) però senza l'omologazione ufficiale è come aver fatto nulla ! Per le rando più brevi 400 - 600 le cose sono simili, esistono i punti di controllo e un tempo massimo (per gli eventi ufficiali ARI-ACP regolamentato). Tieni conto che un 400 si fà in giornata (però di solito con dentro la notte visto che di solito le partenze sono nel pomeriggio) e per un 600 il tempo limite tipico è di 40 ore. Saluti Fiore [/QUOTE]
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