Paris - Roubaix Challenge 2023

twenty-nine

Pignone
17 Agosto 2020
187
11
Milano
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Bici
G731
Questa mattina ho provato il careffour de l'arbre. Pazzesco. Spingendo l'ho fatto a 22/23 kmh. Monto tubolari da 28. Mi ha passato un gruppo di juniores e mi ha sverniciato salvo riprenderne uno dopo per foratura. È duro ma emozionante. Tra poco ritiro dorsale e poi ... A domani sperando nel trmpo. Nota, le mani sul pavè mi vanno a fuoco, vi capita anche a voi?
 

atalanta_1907

Pedivella
16 Ottobre 2016
433
262
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cervelo rca california
Io posso dire che é stata un'esperienza magnifica, partito alle 7 da busigny per i 170km, pave tutti da 4 stelle per me e 5 stelle ai tre più famosi. Alcune insidie in più per me che l'ho corsa con copertoni del 25 sono state il fango e tutte le zone di pietre bagnate. La foresta di arenberg é complicatissima, ogni tre pedalate due ti facevano andare la ruota posteriore a destra o a sinistra mentre già sobbalzavi e quindi la forza che imprimevo sui pedali veniva persa in buona parte. Ho viaggiato intorno ai 20kmh finendo la leggera salita a 15. Mons en pevele molto fangoso, lungo e pericoloso perché molto accidentato. Il Carrefour sarà stato perché ero ormai ad un passo dall'impresa mi é sembrato tosto ma dopo gli altri due. I sorpassi molto difficili perché cambiare traiettoria ti portava a scendere ai lati della strada e quindi avere fango, pozzanghere o pietre più sconnesse. Ogni tanto complicato anche stare al centro per presenza di terra con erba umida. Che dire dell'entrata al velodromo...... Brividi ed una medaglia bellissima sia da vedere che da conquistare. Un grazie al forum che mi ha permesso di risolvere il problema del venerdì per il rientro da roubaix in treno causa sciopero dei francesi, risolto grazie alla collaborazione con Matteof93. Un grazie anche per avermi fatto conoscere una bella persona ed un ragazzo pieno di volontà e di voglia di fare..... Passo e chiudo! P. S. Ora le 4 medaglie delle monumento giri lunghi sono tutte in bacheca.......
 

matteof93

Scalatore
15 Settembre 2009
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bagnolo piemonte
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Canyon Roadlite, Rockrider 5.3 Big29
Roubaix fantastica esperienza, ma molto impegnativa per il sottoscritto.

Premessa: sono uno da 5000-7000 km annui, negli ultimi 8 giorni ne ho fatti 630 (cioè circa il 10% di quel che faccio in 1 anno)...quindi condensare Fiandre e Roubaix in una settimana (lungo di entrambi, in più il Fiandre 10 ore sotto l'acqua) è sicuramente un qualcosa di molto fuori dal carico di allenamento a cui sono normalmente abituato.

La mia Roubaix: sono partito bene, poi dopo Arenberg (decimo o undicesimo settore) mi si è spenta la luce. Battiti che rimanevano bassi e quindi avevo margine, ma gambe del tutto vuote e incapaci di spingere (per il motivo indicato nella premessa). Arrivare in fondo è stato quindi più un'esercizio di testa che altro, ma sono arrivato ed entrare nel velodromo è veramente bellissimo. Avrei continuato a girare nel velodromo due ore per godermi quel momento.

Organizzazione: ritiro pacco gara molto meno efficiente del Fiandre e organizzato peggio a livello logistico, idem per la località di partenza. La partenza sembrava un raduno di paese, quella del Fiandre è organizzata molto più in grande stile. All'arrivo però il Velodromo non ha prezzo, e l'arrivo della Roubaix (per il discorso del velodromo e della quantità di gente che ti applaude) vale emotivamente più di quello del Fiandre.

Pavé (e considerazioni tecniche): il pavé della Roubaix non è comprensibile se non lo si è sperimentato in prima persona. Posso spiegarlo a chi come me va in MTB perché si fanno cose anche peggiori, ma non si può spiegare ad uno stradista che non ci abbia mai messo le ruote sopra. Io ho usato una gravel in alluminio (forcella carbonio) con gomme da 45 mm gonfiate a 2 bar. La gravel consente velocità medie sul pavé molto superiori alla bdc, ma ci sono dei problemi. Il principale è che sul pavé la linea migliore da tenere è una ed una sola, ma su quella linea ci sono quelli che vanno più lenti con la BDC. Per superarli devi uscire dalla traiettoria ideale, andando sul pavé ancora più sconnesso, bagnato e infangato. Morale della favola: per poter recuperare nei tratti in pavé con la gravel ti prendi parecchi rischi e tantissime sollecitazioni. Inoltre ogni sorpasso corrisponde ad una camionata di watt che devi spendere per accelerare nonostante il pavé dove pedali sia molto peggio di quello nella traiettoria ideale. Quindi in sostanza diventa uno sforzo estremamente irregolare che richiede una potenza normalizzata elevatissima, ecco l'altro motivo per cui dopo 10-12 settori di pavé ero completamente cotto.
Con la BDC invece perdi chiaramente in comfort e in facilità di guida sul pavé, ma proprio il pavé non ti richiede quelle accelerazioni brutali che devi fare con la gravel. Al contrario, su strada puoi incrementare il ritmo in modo più graduale andando a gestire lo sforzo molto meglio. Ovviamente c'è anche la terza opzione: usare la gravel come ho fatto io ma non pretendere di recuperare terreno sul pavé. Ovvero ti accodi alle BDC sul pavé e accetti di perdere ulteriore terreno sull'asfalto...alla fine fatichi meno e hai molto più comfort.

PS: c'è stato anche tempo di andare con @atalanta_1907 a vedere le donne al Carrefour de l'Arbre. Loro viaggiano veramente forte...

Pps: Arenberg con la gravel l'ho percorso a 25 km/h di velocità media partendo da fermo all'ingresso del pavé perché mi ero fermato a fare la foto che vedete nel mio post precedente. Nei giorni precedenti l'avevo provato un paio di volte e con la gravel si può entrare lanciati molto forte facendo il primo pezzo che scende leggermente a 35-38 km/h, quindi è verosimile che con una gravel aggressiva e condizioni di traffico non eccessivo sul pavé si finisca il settore con 30 km/h di media...roba infattibile per la medesima persona con una normale BDC.
 
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twenty-nine

Pignone
17 Agosto 2020
187
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G731
Ciao a tutti,
vi dico la mia sulla prima Roubaix.

Ho percorso il lungo 170 e chiuso a poco più di 26kmh di media, mi son fermato per rifocillarmi una volta. Fisicamente e mentalmente è andata bene. La gara - anche se di gara non si tratta perchè non competitiva e non cronometrata se non in tre tratti di pavè - è pazzesca. L'ho percorsa con bdc con tubolari da 28 con 50 cc di lattice dentro. Non ho forato. Non ho usato doppio nastro. Non ho usato doppi guanti. Non ho usato doppio pantaloncino. I primi settori - essendo per me la prima volta su pavè - son stati estremamente impegnativi. Ho affrontato tutti i settori con medie con medie tra i 22 kmh e i 28kmh, a parte il pavè di Roubaix fatto ai 38kmh (ma non è un pavè paragonabile con i precedenti). Poi ho capito leggermente come affrontarli: personalmente ho notato che galleggiando sulla sella e quindi quasi mantenendo una posizione fuori sella ma seduto e con le mani nella parte centrale a sfiorare il manubrio, più comodo e più facile spingere. Mi son alimentato bene e son arrivato tranquillamente in forze nel finale e quando finiti gli ultimi tratti più di pavè mi son ritrovato in un bel gruppetto che aveva ancora energie e son rimasto con loro per giocarmi "la volata" che "ho vinto" ai 50 kmh.

La corsa è bella sicuramente, i tratti in pavè non ti danno tempo di pensare a nulla e ti ritrovi dopo 170 km con la testa vuota. Sarebbe stato bello fare un giro completo in velodromo, mezzo giro dura davvero poco e anche li non hai tempo di pensar a nulla. L'esperienza è unica, curva a destra e vedi la tribuna, frazione di secondi e sei sull'arcata e poi spari ciò che hai in corpo.

Al termine il pavè si accusa: personalmente polsi mani e caviglie mi fanno ancora male.

Organizzazione:
Qualche settimana fa ho fatto la strade bianche a cui partecipavano 6500 iscritti contro i 6000 di ieri. Il confronto è tra il diavolo e l'acqua santa. L'organizzazione della Roubaix è abbastanza scadente a mio avviso. Il ritiro "pacco gara" in un postaccio in cui bisognava andare col trattore, fangoso. Il pacco gara inesistente, mi hanno dato numeri e fascette in mano. La partenza, una sagra di paese. Personalmente ho pernottato a Hem, vicino Roubaix e ho usufruito dello shuttle pagato 40 euro a parte; quello è stato organizzato bene, partito in orario e arrivato in orario e bici intatta. Le strade erano aperte ma spesso ci siam trovati in strade di campagna e quindi senza auto. Gli incroci erano quasi tutti presidiati; dico quasi perchè mi è capitato di assistere ad una scena pazzesca: incrocio non presidiato dopo circa 100 km, un ragazzo non ha visto l'arrivo di un auto e si è buttato dentro, l'auto che arrivava a fuoco l'ha evitato evitandolo per una questione di centimetri; l'autista è sceso e gli ha messo le mani addosso e solo l'arrrivo del gruppetto ha evitato il peggio.
Anche il post arrivo organizzato male. Si alternava uscita dai corridori dal velodromo a chi entrava per finire la gara. Un collo di bottiglia pazzesco. Niente pasta party, file interminabili per tutto.

Altra nota che ho trovato negativa e pericolosa: l'accesso alla gara era per tutte le tipologie di bici mi è sembrato di capire. Ho visto tandem, MTB, enduro, gravel, di tutto. È chiaro che se non si hanno mezzi simili i tratti in pavè (tra l'altro alcuni cronometrati) si vivono diversamente e a velocità diverse. Se ci passo col trattore, è chiaro che ci vado a 50 kmh e non faccio altro che cercar di sorpassare. Idem se ci passo con la graziella, è chiaro che mi toccherà farli a 5 kmh creando disagi per chi sta dietro. Personalmente avrei limitato solo alle bdc e gravel viceversa anche cronometrare quei tratti non ha senso e a quel punto la si chiama randonèè, quale secondo me è.

Alla prossima!
 
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Husqymax

Passista
19 Giugno 2019
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8.178
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Nebbiano Montespertoli
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Bianchi Infinito CV Disc 2019
Roubaix fantastica esperienza, ma molto impegnativa per il sottoscritto.

Premessa: sono uno da 5000-7000 km annui, negli ultimi 8 giorni ne ho fatti 630 (cioè circa il 10% di quel che faccio in 1 anno)...quindi condensare Fiandre e Roubaix in una settimana (lungo di entrambi, in più il Fiandre 10 ore sotto l'acqua) è sicuramente un qualcosa di molto fuori dal carico di allenamento a cui sono normalmente abituato.

La mia Roubaix: sono partito bene, poi dopo Arenberg (decimo o undicesimo settore) mi si è spenta la luce. Battiti che rimanevano bassi e quindi avevo margine, ma gambe del tutto vuote e incapaci di spingere (per il motivo indicato nella premessa). Arrivare in fondo è stato quindi più un'esercizio di testa che altro, ma sono arrivato ed entrare nel velodromo è veramente bellissimo. Avrei continuato a girare nel velodromo due ore per godermi quel momento.

Organizzazione: ritiro pacco gara molto meno efficiente del Fiandre e organizzato peggio a livello logistico, idem per la località di partenza. La partenza sembrava un raduno di paese, quella del Fiandre è organizzata molto più in grande stile. All'arrivo però il Velodromo non ha prezzo, e l'arrivo della Roubaix (per il discorso del velodromo e della quantità di gente che ti applaude) vale emotivamente più di quello del Fiandre.

Pavé (e considerazioni tecniche): il pavé della Roubaix non è comprensibile se non lo si è sperimentato in prima persona. Posso spiegarlo a chi come me va in MTB perché si fanno cose anche peggiori, ma non si può spiegare ad uno stradista che non ci abbia mai messo le ruote sopra. Io ho usato una gravel in alluminio (forcella carbonio) con gomme da 45 mm gonfiate a 2 bar. La gravel consente velocità medie sul pavé molto superiori alla bdc, ma ci sono dei problemi. Il principale è che sul pavé la linea migliore da tenere è una ed una sola, ma su quella linea ci sono quelli che vanno più lenti con la BDC. Per superarli devi uscire dalla traiettoria ideale, andando sul pavé ancora più sconnesso, bagnato e infangato. Morale della favola: per poter recuperare nei tratti in pavé con la gravel ti prendi parecchi rischi e tantissime sollecitazioni. Inoltre ogni sorpasso corrisponde ad una camionata di watt che devi spendere per accelerare nonostante il pavé dove pedali sia molto peggio di quello nella traiettoria ideale. Quindi in sostanza diventa uno sforzo estremamente irregolare che richiede una potenza normalizzata elevatissima, ecco l'altro motivo per cui dopo 10-12 settori di pavé ero completamente cotto.
Con la BDC invece perdi chiaramente in comfort e in facilità di guida sul pavé, ma proprio il pavé non ti richiede quelle accelerazioni brutali che devi fare con la gravel. Al contrario, su strada puoi incrementare il ritmo in modo più graduale andando a gestire lo sforzo molto meglio. Ovviamente c'è anche la terza opzione: usare la gravel come ho fatto io ma non pretendere di recuperare terreno sul pavé. Ovvero ti accodi alle BDC sul pavé e accetti di perdere ulteriore terreno sull'asfalto...alla fine fatichi meno e hai molto più comfort.

PS: c'è stato anche tempo di andare con @atalanta_1907 a vedere le donne al Carrefour de l'Arbre. Loro viaggiano veramente forte...

Pps: Arenberg con la gravel l'ho percorso a 25 km/h di velocità media partendo da fermo all'ingresso del pavé perché mi ero fermato a fare la foto che vedete nel mio post precedente. Nei giorni precedenti l'avevo provato un paio di volte e con la gravel si può entrare lanciati molto forte facendo il primo pezzo che scende leggermente a 35-38 km/h, quindi è verosimile che con una gravel aggressiva e condizioni di traffico non eccessivo sul pavé si finisca il settore con 30 km/h di media...roba infattibile per la medesima persona con una normale BDC.
Bravi tutti ma occhio a quello che hai scritto, battiti bassi e gambe vuote sono segnali evidenti di stanchezza, cerca di recuperare perché probabilmente hai raschiato il fondo del barile, è successo anche a me lo scorso anno
 
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matteof93

Scalatore
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bagnolo piemonte
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Bravi tutti ma occhio a quello che hai scritto, battiti bassi e gambe vuote sono segnali evidenti di stanchezza, cerca di recuperare perché probabilmente hai raschiato il fondo del barile, è successo anche a me lo scorso anno
Ma lo so benissimo, mi è successo tante di quelle volte negli anni :wacko:
Il punto è semplicemente quello che ho scritto nel post precedente. Faccio 5000-7000 km l'anno ma negli ultimi 8 giorni ne ho fatti 630 (cioè il 10%) con un Fiandre da 250 km in cui ho pedalato 10 ore sotto l'acqua e una Roubaix da 185 km (ci metto dentro anche il trasferimento verso la partenza). A posteriori avrei dovuto fare con molta più calma i primi 10 settori in pavè, ma avendo la gravel ero gasato e ho spinto. Il problema è che sostanzialmente ogni sorpasso sul pavè, se devi uscire dalla traiettoria ideale, ti costa qualche secondo di sgasata a 400-500-600 watt. Dopo che fai 10-12 settori in pavè sgasando su tutti, le energie le finisci. Comunque no problem, basta non toccare la bici fino al prossimo weekend.
 
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matteof93

Scalatore
15 Settembre 2009
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Altra domanda, ma il percorso come è stato gestito con la concomitanza della gara delle donne?
Viene gestito che se arrivi in zona velodromo entro una certa ora fai il percorso normale, se arrivi ad un checkpoint dopo una certa ora ti dirottano altrove (quindi non passi al velodromo). Io sono partito alle 7 e arrivato alle 2 del pomeriggio. Ho avuto il tempo di prendermi panino, patatine, riposarmi un attimo, caricare la bici in macchina e guidare fino al Carrefour de l'Arbre per il passaggio delle donne. Insomma il tempo c'è....poi ovvio c'è anche gente che va molto piano. Per esempio sul Carrefour 10 minuti prima del passaggio delle donne sono passati gli ultimi 2 (un ragazzo e una ragazza) che facevano la PR Challenge (mi pare avessero il numero associato al percorso da 70 km).
 
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matteof93

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Spammo qualche foto anche qua. Stranamente nelle foto non sembro neanche disfatto...però ecco diciamo che tutti i settori fino ad Arenberg compreso li ho fatti il piglio della prima foto sotto, poi mi sono spento e sono riuscito a spingere forte solo più a pezzi (per esempio Mons en Pevele).

Sorpasso ad Arenberg che mi sarà costato l'equivalente di 10 km fatti tranquilli su asfalto :))):
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matteof93

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Concordo al 100%. Purtroppo segnali classici e inequivocabili
Ma lo so benissimo come ho già detto...sono vivo lo stesso. Il giorno dopo la stanchezza non mi ha impedito di fare le corse (letteralmente) per vedere i pro ad Arenberg, tornare alla macchina e catapultarmi al Carrefour de l'Arbre per vederli di nuovo. E oggi ho guidato 11h e mezza per rientrare a casa. Tutto è bene quel che finisce bene, l'importante è aver completato tutto senza farsi male e avere alcun tipo di problema difficile da risolvere :)
 
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mauretto

teenage punk
24 Aprile 2009
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Friûl
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un onesto ferro
Spammo qualche foto anche qua. Stranamente nelle foto non sembro neanche disfatto...però ecco diciamo che tutti i settori fino ad Arenberg compreso li ho fatti il piglio della prima foto sotto, poi mi sono spento e sono riuscito a spingere forte solo più a pezzi (per esempio Mons en Pevele).

Sorpasso ad Arenberg che mi sarà costato l'equivalente di 10 km fatti tranquilli su asfalto :))):
Vedi l'allegato 396866

Vedi l'allegato 396867

Vedi l'allegato 396873

Vedi l'allegato 396874

Vedi l'allegato 396875
Complimenti e belle foto. Che bici hai usato?
 

matteof93

Scalatore
15 Settembre 2009
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Complimenti e belle foto. Che bici hai usato?
Fuji Jari (gravel) con gomme Pirelli Cinturato M da 45 mm. Il problema di usare una bici così è che su asfalto ti fa faticare di più, e sul pavè se vuoi recuperare posizioni devi faticare moltissimo perchè per superare qualcuno devi uscire dalla traiettoria ideale. Per farla forte alla fine della fiera aveva ragione chi diceva di usare una bdc, la gravel invece è l'ideale per fare la Roubaix con calma, con maggior comfort ed in totale sicurezza (nessun problema di grip anche su pavè bagnato e fangoso).
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Colnago C60
A mio avviso avrebbe un senso usare la Gravel se ci fossero più km sul pavé che su asfalto...Con cosi tanti km su asfalto è meglio una bdc,si soffre di più sul pavé ma su asfalto vai via molto più liscio.
 

matteof93

Scalatore
15 Settembre 2009
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A mio avviso avrebbe un senso usare la Gravel se ci fossero più km sul pavé che su asfalto...Con cosi tanti km su asfalto è meglio una bdc,si soffre di più sul pavé ma su asfalto vai via molto più liscio.
No, il problema non è la proporzione di km. Il problema è che non c'è lo spazio per andare forte sul pavè e prendere vantaggio rispetto a chi ha la bdc. I primi settori vedono solo il passaggio di chi fa il lungo, quindi ho potuto superare senza grosse difficoltà moltissima gente ed in effetti ho visto che dopo i primi 4-5 settori avevo svariati minuti di vantaggio rispetto a gente in bdc che era entrata con me sul primo settore (in sostanza mi sono fermato al primo ristoro e ho avuto il tempo di mangiare, prendere acqua, fare bisogni fisiologici e vedere questi arrivare al ristoro mentre io ripartivo).

Il problema è quando arrivi ad Arenberg (quindi mancano 19 settori su 29), punto in cui confluiscono anche i partecipanti della 145 km e della 70 km, oltre che orde di gente che in realtà non partecipa ufficialmente ma pedala comunque sul percorso. Da lì in avanti su tutti i settori di pavè trovi tantissimi ingorghi e rallentamenti, per esempio nel settore dopo Arenberg ho superato un gruppone di 60-70 persone tutte in E-MTB senza il pettorale (cioè gente non iscritta). Superare tutta sta gente sul pavè ti obbliga a fare degli sforzi molto intensi e soprattutto molto irregolari, quindi ti salta fuori una potenza normalizzata elevatissima.

In sostanza non puoi sfruttare il pieno potenziale della gravel proprio per un discorso di traffico e affollamento. In settimana ero andato a provare Arenberg e con la gravel potevo fare le prime centinaia di metri a 40 km\h visto che puoi lanciarti su asfalto e mantenere l'inerzia siccome scende leggermente. Durante l'evento è assolutamente impossibile fare una cosa del genere, travolgeresti qualcuno di sicuro.

In pratica con la gravel sei obbligato a sforzi notevolissimi per guadagnare, negli ultimi 19 settori di pavè, in realtà abbastanza poco rispetto alle bdc. Con la bdc invece è vero che smadonni sul pavè, ma allo stesso tempo non ti richiede sforzi enormi proprio perchè per via delle sollecitazioni sei obbligato ad andare piano. Al contrario, su asfalto puoi accelerare in modo molto più graduale evitando di bruciarti come invece fai con la gravel sul pavè.

Con il senno di poi avrei sicuramente usato ruote da strada in alluminio "da battaglia" e gomme da 28/32 mm. Le ruote da strada le avevo anche dietro, ma erano ruote in carbonio nuove di pacca (meno di 1000 km) costate quasi un migliaio di euro che non mi andava di rischiare di rovinare sul pavè.
 

ricks

Pedivella
28 Aprile 2010
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Merlin Extralight
Io l'ho fatta con gomme da 28 tubeless gonfiate a 3 dietro e 2,8 davanti (sono leggero). Aremberg a 25 di media Carrefour a 20 con diverso traffico. Ma alla fine il dolore alle braccia si è fatto sentire. Diciamo che è stato un decrescendo...
Sicuramente il pavè umido e scivoloso ha contribuito a rallentare così come tanti al centro della carreggiata da dover "scartare".
Comunque bellissima esperienza, entrare nel velodromo è un'emozione fortissima.
Chiusa a 27,2 di media https://www.strava.com/activities/8853341593/
Molto soddisfatto dopo 2 Fiandre e una Amstel, prossimamente punterò alla Liegi (spero)