Roubaix fantastica esperienza, ma molto impegnativa per il sottoscritto.
Premessa: sono uno da 5000-7000 km annui, negli ultimi 8 giorni ne ho fatti 630 (cioè circa il 10% di quel che faccio in 1 anno)...quindi condensare Fiandre e Roubaix in una settimana (lungo di entrambi, in più il Fiandre 10 ore sotto l'acqua) è sicuramente un qualcosa di molto fuori dal carico di allenamento a cui sono normalmente abituato.
La mia Roubaix: sono partito bene, poi dopo Arenberg (decimo o undicesimo settore) mi si è spenta la luce. Battiti che rimanevano bassi e quindi avevo margine, ma gambe del tutto vuote e incapaci di spingere (per il motivo indicato nella premessa). Arrivare in fondo è stato quindi più un'esercizio di testa che altro, ma sono arrivato ed entrare nel velodromo è veramente bellissimo. Avrei continuato a girare nel velodromo due ore per godermi quel momento.
Organizzazione: ritiro pacco gara molto meno efficiente del Fiandre e organizzato peggio a livello logistico, idem per la località di partenza. La partenza sembrava un raduno di paese, quella del Fiandre è organizzata molto più in grande stile. All'arrivo però il Velodromo non ha prezzo, e l'arrivo della Roubaix (per il discorso del velodromo e della quantità di gente che ti applaude) vale emotivamente più di quello del Fiandre.
Pavé (e considerazioni tecniche): il pavé della Roubaix non è comprensibile se non lo si è sperimentato in prima persona. Posso spiegarlo a chi come me va in MTB perché si fanno cose anche peggiori, ma non si può spiegare ad uno stradista che non ci abbia mai messo le
ruote sopra. Io ho usato una
gravel in alluminio (forcella carbonio) con gomme da 45 mm gonfiate a 2 bar. La gravel consente velocità medie sul pavé molto superiori alla bdc, ma ci sono dei problemi. Il principale è che sul pavé la linea migliore da tenere è una ed una sola, ma su quella linea ci sono quelli che vanno più lenti con la BDC. Per superarli devi uscire dalla traiettoria ideale, andando sul pavé ancora più sconnesso, bagnato e infangato. Morale della favola: per poter recuperare nei tratti in pavé con la gravel ti prendi parecchi rischi e tantissime sollecitazioni. Inoltre ogni sorpasso corrisponde ad una camionata di watt che devi spendere per accelerare nonostante il pavé dove pedali sia molto peggio di quello nella traiettoria ideale. Quindi in sostanza diventa uno sforzo estremamente irregolare che richiede una potenza normalizzata elevatissima, ecco l'altro motivo per cui dopo 10-12 settori di pavé ero completamente cotto.
Con la BDC invece perdi chiaramente in comfort e in facilità di guida sul pavé, ma proprio il pavé non ti richiede quelle accelerazioni brutali che devi fare con la gravel. Al contrario, su strada puoi incrementare il ritmo in modo più graduale andando a gestire lo sforzo molto meglio. Ovviamente c'è anche la terza opzione: usare la gravel come ho fatto io ma non pretendere di recuperare terreno sul pavé. Ovvero ti accodi alle BDC sul pavé e accetti di perdere ulteriore terreno sull'asfalto...alla fine fatichi meno e hai molto più comfort.
PS: c'è stato anche tempo di andare con
@atalanta_1907 a vedere le donne al Carrefour de l'Arbre. Loro viaggiano veramente forte...
Pps: Arenberg con la gravel l'ho percorso a 25 km/h di velocità media partendo da fermo all'ingresso del pavé perché mi ero fermato a fare la foto che vedete nel mio post precedente. Nei giorni precedenti l'avevo provato un paio di volte e con la gravel si può entrare lanciati molto forte facendo il primo pezzo che scende leggermente a 35-38 km/h, quindi è verosimile che con una gravel aggressiva e condizioni di traffico non eccessivo sul pavé si finisca il settore con 30 km/h di media...roba infattibile per la medesima persona con una normale BDC.