pedalare di "punta"

BluEagle

Pedivella
20 Maggio 2008
426
5
37
Galatina (Le)
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Bici
assemblata pezzo per pezzo
ciao a tutti,

qualche giorno fa un compagno ciclista mi ha fatto notare che pedalo di punta e, in effetti, guardandomi allo specchio di profilo è vero. Il fatto è che ho sempre pedalato in questo modo, senza mai accorgermene. Praticamente con la gamba distesa durante la pedalata, il piede non è parallelo al suolo, ma leggermente col tallone verso l'alto. E mi sono accorto anche, facendo attenzione in tv, che Lance Armstrong pedala così come anche altri ciclisti. E' un fatto di predispozione naturale? (anche perchè mi viene naturale pedalare così)!!
 

TALEXBIKE

Cronoman
29 Maggio 2007
787
7
47
Piobesi d'Alba (CN)
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Bici
Giant tcr advance 2020
Interessante discussione; ci pensavo anch'io ieri.
Pure io pedalo spingendo con la punta rivolta verso il basso.
Ho visto ieri la crono al tour di Romandia ed ho notato che alcuni ciclisti pedalano come me (o meglio, sono io a pedalare come loro:mrgreen:, o almeno ci provo)
 

Nicol@

Passista
9 Maggio 2009
4.671
44
Verona
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Bici
Cannondale SuperSix
io pedalo piatto piatto, anzi, quando sono a tutta mi sembra di avere il tallone leggermente più basso della punta.

interessante domanda. non so se ci sia un modo corretto di pedalare.
 

Pattino volante

Pedivella
27 Novembre 2008
378
21
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Bici
Colnago
Su un vecchio articolo de "La Bicicletta" si parlave appunto della pedalata di punta e quella di piatto arretrando le tacchette, conferendo una pedalata più piatta che a me ricorda quella di Bettini quando scattava in salita. Premetto che non sono un tecnico, ma credo che i due metodi siano entrambi validi e debbano rispondere esclusivamente alla propria fisdiologia. Io come risultato di prove empiriche ho spostato le tacchette indietro e pedalo piatto alternando in alcuni momenti impegnativi, brevi strappi in salita, la rotazione della punta in basso come se fosse una cucchiaiata quando il piede arriva al punto morto inferiore. La maggiore spinta è subito avvertibile per diretto confronto con gli altri ciclisti, ma questo lavoro di punta riesco a farlo per 15/20 pedalate alla volta a causa del repentino indolenzimento dei polpacci. Quando esco da solo alterno cicli di pedalate di punta con pedalate piatte ed anche con dei fuorisella. Da ultimo alleno anche pedalate spinte più da dietro e con il tacco un poco basso. Penso che alternare diversi metodi di spinta sui pedali, coinvolgendo il maggior numero di distretti muscolari, sia molto utile per migliorare i risultati finali, qualunque essi siano.
 

ensavor

Cronoman
9 Ottobre 2008
788
8
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Ravenna
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IO pedalo di punta (infatti ho 2 polpacci che paiono dei prosciutti). Unico momento in cui, concentrandomi, pedalo piatto è quando, a inizio stagione, dopo un tot di km sento un principio di crampo al polpaccio...
 

Il Dott

Apprendista Scalatore
4 Agosto 2009
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Milano
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bella
ciao a tutti,

qualche giorno fa un compagno ciclista mi ha fatto notare che pedalo di punta e, in effetti, guardandomi allo specchio di profilo è vero. Il fatto è che ho sempre pedalato in questo modo, senza mai accorgermene. Praticamente con la gamba distesa durante la pedalata, il piede non è parallelo al suolo, ma leggermente col tallone verso l'alto. E mi sono accorto anche, facendo attenzione in tv, che Lance Armstrong pedala così come anche altri ciclisti. E' un fatto di predispozione naturale? (anche perchè mi viene naturale pedalare così)!!

Un teorico ti direbbe che non è del tutto corretto...poi dipende
anche da "quanto" di punta?
pedalare "un pò più" di punta "viene" naturale quando
macini ad alte cadenze in pianura, mentre una pedalata
più piatta si tende ad averla quando si deve spingere
come in salita...e poi c'è il fuori-sella e li mi chiedo
come fai a pedalare di punta!! certamente appiattisci
il piede e non te ne rendi conto...
morale della favola è naturale modificare l'inclinazione
del piede nelle varie condizioni in cui ci si trova...
Però un anomala inclinazione della punta verso il basso
secondo me, oltre a ridurre la potenza espressa, può comportare
dei problemi fisici.
 

Nicol@

Passista
9 Maggio 2009
4.671
44
Verona
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Bici
Cannondale SuperSix
c'era un ciclista (di molti anni fa e di cui non ricordo il nome) che aveva un modo di pedalare molto particolare con un gioco di caviglia splendido... qualcuno si ricorda il nome?
 

lukk

Apprendista Velocista
24 Marzo 2009
1.785
31
Fiorano Modenese
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sì..sì... ce l'ho, rossa e nera
da circa 4 anni ho ripreso a pedalare e inizialmente pedalavo solo di punta,il che mi portava male hai polpacci dopo 80/90 km. il biomec. dopo una visita mi ha fatto abbassare la sella di 1.5 o 2 cm. e ho iniziato a pedalare piu' piatto,se piu' reditizio non lo so' ma di sicuro sto meglio in bici.La rottura è stata i primi tempi dovere sforzarsi di farlo perche' ero abituato alla pedalata di punta
 

minaroby

Maglia Iridata
24 Febbraio 2007
12.070
287
ai domiciliari
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con rotelle
ciao a tutti,

qualche giorno fa un compagno ciclista mi ha fatto notare che pedalo di punta e, in effetti, guardandomi allo specchio di profilo è vero. Il fatto è che ho sempre pedalato in questo modo, senza mai accorgermene. Praticamente con la gamba distesa durante la pedalata, il piede non è parallelo al suolo, ma leggermente col tallone verso l'alto. E mi sono accorto anche, facendo attenzione in tv, che Lance Armstrong pedala così come anche altri ciclisti. E' un fatto di predispozione naturale? (anche perchè mi viene naturale pedalare così)!!
è probabile che tu sia troppo avanzato in sella o hai la scarpa troppo indietro sul pedale,da li si parte poi per capire se l'altezza va bene.
 

ppower

Pignone
16 Settembre 2007
243
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Grezzana (VR)
www.tencas.com
Bici
Addetta, Scalona e Scaletta
Secondo voi ci può essere una qualche correlazione tra il "pedalare di punta" e il fatto che io mi sia procurato due stiramenti, nell'arco di un anno e mezzo, sia al soleo sinistro che quello destro?

Ancora un paio di anni fa un ex-professionista che gestisce il mio negozio mi aveva fatto notare che io pedalo di punta, semplicemente vedendomi col colpo d'occhio, durante la prima uscita che ho fatto con lui. Da allora mi son sempre sforzato di estendere maggiormente la gamba nella fase di allungamento posteriore, ma ovviamente non è mai stata una cosa naturale.

L'anno scorso, a gennaio 2009, avevo dato la "colpa" allo stiramento al soleo sinistro semplicemente per il fatto che avevo pedalato male e probabilmente al freddo. Quest'anno, cioè ormai un mese fa, mi son stirato a fine maggio, al soleo destro, e non in condizioni di freddo, ovviamente, ma senza neanche accorgermi, visto che non ho fatto alcun scatto da indurre lo strappo di fibre muscolari.

Non riesco a capacitarmi se il mio problema sia causato da una posizione "errata" - nonostante adesso io abbia una posizione praticamente da "max performance", forse solo l'arretramento non è quello che dovrebbe essere, ma inferiore - o se sia l'insieme di tante piccole cose e cioè aumento dei chilometri, nessuna gestione sistematica del recupero, alimentazione ipoproteica e nessuna assunzione di prodotti di integrazione sportiva cioè amminoacidi prima o durante allenamenti lunghi o gare e prodotti per il recupero dopo.

C'è anche da dire che non ho mai praticato attività sportiva da 20 fino a 33 anni - a destra trovate la mia età... - se non in maniera assolutamente estemporanea e poi ho preso in mano la bici, tanto per mettermi in riga. Solo che 4 anni fa è partito l'embolo e mi ritrovo da 2-3 di anni a pedalare costantemente più di 10.000 km/anno. Tutti questi km si possono distribuire più sulla BDC che sulla MTB, ma ci sono mesi in cui posso arrivare a farne anche 4-500 km/mese in MTB, perché le condizioni meteo e del fondo sono favorevoli. E' chiaro che i km sulla MTB non sono mai pianeggianti, ma sono spesso salita e anche accidentata o impervia.

Io ho notato un minimo di correlazione tra la quantità di chilometri pedalati antecedentemente agli eventi che hanno portato alle elongazioni muscolari. In entrambi i casi avevo pedalato più di 1000 km al mese. Nel mese di maggio, cioè quello che ha portato all'ultima elongazione, cioè quella del soleo dx - ho pedalato addirittura 1230 km, ma non ho mai notato o avuto segnali di preallarme, se non quelli di gambe stanche all'indomani di uscite lunghe, com'è ovvio che sia. Già dall'esperienza del primo stiramento, mi ero messo a fare stretching in maniera abbastanza regolare dopo le uscite e quindi immaginavo di aver allontanato il rischio di "elongarmi" di nuovo e invece no.

Attualmente non ho fatto alcun tipo di modifica alla posizione standard, però mi pare ovvio che dovrò cominciare a sviscerare questa cosa assieme ad un bravo biomeccanico, che però sia anche medico, e che abbia esperienza di solei "distratti".

Mi ero convinto che la performance venisse fuori da un buon carico di lavoro ed i frutti si sono visti nel corso della primavera, ma evidentemente ho superato di nuovo i miei limiti.

Insomma non cerco più "max performance", ma "max safety" dalla posizione...
 

Nitrox

Apprendista Passista
29 Giugno 2008
1.075
41
Alassio (SV)
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Bici
Specialized Sworks SL6
Secondo voi ci può essere una qualche correlazione tra il "pedalare di punta" e il fatto che io mi sia procurato due stiramenti, nell'arco di un anno e mezzo, sia al soleo sinistro che quello destro?

Ancora un paio di anni fa un ex-professionista che gestisce il mio negozio mi aveva fatto notare che io pedalo di punta, semplicemente vedendomi col colpo d'occhio, durante la prima uscita che ho fatto con lui. Da allora mi son sempre sforzato di estendere maggiormente la gamba nella fase di allungamento posteriore, ma ovviamente non è mai stata una cosa naturale.

L'anno scorso, a gennaio 2009, avevo dato la "colpa" allo stiramento al soleo sinistro semplicemente per il fatto che avevo pedalato male e probabilmente al freddo. Quest'anno, cioè ormai un mese fa, mi son stirato a fine maggio, al soleo destro, e non in condizioni di freddo, ovviamente, ma senza neanche accorgermi, visto che non ho fatto alcun scatto da indurre lo strappo di fibre muscolari.

Non riesco a capacitarmi se il mio problema sia causato da una posizione "errata" - nonostante adesso io abbia una posizione praticamente da "max performance", forse solo l'arretramento non è quello che dovrebbe essere, ma inferiore - o se sia l'insieme di tante piccole cose e cioè aumento dei chilometri, nessuna gestione sistematica del recupero, alimentazione ipoproteica e nessuna assunzione di prodotti di integrazione sportiva cioè amminoacidi prima o durante allenamenti lunghi o gare e prodotti per il recupero dopo.

C'è anche da dire che non ho mai praticato attività sportiva da 20 fino a 33 anni - a destra trovate la mia età... - se non in maniera assolutamente estemporanea e poi ho preso in mano la bici, tanto per mettermi in riga. Solo che 4 anni fa è partito l'embolo e mi ritrovo da 2-3 di anni a pedalare costantemente più di 10.000 km/anno. Tutti questi km si possono distribuire più sulla BDC che sulla MTB, ma ci sono mesi in cui posso arrivare a farne anche 4-500 km/mese in MTB, perché le condizioni meteo e del fondo sono favorevoli. E' chiaro che i km sulla MTB non sono mai pianeggianti, ma sono spesso salita e anche accidentata o impervia.

Io ho notato un minimo di correlazione tra la quantità di chilometri pedalati antecedentemente agli eventi che hanno portato alle elongazioni muscolari. In entrambi i casi avevo pedalato più di 1000 km al mese. Nel mese di maggio, cioè quello che ha portato all'ultima elongazione, cioè quella del soleo dx - ho pedalato addirittura 1230 km, ma non ho mai notato o avuto segnali di preallarme, se non quelli di gambe stanche all'indomani di uscite lunghe, com'è ovvio che sia. Già dall'esperienza del primo stiramento, mi ero messo a fare stretching in maniera abbastanza regolare dopo le uscite e quindi immaginavo di aver allontanato il rischio di "elongarmi" di nuovo e invece no.

Attualmente non ho fatto alcun tipo di modifica alla posizione standard, però mi pare ovvio che dovrò cominciare a sviscerare questa cosa assieme ad un bravo biomeccanico, che però sia anche medico, e che abbia esperienza di solei "distratti".

Mi ero convinto che la performance venisse fuori da un buon carico di lavoro ed i frutti si sono visti nel corso della primavera, ma evidentemente ho superato di nuovo i miei limiti.

Insomma non cerco più "max performance", ma "max safety" dalla posizione...

Io cercherei di pedalare piu' piatto , quando sei con la pedivella al pmi la scarpa si dovrebbe trovare parallela al terreno con la gamba e il polpaccio in distensione senza contratture e negli angoli di lavoro ideali , se l'altezza e l'arretramento sella e la posizione delle tachette sono nelle posizioni giuste (o quasi) cio' dovrebbe accadere , semplice no ?:mrgreen::mrgreen:
 

as3x

Apprendista Scalatore
8 Agosto 2007
2.138
51
68
Ro-magna su quella collinetta che guarda il mar
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Bici
FRW + China no brand
Io sono un caso anomalo, pedalo leggermente in punta solo con il piede sinistro, mentre il destro è piatto. Non avverto dolori nè alle ginocchia nè alla schiena, solo un indolenzimento più o meno fastidioso al tallone del piede sinistro da qualche mese a questa parte.
Le tacchette sono simmetriche, me le ha posizionate un biomeccanico.
Che cavolo può essere?
 

ppower

Pignone
16 Settembre 2007
243
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Grezzana (VR)
www.tencas.com
Bici
Addetta, Scalona e Scaletta
Io cercherei di pedalare piu' piatto , quando sei con la pedivella al pmi la scarpa si dovrebbe trovare parallela al terreno con la gamba e il polpaccio in distensione senza contratture e negli angoli di lavoro ideali , se l'altezza e l'arretramento sella e la posizione delle tachette sono nelle posizioni giuste (o quasi) cio' dovrebbe accadere , semplice no ?:mrgreen::mrgreen:

Domani riverificherò la posizione sia della BDC che della MTB, così come anche le tacchette.

In teoria la posizione della scarpa piatta al PMI inferiore porta ad allungare bene il soleo che viene così allungato e contratto maggiormente, anziché lavorare quasi sempre leggermente contratto. Mi è stato detto da qualche fisioterapista che il fatto di farlo lavorare sempre contratto lo porta a perdere la sua naturale elasticità.

Vorrei proprio capire qual è la maniera più corretta di far lavorare 'sti solei, visto che me ne li sono lacerati già entrambi!