pedalata "di punta"

giacomo1

Apprendista Scalatore
9 Gennaio 2009
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Colnago C60 Dura Ace Di2
Pur trovandomi benissimo in bici come misure (visita biomeccanica) mi accorgo che pedalo con le punte dei piedi rivolte verso il basso: quando noto ciò mi sforzo di pedalare con il piedi paralleli al terreno e devo dire che questa posizione mi consente di raggiungere, a parità di sforzo, velocità superiori da 1 a 3 km/h sia in salita che in pianura. Altro aspetto positivo della pedalata "piatta", ossia con il piede parallelo al terreno che ho riscontrato, è che lo sforzo muscolare risulta meglio ripartito in quanto oltre ai quadricipiti lavorano di più i polpacci con una bella sensazione di gamba "piena". Purtroppo, appena mi distraggo, torno a pedalare male.
La domanda è la seguente: il fatto di pedalare tendenzialmente "di punta" è dovuto ad una posizione sbagliata (ad es. altezza sella e/o arretramento) oppure è una questione di semplice concentrazione e/o cattiva abitudine nel pedalare?
 

Fulvio

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Specialized SL3
Pur trovandomi benissimo in bici come misure (visita biomeccanica) mi accorgo che pedalo con le punte dei piedi rivolte verso il basso: quando noto ciò mi sforzo di pedalare con il piedi paralleli al terreno e devo dire che questa posizione mi consente di raggiungere, a parità di sforzo, velocità superiori da 1 a 3 km/h sia in salita che in pianura. Altro aspetto positivo della pedalata "piatta", ossia con il piede parallelo al terreno che ho riscontrato, è che lo sforzo muscolare risulta meglio ripartito in quanto oltre ai quadricipiti lavorano di più i polpacci con una bella sensazione di gamba "piena". Purtroppo, appena mi distraggo, torno a pedalare male.
La domanda è la seguente: il fatto di pedalare tendenzialmente "di punta" è dovuto ad una posizione sbagliata (ad es. altezza sella e/o arretramento) oppure è una questione di semplice concentrazione e/o cattiva abitudine nel pedalare?
sicuramente regolazioni errate
 

CAVALLO PAZZO

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Pedalare di punta, a parte le già descritte regolazioni errate, è il primo difetto del ciclista neofita, forse perchè abituati a camminare o correre con il piede sempre flesso ad angolo ottuso nella fase di sforzo, la pedalata rotonda con la caviglia che flette leggermente verso il terreno nella fase di spinta si acquisisce con l'allenamento ed in caso estremo pedalando con il pignone fisso.
Un male di cui ho sofferto in gioventù è una specie di morbillo !!!!!
 

giacomo1

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Negli ultimi anni, oltre alla bdc, corro anche a piedi e prima ancora ho giocato tanti anni a pallavolo ad alti livelli... forse potrebbe dipendere da questo, magari associato al fatto che in carriera ho avuto gravi traumi alle caviglie con interessamento dei legamenti (in pratica se calpesto un sassolino mi si gira subito la caviglia poichè non supportata dai legamenti).
Sulle misure mi sento abbastanza tranquillo perchè, ripeto, sulla bici mi sento messo bene ed anche dopo giri lunghi (oltre 200 km) non ho mai avvertito il minimo problema e comunque in bici mi ci ha messo un biomeccanico. Bho!
 

giacomo1

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L'arretramento sella dovrebbe essere teoricamente corretto perchè col filo a piombo sulla rotula ed il pedale parallelo al terreno il filo passa esattamente al centro del pedale.
Le tacchette mi sono state regolate in modo che l'asse del pedale cada canonicamente sul (mi sembra) metatarso.
 

gx2

via col vento
29 Ottobre 2008
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Gigiant
Riapro questa discussione, visto che l'argomento mi interessa.
Io pedalo di punta, ma solo con un piede, il destro.
La stessa gamba è un po' più corta, o meglio, ho un dislivello di circa un cm.
Probabilmente con gli anni i muscoli della gamba corta si sono abituati a lavorare più "allungati".
Quindi cosa dovrei fare? modificare la posizione in modo che il piede destro inizi a pedalare stando più parallelo al terreno?
o assecondare il suo movimento naturale spostando le tacchette un po' più avanti? (assecondando così la spinta con la punta)