Sull'Arena del 7 Marzo:
Chiodi sulla pista ciclabile: controlli contro i vandali
L'annuncio della Provincia
De Beni: «Mi viene da pensare a un dispetto o a un pazzo»
«Attiverò a breve un coordinamento con tutti i Comuni interessati dalla Ciclopista del Sole: coinvolgeremo vigili, polizia provinciale e anche i carabinieri per aumentare il livello di vigilanza della pista ed evitare che altri vandali la cospargano di chiodi». L'assessore provinciale alla progettazione e manutenzione viabilistica Carla De Beni dichiara guerra ai responsabili degli atti che, nelle ultime settimane, hanno provocato parecchi disagi ai ciclisti che frequentano abitualmente la pista del Sole, soprattutto nel tratto fra San Vito, Bussolengo e Piovezzano. Chiodi piccoli, nuovi, lucidi, seminati da una mano ancora sconosciuta, hanno bloccato parecchi ciclisti, rimasti con i
copertoni a terra. Sospetti? «Mi viene da pensare a un dispetto, a un pazzo», spiega la De Beni. Ma non è da escludere possa trattarsi della vendetta di qualche proprietario di terreni attigui alla pista, «vittima» degli espropri che erano stati necessari per la realizzazione del progetto. «Qualche problema effettivamente c'era stato», ricorda l'assessore, «ma è nella norma, ci sono sempre difficoltà legate agli espropri di aree private: nel caso della ciclabile del Sole, tuttavia, l'area interessata era anche ridotta, una striscia di terreno di pochi metri. Ma probabilmente a qualcuno aveva dato fastidio, benché io non ricordi ricorsi in merito». Difficile pensare che possa trattarsi di qualche podista, infastidito dalla presenza delle biciclette che sfrecciano lungo la ciclabile: i chiodi, se rappresentano un pericolo per le camere d'aria delle due
ruote, provocano danni ben peggiori ai piedi dei pedoni. Le segnalazioni di tanti ciclisti - circa 600 quelli che transitano ogni giorno in media sulla pista tra Verona e Rivoli - hanno portato il consigliere provinciale del Partito democratico Lorenzo Dalai, anche lui vittima dei chiodi, a scrivere un'interrogazione in merito ai ripetuti atti vandalici. La richiesta è rivolta a tre assessore provinciali: alla De Beni, Dalai chiede quali misure intende attuare per bonificare con la massima urgenza i tratti di ciclopista interessati, all'assessore alle politiche della sicurezza Giovanni Codognola chiede di programmare un'opera di pattugliamento lungo la ciclabile e, infine, a Ruggero Pozzani, che ha la delega al turismo, chiede di tutelare l'immagine della Provincia, titolare della pista ciclabile. L'intervento è urgente, soprattutto in vista dell'approssimarsi della primavera, e della Pasqua in particolare, quando la pista sarà presa d'assalto anche dagli stranieri. E partendo proprio dalla presenza dei turisti, l'assessore De Beni lancia un'idea ai proprietari di terreni vicini alla pista: «Senza dubbio la presenza del cicloturismo rappresenta una grande risorsa per nostro territorio», spiega, «andrebbe più sfruttata, sia da parte del settore ricettivo sia da parte degli agricoltori, che potrebbero far conoscere i loro prodotti a potenziali clienti stranieri».
Sull'Arena di oggi:
Agenti contro i vandali sulla ciclopista del Sole
"Val d'Adige. Aveva dichiarato guerra ai vandali della ciclabile, l'assessore provinciale alla Manutenzione e progettazione viabilistica Carla De Beni. E ieri, nella sede della Provincia in via delle Franceschine, ha dato il via alla prima fase del suo piano: un incontro con i sindaci dei Comuni di Bussolengo, Pastrengo, Cavaion Veronese, Rivoli Veronese, Brentino Belluno e con il comandante della polizia provinciale Anna Maggio, per proteggere da atti vandalici la ciclopista Adige Sole. *L'emergenza era nata nelle scorse settimane, quando lungo la pista, soprattutto nel tratto compreso tra San Vito al Mantico, Bussolengo e Pastrengo, decine di ciclisti erano rimasti a piedi a causa di chiodi che si erano conficcati nelle gomme delle biciclette. *Chiodi piccoli, lucidi, nuovi, tutti uguali e sicuramente gettati dalla stessa mano. Gli episodi si erano ripetuti per diversi giorni, tanto che il capogruppo del Pd in consiglio provinciale, Lorenzo Dalai, anche lui vittima di questi chiodi, aveva portato la questione all'attenzione dei colleghi consiglieri. *Anche l'assessore De Beni ha deciso di intervenire, considerando anche che l'episodio dei chiodi va ad aggiungersi a una lista di altri vandalismi recentemente registrati lungo la ciclabile, e che costringeranno ora la Provincia a sborsare 15.300 euro per riparare ai danni. *Si va dal danneggiamento dei dissuasori d'entrata, il cui costo per la sistemazione sarà di 5mila euro, alla rottura della bacheca informativa, delle fontanelle, delle staccionate e dei cestini portarifiuti. E ancora: il danneggiamento dei pannelli di recinzione, di altri pannelli e della segnaletica verticale. Per evitare che nuovi episodi si ripetano, soprattutto in vista della bella stagione quando la ciclabile è frequentata anche da turisti, l'assessore De Beni ha ritenuto opportuno aumentare la vigilanza lungo la pista, e ha quindi convocato la riunione con i sindaci. *«Un incontro molto operativo», lo ha definito ieri De Beni. «Da oggi parte una massiccia azione di controlli. I sindaci si sono detti d'accordo nell'impegno di tutela di un bene collettivo come la pista Adige Sole. Ci saranno sopralluoghi di agenti in borghese delle polizie municipali e della polizia provinciale. Si tratta di tutelare una infrastruttura per la quale sono stati investite risorse e che dà un importante servizio non solo turistico-ricreativo ma anche di viabilità, visto che la pista è inserita nel circuito europeo. A fine estate, incontrerò di nuovo i sindaci per verificare l'efficacia dei controlli».
...speriamo che li prendano! :angrymod::angrymod::angrymod: