Perchè muoiono così tanti ciclisti sulla strada?

ANTOXR

Pedivella
24 Maggio 2013
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BIANCHI
Da inizio anno si stimano 200 ciclisti morti sulla strada,e il numero cresce ogni giorno.
Di chi è la colpa dei Ciclisti o degli Automobilisti?
Sono i ciclisti che non dovrebbero andare nelle autostrade e strade trafficate o sono gli automobilisti che dovrebbero avere più prudenza,però giustamente loro a 120 km/h anche se frenano non si risolve niente e giustamente le strade sono fatte per le macchine e le piste ciclabili se ci fossero per la bici,quindi di chi è la colpa?
 

scalatore delle langhe

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Raramente ho visto un post con così tanti strati di idiozia.
1) Perché dovrebbe esserci necessariamente una colpa?
2) Perché dovrebbe essere dei ciclisti O degli automobilisti?
3) I ciclisti in autostrada non vanno;
4) Cosa vuol dire "però giustamente loro a 120 km/h anche se frenano non si risolve niente"?
5) Le strade non sono fatte per le macchine; quelle sono, appunto, le autostrade.
 
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planet

Pignone
24 Maggio 2013
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artigianale
E' principalmente un problema culturale. ..qui i ciclisti non contano nulla...puntualmente senti parlare di incidenti. ..gente investita e lasciata morire come cani senza essere soccorsa.
Ho perso anni fa un amico..collega e compagno di bici in un incidente...frontale contro una macchina
Dall'epoca sono molto prudente. In Francia per esempio ci sono molte piste ciclabili e in linea di massima il ciclista è più rispettato.
 

Pac

Pignone
7 Luglio 2011
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Allora, io farei un discorso a monte molto più generale, i ciclisti sono in aumento (come numero intendo) e purtroppo lo saranno anche gli incidenti (aumentando il numero di persone in circolazione aumenti la probabilità!).
Poi sono d'accordo sul fatto che sia difficile trovare una colpa, perchè come in tutte le cose (molte volte) si sbaglia in due. I ciclisti dovrebbero usare accorgimenti che ho visto molte volte non usare e gli automobilisti pure! concordo anche sul fatto della cultura, per esempio io sono vicino alla svizzera e là è totalmente diverso il rapporto tra ciclista e automobilista!
 

Pac

Pignone
7 Luglio 2011
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Raramente ho visto un post con così tanti strati di idiozia.
1) Perché dovrebbe esserci necessariamente una colpa?
2) Perché dovrebbe essere dei ciclisti O degli automobilisti?
3) I ciclisti in autostrada non vanno;
4) Cosa vuol dire "però giustamente loro a 120 km/h anche se frenano non si risolve niente"?
5) Le strade non sono fatte per le macchine; quelle sono, appunto, le autostrade.

Mi sembra inopportuno rivolgersi così per una domanda, l'autore del post probabilmente è poco informato sul codice della strada o comunque inesperto! Ma questo non incarica nessuno a etichettare delle domande come delle idiozie!
o-o
 

scalatore delle langhe

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Mi sembra inopportuno rivolgersi così per una domanda, l'autore del post probabilmente è poco informato sul codice della strada o comunque inesperto! Ma questo non incarica nessuno a etichettare delle domande come delle idiozie!
o-o

A me invece sembra opportuno.
Le ragioni non sto a ripeterle perché le ho già elencate prima, ma non basta essere inesperti del codice per pensare che i ciclisti vadano in autostrada, che le strade siano per le macchine e che la colpa sia dei ciclisti o degli automobilisti. Ma dei ciclisti, chi? Degli automobilisti, chi? La responsabilità va accertata caso per caso, può essere del ciclista, dell'automobilista o di entrambi, ma una domanda che chieda, genericamente, se la colpa è dei ciclisti o degli automobilisti, visto che le strade sono per le macchine (e che a nulla servirebbe frenassero, visto che vanno a 120 all'ora. A 120 all'ora? Esiste solo quel limite?) e le piste ciclabili per le bici, è un idiozia. E tale la chiamo.

Poi non dico che sia un idiota chi l'ha fatta, anzi, dicendogli che è un'idiozia, potrei fare un favore anche a lui, che così potrebbe evitare di formulare in questo modo le cose e passarlo, per idiota, in futuro.
 

Pac

Pignone
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A me invece sembra opportuno.
Le ragioni non sto a ripeterle perché le ho già elencate prima, ma non basta essere inesperti del codice per pensare che i ciclisti vadano in autostrada, che le strade siano per le macchine e che la colpa sia dei ciclisti o degli automobilisti. Ma dei ciclisti, chi? Degli automobilisti, chi? La responsabilità va accertata caso per caso, può essere del ciclista, dell'automobilista o di entrambi, ma una domanda che chieda, genericamente, se la colpa è dei ciclisti o degli automobilisti, visto che le strade sono per le macchine (e che a nulla servirebbe frenassero, visto che vanno a 120 all'ora. A 120 all'ora? Esiste solo quel limite?) e le piste ciclabili per le bici, è un idiozia. E tale la chiamo.

Poi non dico che sia un idiota chi l'ha fatta, anzi, dicendogli che è un'idiozia, potrei fare un favore anche a lui, che così potrebbe evitare di formulare in questo modo le cose e passarlo, per idiota, in futuro.

Comunqe sono d'accordo con te! Solo che l'avrei detto in maniera più soft!! :mrgreen:
 

Castyo

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Perchè il ciclista ha una durezza o resistenza alla deformazione permanente inferiore a quella di altri veicoli.
Indi per cui una forza che faccia scontrare questi due corpi si risolve in maniera pressochè distruttiva sul corpo con durezza inferiore.
Io userei la formula di vickers.
La soluzione al problema è fare in modo che le durezze siano eguali o che i due corpi non si scontrino.
La soluzione più semplice è naturalmente la seconda la quale è applicabile con strumenti architettonici e sociali.

Strumenti architettonici:
Realizzare due distinte carreggiate per tenere separati i due corpi.
Esempio: Carreggiata e pista ciclabile

Strumenti sociali:
Educazione stradale, responsabilizzazione dell'individuo e fortificazione del concetto "membro di una società".
 
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Anto186

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Raramente ho visto un post con così tanti strati di idiozia.
1) Perché dovrebbe esserci necessariamente una colpa?
2) Perché dovrebbe essere dei ciclisti O degli automobilisti?
3) I ciclisti in autostrada non vanno;
4) Cosa vuol dire "però giustamente loro a 120 km/h anche se frenano non si risolve niente"?
5) Le strade non sono fatte per le macchine; quelle sono, appunto, le autostrade.

Lui ha sicuramente formulato male la domanda, ma tu hai poca educazione, chi sei per rivolgerti così a persone che neanche conosci? Chiedigli scusa, invece.
 

Pac

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Perchè il ciclista ha una durezza o resistenza alla deformazione permanente inferiore a quella di altri veicoli.
Indi per cui una forza che faccia scontrare questi due corpi si risolve in maniera pressochè distruttiva sul corpo con durezza inferiore.
Io userei la formula di vickers.
La soluzione al problema è fare in modo che le durezze siano eguali o che i due corpi non si scontrino.
La soluzione più semplice è naturalmente la seconda la quale è applicabile con strumenti architettonici e sociali.

Strumenti architettonici:
Realizzare due distinte carreggiate per tenere separati i due corpi.
Esempio: Carreggiata e pista ciclabile

Strumenti sociali:
Educazione stradale, responsabilizzazione dell'individuo e fortificazione del concetto "membro di una società".

Io sono d'accordo.. ma credo anche che non tutti i ciclisti la userebbero! MOLTI Sì, ma altri continuerebbero ad andare in strada perché sulla pista ciclabile ci vanno tutti (da bambino a pro) e quindi può dar fastidio alla "prestazione".
Questo è un esempio estremizzato per farti capire che (prima) secondo me va cambiato l'approccio mentale delle persone (ciclisti e non) in relazione al problema!
 

JackSWiSS

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Premesso che i ciclisti NON possono andare in autostrada (penso in italia il codice per alcuni punti sia identico al nostro) ritengo che il problema non sia poi cosi semplice come si creda. Argomento meglio.

Spesso noto durante i giri piu lunghi e in cui incontro piu gruppi che su 100 ciclisti almeno una decina si comportano in maniera assurda, pericolosa e irresponsabile. spesso si vedono sorpassi assurdi, prepotenza solo perche si crede che si è padroni della strada, manovre al limite del possibile e via discorrendo.
D'altro canto anche su 100 automobilisti una decina si comporta come dei pazzi scatenati, non curanti della nostra "sfera" e che spesso ce l'hanno con noi perche siamo il famoso "demone ciclista della strada".

Di sicuro tra due pazzi, uno in bici e uno in macchina, quello in macchina se fa la cappellata rischia di far piu danni dell'altro. il ciclista se fa il pirla si fa male e alla peggio fa un graffio a una macchina ma in ogni caso ci rimette lui comunque.

Quindi bisognerebbe trovare il giusto equilibrio tra i due mondi (con l'aiuto di piste ciclabili come nel nord europa) dove l'automobilista non è esasperato dal ciclista sia perche si comporta meglio sia perche il ciclista coi suoi comportamenti non gliene dà il modo.
Un comportamento più corretto da parte nostra sulle strade (evitare doppie, triple file indiane, mandare a quel paese, tagliare, incrociare e chi piu ne ha piu ne metta) potrebbe (si spera) far capire all'altra parte che ci teniamo al "quieto vivere" tra i due mondi. Di certo anche l'altra sfera dovrebbe fare i suoi sforzi.
Come si suol dire, quando un rapporto va male o ha attriti, la colpa non è mai di uno solo ma di tutti e due.
Certo è che poi la disgrazia, tipo automobilista che si addormenta per un colpo di sonno e investe il ciclista a bordo della strada è ovvio sia a nostro sfavore vista la differenza di mole/mezzi dei due coinvolti nell'incidente. ma questo è difficilmente controllabile come elemento. Ciò che possiamo controllare è il gesto "umano".

Io per esempio quando posso ringrazio verbalmente o a gesti un automobilista che mi ha fatto un favore. se ha il finestrino giu anche verbalmente. e prima di sbraitare verso un autmob sbadato o che ha fatto manovra errata cerco di capire se possa avere avuto pure io una certa responsabilità di modo di non sbraitare per nulla.
se poi sbaglia veramente e la rabbia non pervade la mia mente e lo ritrovo poco piu avanti cerco di chiarirmi con lui cercando di essere educato e cordiale...se facessi lo spocchioso, arrogante, incazzato e maleducato, per forza di cose anche lui si arrabbierebbe con me e il risultato della discussione (nulla di fatto) sarebbe che lui andando via aumenterebbe solo la sua rabbia nei confronti dei ciclisti e io nei confronti degli autmob.


o-o
 

Pac

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Perchè il ciclista ha una durezza o resistenza alla deformazione permanente inferiore a quella di altri veicoli.
Indi per cui una forza che faccia scontrare questi due corpi si risolve in maniera pressochè distruttiva sul corpo con durezza inferiore.
Io userei la formula di vickers.
La soluzione al problema è fare in modo che le durezze siano eguali o che i due corpi non si scontrino.
La soluzione più semplice è naturalmente la seconda la quale è applicabile con strumenti architettonici e sociali.

Strumenti architettonici:
Realizzare due distinte carreggiate per tenere separati i due corpi.
Esempio: Carreggiata e pista ciclabile

Strumenti sociali:
Educazione stradale, responsabilizzazione dell'individuo e fortificazione del concetto "membro di una società".

Quello che ho appena detto rientrava in parte nell'educazione sociale!
 

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Comunqe sono d'accordo con te! Solo che l'avrei detto in maniera più soft!! :mrgreen:

L'avrei detto anch'io in modo più soft, se l'idiozia fosse stata un po' più soft :mrgreen:
Ma qui ce n'era veramente una cumulazione esagerata!

Lui ha sicuramente formulato male la domanda, ma tu hai poca educazione, chi sei per rivolgerti così a persone che neanche conosci?

Ma chi si rivolge alle persone? Ma chi lo conosce? Io mi sono rivolto al suo post, al pensiero lì espresso.

[FONT=&quot]"Ora ci viene ricordato che "bisogna rispettare tutte le opinioni e le convinzioni" , che "ogni opinione è legittima", che "bisogna essere tolleranti verso le idee altrui", ecc. [/FONT]
[FONT=&quot]Ma i vostri pensieri [se li esprimete a me] sono pensieri miei con i quali faccio quel che voglio e che abbatto senza pietà: essi sono mia proprietà e, se ne ho voglia, li distruggo. Per distruggere e mandare all’aria le vostre idee, non sto certo ad aspettare prima il vostro permesso. [/FONT]
[FONT=&quot]Credete che le idee svolazzino libere come uccelli e che, quando uno ne acchiappa qualcuna, possa poi farla valere contro di me come sua proprietà intoccabile? Ciò che mi vola intorno è tutto – mio.[/FONT]"

Chiedigli scusa, invece.

:))):
 
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Castyo

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Io sono d'accordo.. ma credo anche che non tutti i ciclisti la userebbero! MOLTI Sì, ma altri continuerebbero ad andare in strada perché sulla pista ciclabile ci vanno tutti (da bambino a pro) e quindi può dar fastidio alla "prestazione".
Questo è un esempio estremizzato per farti capire che (prima) secondo me va cambiato l'approccio mentale delle persone (ciclisti e non) in relazione al problema!

Sono d'accordo, difatti se devo fare un'uscita a canna non andrei mai sulla ciclabile rischiando di ammazzare qualcuno.
Fatto stà che se si stà in fila indiana, se la strada fosse in condizioni idonee (quindi non i soliti crateri che ci costringono a viaggiare verso il centro della strada), se gli automobilisti fossero più responsabili, se si introducesse il reato di omicidio stradale, se non fossimo il paese delle banane che pensa ad ieri invece che all'oggi e al domani....
insomma...guarda la patente a punti quanto ha ridotto le vittime della strada.
Io ritengo che l'utenza ciclistica debba ASSOLUTAMENTE avere la precendenza in quanto non inquina (ricordiamoci il famoso protocollo di Kyoto..), non traffica (per occupare lo spazio di una vettura servono quante? 10 bici?), non fa rumore ed è economica.
Tutti a cercare il diesel turbo twin tech ibrido a 1342 cicli...il futuro è l'ecomobilità, che, per ora è solo la bici e l'andare a piedi, in quanto per produrre energia elettrica si inquina.
 

Anto186

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Dietro al post c'è qualcuno che scrive, ma mi sà che è inutile, è solo questione di sensibilità.