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Philippe Gaumont: vittima e carnefice
Testo
<blockquote data-quote="phenomena" data-source="post: 6432231" data-attributes="member: 12572"><p>e aggiungo: ho un cugino che ha corso con l'ex pro di cui parlavo. anche mio cugino, l'ultimo anno da junior, non studiava e non lavorava, quindi rispetto alla massa era avvantaggiato. di quell'annata che era comune a loro due, parecchi qua' al nord italia sono passati pro: alcuni hanno fatto i gregari in silenzio, alcuni hanno vinto ad alti livelli.<strong>tutti sono durati pochi anni, molto meno della lunghezza della carriera media di un pro: </strong>la maggiorparte sono stati trovati positivi a ripetizione, perche' in quegli anni incominciavano a trovare l'epo, alcuni, nonostante si prospettasse una carriera esplosiva, sono spariti nell'anonimato senza nessuna spiegazione.... mio cugino da junior competeva con questi, e qualche volta li ha messi dietro negli ordini di arrivo. mio cugino era pulito , lo garantisco al 101%, ma come tutti , per velocizzare i recuperi, per non consumarsi letteralmente( in piena stagione gia' in quella categoria superavano i 100 km di gara), dai medici di squadra era costretto a prendere confidenza con l'ago, iniezioni per rabboccare il ferro, aminoacidi, vitamine ecc ecc . ebbene, passato under 23, mio cugino non fini' neanche la stagione. passo' in una squadra piccola, e mi diceva che doveva fare sforzi disumani, quando l'anno prima era tra i piu' forti, solo per finire le corse a fondo gruppo. aveva gia' ben chiaro che lottava con motori palesemente truccati. e' uscito dal ciclismo con una nausea tale a 19 anni, che non e' mai piu' salito su una bicicletta. e quando quelle rare volte che guardava il ciclismo in tv, vedeva in tv i suoi ex ''colleghi'', non dico vincere, ma tirare il gruppo a tutta per km e km, si faceva delle risate sontuose. io pensavo fosse solo l'invidia di chi non aveva voluto tenere duro dopo un duro salto di categoria, ma dopo avere letto negli anni '' il mio doping di erwann mentheour'', '' chi e come ha rovinato il ciclismo, non ricordo gli autori'', ''massacro alla catena di willy voet'', ''la corsa segreta di tyler hamylton'', '' bestie da vittoria di danilo di luca'', ''cuore di cobra di riccardo ricco' '' e questo thread sul libro di gaumont, ho capito tutto e ho capito la sua rabbia-compassione</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="phenomena, post: 6432231, member: 12572"] e aggiungo: ho un cugino che ha corso con l'ex pro di cui parlavo. anche mio cugino, l'ultimo anno da junior, non studiava e non lavorava, quindi rispetto alla massa era avvantaggiato. di quell'annata che era comune a loro due, parecchi qua' al nord italia sono passati pro: alcuni hanno fatto i gregari in silenzio, alcuni hanno vinto ad alti livelli.[B]tutti sono durati pochi anni, molto meno della lunghezza della carriera media di un pro: [/B]la maggiorparte sono stati trovati positivi a ripetizione, perche' in quegli anni incominciavano a trovare l'epo, alcuni, nonostante si prospettasse una carriera esplosiva, sono spariti nell'anonimato senza nessuna spiegazione.... mio cugino da junior competeva con questi, e qualche volta li ha messi dietro negli ordini di arrivo. mio cugino era pulito , lo garantisco al 101%, ma come tutti , per velocizzare i recuperi, per non consumarsi letteralmente( in piena stagione gia' in quella categoria superavano i 100 km di gara), dai medici di squadra era costretto a prendere confidenza con l'ago, iniezioni per rabboccare il ferro, aminoacidi, vitamine ecc ecc . ebbene, passato under 23, mio cugino non fini' neanche la stagione. passo' in una squadra piccola, e mi diceva che doveva fare sforzi disumani, quando l'anno prima era tra i piu' forti, solo per finire le corse a fondo gruppo. aveva gia' ben chiaro che lottava con motori palesemente truccati. e' uscito dal ciclismo con una nausea tale a 19 anni, che non e' mai piu' salito su una bicicletta. e quando quelle rare volte che guardava il ciclismo in tv, vedeva in tv i suoi ex ''colleghi'', non dico vincere, ma tirare il gruppo a tutta per km e km, si faceva delle risate sontuose. io pensavo fosse solo l'invidia di chi non aveva voluto tenere duro dopo un duro salto di categoria, ma dopo avere letto negli anni '' il mio doping di erwann mentheour'', '' chi e come ha rovinato il ciclismo, non ricordo gli autori'', ''massacro alla catena di willy voet'', ''la corsa segreta di tyler hamylton'', '' bestie da vittoria di danilo di luca'', ''cuore di cobra di riccardo ricco' '' e questo thread sul libro di gaumont, ho capito tutto e ho capito la sua rabbia-compassione [/QUOTE]
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