Non penso che la posizione debba necessariamente cambiare (ovviamente non terrò una posizione da crono...), quindi la migliore dovrebbe essere in ogni caso quella più efficacie (seduti per sprecare meno energia), che consenta di sviluppare la massima potenza (soliti angoli e distanze, la differenza di inclinazione anche al 15-18% è trascurabile) impugnando il manubrio con una presa leggera e con le mani vicine ai cappucci dei freni (ovvero le più distanti possibili una dall'altra) in modo da facilitare la respirazione.
Per quanto mi riguarda sono giunto alla conclusione che il problema più grande, su pendenze sopra il 10%, sia legato al mio deficit di forza oltre che alla ridotta abitudine ad affrontare certe pendenze. Sulla base di quest'ultima osservazione, sarebbe interessante conoscere l'intervallo di tempo in cui si perde l'adattamento neuro-muscolare alla pedalata su queste pendenze, in modo tale da programmare delle esercitazioni specifiche anche "fuori stagione" ma senza correre il rischio di strafare.