Probabilmente il mio e' un metodo per avere una bici comoda, non sono particolarmente veloce (anzi...) e tendo a stare molte ore in sella, per cui tendo a privilegiare le sensazioni del cosiddetto "soprasella" all'efficienza della pedalata.
Non capisco pero' perche' basarsi sulle misure della punta o della fine della sella, che variano non poco con il disegno della stessa, non sarebbe piu' corretto basarsi sul punto di appoggio effettivo?
Un altro mio dubbio riguarda l'uso della livella: le differenze di spessore delle varie imbottiture e la non planarita' della superficie superiore non creano dei problemi di accuratezza che vanificano la precisone della misura?
Non ho alcun intento polemico, sono domande da ignorante di biomeccanica.
I biomeccanici lavorano come descrittosopra, una ragione ci sarà...