Post-PBP

Ser pecora

Diretur
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Una volta arrivati si è contenti, ma esperienze come la PBP, oltre ad un pieno di immagini ed emozioni lasciano inevitabilmente qualche segno...fisico intendo.
Sono cose buone pero' per fare esperienza per il futuro e porre rimedio.

La mia lista dopo 12h di sonno è la seguente:

-dita dei piedi informicolati. Pero' sta già andando via. Ottima scelta/fortuna di scarpe. Quelle vecchie sul 600 mi avevano lasciato informicolato un dito per 2 mesi.

-mani informicolate. Molto. praticamente dal centro del palmo fino al mignolo. Devo rivedere la curva manubrio e la nastratura.

-soprasella. Lividi dove sfrega. L'uso abbondante di Bepanthene durante ha evitato il peggio, ora vediamo se spariscono velocemente o meno. L'idea di cambiare sella mi spaventa: è un processo che prende tantissimo tempo.

-gambe dure e dolore dietro ginocchio sx. Non vorrei fosse una tacchetta messa in modo sbagliato. Ma potrebbe essere anche che dopo molte ore la posizione tutta si irrigidisca e ci si metta un po' "storti"...boh, vediamo alla prima uscita.

-mal di gola: sembra una sciocchezza, ma non lo è. io non sono capace di respirare solo col naso e tenere la bocca sempre aperta in bici per 3gg è facilmente intuibile quanta sporcizia ci entrerà...basti pensare a quello che trovate in faccia e sulle gambe. Secca la bocca e bisogna continuare a bere e questo dopo un po' mi da nausea. Le prime ore delle rando lunghe sono un tormento per me in questo senso. poi si stabilizza. Non vorrei dovermi munire di foulard...

-una vescichetta sulla gamba dx dovuta alla "gomma" dei pantaloncini (quella che tiene fermo il pantoloncino sulla gamba)

Cmq mi sembra andata abbastanza bene. Soprattutto il tempo è stato clemente. Poteva andare molto peggio. In particolare ho sbagliato completamente un paio di guanti, portando quelli "intermedi": se avesse fatto più freddo mi sarei giocato le mani.

Dal punto di vista dell'equipaggiamento invece ha tenuto tutto molto bene: nemmeno una foratura. Il movimento centrale alla fine pero' "gracchiava" tantissimo. Controllero'.

Ad alcuni è andata ben peggio in questo senso:
26573.jpg
:mrgreen:
 

Ser pecora

Diretur
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Grazie Ser, volevo appunto aprire un topic in questo senso per avere il feedback sui "postumi". Mi hai preceduto :-).

Beh, è molto importante avere feedback su queste cose secondo me. Partendo dal presupposto che sono cose assolutamente soggettive e che cmq si impara "facendole" dai brevetti più corti.
Pero' da un'idea di cosa curare. Anche i superveterani ne parlano spesso dei postumi. E vederne certi all'opera in strada fa impressione: ho visto un signore di 70 anni con 7 PBP alle spalle completamente sciancato.

In particolare se si pensa di metterci tempi "medi" e non le 40h degli ultragranfondisti a razzo.
Non è difficile capire che anche solo tenersi un dito premuto in un punto qualunque per 70-80h alla fine lascerà un livido...niente va sottovalutato.
 

Chopper

Maglia Gialla
SerPE, tanti complimenti per l'impresa riuscita! o-o

Quale è stata la tua preparazione di avvicinamento?
Oltre ai brevetti hai fatto altre cose "specifiche"?
Se un granfondista medio, abituato ai chilometraggi da gf (150-240 km), partisse per la PBP allo sbaraglio, secondo te dopo quanto inizia a soffrire?
Ovvero: che differenze hai trovato a livello di fatica fisica/mentale tra la PBP e l'Oetzy?
E ancora: alla fine della fiera, per quella che è stata la tua esperienza, incide di più la fatica fisica o quella mentale?

Ecco, due domandine due... :mrgreen:
 

Ser pecora

Diretur
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partisse per la PBP allo sbaraglio, secondo te dopo quanto inizia a soffrire?

Dopo i 300km ca, perchè l'abitudine è quella.

La differenza è che la Gf, anche gestendoti, la gestisci cmq cercando di andare "a tutta" relativamente alle tue possibilità.
Nelle rando devi invece trovare un ritmo che ti consenta di andare il più a lungo possibile.

Poi ci sono le notti. Pedalare col buio per molti è faticoso/stressante. Per altri no (a me piace un sacco).
C'è il sonno da gestire. In modo assolutamente soggettivo, sia perchè non tutti dormono lo stesso tempo, sia perchè ognuno dorme a ritmi diversi (chi 8h di fila, chi 1h ogni tanto, etc..)

E poi c'è la testa che secondo me conta tanto. Perchè come dice un famoso telaista "bike is not a sofa" e costringere il corpo sopra un coso che non è un sofà vuol dire ritrovarsi col corpo che si ribella in tutti i modi. In particolare col dolore: un momento ti fanno male le mani, poi un piede, poi questo poi quello. Se la scelta dell'equipaggiamento è giusta spariscono/ci si adatta. Se no diventa un tormento.

Secondo me l'importante è ricordarsi che "randonnée" alla fine vuol dire "escursione" e che 1h più o meno non cambia niente (in una gf sono centinaia di posizioni in classifica). Quindi approfittarne anche per guardarsi attorno, godersi certi panorami, la gente a bordo strada, il tempo che cambia, gli altri partecipanti di nazioni lontane e soprattutto approfittare dell'opportunità di starsene a pensare per i fatti propri per un sacco di tempo.
Insomma, un occasione per conoscersi, nei propri limiti, ma non solo.

Per la preparazione bastano i 4 brevetti secondo me.
Col 400 si prende confidenza con la notte, col 600 con le tante ore in sella.
Poi dipende: c'è gente che la PBP la fa in 40-50h. Chiaro che quello non li improvvisi, ma per farla in tempi medi non serve niente di che, nè fisici particolari, basti pensare che l'età media è sopra i 50 e ci sono partecipanti over 70 (il più vecchio 80).
E ricordarsi che non è piatta, quindi un minimo di confidenza con le salite bisogna averla, anche solo per non farle a passo d'uomo.
Alla fine sono tra i 9000 ed i 10.000mt di dislivello di saliscendi. Pero' con tappe molto "movimentate" (le ultime 2 verso Brest).
Una salitella di 2km al 9% dopo 1000km puo' essere "goduriosa" quanto il Rombo alla Oetzy...

Alla fine cmq il punto è che sei tu con/contro te stesso. Non contro gli altri nè contro un cronometro.
Per alcuni questo è bellissimo per altri no. D'altronde, durante, senti molta gente che dice "questa è la prima e l'ultima". E c'è gente che non riesce a farne a meno (2 partecipanti erano alla loro 10^ PBP!!!) ed aspettano impazienti la LEL, la 1001 miglia etc..
 

Baracca

Pignone
19 Luglio 2010
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Somec
PERFETTO!! Il commento di Ser Pecora sulla PBP: mi sembra che tu abbia colto l'esatto modo di come interpretare una randoneè.
Le notti, la testa, randoneè=escursione, tu con/contro te stesso...tutte considerazioni che trovo giustissime e che condivido in pieno.
Grazie per avermi fatto rivivere le emozioni provate alle PBP del 2003 e 2007.
Alfredo
 

carlos

Apprendista Scalatore
2 Novembre 2007
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Il mio nemico da sempre nelle rando è il sonno, quando riesco gestire bene i riposi fila tutto liscio.Subisco il fascino delle pedate notturne,ma preferisco di sicuro la luce solare a quella del Cateye/dinamo, la differnza in termini di sicurezza è esagerata e poi mi diverto di più guardare quello che ho intorno piuttosto che le stelle o la luna.In caso di pioggia il buio diventa poi il mio peggior nemico. Tra i postumi questa volta a porte leggeri dolori di affaticamento a mani e ginocchia, riscontro un gonfiore ,anche qusto leggero, alle caviglie,ma soprattutto ho tanto sonno
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Ciao a tutti, sono appena tornata da Parigi. Che dire? Sul piano fisico sembrano ormai lontane anni luce le sofferenze indicibili che dovevo sopportare nelle mie prime randonnée. Diciamo che gli anni e l'esperienza mi hanno consentito via via di perfezionare l'equipaggiamento, la preparazione e l'integrazione così da limitare i danni. o-o

Mi sento bene, a parte:

- mignoli delle mani e piante e dita dei piedi informicolite: ma i guanti Specialized Body Geometry e le scarpe Gaerne hanno comunque fatto un eccellente lavoro o-o

- raffreddore/sinusite, per fortuna esploso "solo" ieri mattina quando ormai il traguardo era vicino. Con l'umidità che ci siamo presi sulla via di Brest era il minimo, quella mattina sembrava di stare immersi in un bicchiere di Pastis! Ora sono praticamente senza voce (per la gioia di Marco...) :)

- qualche cicatrice sul sedere in corrispondenza delle cuciture posteriori del fondello. La pomata all'ossido di zinco e, soprattutto, le due docce con cambio di pantaloncino hanno contribuito alla grande a limitare i guai. Soprattutto, non si sono praticamente visti gli odiati brufoli che solitamente prosperavano da quelle parti trasformandosi in uno "zoccolo" caldo e dolente completamente infiammato, per me fonte di tanti guai ;-)

- polpacci, caviglie e piedi tendono a gonfiarsi molto alla sera... proprio come adesso. :cry Ma penso sia una cosa passeggera che passerà presto.

- sonno e fame continui... passeranno anche quelli! :mrgreen:
 

femfem

Apprendista Scalatore
11 Marzo 2005
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..
... e abitudine a dormire poco :mrgreen: ... altrimenti non saremmo quì a quest'ora della notte a scrivere sul web .
Ma anche questo passerà come passerà la bella stagione :cry
 

nicoau

Pignone
6 Gennaio 2007
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Morcone
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Olmo
Alla terza PBP me la son presa con comodo fermandomi a mangiare, prevalentemente, nei ristori occasionali in modo di cercare di scambiare qualche parola e impressioni con la gente molto gioiosa che apettava il nostro pasaggio. Ho viaggiato durante il temporale con fulmini e saette epperò è stato più difficoltoso nella nebbia e di notte. Per dormire non uso i dormitori, perchè mi da fastidio la gente che russa e preferisco le sedie o al massimo a terra, ma non tra i tavoli dove si mangia con il rischio di inciampare in una qualche testa. Pur avendo una buona esperienza di Randonne, portandomi dietro forse più del necessario, come dicono i miei amici, questa volta ho dimenticato un banale, ma importante pezzo di ricambio, il copertoncino. Il posteriore si è rotto, su un lato, prima del secondo controllo segreto, fortunatamente era di mattino, riparato alla meglio, ho forato di nuovo dopo un attraversamento di un passaggio a livello. A quel punto mancavano circa 20 km al controllo, dove non avevano copertoncini, e son dovuto arrivare all'altro. Mentre armeggiavo e trovare una qualche soluzione, con vero spirito randonnee, si è fermato un signore tedesco che mi ha dato un manicotto specifico per quel tipo di rotture e son potuto arrivare fin dove ho sostituito il copertone. Non ero a conoscenza di qul tipo di manicotti e sicuramente mi metterò alla ricerca per trovali. Credo che questo contrattempo mi ha fatto perdere tre ore. Ho viaggiato con compagni occasionali e a volte con persone che ci conoscevamo. Anche se gli organizzatori impongono agli accompagnatori itinerari diversi, non sono mancati quelli che usavano, per ovvi motivi, quello dei ciclisti. I controllori hanno fermato un camper nell'ultima tratta e preso il numero. Qualcuno, addetto alla stampa e comunque autorizzato a viaggiare sul nostro stesso percorso, aveva qualche amico in bici.
Riguardo problemi fisici non ne ho avuti tranne uno, che immaginavo, dopo 800/900 km la sella, nuova ma testata da gennaio, mi ha dato dei doloretti, già scompasi. Non avevo trovato più il modello precedentemente utilizzato da diversi anni perchè, dicono, fuori produzione. Cercherò, in qualche fondo di magazzno se trovo il vecchio modello. (alla 1001 Miglia non ebbi alcun problema usando crema a base di zinco al cambio dei pantaloncini, cosa che ho fatto a Brest).
Come da manuale il tempo è stato perfetto la pioggia è stata poca in una sola zona che ha risparmiato chi ha passato prima. Il caldo nella norma, di notte l'escursione termica non era eccessica e il vento quasi inesistente e qul poco non l'ho percepito.

Complimenti a tutti specie a coloro che si sono avvicinati da poco a questo tipo di manifestazioni e hanno fatto conquistato il primo brevetto over 1000.
 

micronauta

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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Ho viaggiato durante il temporale con fulmini e saette

"Rain Man"... :asd:

si è fermato un signore tedesco che mi ha dato un manicotto specifico per quel tipo di rotture e son potuto arrivare fin dove ho sostituito il copertone. Non ero a conoscenza di qul tipo di manicotti e sicuramente mi metterò alla ricerca per trovali.

Ottimo, non si finisce mai di imparare. E bravo Nico!!! o-o
 

micronauta

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E la cacca? L'avete fatta? Tutti i giorni? Io praticamente ho "saltato" solo martedì, forse perchè all'alba avevo fatto colazione al controllo con del riso... e il riso, si sa, "stringe"... :cac:

Forse anche grazie all'ottimo funzionamento dell'intestino, questa volta il sangue nelle feci si è manifestato in misura ridottissima, giusto il primo giorno. E solo giovedì mattina, soffiandomi il naso, ho trovato un po' (pochissimo) di sangue nel fazzoletto. Credo che questi siano tutti segnali di ottima reazione da parte dell'organismo allo sforzo micidiale e prolungato cui è stato sottoposto. o-o

L'appetito è sempre stato ottimo è abbondante, cosa che mi ha permesso di mangiare con regolarità e gusto. Molto "salato", pochissimo "dolce" e bibite, litri di ottima acqua gasata. Scongiurata la pericolosissima "nausea da sforzo". Una nota di colore: giovedì, appena arrivata a SQEY, con il buono bevanda offerto dall'organizzazione mi sono scolata una sacrosanta birra, niente cibo. Appena arrivata in hotel ho festeggiato con un bicchiere di vino rosso, succhi di frutta vitaminizzati e patatine al bacon. :shock: A cena siamo stati in una birreria belga a ri-festeggiare con birra Affligem, cozze e pesce preparati in tutti i modi, patatine fritte, "gaufre" ripiene cioccolato e panna, eccetera. :sbavon: Ieri il viaggio di ritorno Parigi-Torino è stato un continuo sgranocchiare Fonzies, Tuc, succhi di frutta, biscotti Bastogne, oltre alla colazione in hotel prima di partire e al pranzo in autogrill s'intende (MA il pranzo è stato una bella insalatona mista, e la cena una splendida tagliata al pepe verde!)- o-o
 

piergiorgio

Novellino
5 Marzo 2008
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Abruzzo
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Complimenti a tutti specie a coloro che si sono avvicinati da poco a questo tipo di manifestazioni e hanno fatto conquistato il primo brevetto over 1000.

Grazie x i complimenti.....

X me questo è stato il primo anno in cui ho affrontato delle lunghe e lunghissime distanze. In alcune di queste sono riuscito anche a fare un buon risultato e la soddisfazione è stata doppia. Nella 600 Km di Salerno e in Francia ho dedicato, invece, qualche ora al riposo, cercando di dormire. Questo mi ha fatto perdere del tempo però mi ha consentito di non arrivare distrutto.
Ho scattato delle foto, ho fatto lunghe pause ai ristori ho cercato di guardare il panorama, anche se non c'era tanto da vedere. Paesaggio piuttosto monotono. Mi sono invece divertito a guardare i tanti partecipanti proveneinti da tutti gli angoli del mondo e sui mezzi più disparati, mi chiedo se questi personaggi nel loro Paesi escono in allenamento su certi prototipi o su biciclette che pesano svaraiti chili. Io anche avendo una bicciletta ultraleggera purtroppo ho pedaalto con un portapacchi che mi ha creato non pochi problemi, in quanto a causa del peso questo toccava sulla parte posteriore e bloccava la ruota. A Tinteniac un meccanico mi ha cercato di sistemare il tutto, ma a meno di dieci km dalla fine un rallentatore in discesa mi ha fatto spostare di colpo il bagagliaio e sono scivolato a terra, per fortuna senza gravi conseguenze. Fortunatamente si trovavano a passare i motociclisti della scorta e gli ho consegnato il pesante fardello. Come se non bastasse anche il deragaliatore ha fatto delle bizze e la situazione è peggiorata dopo l'intervento di un giovane meccanico. Con la ruota consumata a causa dello strofinamento dovuto al portapacchi sono riuscito comunque a tagliare il traguardo in 85 h e 24 m.
Non dimenticherò mai la prima notte quando mi sono perso, perchè avevo suparato un gruppetto di ciclisti che aveva rallenato la marcia, forse accortisi di essersi smarriti anche loro. Così dopo qualche km vedendo che non c'era nessuno sono tornato indietro e in un cespuglio ho scorso un randonneur. Purtoppo essendo di Taiwan non sono risucito a farmi comprendere subito, ma alla fien sono riuscito a fargli capire che entrambi ci trovavamo sulla rotta sbagliata. Fortunatamente questi aveva un navigatore satelliatere e così dopo un pò ci siamo riportati sul tracciato della P-B-P. Entrambi felici di essere riusciti a riunirci alla lunga carovana.
Davvero bellissimo il pubblico lungo la strada e i bambini che ti allungavano la mano perchè il ciclista potesse colpirla. Grande opitalità, bagni e dormitori in ordine e mangiare buono. Purtroppo però dovendoci rimettere in marcia con lo stomaco pieno talvolta ho sofferto per il senso di nausea accentuato anche dalla puzza dei fertilizzanti mista all'umidità della campagna.
Al momento non posso dire se rifarò la P-B-P anche perchè una manifestazione del genere tra qualificazioni e spostamenti vari porta via molto tempo e un pò di soldi. Però probabilmente mi cimenterò in altre randonnee come per esempio la Sicilia - no stop oppure il giro dell'Ortles.

o-o UN BRINDISI A TUTTI I RANDONNEUR DEL MONDO o-o
 

micronauta

Scalatore
31 Dicembre 2008
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Randonneuse in titanio; Bianchi Infinito; Olmo "eroica" in costruzione
Non dimenticherò mai la prima notte quando mi sono perso, perchè avevo suparato un gruppetto di ciclisti che aveva rallenato la marcia, forse accortisi di essersi smarriti anche loro. Così dopo qualche km vedendo che non c'era nessuno sono tornato indietro e in un cespuglio ho scorso un randonneur. Purtoppo essendo di Taiwan non sono risucito a farmi comprendere subito, ma alla fien sono riuscito a fargli capire che entrambi ci trovavamo sulla rotta sbagliata.

Piergiorgio, io VIVO appositamente per vedere un abruzzese e un Taiwanese sperduti di notte nella campagna francese che cercano di comunicare per ritrovare la strada, dev'essere stata una scena IMPAGABILE!!! :))): :-)

Anche per questo (ed altro) le randonnée sono fantastiche... E complimenti per la tua impresa, sei stato grandissimo! o-o
 

marina

Gregario
9 Luglio 2008
550
4
56
Carsoli/Roma
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Crisp, cervèlo R3
Il mio nemico da sempre nelle rando è il sonno, quando riesco gestire bene i riposi fila tutto liscio.Subisco il fascino delle pedate notturne,ma preferisco di sicuro la luce solare a quella del Cateye/dinamo, la differnza in termini di sicurezza è esagerata e poi mi diverto di più guardare quello che ho intorno piuttosto che le stelle o la luna.In caso di pioggia il buio diventa poi il mio peggior nemico. Tra i postumi questa volta a porte leggeri dolori di affaticamento a mani e ginocchia, riscontro un gonfiore ,anche qusto leggero, alle caviglie,ma soprattutto ho tanto sonno

Anch'io come l'amico Carlos, avendo dormito la notte di lunedì un paio d'ore a Brest tra l'altro male e al freddo e quattro ore scarse la notte di martedì, ho sofferto molto il sonno e di consenguenza le sue continue crisi...
Nonostante il fascino di pedalare in notturna preferisco di gran lunga pedalare con la luce diurna.
Postumi all'arrivo: occhi molto gonfi e fastidio ai polpastrelli delle dita dovuti al continuo cambio soprattutto alla mano destra e tanto tanto sonno.
 

Bartali

Velocista
16 Ottobre 2006
5.420
50
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Alla terza PBP me la son presa con comodo fermandomi a mangiare, prevalentemente, nei ristori occasionali in modo di cercare di scambiare qualche parola e impressioni con la gente molto gioiosa che apettava il nostro pasaggio. Ho viaggiato durante il temporale con fulmini e saette epperò è stato più difficoltoso nella nebbia e di notte. Per dormire non uso i dormitori, perchè mi da fastidio la gente che russa e preferisco le sedie o al massimo a terra, ma non tra i tavoli dove si mangia con il rischio di inciampare in una qualche testa. Pur avendo una buona esperienza di Randonne, portandomi dietro forse più del necessario, come dicono i miei amici, questa volta ho dimenticato un banale, ma importante pezzo di ricambio, il copertoncino. Il posteriore si è rotto, su un lato, prima del secondo controllo segreto, fortunatamente era di mattino, riparato alla meglio, ho forato di nuovo dopo un attraversamento di un passaggio a livello. A quel punto mancavano circa 20 km al controllo, dove non avevano copertoncini, e son dovuto arrivare all'altro. Mentre armeggiavo e trovare una qualche soluzione, con vero spirito randonnee, si è fermato un signore tedesco che mi ha dato un manicotto specifico per quel tipo di rotture e son potuto arrivare fin dove ho sostituito il copertone. Non ero a conoscenza di qul tipo di manicotti e sicuramente mi metterò alla ricerca per trovali. Credo che questo contrattempo mi ha fatto perdere tre ore. Ho viaggiato con compagni occasionali e a volte con persone che ci conoscevamo. Anche se gli organizzatori impongono agli accompagnatori itinerari diversi, non sono mancati quelli che usavano, per ovvi motivi, quello dei ciclisti. I controllori hanno fermato un camper nell'ultima tratta e preso il numero. Qualcuno, addetto alla stampa e comunque autorizzato a viaggiare sul nostro stesso percorso, aveva qualche amico in bici.
Riguardo problemi fisici non ne ho avuti tranne uno, che immaginavo, dopo 800/900 km la sella, nuova ma testata da gennaio, mi ha dato dei doloretti, già scompasi. Non avevo trovato più il modello precedentemente utilizzato da diversi anni perchè, dicono, fuori produzione. Cercherò, in qualche fondo di magazzno se trovo il vecchio modello. (alla 1001 Miglia non ebbi alcun problema usando crema a base di zinco al cambio dei pantaloncini, cosa che ho fatto a Brest).
Come da manuale il tempo è stato perfetto la pioggia è stata poca in una sola zona che ha risparmiato chi ha passato prima. Il caldo nella norma, di notte l'escursione termica non era eccessica e il vento quasi inesistente e qul poco non l'ho percepito.

Complimenti a tutti specie a coloro che si sono avvicinati da poco a questo tipo di manifestazioni e hanno fatto conquistato il primo brevetto over 1000.

Mi sento chiamato in causa dai tuoi complimenti:mrgreen:, ti ringrazio infinitamente. E' stato bello incontrarti e scambiare due chiacchiere durante i ristori, e vedere sempre e comunque il tuo viso calmo e rilassato. Un maestro da cui imparare, indubbiamente.
Per quanto riguarda quei "manicotti" che ti hanno salvato, io ne ho portati con me qualcuno della park tool:
http://www.rosebikes.it/articolo/park-tool-reifenflicken-tb-2/aid:48427

Basta inserirlo sotto il buco tra copertone e camera d'aria e dovrebbe consentire di ripartire.

Ovviamente se hai difficoltà a reperirlo, basta che tu mi mandi un messaggio qui o su facebook e mi attivo per farteli recapitare a casa....è sempre un piacere!!!o-oo-oo-o
 
S

sdg71

Guest
ma avete solo sofferto? devo dire che come promoters dell'evento fate un pò schifo eh....dai su raccontateci le cose belle...ce ne saranno state no?

complimenti a tutti....vi invidio tantissimo!