Primo lungo stagionale dopo digiuno e altro

mountainbiker

Apprendista Velocista
1 Maggio 2016
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Bici
1 mtb + 1 bdc
mah si vai, se dici che non sono amici che ti tirano il collo senza pietà non morirai, semmai attento a gestirti bene e non strafare anche se senti che ne hai, magari stai tanto a ruota e poi se proprio vedi che ci sei ancora rendi il favore nella parte finale. poi farete soste spero, magari evita eccessi di caffeina e idratati bene (coi sali giusti non quelli per andare al cesso)già da oggi

Forse il consiglio di davidenazionale è più saggio del ciclista della domenica...
 

mlv

Cronoman
29 Settembre 2013
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Monza e Brianza
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Bici
Specialized Venge SWorks - Colnago CT2 HP titanio
Si, Alla fine sono andato. No la bici è cx, non xc, ciclocross che ho montato con ruote da 32 da allenamento quasi lisce. Ma ho già bucato su un vetro enorme. Per ora tutto ok, che vi devo dire speravo in qualche consiglio. Ragazzi se ho un problema prendo un taxi e via.

Siamo partiti alle 6, comunque
Sono le h.22 passate e non ci hai detto come e' andata.
Ci dobbiamo preoccupare?
 

golance

via col vento
18 Febbraio 2013
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Bergamo
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Bici
cannnnnondale
Forse il consiglio di davidenazionale è più saggio del ciclista della domenica...
beh se lo avessi chiesto a mia madre mai montata su una bici negli ultimi 30anni avrebbe risposto uguale al ct. comunque attendiamo la testimonianza diretta dell'interessato, se non arriverà vorrà dire che la saggezza di cassani sarebbe stata utile, e il nostro lo ricorderemo così, avventuroso e impavido:-(
 

martin_galante

Nel Gruppetto
24 Ottobre 2017
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cletta
Salve a tutti ragazzi. A grande richiesta, eccovi il racconto di una giornata andata cosi cosi.

I piani finalizzati il giorno prima: siamo in quattro -non sapevo che uno di noi fosse caduto l'altro giorno 'piegando la piega'. In treno da Mosca verso un parco nazionale, poi nostro 'treno' (ciclistico) regolare con cambi lunghissimi specie nella prima parte. Quindi -idea dell'ultimo momento- visto che si passa in zona senza quarantena, fare una pausa e mangiare in un ristorante (a Mosca sono tutti chiusi), poi si riprende verso un'altra stazione per il rientro.

La fase 2 a Mosca funziona cosi': 3 giorni a settimana (stabiliti secondo numero civico) si puo' uscire in un raggio di 2km. Poi ci sono due pass a settimana che si chiedono online per allontarsi ulteriormente (es. allenarsi in bici). Alla vigilia dell'uscita esco per acquistare qualche barretta ma l'unico posto che ne vende nei 2km ha il tutto esaurito. Preparo delle barrette di avena, miele e noci da me, e mi dico che tanto ci fermiamo a pranzo ed a prendere l'acqua. Come gli altri, porto meno cibo del necessario. In genere mi diverte preparare qualcosa da portare, ma visti i problemi intestinali che ancora persistevano lievemente avrei preferito evitare cibo non confenzionato e potenzialmente soggetto a maggiore contaminazione batterica. Ho preparato tutto con attenzione maniacale all'igiene e cercando di lasciare meno acqua possibile. Il giorno prima ho mangiato yogurt e kefir, ed un po' di sali, mentre la sera classica pasta col salmone rosa (consigliatissimo).

Alle tre di notte quattro fulmini cadono vicinissimo casa, ma nonostante la nottataccia, al mattino mi sento bene, il meteo e' buono anche se le strade bagnate, e non ho esitazioni ad andare. A colazione mangio pochissimo perche' non ho fame, mentre in una borraccia metto sali e bcaa (che non servono a niente credo, ma giusto per 50 calorie nella prima parte), e nella seconda proteine da bere insieme alle barrette. Un po' di matcha per il gusto e tanto limone in entrambe. Data l'aggiunta di mascherina, alcol, moooolte salviette, decido di portare una sola camera -tanto ho i copertoni da 32 da allenamento antiforatura e ci sono gli altri; due in ogni caso non entravano.

All'appuntamento alle 6.10, uno di noi e' in ritardo, sicche' facciamo una volata alla stazione, dove prendiamo il treno. Foro -credo poco prima della stazione- con un vetro. Sul treno cambio camera e porto la pressione al massimo consentito dagli pneumatici, mi pare 6.8. Non forero' piu', ma il comfort sperato non ci sara'.

Si parte. Ora, e' difficile darvi un'idea della differenza di clima, popolazione, natura degli edifici e dei paesaggi, atmosfera ed odori tra Mosca e la provincia. Ma per questo racconto, vi bastera' sapere che le strade di Mosca sono una tavola da biliardo, mentre il resto non puo' esserlo. La densita' di popolazione e' bassa, mantenere le strade in ordine vorrebbe dire che tutti passano la giornata a riparare buche. Il periodo peggiore e' la fine dell'inverno, quando il ghiaccio lascia copiosi e capienti crateri sull'asfalto. Causa coronavirus, scopro che quest'anno sono ancora tutti li'. Le strade secondarie non sono asfalto scassato, ma groviere su cui trovare un passaggio. Dopo qualche km, il treno non si puo' tenere, procediamo sfasati. Io ho paura per la salute del mio soprasella dopo gli ultimi giorni, e faccio l'errore di caricare troppo sulle braccia - mi accorgero' in seguito che mi si addormenteranno le mani (cosa che comunque mi era gia' successa una volta).

Intorno al km 60, prendiamo una strada piu' larga e si puo' fare il treno con qualche interruzione. Ma uno di noi ci dice che la bici non va; sosta per vedere cosa sia successo, si scopre che e' lui a non andare e decidiamo di tirare in tre soltanto. Ci riforniamo di acqua, entriamo nel parco nazionale in cui in teoria non c'e' la quarantena. Uno di noi, coi tubeless, fora ed inizia una serie di improbabili tentativi per evitare di usare la camera. Nel frattempo scopriamo che e' tutto chiuso nel parco - ci dicono che causa coronavirus solo i supermercati piu' grandi sono aperti, e qui non ce ne sono (in genere ci riforniamo di acqua nei monasteri -chiusi pure quelli). Km 105, un paese un po' piu' grande dove vogliamo goderci un pasto al ristorante che ci manca tanto. Macche', pure qui troviamo ben poco. Ma almeno ci approvigioniamo d'acqua e A. si decide a mettere la camera ai suoi tubeless: praticamente ci ha costretto nella strada precedente a cercare acqua per lavare ruota e copertone prima di mettere la camera; il tempo perso per la faccenda tubeless/camera e' stato circa 180 minuti!!!

Anche in questo paesino non troviamo molto da mangiare. Per darvi un'idea, si tratta di piccoli alimentari bui, che vendono panini fatti da loro -col grano coltivato in loco. Buoni, forse. Ma un panino costa circa 20 centesimi, ed e' incartato nella plastica: delizioso se appena sfornato, condanna a morte se e' vecchio di tre settimane. Nessuno osa, andiamo avanti a te' in bottiglia zuccherati, finche' ad un certo punto non troviamo uno che vende beef-roll. Non ci azzardiamo a prenderne piu' di uno, ma almeno per un po' abbiamo dei solidi. Io nel frattempo divoro pure quello che avevo preparato come post, di crisi di fame ne ho avuta una in passato, e la temo moltissimo.

A questo punto, il capogruppo inizia a proporre numerose ed insensate soste, siamo in ritardo mostruoso sui tempi di marcia. E' proprio lui, che intorno al km 170 (circa, io non avevo neanche il cardio con me) mi dice che sono tutti stanchi e di mettermi davanti. Ora, io avevo le braccia ed il collo a pezzi, ma soprattutto i quadricipiti vuoti -forse perche' a ruota ero spesso in piedi accentuando il mio gia' presente sbilanciamento della pedala su questi muscoli. Va detto che di problemi intestinali non ne ho avuti, che a ruota ero facile, davanti no. In ogni caso siamo in ritardo netto, rischiamo di perdere l'ultimo treno. Quando ai -20 dico al boss che chiede un'altra pausa, che se foriamo siamo fregati, mi dice 'in queste casi non bisogna pensare agli eventi negativi'. Io continuo a pedalare nero di livore, mentre lui (che si e' presentato in forma tiratissimo ed aveva segretamente conservato un gel), mi passa a doppia velocita' e mi stacca sull'ultimo strappetto dopo avermi fatto tirare. Gli ultimi km sono un calvario per quello di noi che non stava bene, secondo me era in giornata no e vicino alla crisi di fame. Arriviamo dieci minuti prima dell'ultimo treno, che non e' un treno veloce bensi un Elektrichka, lentissimo e che serve tutte le stazioni come e' giusto che sia per l'ultima corsa. Tenete presente che restare di notte in questi luoghi vuol dire morte! Non c'e' taxi che ti verra' a prendere, specie con le bici; non c'e' moglie che non divorzi piuttosto che guidare tre+tre ore di notte da Mosca alla campagna lungo strade non illuminate e ridotte malissimo; non c'e' posto dove dormire, le temperature scendono e le zanzare infestano gli acquitrini. Io stavo per uscire di senno prima di arrivare sulla piattaforma... sul treno non una parola, abbiamo evitato screzi violenti. Arriviamo a Mosca all'una passata, per giungere a casa dobbiamo attraversare la citta' illegalmente, perche' il pass scade alla mezzanotte. Tra ieri sera e questa mattina ho mangiato di tutto. Ora mi fa male il collo e stranamente le ginocchia. Devo aver tenuto una posizione scorretta, non so perche'. Comunque non sono stanchissimo, ho la soddisfazione di aver rivisto dei luoghi che amo, le radure sconfinate, il Volga maestoso; ma la rabbia e la frustrazione di aver trovato i miei amici -con cui passo molto tempo- insopportabili.
 

martin_galante

Nel Gruppetto
24 Ottobre 2017
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Bici
cletta
bel racconto e inaffidabili compagni di avventura.
Mi pare che siate partiti mal organizzati, mal informati e pieni di buone (ma vane) speranze.
Una foto?

Ma il gruppo in se' non sarebbe male:
A., quello dei tubeless, e' un medico traumatologo, ossia il miglior compagno di uscite :) Fornito di bici ed abbigliamento per ogni occasione, pedala sempre a 100+ rpm. Cauto e responsabile, se c'e' lui mi sento molto piu' sicuro. Il piu' anziano, 44 anni, ex campione di pattinaggio sul ghiaccio, ha iniziato con la bici da ragazzo come cross training.

P., il boss. E' un ricchissimo inoccupato, che spende il tempo libero a preparare le uscite nei minimi dettagli, e per questo e' il boss. Come mai non aveva sospettato che tutto fosse chiuso? Boh, va detto che la regione di Tver non e' la fifth avenue, chiudono due ristoranti --> non ci sono ristoranti. 33 anni, ha passato gli ultimi mesi tra uscite e rulli. La sua insensata imposizione di fare pause quando proprio non se ne sente il bisogno ha raggiunto ieri (quando era chiaramente il piu' fresco) livelli inaccettabili. Ho appena avuto l'intuizione che magari soffre di emorroidi, si vergogna a dirlo, ed ha bisogno di una pausa.

R., quello che ieri era in giornata no. E' forte ma con qualche kg di troppo, molto esperto. Una volta ha spaccato il deragliatore. Prima che io capissi come, lo aveva gia' riparato con un pezzo di legno e del fil di ferro, e cambiava meglio del mio. 39 anni, tanti km sulle gambe specie quest'anno.

Infine io, nell1% di quelli che a Mosca hanno rispettato le regole della quarantena. 40 anni, da poco in Russia, segue come un soldato gli altri perche' mi sento inesperto dei luoghi. Scarsissimo sui 5 secondi nonostante anni di palestra (forse e' mentale), do il meglio di me su sforzi tra 1 e 5 minuti. Ma sull'endurance non me la cavo male, ho una frequenza a riposo bassissima, e sono noto come il somaro da soma. Non sono fissato coi dettagli, ma penso di sapermi nutrire meglio degli altri; invece ieri e' stata la prima volta che non ho sbagliato a vestirmi da quando sto in Russia!

Nelle foto: strada russa (ok, non era tutto cosi), Volga, laghetto, chiesa alla partenza, prato che di notte si trasforma in centro donazione sangue.
 

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Zugnajima#11

Team Lotus Camel Honda
14 Giugno 2010
11.591
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49
Nußdorf am Inn, Bayern
youtube.com
Bici
Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Ma il gruppo in se' non sarebbe male:
A., quello dei tubeless, e' un medico traumatologo, ossia il miglior compagno di uscite :) Fornito di bici ed abbigliamento per ogni occasione, pedala sempre a 100+ rpm. Cauto e responsabile, se c'e' lui mi sento molto piu' sicuro. Il piu' anziano, 44 anni, ex campione di pattinaggio sul ghiaccio, ha iniziato con la bici da ragazzo come cross training.

P., il boss. E' un ricchissimo inoccupato, che spende il tempo libero a preparare le uscite nei minimi dettagli, e per questo e' il boss. Come mai non aveva sospettato che tutto fosse chiuso? Boh, va detto che la regione di Tver non e' la fifth avenue, chiudono due ristoranti --> non ci sono ristoranti. 33 anni, ha passato gli ultimi mesi tra uscite e rulli. La sua insensata imposizione di fare pause quando proprio non se ne sente il bisogno ha raggiunto ieri (quando era chiaramente il piu' fresco) livelli inaccettabili. Ho appena avuto l'intuizione che magari soffre di emorroidi, si vergogna a dirlo, ed ha bisogno di una pausa.

R., quello che ieri era in giornata no. E' forte ma con qualche kg di troppo, molto esperto. Una volta ha spaccato il deragliatore. Prima che io capissi come, lo aveva gia' riparato con un pezzo di legno e del fil di ferro, e cambiava meglio del mio. 39 anni, tanti km sulle gambe specie quest'anno.

Infine io, nell1% di quelli che a Mosca hanno rispettato le regole della quarantena. 40 anni, da poco in Russia, segue come un soldato gli altri perche' mi sento inesperto dei luoghi. Scarsissimo sui 5 secondi nonostante anni di palestra (forse e' mentale), do il meglio di me su sforzi tra 1 e 5 minuti. Ma sull'endurance non me la cavo male, ho una frequenza a riposo bassissima, e sono noto come il somaro da soma. Non sono fissato coi dettagli, ma penso di sapermi nutrire meglio degli altri; invece ieri e' stata la prima volta che non ho sbagliato a vestirmi da quando sto in Russia!

Nelle foto: strada russa (ok, non era tutto cosi), Volga, laghetto, chiesa alla partenza, prato che di notte si trasforma in centro donazione sangue.
Ti dico solo Grande e Grazie!!!
 
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alespg

Passista
26 Dicembre 2017
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scapin eos 3
@martin_galante Bellissimo racconto!
Per quanto riguarda lo stato delle strade e locali di appoggio della campagna Russa posso solo confermare, ho passato un mesetto in un impianto a 200 km da Mosca....4 ore di taxi per arrivarci dall'aeroporto... :cry:.
Durante la quarantena, avevo visto su instagram una ragazza che girava la russia su una vecchia olmo in alluminio..da corsa...con strade come quella delle tue foto, tanta ma tanta ammirazione!
 

martin_galante

Nel Gruppetto
24 Ottobre 2017
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cletta
Ragazzi, non pensavo che un post sui miei problemi post-sali lassativi generasse tanto interesse. Grazie!

Questo e' lo strava dell'amico in difficolta'. L'idea sarebbe piu' in la' nella stagione (che qui e' appena iniziata in realta') di fare un giro degli Altai, non una passeggiata. Per questo l'idea e' di tenere strava senza auto-pausa, perche' non e' che il sole rimane in cielo piu' a lungo se ci si ferma. Pero' ieri sulle tre ore spese per pulire le tubeless (ma qualcuno ha mai messo una camera senza togliere il lattice? esplode l'universo?) abbiamo comunque stoppato. Solo che io ho dimenticato per un pezzo di riavviare ed ho 180 km e non il totale. Vedo ora che sono 220.00 km tondi tondi. La media e' sotto i 30 che sarebbero il minimo da tenere, ma contando i km su sabbia (alla fine solo 10), le condizioni stradali in certi punti, il finale a rallentatore, e soprattutto i mini-break del capo... penso che nel resto del tempo siamo stati bravi.


che posti...ci vorrebbe una gravel con copertoni da 40 per stare tranquilli su quelle strade...che coraggio!
D'inverno, gravel+neve=coperture chiodate da 42. Se non erro, le Suomi che utilizzo sono oltre un chilo, ciascun copertone.
 

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golance

via col vento
18 Febbraio 2013
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Ragazzi, non pensavo che un post sui miei problemi post-sali lassativi generasse tanto interesse. Grazie!

Questo e' lo strava dell'amico in difficolta'. L'idea sarebbe piu' in la' nella stagione (che qui e' appena iniziata in realta') di fare un giro degli Altai, non una passeggiata. Per questo l'idea e' di tenere strava senza auto-pausa, perche' non e' che il sole rimane in cielo piu' a lungo se ci si ferma. Pero' ieri sulle tre ore spese per pulire le tubeless (ma qualcuno ha mai messo una camera senza togliere il lattice? esplode l'universo?) abbiamo comunque stoppato. Solo che io ho dimenticato per un pezzo di riavviare ed ho 180 km e non il totale. Vedo ora che sono 220.00 km tondi tondi. La media e' sotto i 30 che sarebbero il minimo da tenere, ma contando i km su sabbia (alla fine solo 10), le condizioni stradali in certi punti, il finale a rallentatore, e soprattutto i mini-break del capo... penso che nel resto del tempo siamo stati bravi.



D'inverno, gravel+neve=coperture chiodate da 42. Se non erro, le Suomi che utilizzo sono oltre un chilo, ciascun copertone.
bel resoconto..i 30 il minimo da tenere in condizioni ottimali dai, viste le premesse incerte e gli intoppi poco male se la media è scesa