Principi di alimentazione per il ciclismo (secondo me)

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
26.382
18.625
.
Visita sito
Bici
mia
Ma tu stai scherzando, spero? Ancora non hai capito che scegliere un alimentazione 100% vegetale non si basa sul confutare o meno di essere carnivori. Dimmi che ora non mi tirerai fuori la questione della B12... :cry
No.. non sto scherzando stavo semplicemente dicendo che siamo onnivori e prediligere la carne come fonte di proteine non ci porterà alla morte o alla distruzione ;-)
 
  • Mi piace
Reactions: Mini4wdking

andre.road

Scalatore
11 Ottobre 2012
7.099
894
Roma
Visita sito
Bici
:-)
Aggiungerei che la discriminante sta anche sull'origine della carne. Credo sia ormai assodato che una cosa è la carne proveniente da allevamento intensivo e la carne di animali selvatici o allevati iin estensivo. Difatti Cordain precisava che il ragionamento sottostante alla Paleo partiva dal presupposto di approvvigionarsi di carne di animali selvatici o allevati in estensivo.

Infatti, il problema è il modo di produzione.
L'aumentato consumo di proteine animali è stato uno dei motivi per cui l'aspettativa di vita della popolazione è cresciuta vertiginosamente nel XX secolo.
 
  • Mi piace
Reactions: stambe

kikhit

Scalatore
21 Dicembre 2004
6.028
2.896
tra torinese e pinerolese, un po' qui e un po' lì
www.thegroupmtb.it
Bici
una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse
E cosa cambierebbe ?
Forse ingeriresti meno conservanti.. ma se la materia prima non è opportunamente selezionata (come con quali criteri ? ) saresti punto e a capo, quindi dovresti piantare alberi da frutto, verdure e patate, cavoli e Theobroma.. munirti del necessario per conservarlo macinarlo e infine con l'aiuto della vacca che tieni in giardino cuocere la tua bella tazza di cioccolato.
Suvvia siamo alla soglia dei 7 miliardi grazie alla disponibilità di cibo che l'industria alimentare ci mette a disposizione.. demonizzarla serve a poco se non a creare onde di pensiero atte alla distinzione senza renderci conto che distinti l'uno dall'altro lo siamo già alla nascita ;-)

In realtà la popolazione cresce e aumenta dove i supermercati sono pochi o non ci sono. In UE e USA c'è una forte crisi demografica, anche se supermercati ne aprono in continuazione
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
26.382
18.625
.
Visita sito
Bici
mia
In realtà la popolazione cresce e aumenta dove i supermercati sono pochi o non ci sono. In UE e USA c'è una forte crisi demografica, anche se supermercati ne aprono in continuazione
In realtà avrei parlato di "disponibilità alimentare" il che non presuppone necessariamente di parlare di supermercati.. però se ti fai qualche bel viaggio in quei paesi vedrai che a modo loro hanno anche loro i loro supermercati ;-)
 

andre.road

Scalatore
11 Ottobre 2012
7.099
894
Roma
Visita sito
Bici
:-)
In realtà la popolazione cresce e aumenta dove i supermercati sono pochi o non ci sono. In UE e USA c'è una forte crisi demografica, anche se supermercati ne aprono in continuazione

esatto, la famiglia mononucleare [con un figlio in media] emerge in condizioni di sviluppo e ridistribuzione delle risorse
però in condizione di sviluppo e ridistribuzione si produce e si consuma al di sopra del necessario per vivere
cmq, se la popolazione mondiale aumenta è perché le disuguaglianze aumentano invece di diminuire
 

dromos

Apprendista Velocista
24 Febbraio 2009
1.615
931
Bassa Comasca
Visita sito
Infatti, il problema è il modo di produzione.
L'aumentato consumo di proteine animali è stato uno dei motivi per cui l'aspettativa di vita della popolazione è cresciuta vertiginosamente nel XX secolo.
100 anni fa si campava poco perché mettere insieme 2/3 pasti al giorno non era scontato come non era scontato avere scelta. Non c'è dubbio che l'aspettava di vita sia aumentata con l'aumentare della disponibilità di cibo. E che sfamare 7 miliardi di persone non può prescindere dalla filiera intensiva e industriale.
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
7.942
2.497
Visita sito
E cosa cambierebbe ?
Forse ingeriresti meno conservanti.. ma se la materia prima non è opportunamente selezionata (come con quali criteri ? ) saresti punto e a capo, quindi dovresti piantare alberi da frutto, verdure e patate, cavoli e Theobroma.. munirti del necessario per conservarlo macinarlo e infine con l'aiuto della vacca che tieni in giardino cuocere la tua bella tazza di cioccolato.
Suvvia siamo alla soglia dei 7 miliardi grazie alla disponibilità di cibo che l'industria alimentare ci mette a disposizione.. demonizzarla serve a poco se non a creare onde di pensiero atte alla distinzione senza renderci conto che distinti l'uno dall'altro lo siamo già alla nascita ;-)
Certo che siamo distinti. Ma possiamo distinguerci, anche. Non sto demonizzando nulla, la realtà è quella. Anche io compro cose al supermercato e sono dentro al meccanismo, ma ho l'orto e qualche albero da frutto e riesco ad arrivare ad un compromesso soddisfacente. Poi certo, per fare la cioccolata ho bisogno del cacao confezionato, dello zucchero confezionato, etc. Ma non compro il Ciobar, non mi serve.
 

dromos

Apprendista Velocista
24 Febbraio 2009
1.615
931
Bassa Comasca
Visita sito
esatto, la famiglia mononucleare [con un figlio in media] emerge in condizioni di sviluppo e ridistribuzione delle risorse
però in condizione di sviluppo e ridistribuzione si produce e si consuma al di sopra del necessario per vivere
cmq, se la popolazione mondiale aumenta è perché le disuguaglianze aumentano invece di diminuire
Sono d'accordo che aumenta la disuguaglianza ma si parte sempre più da una base via via più alta.
 

andre.road

Scalatore
11 Ottobre 2012
7.099
894
Roma
Visita sito
Bici
:-)
100 anni fa si campava poco perché mettere insieme 2/3 pasti al giorno non era scontato come non era scontato avere scelta. Non c'è dubbio che l'aspettava di vita sia aumentata con l'aumentare della disponibilità di cibo. E che sfamare 7 miliardi di persone non può prescindere dalla filiera intensiva e industriale.

In demografia sostengono che l'aumentato consumo di proteine animali abbia influito non solo sull'aspettativa di vita ma anche sul cambiamento di misure antropometriche nella popolazione, come ad esempio un aumento della statura media. Sull'aspettativa media hanno influito anche il miglioramento delle condizioni di igiene e i vaccini.
 

kikhit

Scalatore
21 Dicembre 2004
6.028
2.896
tra torinese e pinerolese, un po' qui e un po' lì
www.thegroupmtb.it
Bici
una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse
In realtà avrei parlato di "disponibilità alimentare" il che non presuppone necessariamente di parlare di supermercati.. però se ti fai qualche bel viaggio in quei paesi vedrai che a modo loro hanno anche loro i loro supermercati ;-)

parlo con cognizione di causa, negli ultimi anni sono stato diverse volte in giro tra India, America del Sud e centrale, Indocina, Africa centrale, ho avuto modo di studiare modelli di sviluppo e famigliari e per il resto ti ha risposto correttamente @andre.road che a differenza mia che non seguo con regolarità tali studi da tanti anni è piuttosto aggiornato per lavoro e di sicuro più puntuale.
 

kikhit

Scalatore
21 Dicembre 2004
6.028
2.896
tra torinese e pinerolese, un po' qui e un po' lì
www.thegroupmtb.it
Bici
una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse
100 anni fa si campava poco perché mettere insieme 2/3 pasti al giorno non era scontato come non era scontato avere scelta. Non c'è dubbio che l'aspettava di vita sia aumentata con l'aumentare della disponibilità di cibo. E che sfamare 7 miliardi di persone non può prescindere dalla filiera intensiva e industriale.

Infatti viste le notevoli disuguaglianze, dei 7 miliardi, chi ha la possibilità di sfamarsi, è solo la minoranza. Guarda caso dove ci sono i supermercati che sbucano come funghi. C'è veramente una assenza di consapevolezza di come sia il mondo al di fuori del nostro uscio, mannaggia.

ps: scordi i vaccini, lo sviluppo dell'igiene, la medicina, che influiscono molto più della disponibilità di cibo.
 

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
7.942
2.497
Visita sito
No.. non sto scherzando stavo semplicemente dicendo che siamo onnivori e prediligere la carne come fonte di proteine non ci porterà alla morte o alla distruzione ;-)
Cosa che io non ho mai detto. Anzi, se vuoi ragionare, non credo che si arriverà mai a superare il 20-25% per cento della popolazione che segue una dieta prettamente vegetale. La diversità è sacrosanta e ci sarà sempre qualcuno che vorrà e potrà scegliere un certo regime alimentare. L'economia ci dirà se questo sistema che nutre la maggior parte della popolazione basato sull'intensivo sarà sostenibile o meno. Se non lo sarà non ci saranno motivi etici dietro, ma semplicemente un cambio di rotta per poter stare a galla.

Dal mio punto di vista non voglio cambiare il mondo, non mi importa di carnivori o meno, della B12 e di tutte le altre menate che mi sento dire ogni volta. A me basta non mangiare animali uccisi. Ho 3 cani e mi rifiuto di dargli le crocchette alla soia come fanno alcuni, perché un cane può essere SOLO un carnivoro, non c'è dubbio su questo. Non rompo a nessuno e vorrei altrettanto, anche perché se parlo con un bambino e gli spiego, senza fronzoli, perché non mangio la bistecca, lui capirebbe. Fatico io a capire perché un adulto invece debba sempre muovermi delle obiezioni (in larga parte infondate o che per me non hanno valore), perché io mangio, vivo e respiro e vado in bici come tutti voi. Qual è il problema?
 
  • Mi piace
Reactions: stambe

dromos

Apprendista Velocista
24 Febbraio 2009
1.615
931
Bassa Comasca
Visita sito
In demografia sostengono che l'aumentato consumo di proteine animali abbia influito non solo sull'aspettativa di vita ma anche sul cambiamento di misure antropometriche nella popolazione, come ad esempio un aumento della statura media. Sull'aspettativa media hanno influito anche il miglioramento delle condizioni di igiene e i vaccini.
Abbinato anche ad un aumento dei tumori e delle malattie cardiovascolari. E comunque credo che più che l'aumento delle proteine animali sia stato l'aumento delle calorie in generale e la loro disponibilità quotidiana a favorire l'aumento dell'aspettativa di vita. Oltre a ciò che hai citato e aggiungo gli antibiotici.
 
  • Mi piace
Reactions: green dolphin

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
7.942
2.497
Visita sito
La realtà è che tu oggi puoi scegliere cosa mangiare perchè la situazione sociale odierna è quella che è che per certi versi condanni, considerando le tue/nostre origini a mio modo di vedere è un ossimoro.
La nostra vita stessa è un ossimoro, se ci pensi. Ci sta la condanna perché il sistema alimentare che ci ha dato la possibilità di mangiare e costruire un tessuto sociale basato sul benessere si è evoluto, e ora è come se ne fossimo schiavi, o meglio: siamo meno consapevoli nelle scelte. Mia nonna negli anni '70, quando i supermercati non erano come ora, andava a comprare in bottega solo poche cose (latte, zucchero, caffè), il resto era prodotto dall'orto, dalle galline e in autoproduzione. Potevamo fermarci a quel punto? Non lo sapremo mai, perché sono cambiate tante cose, e molti di questi cambiamenti sono stati necessari ed inevitabili, ma nello stesso tempo qualcuno ha pensato bene di costruirci attorno un modello per ricavarne profitto. Poi sono arrivati gli anni '80, il fast food, e lì è cambiato tutto :mrgreen:
 

Mini4wdking

via col vento
22 Novembre 2006
10.227
3.737
43
Piacenza
twitter.com
Bici
Canyon Ultimate CF Dura Ace
Certo che siamo distinti. Ma possiamo distinguerci, anche. Non sto demonizzando nulla, la realtà è quella. Anche io compro cose al supermercato e sono dentro al meccanismo, ma ho l'orto e qualche albero da frutto e riesco ad arrivare ad un compromesso soddisfacente. Poi certo, per fare la cioccolata ho bisogno del cacao confezionato, dello zucchero confezionato, etc. Ma non compro il Ciobar, non mi serve.

Renditi però conto che il tuo modello non può essere la normalità. Non puoi proporlo a 60.000.000 di italiani. Anche solo per carenza di spazio.
Applicalo tu, è sano e soddisfacente al 100%, sono d'accordo, ma renditi conto che non può configurare un'indicazione di "politica alimentare" o "regime alimentare" che dir si voglia, applicabile quindi a tutti.

I prodotti industriali possono contenere elementi dannosi? Sono d'accordo con te.
La soluzione che proponi tu è non comprarli e se non ci sono alternative industriali buone usare il proprio orto ----> insostenibile ed inapplicabile per tutti.
La soluzione che propongo io, razionale invece, è che dobbiamo spingere sulla regolamentazione nazionale e EUROPEA (sia santificata la UE in questo campo!) per obbligare le industrie prima di tutto a vincoli INFORMATIVI poi anche a vincoli di processo e divieti che rendano i prodotti industriali molto più sani, ed inoltre vengano finanziate e preparate campagne che istruiscano fin da bambini alla comprensione degli alimenti e della nutrizione. E devo dire, felicemente, che rispetto a 20 anni fa i passi avanti in questo campo sono stati davvero ENORMI.
Chi non li vede e pensa di risolvere il problema facendo scelte d'elite, non si offenda se poi viene visto un po' come radical chic.
 

Mini4wdking

via col vento
22 Novembre 2006
10.227
3.737
43
Piacenza
twitter.com
Bici
Canyon Ultimate CF Dura Ace
Abbinato anche ad un aumento dei tumori e delle malattie cardiovascolari. E comunque credo che più che l'aumento delle proteine animali sia stato l'aumento delle calorie in generale e la loro disponibilità quotidiana a favorire l'aumento dell'aspettativa di vita. Oltre a ciò che hai citato e aggiungo gli antibiotici.

Ti manca completamente il senso statistico.
Il cancro è una malattia che deriva principalmente dalla degenerazione delle cellule. E' noto che il processo di rinnovamento delle cellule è imperfetto e anno dopo anno la qualità di esse peggiora.. (è il normale invecchiamento...).
Se l'età si allunga molto e tutti dobbiamo morire (penso che nessuno arrivi a smentire questo...), chiaremente fra le cause di morte prevarranno le cause specifiche di chi muore VECCHIO e che ha goduto sempre di BUONA SALUTE, ossia il cancro o l'arresto cardiaco improvviso...
Prova a fare una statistica oggi rispetto al 1900, fra l'incidenza di cancro fra le persone dai 30 ai 50 anni, e poi mi dici se è più elevata ora o più elevata nel 1900. Questa è una statistica corretta.
 
  • Mi piace
Reactions: stambe

andre.road

Scalatore
11 Ottobre 2012
7.099
894
Roma
Visita sito
Bici
:-)
Abbinato anche ad un aumento dei tumori e delle malattie cardiovascolari. E comunque credo che più che l'aumento delle proteine animali sia stato l'aumento delle calorie in generale e la loro disponibilità quotidiana a favorire l'aumento dell'aspettativa di vita. Oltre a ciò che hai citato e aggiungo gli antibiotici.

tra credenze e conoscenze c'è una bella differenza
chiaramente saranno aumentate anche le calorie
ma qualcuno avrà riscontrato che - a partire da quel periodo - c'è stata una bella differenza tra mangiare un pollo a settimana e mangiarne due all'anno
 
Ultima modifica:

green dolphin

Scalatore
3 Gennaio 2008
7.942
2.497
Visita sito
Renditi però conto che il tuo modello non può essere la normalità. Non puoi proporlo a 60.000.000 di italiani. Anche solo per carenza di spazio.
Applicalo tu, è sano e soddisfacente al 100%, sono d'accordo, ma renditi conto che non può configurare un'indicazione di "politica alimentare" o "regime alimentare" che dir si voglia, applicabile quindi a tutti.

I prodotti industriali possono contenere elementi dannosi? Sono d'accordo con te.
La soluzione che proponi tu è non comprarli e se non ci sono alternative industriali buone usare il proprio orto ----> insostenibile ed inapplicabile per tutti.
La soluzione che propongo io, razionale invece, è che dobbiamo spingere sulla regolamentazione nazionale e EUROPEA (sia santificata la UE in questo campo!) per obbligare le industrie prima di tutto a vincoli INFORMATIVI poi anche a vincoli di processo e divieti che rendano i prodotti industriali molto più sani, ed inoltre vengano finanziate e preparate campagne che istruiscano fin da bambini alla comprensione degli alimenti e della nutrizione. E devo dire, felicemente, che rispetto a 20 anni fa i passi avanti in questo campo sono stati davvero ENORMI.
Chi non li vede e pensa di risolvere il problema facendo scelte d'elite, non si offenda se poi viene visto un po' come radical chic.
Ma siamo d'accordo, anche io ho vissuto in appartamento prima di avere una casa in campagna con l'orto, etc. Ma, cosa che faccio anche ora, andavo anche ai mercatini dei contadini a comprare prodotti freschi bio e di stagione, oppure direttamente in campagna dal rivenditore. E come me lo fanno tanti, e non siamo per forza radical chic.

Forse non mi sono spiegato: la soluzione che propongo io è non comprare ciò che non serve. Punto. Ricordo quando ci fu il problema delle uova contaminate che ad un certo punto non si trovavano più uova nei supermercati, e la gente era come in preda al panico, quando c'era un supermercato pieno zeppo di ogni altra cosa per nutrirsi. Ti sembra normale questo?

Poi sono d'accordissimo con te sul fare prevenzione ed informazione, soprattutto nelle scuole, e che tanto è stato fatto come sensibilizzazione negli ultimi anni (anche perché è diventato necessario).

Sulle industrie ed i vincoli normativi sfondi una porta aperta: non ti sto a parlare di regolamenti sul benessere animale che negli allevamenti vengono puntualmente disattesi, e ciò va scapito della qualità del prodotto finale. Ma anche Barilla stessa si è rifiutata di scrivere in etichetta le percentuali di provenienza del proprio grano. Ci vogliono leggi, regolamenti. E soprattutto controlli se si vuole che sulle tavole finiscano prodotti con certe caratteristiche qualitative.

Le mie non sono scelte di elite, sono scelte pensate che faccio a prescindere dall'orto di proprietà. E forse un po' più complicato, perché poi passo tempo in cucina a produrre da solo alcune cose che preferisco non acquistare. Tempo che non ho sempre, come tutti. Ma se posso scegliere in un supermercato, in questa stagione, nel mio carrello troverai del cavolo, o del radicchio, e altri ortaggi stagionali. Ma non le melanzane od i peperoni. Non mi sembra difficile da attuare.
 

andre.road

Scalatore
11 Ottobre 2012
7.099
894
Roma
Visita sito
Bici
:-)
Le mie non sono scelte di elite,


Anche i vegani sono figli del loro tempo. Cioè possono essere vegani perché attuano scelte alternative in un contesto in cui si possono fare molte scelte. Se vivevi nel dopoguerra ti trovavamo nel cortile a rincorrere il pollo per tirargli il collo...fidate :eek:xxxx