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Principiante: info su randonnée
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<blockquote data-quote="Ser pecora" data-source="post: 6260416" data-attributes="member: 1850"><p>Perché le randonnée non sono "GF lunghe". L'idea di base non è solo quella delle lunghe distanze, ma dello scoprire anche posti nuovi. Il concetto analogo automobilistico sarebbe quello del "granturismo" per intenderci. Quindi la strada te la trovi, o con la mappa o il roadbook. Anni fa in seno all'ACP si era anche discusso sulla legittimità dei gps, ma poi proibirli sarebbe stato insensato e fuori dal tempo.</p><p></p><p>In Italia invece, secondo me, tradisce sempre la mentalità da granfondisti. Infatti il 90% della gente che fa randonnée sono granfondisti "pentiti". Che vogliono la competizione, ma non troppa, o la vogliono sotto forma di percorsi mostruosi per distanza e dislivello, che è un'altra "deviazione" da quello che sarebbero le randonnée. In Francia ci sono randonnée anche di 70km...</p><p>Altra cosa impensabile in Francia, dove sono nate le randonnée, sono i ristori. Altra cosa derivata dalle GF. I controlli normalmente sono nei bar. Dove se vuoi qualcosa te lo paghi. Questa cosa la si vede bene proprio alla PBP, dove l'idea del "tutto incluso" come in altri brevetti simili non esiste. Ai punti di controllo è tutto a pagamento.</p><p></p><p>Ed infatti i randonneur "veri" sono considerati quelli che si fanno i brevetti permanenti per i fatti propri. Anzi, il vertice è rappresentato dai "Diagonalisti". In Francia aver fatto una Diagonale incute ben più rispetto che non una PBP.</p><p></p><p>Infine si, c'è anche un aspetto legale. Per legge non si potrebbero scribacchiare le strade con le bombolette facendo frecce e freccine creando una segnaletica alternativa. In alcune zone la cosa ha anche proporzioni abbastanza ridicole, tipo nel varesotto, dove ci sono varie randonnée negli stessi luoghi, e ci sono incroci con per terra 3-4 frecce di tutti i colori...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ser pecora, post: 6260416, member: 1850"] Perché le randonnée non sono "GF lunghe". L'idea di base non è solo quella delle lunghe distanze, ma dello scoprire anche posti nuovi. Il concetto analogo automobilistico sarebbe quello del "granturismo" per intenderci. Quindi la strada te la trovi, o con la mappa o il roadbook. Anni fa in seno all'ACP si era anche discusso sulla legittimità dei gps, ma poi proibirli sarebbe stato insensato e fuori dal tempo. In Italia invece, secondo me, tradisce sempre la mentalità da granfondisti. Infatti il 90% della gente che fa randonnée sono granfondisti "pentiti". Che vogliono la competizione, ma non troppa, o la vogliono sotto forma di percorsi mostruosi per distanza e dislivello, che è un'altra "deviazione" da quello che sarebbero le randonnée. In Francia ci sono randonnée anche di 70km... Altra cosa impensabile in Francia, dove sono nate le randonnée, sono i ristori. Altra cosa derivata dalle GF. I controlli normalmente sono nei bar. Dove se vuoi qualcosa te lo paghi. Questa cosa la si vede bene proprio alla PBP, dove l'idea del "tutto incluso" come in altri brevetti simili non esiste. Ai punti di controllo è tutto a pagamento. Ed infatti i randonneur "veri" sono considerati quelli che si fanno i brevetti permanenti per i fatti propri. Anzi, il vertice è rappresentato dai "Diagonalisti". In Francia aver fatto una Diagonale incute ben più rispetto che non una PBP. Infine si, c'è anche un aspetto legale. Per legge non si potrebbero scribacchiare le strade con le bombolette facendo frecce e freccine creando una segnaletica alternativa. In alcune zone la cosa ha anche proporzioni abbastanza ridicole, tipo nel varesotto, dove ci sono varie randonnée negli stessi luoghi, e ci sono incroci con per terra 3-4 frecce di tutti i colori... [/QUOTE]
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