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Testo
<blockquote data-quote="uber" data-source="post: 5952519" data-attributes="member: 70642"><p>Dire che il ciclismo si vende soprattutto nel mondo anglosassone è un po' una forzatura: è vero che in Australia e nord America c'è un interesse crescente, ma realtà come l'Europa e il sud America hanno platee vaste e consolidate.</p><p>Basta vedere cosa succede quando una grande corsa come Giro o Tour parte all'estero, o l'entusiasmo che c'è per le classiche (anche quelle meno prestigiose).</p><p>Se c'è qualcuno che è interessato a Delfinato, Tirreno Adriatico o Giro di Svizzera, quello lo trovi in Europa (Belgio, Olanda, Francia, Spagna, Italia), non penso che qualcuno in Canada si svegli alle 3 di notte per vedere la tappa del Terminillo di una Tirreno Adriatico a metà marzo.</p><p>In ultimo, riconoscere che Giro e Vuelta siano più importanti (sotto tutti i punti di vista) dei giri di una settimana, non vuol dire di certo sminuire questi ultimi...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="uber, post: 5952519, member: 70642"] Dire che il ciclismo si vende soprattutto nel mondo anglosassone è un po' una forzatura: è vero che in Australia e nord America c'è un interesse crescente, ma realtà come l'Europa e il sud America hanno platee vaste e consolidate. Basta vedere cosa succede quando una grande corsa come Giro o Tour parte all'estero, o l'entusiasmo che c'è per le classiche (anche quelle meno prestigiose). Se c'è qualcuno che è interessato a Delfinato, Tirreno Adriatico o Giro di Svizzera, quello lo trovi in Europa (Belgio, Olanda, Francia, Spagna, Italia), non penso che qualcuno in Canada si svegli alle 3 di notte per vedere la tappa del Terminillo di una Tirreno Adriatico a metà marzo. In ultimo, riconoscere che Giro e Vuelta siano più importanti (sotto tutti i punti di vista) dei giri di una settimana, non vuol dire di certo sminuire questi ultimi... [/QUOTE]
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