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Professione campione: Annemiek Van Vleuten
Testo
<blockquote data-quote="Shinkansen" data-source="post: 6573538" data-attributes="member: 3881"><p>Non è che puoi paragonare l'allenamento sportivo con il lavoro quotidiano, sono due fatiche completamente differenti. E già, all'interno del lavoro ci sono differenze fra chi fa lavoro da ufficio e lavoro manuale. Tutte stanchezze differenti.</p><p>Allenarsi 40 ore la settimana non credo sia nemmeno possibile, perché un allenamento fatto bene prevede carichi di lavoro e riposo per metabolizzare quanto allenato.</p><p>Il pro' vive per sé stesso, per il proprio lavoro che è, appunto, allenarsi bene e correre. E se possibile vincere. Il più delle volte delega la quotidianità al compagno(a)/famiglia le varie incombenze. Infatti, uno degli argomenti che ogni tanto ritornano sul forum è la differenza di vita fra un pro' e un amatore, il quale, in proporzione, fa molti più sacrifici di un professionista, dovendo gestire la famiglia e il lavoro, oltre allo sport.</p><p>Marta Bastianelli ha fatto la sua scelta e va accettata, come la Van Vleuten ha fatto la sua e va accettata ugualmente.</p><p>In quanto ai figli… argomento che non mi compete.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Shinkansen, post: 6573538, member: 3881"] Non è che puoi paragonare l'allenamento sportivo con il lavoro quotidiano, sono due fatiche completamente differenti. E già, all'interno del lavoro ci sono differenze fra chi fa lavoro da ufficio e lavoro manuale. Tutte stanchezze differenti. Allenarsi 40 ore la settimana non credo sia nemmeno possibile, perché un allenamento fatto bene prevede carichi di lavoro e riposo per metabolizzare quanto allenato. Il pro' vive per sé stesso, per il proprio lavoro che è, appunto, allenarsi bene e correre. E se possibile vincere. Il più delle volte delega la quotidianità al compagno(a)/famiglia le varie incombenze. Infatti, uno degli argomenti che ogni tanto ritornano sul forum è la differenza di vita fra un pro' e un amatore, il quale, in proporzione, fa molti più sacrifici di un professionista, dovendo gestire la famiglia e il lavoro, oltre allo sport. Marta Bastianelli ha fatto la sua scelta e va accettata, come la Van Vleuten ha fatto la sua e va accettata ugualmente. In quanto ai figli… argomento che non mi compete. [/QUOTE]
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