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<blockquote data-quote="pop" data-source="post: 4758164" data-attributes="member: 68212"><p>Il mio incubo è cominciato due mesi fa, subito dopo la gf Davide Cassani all' improvviso ho accusato disturbi della minzione(pisciavo come un idrante, continuo stimolo, bruciore). E' iniziato un calvario, ho cambiato due urologi, per capire che avevo una prostatite, 30 gg di antibiotici, altrettanti di antiinfiammatori e risultati quasi nulli, solo qualche lieve miglioramento alternato a fasi di riacutizzazione. In sostanza prestigio saltato e morale sotto i tacchi (domenica c'è la 9 colli, che ho dovuto, ovviamente bloccare, gran magone). Insomma, non so più a che santo appellarmi, temo di non guarire e di non poter più tornare in bici, perchè ripeto, in due mesi di cure non ho visto, praticamente, nessun miglioramento. Ho l'impressione che l'urologo che attualmente mi segue, brancoli nel buio, in effetti dopo avermi visitato ha minimizzato e ha sentenziato che in venti giorni al massimo sarei tornato in bici, alla luce dei fatti non mi sembra proprio sia andata così. Sicuramente i drammi nella vita sono altri, ma non poter vivere le proprie passioni è comunque una cosa molto invalidante, senza contare i disagi che crea questa patologia nella quotidianità. Accetto consigli, magari da chi ha avuto già questi problemi. Scusate lo sfogo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="pop, post: 4758164, member: 68212"] Il mio incubo è cominciato due mesi fa, subito dopo la gf Davide Cassani all' improvviso ho accusato disturbi della minzione(pisciavo come un idrante, continuo stimolo, bruciore). E' iniziato un calvario, ho cambiato due urologi, per capire che avevo una prostatite, 30 gg di antibiotici, altrettanti di antiinfiammatori e risultati quasi nulli, solo qualche lieve miglioramento alternato a fasi di riacutizzazione. In sostanza prestigio saltato e morale sotto i tacchi (domenica c'è la 9 colli, che ho dovuto, ovviamente bloccare, gran magone). Insomma, non so più a che santo appellarmi, temo di non guarire e di non poter più tornare in bici, perchè ripeto, in due mesi di cure non ho visto, praticamente, nessun miglioramento. Ho l'impressione che l'urologo che attualmente mi segue, brancoli nel buio, in effetti dopo avermi visitato ha minimizzato e ha sentenziato che in venti giorni al massimo sarei tornato in bici, alla luce dei fatti non mi sembra proprio sia andata così. Sicuramente i drammi nella vita sono altri, ma non poter vivere le proprie passioni è comunque una cosa molto invalidante, senza contare i disagi che crea questa patologia nella quotidianità. Accetto consigli, magari da chi ha avuto già questi problemi. Scusate lo sfogo. [/QUOTE]
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