Quale preparazione atletica per il ciclismo?

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

abatta68

Scalatore
7 Novembre 2008
6.191
319
torino
Visita sito
Bici
Gios Prodigiosa
Ho visto che ci sono parecchie discussione aperte riguardo alle tecniche di allenamento di vario genere e agli eventuali sport abbinabili alla bici nei vari periodi dell'anno... ognuno dice la sua, chi sostiene che il nuoto può anche andar bene, chi la corsa a piedi e via cosi..ma la domanda che pongo è: il ciclista alla sua pratica sportiva come si prepara? Esempio: chi pratica il calcio va in campo tutte le domeniche, ma gioca a pallone da atleta ovvero preparandosi al gesto vero e proprio con degli allenamenti per il fiato, l'elasticità muscolare, la forza muscolare. Questi allenamenti sono più o meno sempre gli stessi e sono uguali sia per i prof che per i dilettanti dai tempi in cui hanno inventato il pallone. Mi sembra invece che, nell'ambito ciclistico, questo venga considerato come un aspetto molto marginale e non mi riferisco ovviamente a chi lo pratica in maniera agonistica in una società, ma a tutti coloro (e sono la stragrande maggioranza, io sono uno di questi..)che si avvicinano a questo sport utilizzandolo come strumento ludico e di evasione, per poi trovarsi "annegati" in questa passione in poco tempo a tal punto da ritenere normale affrontare qualsiasi salita "a costo di arrivarci sui gomiti!" con negli occhi e nella mente l'unica idea a noi presente, ovvero quella di emulare i grandi di questo sport. Personalmente non mi trovo molto daccordo con chi sostiene che per essere allenati in bici basti pedalare o, perlomeno può valere per alcuni aspetti (il fondo, la resistenza) ma molto meno per altri (mobilità scheletrica, estensione muscolare), soprattutto con l'avanzare dell'età e generalmente dai 35anni in su. Se andate solitamente a leggere le discussioni sui vari problemi di salute che affliggono i ciclisti ce ne sarebbe abbastanza per scrivere un libro! Non è che si sta sottovalutando questo argomento?
 

sergio3vi

Pedivella
In bici tutto l' anno con esercizi (sempre in bici) di preparazione. Abbinati a un po di palestra , rulli , e podismo nel periodo invernale. lo streching va fatto sempre prima e dopo ogni uscita.
quando vuoi fare il salto di qualità ti iscrivi ad una società ed inizi ad uscire con gente più forte. quando riesci a stare con loro ti iscrivi alle gran fondo , nelle gare in circuito invece si va più forte.
il miglior allenamento e correre le gare
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
14.389
4.378
Genova
Visita sito
Bici
Colnago 50 Anniversary
Non è proprio corretto quello che hai scritto. Io sono uno di quelli che corrono durante l'inverno, ma, in genere, quelli come me, lo fanno perché non possono allenarsi durante la settimana. Infatti appena la luce lo permette, preferisco farmi un'ora di bici anziché un'ora di corsa. Chi fa gare e ne ha la possibilità si allena in bici tutto l'anno e gli altri sport non li guarda, salvo per proprio gusto personale.
 

Il fondista

Apprendista Cronoman
4 Dicembre 2007
2.704
111
Lugo (Ra) oppure Canove di Roana (Vi)
Visita sito
Bici
Carraro Edge 991
Ho visto che ci sono parecchie discussione aperte riguardo alle tecniche di allenamento di vario genere e agli eventuali sport abbinabili alla bici nei vari periodi dell'anno... ognuno dice la sua, chi sostiene che il nuoto può anche andar bene, chi la corsa a piedi e via cosi..ma la domanda che pongo è: il ciclista alla sua pratica sportiva come si prepara? Esempio: chi pratica il calcio va in campo tutte le domeniche, ma gioca a pallone da atleta ovvero preparandosi al gesto vero e proprio con degli allenamenti per il fiato, l'elasticità muscolare, la forza muscolare. Questi allenamenti sono più o meno sempre gli stessi e sono uguali sia per i prof che per i dilettanti dai tempi in cui hanno inventato il pallone. Mi sembra invece che, nell'ambito ciclistico, questo venga considerato come un aspetto molto marginale e non mi riferisco ovviamente a chi lo pratica in maniera agonistica in una società, ma a tutti coloro (e sono la stragrande maggioranza, io sono uno di questi..)che si avvicinano a questo sport utilizzandolo come strumento ludico e di evasione, per poi trovarsi "annegati" in questa passione in poco tempo a tal punto da ritenere normale affrontare qualsiasi salita "a costo di arrivarci sui gomiti!" con negli occhi e nella mente l'unica idea a noi presente, ovvero quella di emulare i grandi di questo sport. Personalmente non mi trovo molto daccordo con chi sostiene che per essere allenati in bici basti pedalare o, perlomeno può valere per alcuni aspetti (il fondo, la resistenza) ma molto meno per altri (mobilità scheletrica, estensione muscolare), soprattutto con l'avanzare dell'età e generalmente dai 35anni in su. Se andate solitamente a leggere le discussioni sui vari problemi di salute che affliggono i ciclisti ce ne sarebbe abbastanza per scrivere un libro! Non è che si sta sottovalutando questo argomento?

Ti ho compreso e ti faccio i complimenti per l'osservazioneo-o
Venendo dallo sci di fondo e non avendo mai fatto ciclismo agonisticamente in età ho riscontrato che il ciclista è in generale molto attento all'allenamento sul mezzo e sul mezzo stesso è molto restio sui particolari, coordinazione,mobilità,postura a carattere generale.
Escludendo i professionisti ( che invece attuano queste regole...) generalmente forti amatori anche di vertice escludono ciò; ma perchè? Il motivo è che la stagione agonistica è molto lunga, il tempo per prepararsi è ridotto a 3/4 mesi massimo e quindi è scontato che il mezzo specifico deve essere massicciamente inserito anche nel periodo di preparazione generale.
Ti faccio notare che non si è ancora arrivato con gli studi scentifici a trovare un'attività di carattere generale, che praticandola, porti a miglioramenti della performance ciclistica.
Secondo me nelle preparazione generale il ciclista ricerca un'attività che da un'punto di vista mentale riesca a far ricaricare le pile dopo migliaia di km sulla sella; per quanto riguarda le capacità coordinative si acquistano e si sviluppano fino alla fine dell'adolescenza, quindi ricercare di acquisirne di nuove non è impossibile ma molto difficile.

Concludo comunque facendo un'ultima osservazione: ho notato che nella ciclismo ci sono ottimi motori e atleti con capacità volitive enormi, ma con ipotrofismi nella parte alta,accompagnati ad assimetrie di spalle e bacino, oppure arti superiori disomogenei nella muscolatura solo per fare esempi.
E molti di questi con la cura dei particolari farebbero un'salto enorme, ma chi per mancata conoscenza in materia, poco tempo disponibile ( ma c'è ne basta veramente poc) e l'ottusità del ambiente ciclistico ( permettetemi:wacko: non è l'unico ambiente ad essere cosio-o), non riesce a sfruttare appieno il proprio potenziale.
Questa mia osservazione è fortemente critica lo so e perciò accetto qualsiasi commento.o-o
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
14.389
4.378
Genova
Visita sito
Bici
Colnago 50 Anniversary
Venendo dallo sci di fondo e non avendo mai fatto ciclismo agonisticamente in età ho riscontrato che il ciclista è in generale molto attento all'allenamento sul mezzo e sul mezzo stesso è molto restio sui particolari, coordinazione, mobilità, postura a carattere generale.

Non sono molto d'accordo: la maggior parte degli amatori va o è andato da un biomeccanico. Per quanto riguarda la coordinazione l'unica che si può fare è in sella alla bicicletta.


Concludo comunque facendo un'ultima osservazione: ho notato che nella ciclismo ci sono ottimi motori e atleti con capacità volitive enormi, ma con ipotrofismi nella parte alta,accompagnati ad assimetrie di spalle e bacino, oppure arti superiori disomogenei nella muscolatura solo per fare esempi.
E molti di questi con la cura dei particolari farebbero un salto enorme, ma chi per mancata conoscenza in materia, poco tempo disponibile ( ma c'è ne basta veramente poc) e l'ottusità del ambiente ciclistico ( permettetemi:wacko: non è l'unico ambiente ad essere cosio-o), non riesce a sfruttare appieno il proprio potenziale. Questa mia osservazione è fortemente critica lo so e perciò accetto qualsiasi commento.o-o

La disomogeneità fra la parte inferiore e superiore del corpo è un male necessario per chi pratica ciclismo. Sono muscoli non necessari che, oltretutto, appesantiscono l'atleta e in salita lo penalizzano. Il discorso, ovviamente, è generale, e più l'atleta è performante più importanza hanno i chili che si porta dietro.


Però sono curioso di sapere come migliorerebbe un ciclista con quello che dici. Spiegati meglio.
 

Il fondista

Apprendista Cronoman
4 Dicembre 2007
2.704
111
Lugo (Ra) oppure Canove di Roana (Vi)
Visita sito
Bici
Carraro Edge 991
Non sono molto d'accordo: la maggior parte degli amatori va o è andato da un biomeccanico. Per quanto riguarda la coordinazione l'unica che si può fare è in sella alla bicicletta.




La disomogeneità fra la parte inferiore e superiore del corpo è un male necessario per chi pratica ciclismo. Sono muscoli non necessari che, oltretutto, appesantiscono l'atleta e in salita lo penalizzano. Il discorso, ovviamente, è generale, e più l'atleta è performante più importanza hanno i chili che si porta dietro.


Però sono curioso di sapere come migliorerebbe un ciclista con quello che dici. Spiegati meglio.

Una maggiore tonicità della parte superiore migliorebbe alla grande la capacità di esprimere maggior potenza nella pedalata ( soprattutto in salita, stare fermi e pedalare senza oscillazioni è una marcià in più, butti giù più forza e addominali,dorsali,bicipiti e tricipiti sono fondamentali per questo, isometricamente lavorano) e le capacità di guida in discesa.
Fai bene attenzione che non sto parlando di ipertrofia ma tonicità muscolare e ne passa di differenza.
Oltrettutto ciò porterebbe a prevenire infortuni da trauma nella parte alta; prima vai a terra con il muscolo poi ci và di mezzo l'osso detto papale papale...
Concordo a pieno che l'atleta di vertice cerca l'assoluta leggerezza nella parte superiore del corpo, ma Contador,Basso,Armstrong mi sembano tutt'altro che ipotrofici; i professionisti hanno la possibiltà di ottimizzare al meglio il rapporto potenza/peso e lo fanno in ogni dettaglio del proprio fisico.
Se hai problemi fisici non vai dal biomeccanico se già la tua posizione e bici è stata studiata ad hoc per te: i sobbalzi, le buche e le ore passate sul mezzo ed eventuali (anche piccoli) traumi da caduta provocano sempre variazioni al tuo sistema scheletrico e ciò richiede interventi da persone qualificate che riassettino il telaio nel modo corretto. Esempio lampante, io ogni piccola caduta in mtb anche da fermo ho il bacino che ruota: con una seduta di pancafit ritorna nella posizione giusta solo tramite l'allungamento muscolare decompensato.
E faccio ciò tutte le settimane, anche senza problemi apparenti... ed ho fatto progressi notevoli avendo tolto qualsiasi problema ( il ciclismo porta a cifosi dorsale se non supportata da un programma muscolare adeguato).
Spesso si dà colpa alla posizione in sella senza sapere a quali traumi il nostro corpo và incontro nella pratica del ciclismo; e ciò è comune a tutti gli sport, senza dimenticare che c'è un beneficio comunque.
Per quanto riguarda la coordinazione con le tavolette priocettive, si migliora la sensibiltà delle caviglie e del piede, e questo è fondamentale per la acquisire una pedalata rotonda e agile. Oltre a migliorare la mobilità delle caviglie...
Scusami se sono stato noioso nel portare qualche prova del mio intervento:mrgreen:
 

menez

Pedivella
7 Giugno 2009
370
31
livorno
Visita sito
purtroppo c'è un profondo solco tra il professionista e l'amatore.
Il professionista non deve lasciare nulla al caso e quindi si dedica alla palestra proprio in periodi lontano da gare e, a seconda della specificità e dalla risposta di adattamento al tipo di lavoro, effettua anche dei richiami di forza.
per gli amatori ancora non c'è la mentalità ma credo con gli anni cambieranno alcuni aspetti della preparzione.
la muscolatura ipertrofica non serve al ciclista per una serie di fattori fisiologici, la tonicità muscolare invece è utile, la capacità contrattile della muscolatura delle braccia e del busto è importante per un alto rendimento nel mantenimento posturale.
In alcune azioni poi una muscolatura pronta ed efficiente anche nella parte alta del corpo è sintomo di una reattività superiore e di un aiuto nel trasporto dell'ossigeno ritardando gli effetti conosciuti della fatica prodotta da un'acidosi elevata.
ma occorre saper lavorare in palestra.
tempo fa proposi una tipologia di lavoro ad un amatore da svolgersi in casa con l'ausilio di un paio di manubri, un'asta del bilancere, rulli o bici da spinning, qualche rampa di scale e la preparazione "casereccia" affrontata con determinazione ed entusiasmo ha prodotto delle sensazioni positive. E' molto importante l'aspetto psicologico nell'affrontare le sedute di preparazione. Certamente la quasi totalità degli amatori non è "entusiasta"della palestra perchè di questa non conosce gli effetti positivi, ma solo gli svantaggi, frutto di "retaggi storici" mentalità vecchie, obsolete che vorrebbero il ciclista 8 ore in sella ogni giorno.
fortunatamente le cose stanno cambiando e i grossi calibri, perchè per conoscere occorre sapere cosa fa il grande campione, dedicano il loro tempo nella fase iniziale a:
uscite di preparazione in bici
sedute di massaggio
potenziamento in palestra
relax.
 

Il fondista

Apprendista Cronoman
4 Dicembre 2007
2.704
111
Lugo (Ra) oppure Canove di Roana (Vi)
Visita sito
Bici
Carraro Edge 991
purtroppo c'è un profondo solco tra il professionista e l'amatore.
Il professionista non deve lasciare nulla al caso e quindi si dedica alla palestra proprio in periodi lontano da gare e, a seconda della specificità e dalla risposta di adattamento al tipo di lavoro, effettua anche dei richiami di forza.
per gli amatori ancora non c'è la mentalità ma credo con gli anni cambieranno alcuni aspetti della preparzione.
la muscolatura ipertrofica non serve al ciclista per una serie di fattori fisiologici, la tonicità muscolare invece è utile, la capacità contrattile della muscolatura delle braccia e del busto è importante per un alto rendimento nel mantenimento posturale.
In alcune azioni poi una muscolatura pronta ed efficiente anche nella parte alta del corpo è sintomo di una reattività superiore e di un aiuto nel trasporto dell'ossigeno ritardando gli effetti conosciuti della fatica prodotta da un'acidosi elevata.
ma occorre saper lavorare in palestra.
tempo fa proposi una tipologia di lavoro ad un amatore da svolgersi in casa con l'ausilio di un paio di manubri, un'asta del bilancere, rulli o bici da spinning, qualche rampa di scale e la preparazione "casereccia" affrontata con determinazione ed entusiasmo ha prodotto delle sensazioni positive. E' molto importante l'aspetto psicologico nell'affrontare le sedute di preparazione. Certamente la quasi totalità degli amatori non è "entusiasta"della palestra perchè di questa non conosce gli effetti positivi, ma solo gli svantaggi, frutto di "retaggi storici" mentalità vecchie, obsolete che vorrebbero il ciclista 8 ore in sella ogni giorno.
fortunatamente le cose stanno cambiando e i grossi calibri, perchè per conoscere occorre sapere cosa fa il grande campione, dedicano il loro tempo nella fase iniziale a:
uscite di preparazione in bici
sedute di massaggio
potenziamento in palestra
relax.

Bravissimo Menez sei stato sintetico, hai aggiunto cose che non sono riuscito a dire perchè non ho il dono della sintesi:mrgreen:
In più hai portato un esempio pratico di una tua espeienza. Curiosità lavori nel campo del fitness e/o riabilitativo?;nonzo%
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
14.389
4.378
Genova
Visita sito
Bici
Colnago 50 Anniversary
Dobbiamo anche distinguere fra amatore agonista e amatore cicloturista. Quest'ultimo perlopiù esce in bicicletta per propria soddisfazione personale e, diciamo, la metà di essi non sa cosa è la preparazione mirata. Nel senso che sa che cos'è ma non ci si applica. D'altra parte che beneficio ne trarrebbe dal suo tran tran ciclistico? (in realtà il beneficio sarebbe notevole, ma questi esercizi sono noiosi e ci vuole determinazione per portarli a termine).
Per quanto riguarda addominali e dorsali niente di nuovo sotto il sole: chi si applica alle gare integra spesso e volentieri a sedute di palestra. Io stesso che non sono un agonista faccio piccoli richiami per rafforzarli. Tenete presente che per il solo fatto di fare salita, questi muscoli si rafforzano da soli. Lentamente, ma si rafforzano. E chi ha osservato il proprio corpo non può non essersi reso conto dell'equazione: più muscolatura miglior pedalata in salita.
Mentre sono scettico per bicipiti e tricipiti: bisognerebbe essere proprio a zero muscolo per parlare della non reattività di cui dite voi, Menez e il Fondista. Basta portare dei sacchetti della spesa per le scale per avere una giusta tonicità muscolare.
Delle tavolette priocettive invece ero proprio all'oscuro.
 

samuelgol

Flughafenwächter
24 Settembre 2007
43.698
18.763
Bozen
Visita sito
Bici
Canyon Ultimate SLX. Nome: Andrea
Ho visto che ci sono parecchie discussione aperte riguardo alle tecniche di allenamento di vario genere e agli eventuali sport abbinabili alla bici nei vari periodi dell'anno... ognuno dice la sua, chi sostiene che il nuoto può anche andar bene, chi la corsa a piedi e via cosi..ma la domanda che pongo è: il ciclista alla sua pratica sportiva come si prepara? Esempio: chi pratica il calcio va in campo tutte le domeniche, ma gioca a pallone da atleta ovvero preparandosi al gesto vero e proprio con degli allenamenti per il fiato, l'elasticità muscolare, la forza muscolare. Questi allenamenti sono più o meno sempre gli stessi e sono uguali sia per i prof che per i dilettanti dai tempi in cui hanno inventato il pallone. Mi sembra invece che, nell'ambito ciclistico, questo venga considerato come un aspetto molto marginale e non mi riferisco ovviamente a chi lo pratica in maniera agonistica in una società, ma a tutti coloro (e sono la stragrande maggioranza, io sono uno di questi..)che si avvicinano a questo sport utilizzandolo come strumento ludico e di evasione, per poi trovarsi "annegati" in questa passione in poco tempo a tal punto da ritenere normale affrontare qualsiasi salita "a costo di arrivarci sui gomiti!" con negli occhi e nella mente l'unica idea a noi presente, ovvero quella di emulare i grandi di questo sport. Personalmente non mi trovo molto daccordo con chi sostiene che per essere allenati in bici basti pedalare o, perlomeno può valere per alcuni aspetti (il fondo, la resistenza) ma molto meno per altri (mobilità scheletrica, estensione muscolare), soprattutto con l'avanzare dell'età e generalmente dai 35anni in su. Se andate solitamente a leggere le discussioni sui vari problemi di salute che affliggono i ciclisti ce ne sarebbe abbastanza per scrivere un libro! Non è che si sta sottovalutando questo argomento?

Qui puoi trovare tutte le risposte ai tuoi quesiti: [url]http://www.bdc-forum.it/showthread.php?t=40369[/URL]

Questo lo chiudiamo. o-o
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.