Ho visto che ci sono parecchie discussione aperte riguardo alle tecniche di allenamento di vario genere e agli eventuali sport abbinabili alla bici nei vari periodi dell'anno... ognuno dice la sua, chi sostiene che il nuoto può anche andar bene, chi la corsa a piedi e via cosi..ma la domanda che pongo è: il ciclista alla sua pratica sportiva come si prepara? Esempio: chi pratica il calcio va in campo tutte le domeniche, ma gioca a pallone da atleta ovvero preparandosi al gesto vero e proprio con degli allenamenti per il fiato, l'elasticità muscolare, la forza muscolare. Questi allenamenti sono più o meno sempre gli stessi e sono uguali sia per i prof che per i dilettanti dai tempi in cui hanno inventato il pallone. Mi sembra invece che, nell'ambito ciclistico, questo venga considerato come un aspetto molto marginale e non mi riferisco ovviamente a chi lo pratica in maniera agonistica in una società, ma a tutti coloro (e sono la stragrande maggioranza, io sono uno di questi..)che si avvicinano a questo sport utilizzandolo come strumento ludico e di evasione, per poi trovarsi "annegati" in questa passione in poco tempo a tal punto da ritenere normale affrontare qualsiasi salita "a costo di arrivarci sui gomiti!" con negli occhi e nella mente l'unica idea a noi presente, ovvero quella di emulare i grandi di questo sport. Personalmente non mi trovo molto daccordo con chi sostiene che per essere allenati in bici basti pedalare o, perlomeno può valere per alcuni aspetti (il fondo, la resistenza) ma molto meno per altri (mobilità scheletrica, estensione muscolare), soprattutto con l'avanzare dell'età e generalmente dai 35anni in su. Se andate solitamente a leggere le discussioni sui vari problemi di salute che affliggono i ciclisti ce ne sarebbe abbastanza per scrivere un libro! Non è che si sta sottovalutando questo argomento?
Ti ho compreso e ti faccio i complimenti per l'osservazione
Venendo dallo sci di fondo e non avendo mai fatto ciclismo agonisticamente in età ho riscontrato che il ciclista è in generale molto attento all'allenamento sul mezzo e sul mezzo stesso è molto restio sui particolari, coordinazione,mobilità,postura a carattere generale.
Escludendo i professionisti ( che invece attuano queste regole...) generalmente forti amatori anche di vertice escludono ciò; ma perchè? Il motivo è che la stagione agonistica è molto lunga, il tempo per prepararsi è ridotto a 3/4 mesi massimo e quindi è scontato che il mezzo specifico deve essere massicciamente inserito anche nel periodo di preparazione generale.
Ti faccio notare che non si è ancora arrivato con gli studi scentifici a trovare un'attività di carattere generale, che praticandola, porti a miglioramenti della performance ciclistica.
Secondo me nelle preparazione generale il ciclista ricerca un'attività che da un'punto di vista mentale riesca a far ricaricare le pile dopo migliaia di km sulla sella; per quanto riguarda le capacità coordinative si acquistano e si sviluppano fino alla fine dell'adolescenza, quindi ricercare di acquisirne di nuove non è impossibile ma molto difficile.
Concludo comunque facendo un'ultima osservazione: ho notato che nella ciclismo ci sono ottimi motori e atleti con capacità volitive enormi, ma con ipotrofismi nella parte alta,accompagnati ad assimetrie di spalle e bacino, oppure arti superiori disomogenei nella muscolatura solo per fare esempi.
E molti di questi con la cura dei particolari farebbero un'salto enorme, ma chi per mancata conoscenza in materia, poco tempo disponibile ( ma c'è ne basta veramente
poc) e l'ottusità del ambiente ciclistico ( permettetemi
non è l'unico ambiente ad essere cosi
), non riesce a sfruttare appieno il proprio potenziale.
Questa mia osservazione è fortemente critica lo so e perciò accetto qualsiasi commento.