Quali sono le uscite/gare che ricordate con più piacere?

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
14.376
4.364
Genova
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Bici
Colnago 50 Anniversary
Potrei dire la prima volta dello Stelvio da Prato, prima salita alpina in assoluto, o l'Izoard sotto un sole feroce, dove mi dovetti riparare sotto un albero per un po' di frescura, o il Giau sotto una pioggia torrenziale. Di ricordi ne ho diversi, ma quelli a cui sono particolarmente affezionato sono principalmente tre:
Il primo è legato alla salita della Crocetta, storica salita del Giro dell'Appennino, fatta insieme agli amici. Quella volta mi staccai subito, ma la feci ad una velocità tale che non avevo mai fatto e, benché arrivai ultimo, staccato da tutti gli altri, giunsi in cima con la consapevolezza di essere migliorato. Cosa che in effetti avvenne. Da quel momento le mie prestazioni presero un'altra piega e iniziai un percorso di crescita che durò molti anni, con molte soddisfazioni.
Gli altri due sono due gite organizzate in fretta e furia, fatte a corto di preparazione.
La prima era organizzata dalla Geo Davidson, società di Rapallo. In occasione dell'arrivo della tappa del Giro, organizzarono di andare a prendere le maglie delle varie classifiche a Milano. Quindi, trasferimento in treno a Milano e ritorno a Rapallo in bici, sulla strada della corsa in linea degli U23, 200 chilometri tondi. La soddisfazione di essere arrivato al traguardo, capace di intendere e di volere, mi diede una soddisfazione immensa.
Nota a margine: quando arrivammo c'era la banda e ci aspettavano tutti. C'era un sacco di gente. Un signore si avvicina al mio amico @pittemax e me e ci chiede: «Quando siete partiti?» E noi: «Stamani. Alle 10.» Erano le 18. «Siete partiti stamani?» Non si capacitava che avessimo fatto 200 chilometri in un solo giorno :-)xxxx .
La seconda, un'altra gita, organizzata da noi. Treno fino a Ventimiglia e ritorno in bici. Io fino a Genova, i miei amici fino a Recco. Bellissima esperienza, una di quelle belle giornate di bici di cui ti ricordi per anni.
L'ultimo è relativo ad una gara, la Gepin Olmo. Più che uno scalino di miglioramento, fu la presa di coscienza di poter fare bene alle gare. Arrivare con più di 30 di media e in ottime condizioni fisiche sono quelle cose che sorprendono e lasciano una consapevolezza di sé inaspettata.
Ecco, se dovessi riassumere la mia vita ciclistica, ricorderei questo.
 

arwen

Passista
23 Settembre 2013
4.645
3.411
Lodi/Pavia
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Bici
troppe
io pedalo relativamente da poco, però ho tantissimi bei ricordi e scegliere quali sono stati quelli più belli mi diventa difficile e soprattutto quelli più emozionanti che mi vengono in mente sono sempre legati allo Stelvio.
Il primo Stelvio non si scorda mai, oltre ad essere stata la mia prima vera salita alpina, il fatto di pedalare in montagna vera, io che arrivo dalla pianura è stata una soddisfazione immensa. Ricordo che non mi interessava il tempo, mi guardavo intorno rapita dal paesaggio.
Dopo quella prima volta la Valtellina è diventata un po' come una seconda casa e di salite ne sono seguite tante altre.
Una bellissima ed emozionante in solitaria con strada ghiacciata e copertoni chidati, un'altra, sempre in solitaria, in notturna per arrivare al passo all'alba, un'altra a strada ancora chiusa arrivata a metà per la tanta neve ho abbandonato la bici e ho proseguito a piedi (ci sarebbero volute le ciaspole). Oppure a giugno di quest'anno quando dopo lo Stelvio tra pareti di neve sono andata a fare il Gavia, sempre in mezzo a pareti di neve, e sono finita a mollo nel Lago Bianco che per lo scioglimento della neve aveva tracimato ed invaso la strada, solo che non si capiva la reale profondità dell'acqua e per provare a raggiungere il rifugio ci sono finita dentro con l'acqua fino a metà coscia :mrgreen:
Poi ricordo con particolare piacere le prime due manifestazioni gravel a cui ho partecipato, la CRemona-PAndino-Milano (CREPAMI) e la Lodileccolodi nel lontano 2013, pedalavo da poco e mi sono innamorata subito di quel modo diverso di andare in bici, goliardico e lontano dal traffico e dall'agonismo.
 
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bradipus

Vendicatore Mascherato e motore di ricerca
23 Luglio 2009
31.401
21.805
Bugliano
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Bici
qualunquemente
io non ho mai fatto gare, però ho tanti bei ricordi dei miei giri in bici.

nella mia 'prima vita', da ragazzo non ancora patentato, ero spesso a pedalare, da solo o con qualche amico; il ricordo più bello è il 'viaggio' col mio amico Marco, al termine delle vacanze estive, da Santa Maria Maggiore a Novara. Quasi 120 chilometri con l'incoscienza dei diciassette anni, vestiti alla bell'e meglio, una mangiata pazzesca a metà strada, e tanto mal di kyulo ma tanta soddisfazione nel vedere la Cupola avvicinarsi sempre più...

poi, dopo anni da motorizzato, la 'scoperta' della mtb a più di trent'anni, ed inizia la 'seconda vita' ciclistica: i giri in val d'Ayas con l'amico Ale (fantastico quello in quota lungo il Ru Courtod), e quelli in solitaria tra i forti del col di Tenda.

la 'terza vita' comincia a quarantacinque anni, con la riscoperta della bici da corsa; giri belli tanti, ma due in particolare li voglio ricordare.
Undici anni fa, la salita alla cascata del Toce in un nuvoloso e fresco tardo pomeriggio di agosto, strade quasi deserte, passare in un tornante e ricordarsi che proprio in quei metri ci fu l'ultimo attacco del Pirata, ed arrivare infine al lago di Morasco in mezzo ai fischi delle marmotte... impagabile!
Lo scorso anno, infine, la prima salita al Mottarone, l'orgoglio di essere riuscito ad oltre sessant'anni a domare la mia 'bestia nera'!
 

Alberto Baraldi

Apprendista Velocista
16 Settembre 2014
1.276
1.136
Modena
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Bici
Argon 18 Gallium
Due estati fa quando ho scalato lo Stelvio da Prato. Mia prima salita alpina (non che ne abbia fatte tante altre, anche dopo), mai stato oltre i 2000 m, fatta con un amico anche lui alle prime armi, ma comunque entrambi abbastanza allenati a Luglio e quindi onorando la salita come meglio potevamo. Ultimi metri di soddisfazione impagabile mista a commozione.
In gara, seppur banale, la mia prima Nove Colli nel 2018, perché l'impegno di mesi è stato ripagato con il risultato atteso e perché, senza nulla togliere agli sforzi di tutte le altre che ho visto finora, è proprio di un'altra categoria in un sacco di aspetti e mi sembrava di essere un bambino in un parco giochi.

Niente di originale ma, come dico spesso, mi sembra sempre di avere appena iniziato ad andare in bici e ho un sacco di idee e di sfizi da togliermi :-)xxxx
 

robertofrr

Apprendista Passista
3 Aprile 2008
1.158
148
Lodi
asdsantangelo.blogspot.com
Bici
Sempre in box :(
Bella iniziativa!
Di seguito, un racconto/ricordo che ogni tanto mi fa piacere rileggere. L'ho scritto per me diversi anni fa... da qui si capisce che non sono un giovanotto ma la bici di qualsiasi tipo mi ha sempre accompagnato e mi ha lasciato dei bei ricordi.

Quella volta che...

Bruno mi ha “rubato” la bicicletta.


primavera 1988

L’inverno era passato, le giornate si stavano allungando. Da poco mi era arrivata la bicicletta nuova, una Specialized Stumpjumper modello ’88 bicolore magenta/white pearl montata con il nuovo gruppo shimano deore xt con il freno posteriore U-brake come quella che avrebbe usato Paganessi (ex pro) in quella stagione.

Io e il mio amico Sebastiano eravamo tranquillamente seduti all’interno del bar della Marisa a far colazione con cappuccio e brioches e avevamo parcheggiato fuori le nostre mountain bike che allora si chiamavano “rampichini” dal nome del famoso modello Cinelli che ha lanciato la MTB in Italia.

Eravamo a Pizzino in val Taleggio, paesino di circa 100 abitanti, ci si conosceva tutti e la strada finiva li’.

Una volta arrivati a Pizzino non si puo’ proseguire, al massimo si torna indietro.

Automobili di passaggio zero. Io comunque ogni tanto buttavo l’occhio alla porta di vetro del bar per ammirare la mia spettacolare bici americana “non si sa mai” pensavo.

Al di la dalla siepe si vede arrivare un’auto, un’ammiraglia carica di mountain bike che attira la nostra curiosità.

Attendiamo di vedere chi arriva sorseggiando il nostro cappuccio.

Dei ragazzi scendono e iniziano a scaricare le bici che avevano sul tetto, un paio di ragazzini si aggirano vicino al bar e uno dei due nota la mia bici ed eccitato esclama: “guarda!!! Una Specialized StumpJumper!!!”. Non faccio in tempo a finire il cappuccio che quello salta su sulla mia bici e sparisce dalla mia vista.

Poooorc… Esco trafelato ma i ragazzi mi tranquillizzano, “e’ la prima che la vedono, la sta’ solo provando”, a beh!

Sono i fratelli Salvi di Zogno che stanno andando a provare il percorso di una gara che stanno organizzando, bene.

Ci uniamo a loro nel giro e gli indico alcuni passaggi in discesa su mulattiera che secondo me possono essere un po’ pericolosi ma dicono che li conoscono bene perché hanno già fatto il giro. Infatti poi vedendo come andavano sia i grandi che i piccoli… i più scarsi eravamo noi.

Alla fine del giro ci salutiamo e ci diamo appuntamento per la gara.

Quel ragazzino tredicenne che e’ saltato sulla mia bici e che non aveva paura ad affrontare le mulattiere piene di sassi con la sua Salvi Karakorum si chiama Bruno Zanchi che qualche anno dopo conquistò il titolo di Campione del Mondo.

Ciao Bruno.
 
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Cancello del Roero

Ne resterà soltanto uno
Membro dello Staff
13 Ottobre 2013
6.882
3.073
50
Bra(Cn)
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Bici
Blu
Partiamo in macchina da casa io e un mio amico, arriviamo a Cuneo scendiamo prepariamo le bici e il mio amico si accorge di aver dimenticato le scarpe a casa. Rimettiamo tutto in macchina e torniamo indietro a prendere le scarpe. Saliamo in bici finalmente a mezzogiorno, la mia prima salita alpina, Fauniera da Demonte dopo poco più di un anno dal mio battesimo sulla bdc. Ricordo tutto di quel giorno e solo il fatto di essere Arrivato in cima vivo è stata una grandissima vittoria.

Un altro giro il mio primo over 140 km, per noi braidesi il classico caffè a Savona, partiamo con 5 amici da Bra, 180 km passando per un po’ di Langa, Montezemolo e Cadibona. Arrivati a Savona un panino e ripartenza verso casa, chiusa intorno alle 6 ore e mezza, con un buon gruppo di amici che mi hanno e stanno tutt’ora accompagnando nel mio viaggio a due ruote.
 

matteof93

Scalatore
15 Settembre 2009
6.568
2.828
30
bagnolo piemonte
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Bici
Canyon Roadlite, Rockrider 5.3 Big29
Ogni uscita lascia un ricordo particolare, dalle prime intorno a casa fino alle più recenti dove si cerca spesso di spingersi un po' più in là.
Sicuramente ce ne sono alcune che hanno lasciato il segno:
  • la prima volta che sono riuscito ad arrivare a Montoso (la salita fatta al Giro quest'anno, ma dal versante in discesa) siccome abito proprio all'inizio della salita
  • la prima volta che sono riuscito ad arrivare a Pian del Re (una sorta di battesimo ciclistico per chi abita vicino al Monviso)
  • la prima volta che ho fatto la salita del Rifugio Barbara, spingendo a piedi la bici per 2km a causa delle pendenze estreme
  • la prima volta che ho scalato i colli mitici come l'Agnello, l'Izoard, il Fauniera, il Finestre, l'Iseran, il Galibier, il Sampeyre
  • la prima volta che ho fatto 100 km (non ricordo il percorso)
  • la prima volta che ho fatto 200 km (Bagnolo - Sestriere - Susa - Colle delle Finestre - Bagnolo)
  • quando ho fatto Bagnolo - Colle dell'Agnello - Col d'Izoard - Colle del Monginevro - Colle del Sestriere - Bagnolo pedalando 253 km e 5050 metri di dislivello da solo, sempre vento in faccia, attraversando almeno 2 crisi di cui una colossale
  • quando ho fatto 10 km di salita dell'Izoard con i crampi ad entrambe le gambe
  • quando ho ripreso la bici dopo 4 anni di inattività e alla prima uscita ho fatto 130 km con il Colle delle Finestre
  • la prima volta che sono caduto seriamente
  • tutte le volte che in MTB riesco a fare in bici dei tratti molto tecnici (discesa o salita) in cui fino ad allora dovevo scendere
E, infine, tutte le volte che vado in crisi nera ma la porto a casa di testa.
 

krm88

Apprendista Passista
9 Ottobre 2018
891
782
Peschiera del Garda
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Olmo Zerouno Gruppo campagnolo mix 11v
Quando ero giovane, per un periodo iniziai ad andare in bici, con una prestata da mia sorella, probabilmente non della mia misura, ma al tempo interessava poco, i soldi erano quello che erano e quella andava da dio, una Fontana in acciaio con cambio campagnolo ancora sul tubo, iniziavano già ad esserci le bici con cambio sulle leve era il 1994, di solito facevo giretti tra un turno e l'altro, al tempo facevo l'aiuto cuoco avevo 18 anni, al massimo facevo 40/50km, quindi un paio d'ore il pomeriggio, ma un giorno che ero di riposo decisi di fane di più, partii con poche cose da mangiare e feci da Peschiera del Garda ad ad Arco di Trento e ritorno, il problema è stato che mi sono alimentato male e il ritorno è stato un calvario con crampi che mi sono arrivati ancora a 30km da casa, feci cosi tanta fatica che al tempo abitando al terzo piano non riuscivo a saliere le scale dal dolore, ma non potevo fare tardi perchè era il giorno della partita dell'Italia ai mondiali la finale e non volevo perdermela... un giorno moemorabile i miei primi 150km (ed ultimi) poi dopo poco smisi per problemi di tempo con il lavoro ecc, ho riniziato ora dopo un sacco di anni ...
Niente di che, nessuna impresa memorabile, ma la ricordo sempre con piacere nonostande il dolore che ho sopportato nei ultimi km..
 

ogunde

Apprendista Passista
23 Luglio 2016
873
320
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Bici
bianchi infinito cv 2018
Luglio 2018, cinque giorni in Trentino, zona Moena-Canazei, ogni giorno un colle, Pordoi ecc.. mercoledì riposo, e invece leggiamo un cartello con su scritto "Passo Sella chiuso al traffico, solo bici…" Ma sì, passeggiatina, ed ecco che troviamo su, solo ciclisti!
20170705_113355.jpg
e poi 20 minuti sulla panchina accanto al rifugio a rimirare questo panorama
20170705_113705.jpg
Per due cicloturisti attempati come noi, il massimo! Ora rimane il sogno dello Stelvio, prima che diventi troppo duro...
 
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bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
15.259
11.657
Genova
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Colnago C60
Voglio essere breve ,perché ogni bel giro in bici che ho fatto e che faccio ancora adesso lascia in me delle emozioni.
Su tutte, la Campagna del nord
10 giorni in Belgio nella settimana santa del Ciclismo e partecipando a Giro delle Fiandre e Parigi Roubaix.
Poi le tante Nove Colli che ho fatto e che ogni anno cercavo di preparare al meglio per migliorare il mio risultato.
La Marmotte,per me la Granfondo più bella del mondo,c'è poco da dire ,è un tappone epico del Tour su salite che hanno fatto la storia,si pedala nella leggenda.
Ultimi ma al pari delle altre in quanto a bei ricordi,tutti i giri in montagna che ho fatto,dalle Alpi ai Pirenei...
La bici è emozione,felicità e voglia di scoprire posti nuovi e meravigliosi....in questo ultimo mese che non sono riuscito a pedalare la mia vita è più triste.
 

Zugnajima#11

Team Lotus Camel Honda
14 Giugno 2010
11.572
13.205
49
Nußdorf am Inn, Bayern
youtube.com
Bici
Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Bella iniziativa!
Di seguito, un racconto/ricordo che ogni tanto mi fa piacere rileggere. L'ho scritto per me diversi anni fa... da qui si capisce che non sono un giovanotto ma la bici di qualsiasi tipo mi ha sempre accompagnato e mi ha lasciato dei bei ricordi.

Quella volta che...

Bruno mi ha “rubato” la bicicletta.


primavera 1988

L’inverno era passato, le giornate si stavano allungando. Da poco mi era arrivata la bicicletta nuova, una Specialized Stumpjumper modello ’88 bicolore magenta/white pearl montata con il nuovo gruppo shimano deore xt con il freno posteriore U-brake come quella che avrebbe usato Paganessi (ex pro) in quella stagione.

Io e il mio amico Sebastiano eravamo tranquillamente seduti all’interno del bar della Marisa a far colazione con cappuccio e brioches e avevamo parcheggiato fuori le nostre mountain bike che allora si chiamavano “rampichini” dal nome del famoso modello Cinelli che ha lanciato la MTB in Italia.

Eravamo a Pizzino in val Taleggio, paesino di circa 100 abitanti, ci si conosceva tutti e la strada finiva li’.

Una volta arrivati a Pizzino non si puo’ proseguire, al massimo si torna indietro.

Automobili di passaggio zero. Io comunque ogni tanto buttavo l’occhio alla porta di vetro del bar per ammirare la mia spettacolare bici americana “non si sa mai” pensavo.

Al di la dalla siepe si vede arrivare un’auto, un’ammiraglia carica di mountain bike che attira la nostra curiosità.

Attendiamo di vedere chi arriva sorseggiando il nostro cappuccio.

Dei ragazzi scendono e iniziano a scaricare le bici che avevano sul tetto, un paio di ragazzini si aggirano vicino al bar e uno dei due nota la mia bici ed eccitato esclama: “guarda!!! Una Specialized StumpJumper!!!”. Non faccio in tempo a finire il cappuccio che quello salta su sulla mia bici e sparisce dalla mia vista.

Poooorc… Esco trafelato ma i ragazzi mi tranquillizzano, “e’ la prima che vedono, la sta’ solo provando”, a beh!

Sono i fratelli Salvi di Zogno che stanno andando a provare il percorso di una gara che stanno organizzando, bene.

Ci uniamo a loro nel giro e gli indico alcuni passaggi in discesa su mulattiera che secondo me possono essere un po’ pericolosi ma dicono che li conoscono bene perché hanno già fatto il giro. Infatti poi vedendo come andavano sia i grandi che i piccoli… i più scarsi eravamo noi.

Alla fine del giro ci salutiamo e ci diamo appuntamento per la gara.

Quel ragazzino tredicenne che e’ saltato sulla mia bici e che non aveva paura ad affrontare le mulattiere piene di sassi con la sua Salvi Karakorum si chiama Bruno Zanchi che qualche anno dopo conquistò il titolo di Campione del Mondo.

Ciao Bruno.
Mi sa che ti eri pittato le mutande a vedere uno che scappava via con la tua bici!!!

Discussione davvero bella, leggo i Vostri racconti e provo ad immedesimarmi in Voi, provare le Vostre emozioni, immaginare i luoghi che avete visto...
Stasera scrivo pure io un piccolo Post, ma da casa con tastiera nostrana (che questa non ha gli accenti) e con un paio di foto a contorno...
 
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Ipercool

Ciociaro
13 Agosto 2012
11.786
8.784
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Atina (Fr)
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Trek (alcune)
Tanti, tantissimi episodi da ricordare, alcuni talmente in là nel tempo che si confondono e si mescolano tra loro, tutti però hanno portato qualcosa di buono, anche quelli apparentemente (o drammaticamente) con risvolti negativi.

Agli albori del mio pedalare non c’erano gli strumenti di rilevazione, catalogazione e pubblicazione di oggi, i primi accrocchi a filo ti dicevano a quanto andavi e quanta strada avevi fatto fino a quel momento, ricordo ancora quando comprai il primo “altimeter” ad una fiera di non so più dove, era uno strumento a parte, sembrava una grande conquista. Tutti sappiamo quale siano le capacita di tali strumenti oggi, oggi possiamo condividere tutto in automatico, tanti anni fa tutto era invece solo oggetto di narrazione, meno tecnologico, sicuramente più romantico.

Il primo episodio che mi viene in mente è una discesa a manetta su una strettissima mulattiera da un posto qui chiamato “i tre confini” perché vi si incontrano i territori di Lazio, Abruzzo e Molise. All’improvviso si tronca di netto la parte superiore del cannotto di sterzo della mia MTB in alluminio, era ancora del tipo a filetto. La bicicletta, divisa in due, mi disarciona all’istante, per fortuna i pedali Shimano Deore (i primi automatici) si sganciano immediatamente, cado a terra e ruzzolo per un bel poco. Miracolosamente illeso recupero quel che resta del mezzo e percorrendo parecchi km a piedi sul sentiero di montagna raggiungo il primo avamposto della civiltà, il Santuario della Madonna di Canneto.

Lì c’era un telefono, dovetti cercare qualcuno che mi desse un GETTONE (!), chiamai mia moglie, che allora non era ancora tale, la quale venne a prendermi, sarà la prima di una lunga serie di volte. Nella totale incoscienza giovanile legai con del filo di ferro il moncone di cannotto dentro il telaio e traballando le andai incontro per alcuni km :wacko: .

Tutte le prime volte si ricordano sempre, i primi 100km, i primi 200, il primo over 10h, il primo 2.000m, il primo anno oltre 10.000km e tante altre.

In epoche recenti dovendo necessariamente estrarre e selezionare direi che come “avventura” simpatica che ricordo con piacere anche se potrebbe non sembrare tale potrei proporre questa:
https://www.bdc-mag.com/forum/threads/foratura-positiva.218202/

Il primo 200 in solitaria, bello, mi è piaciuto molto è stato questo:

In ambito gare (per modo di dire) la mia “migliore” in rapporto all’età (ora 57), sempre da paracarro quale sono, ma relativamente a me stesso, mi sento di dire sia stata la Strade Bianche di quest’anno, mi sono sentito proprio bene, ne ho raccontato qualcosa ai link che seguono:
https://www.bdc-mag.com/forum/threads/granfondo-strade-bianche-2019.236596/page-43#post-6357494
https://www.strava.com/activities/2204193074

Poi anche Cesenatico di quest’anno mi ha divertito ed appagato:

Ma le emozioni più intense rimangono quelle della prima Oetzy, quelle non credo possano sbiadire. Emozioni che ho cercato di raccontare al link che segue, mi pare possa essere una buona testimonianza di quello che può dare il ciclismo, anche se praticato per solo diletto ed a livelli agonisticamente irrilevanti quali il mio.

La smetto di annoiarvi, ma il fatto che anche un “atleta” insignificante come me possa avere tanta e tante cose da raccontare testimonia quale sia la grande valenza, la grande potenza, del ciclismo, sia come sport, sia soprattutto come esperienza di vita.

Sono fermo da due mesi, non mi è chiaro se e quando potrò riprendere.
E’ solo quando le cose vengono a mancare che si comprende quanto esse possano essere importanti.
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
26.377
18.619
.
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mia
Premessa: la bdc mi ha aiutato ad uscire da una situazione disperata.

Uno dei più bei ricordi è legato al primo giro del Lago di Garda (212km da dove parto io di solito ) forse perchè fin da ragazzino (11-12 anni) percorrendo strada secondarie mi cuccavo oltre 60 km con una sgangherata bici autocostruita.. staffe e Mc che cigolavano, sella mobile e gomme consunte eppure pur di viaggiare sulle due ruote e darmi una meta (il bagno al lago) mi facevo ore in bicicletta e quando guardavo il lago nutrivo in me il sogno che un giorno avrei percorso il suo perimetro a cavallo di una bella bike nuova e tuttamia.. e così è stato.
La prima volta della Cisa quindi casa > mare (anche qui circa 220km)
La prima volta dello Stelvio.
Tanti sono i ricordi per mia fortuna anche se giunti in età avanzata.. forse troppo, ma col senno di poi son capaci tutti.

Edit: ho modificato la premessa :oops:
 
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THE CLIMBER72

Passista
27 Aprile 2009
4.784
1.191
Sul vulcano della maremma!!!!
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Giant Tcr Advanced SL
Anche io ho tanti bei ricordi che sono ancora vividi nella mia mente,però uno su tutti la prima scalata fatta anni fà sul gavia da ponte di legno in occasione della gf pantani(cosi si chiamava all'epoca!)emozione pura!!!!!........e le volte che ci torno è sempre una scarica di adrenalina che altre salite non mi danno!!!!
 

pantanina.64

Apprendista Scalatore
29 Aprile 2014
2.036
3.191
59
vicino alla montagna
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spezzotto
Tantissimi bei ricordi ma, fra tutti, il giorno il cui un simpaticissimo dilettante è partito da casa con la speranza di incontrare la ciclista che il suo amico aveva incontrato la settimana precedente. Quella ciclista ero io e quel dilettante è mio marito. Ricordo con estremo piacere le gare alle quali ho partecipato, nel lontano 87, nonostante i miei genitori fossero contrari, perchè ho avuto il piacere di poter correre con la.mitica Canins, Bonanomi, Chiappa. Bei ricordi che rivivrei volentieri
 

Lightwave

Scalatore
26 Luglio 2013
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1.750
Padova
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B'Twin Triban 5
Bravi bravi! Io ricordo con piacere sì le piccole imprese che ritenevo impensabili, sì i grandi dislivelli, sì ammirare lo spettacolo offerto dalle grandi montagne (con una bellissima giornata pochi mesi fa sul Monte Grappa, con le nubi che ad una certa quota lasciavano il posto ad un bellissimo sole dando vita ad uno spettacolo unico), ma quello che ricordo (beh ricordo più o meno, la stanchezza al ritorno poi annebbiava tutto) con più piacere sono i primi giri in bici, dove ogni strada era una scoperta. Tutti quei piccoli particolari a cui ormai non faccio più caso essendo strade percorse centinaia di volte. Passare in un posto, non ricordarselo più e tentare di ritrovarlo nelle uscite successive. Anche a costo di cotte paurose. Ora sono molto più allenato, la bici continua a darmi grandissime soddisfazioni personali, ma mi manca un po' quella magia della scoperta...
Un'altra uscita a cui sono molto affezionato è un'uscita in gruppo di quest'anno, fermati a pranzo, birra e tanto ridere :))):