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Emozioni & Imprese
Quali sono le uscite/gare che ricordate con più piacere?
Testo
<blockquote data-quote="Ipercool" data-source="post: 6540333" data-attributes="member: 47688"><p>Tanti, tantissimi episodi da ricordare, alcuni talmente in là nel tempo che si confondono e si mescolano tra loro, tutti però hanno portato qualcosa di buono, anche quelli apparentemente (o drammaticamente) con risvolti negativi.</p><p></p><p>Agli albori del mio pedalare non c’erano gli strumenti di rilevazione, catalogazione e pubblicazione di oggi, i primi accrocchi a filo ti dicevano a quanto andavi e quanta strada avevi fatto fino a quel momento, ricordo ancora quando comprai il primo “altimeter” ad una fiera di non so più dove, era uno strumento a parte, sembrava una grande conquista. Tutti sappiamo quale siano le capacita di tali strumenti oggi, oggi possiamo condividere tutto in automatico, tanti anni fa tutto era invece solo oggetto di narrazione, meno tecnologico, sicuramente più romantico.</p><p></p><p>Il primo episodio che mi viene in mente è una discesa a manetta su una strettissima mulattiera da un posto qui chiamato “i tre confini” perché vi si incontrano i territori di Lazio, Abruzzo e Molise. All’improvviso si tronca di netto la parte superiore del cannotto di sterzo della mia MTB in alluminio, era ancora del tipo a filetto. La bicicletta, divisa in due, mi disarciona all’istante, per fortuna i pedali Shimano Deore (i primi automatici) si sganciano immediatamente, cado a terra e ruzzolo per un bel poco. Miracolosamente illeso recupero quel che resta del mezzo e percorrendo parecchi km a piedi sul sentiero di montagna raggiungo il primo avamposto della civiltà, il Santuario della Madonna di Canneto.</p><p></p><p>Lì c’era un telefono, dovetti cercare qualcuno che mi desse un GETTONE (!), chiamai mia moglie, che allora non era ancora tale, la quale venne a prendermi, sarà la prima di una lunga serie di volte. Nella totale incoscienza giovanile legai con del filo di ferro il moncone di cannotto dentro il telaio e traballando le andai incontro per alcuni km <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/wacko.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":wacko:" title="Wacko :wacko:" data-shortname=":wacko:" /> .</p><p></p><p>Tutte le prime volte si ricordano sempre, i primi 100km, i primi 200, il primo over 10h, il primo 2.000m, il primo anno oltre 10.000km e tante altre.</p><p></p><p>In epoche recenti dovendo necessariamente estrarre e selezionare direi che come “avventura” simpatica che ricordo con piacere anche se potrebbe non sembrare tale potrei proporre questa:</p><p><a href="https://www.bdc-mag.com/forum/threads/foratura-positiva.218202/" target="_blank">https://www.bdc-mag.com/forum/threads/foratura-positiva.218202/</a></p><p></p><p>Il primo 200 in solitaria, bello, mi è piaciuto molto è stato questo:</p><p>[URL unfurl="true"]https://www.strava.com/activities/1186671101[/URL]</p><p></p><p>In ambito gare (per modo di dire) la mia “migliore” in rapporto all’età (ora 57), sempre da paracarro quale sono, ma relativamente a me stesso, mi sento di dire sia stata la Strade Bianche di quest’anno, mi sono sentito proprio bene, ne ho raccontato qualcosa ai link che seguono:</p><p><a href="https://www.bdc-mag.com/forum/threads/granfondo-strade-bianche-2019.236596/page-43#post-6357494" target="_blank">https://www.bdc-mag.com/forum/threads/granfondo-strade-bianche-2019.236596/page-43#post-6357494</a></p><p>[URL unfurl="true"]https://www.bdc-mag.com/forum/threads/trek-madone-9-slr-icon-disc-di2-autoassemblata.236111/page-29#post-6357460[/URL]</p><p><a href="https://www.strava.com/activities/2204193074" target="_blank">https://www.strava.com/activities/2204193074</a></p><p></p><p>Poi anche Cesenatico di quest’anno mi ha divertito ed appagato:</p><p>[URL unfurl="true"]https://www.strava.com/activities/2379968381[/URL]</p><p></p><p>Ma le emozioni più intense rimangono quelle della prima Oetzy, quelle non credo possano sbiadire. Emozioni che ho cercato di raccontare al link che segue, mi pare possa essere una buona testimonianza di quello che può dare il ciclismo, anche se praticato per solo diletto ed a livelli agonisticamente irrilevanti quali il mio.</p><p>[URL unfurl="true"]https://www.bdc-mag.com/forum/threads/oetztaler-radmarathon-27-8-2017-per-quelli-che-ancora-sognano.213772/page-98#post-5964883[/URL]</p><p>[URL unfurl="true"]https://www.strava.com/activities/1155190279[/URL]</p><p></p><p>La smetto di annoiarvi, ma il fatto che anche un “atleta” insignificante come me possa avere tanta e tante cose da raccontare testimonia quale sia la grande valenza, la grande potenza, del ciclismo, sia come sport, sia soprattutto come esperienza di vita.</p><p></p><p>Sono fermo da due mesi, non mi è chiaro se e quando potrò riprendere.</p><p>E’ solo quando le cose vengono a mancare che si comprende quanto esse possano essere importanti.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ipercool, post: 6540333, member: 47688"] Tanti, tantissimi episodi da ricordare, alcuni talmente in là nel tempo che si confondono e si mescolano tra loro, tutti però hanno portato qualcosa di buono, anche quelli apparentemente (o drammaticamente) con risvolti negativi. Agli albori del mio pedalare non c’erano gli strumenti di rilevazione, catalogazione e pubblicazione di oggi, i primi accrocchi a filo ti dicevano a quanto andavi e quanta strada avevi fatto fino a quel momento, ricordo ancora quando comprai il primo “altimeter” ad una fiera di non so più dove, era uno strumento a parte, sembrava una grande conquista. Tutti sappiamo quale siano le capacita di tali strumenti oggi, oggi possiamo condividere tutto in automatico, tanti anni fa tutto era invece solo oggetto di narrazione, meno tecnologico, sicuramente più romantico. Il primo episodio che mi viene in mente è una discesa a manetta su una strettissima mulattiera da un posto qui chiamato “i tre confini” perché vi si incontrano i territori di Lazio, Abruzzo e Molise. All’improvviso si tronca di netto la parte superiore del cannotto di sterzo della mia MTB in alluminio, era ancora del tipo a filetto. La bicicletta, divisa in due, mi disarciona all’istante, per fortuna i pedali Shimano Deore (i primi automatici) si sganciano immediatamente, cado a terra e ruzzolo per un bel poco. Miracolosamente illeso recupero quel che resta del mezzo e percorrendo parecchi km a piedi sul sentiero di montagna raggiungo il primo avamposto della civiltà, il Santuario della Madonna di Canneto. Lì c’era un telefono, dovetti cercare qualcuno che mi desse un GETTONE (!), chiamai mia moglie, che allora non era ancora tale, la quale venne a prendermi, sarà la prima di una lunga serie di volte. Nella totale incoscienza giovanile legai con del filo di ferro il moncone di cannotto dentro il telaio e traballando le andai incontro per alcuni km :wacko: . Tutte le prime volte si ricordano sempre, i primi 100km, i primi 200, il primo over 10h, il primo 2.000m, il primo anno oltre 10.000km e tante altre. In epoche recenti dovendo necessariamente estrarre e selezionare direi che come “avventura” simpatica che ricordo con piacere anche se potrebbe non sembrare tale potrei proporre questa: [URL]https://www.bdc-mag.com/forum/threads/foratura-positiva.218202/[/URL] Il primo 200 in solitaria, bello, mi è piaciuto molto è stato questo: [URL unfurl="true"]https://www.strava.com/activities/1186671101[/URL] In ambito gare (per modo di dire) la mia “migliore” in rapporto all’età (ora 57), sempre da paracarro quale sono, ma relativamente a me stesso, mi sento di dire sia stata la Strade Bianche di quest’anno, mi sono sentito proprio bene, ne ho raccontato qualcosa ai link che seguono: [URL]https://www.bdc-mag.com/forum/threads/granfondo-strade-bianche-2019.236596/page-43#post-6357494[/URL] [URL unfurl="true"]https://www.bdc-mag.com/forum/threads/trek-madone-9-slr-icon-disc-di2-autoassemblata.236111/page-29#post-6357460[/URL] [URL]https://www.strava.com/activities/2204193074[/URL] Poi anche Cesenatico di quest’anno mi ha divertito ed appagato: [URL unfurl="true"]https://www.strava.com/activities/2379968381[/URL] Ma le emozioni più intense rimangono quelle della prima Oetzy, quelle non credo possano sbiadire. Emozioni che ho cercato di raccontare al link che segue, mi pare possa essere una buona testimonianza di quello che può dare il ciclismo, anche se praticato per solo diletto ed a livelli agonisticamente irrilevanti quali il mio. [URL unfurl="true"]https://www.bdc-mag.com/forum/threads/oetztaler-radmarathon-27-8-2017-per-quelli-che-ancora-sognano.213772/page-98#post-5964883[/URL] [URL unfurl="true"]https://www.strava.com/activities/1155190279[/URL] La smetto di annoiarvi, ma il fatto che anche un “atleta” insignificante come me possa avere tanta e tante cose da raccontare testimonia quale sia la grande valenza, la grande potenza, del ciclismo, sia come sport, sia soprattutto come esperienza di vita. Sono fermo da due mesi, non mi è chiaro se e quando potrò riprendere. E’ solo quando le cose vengono a mancare che si comprende quanto esse possano essere importanti. [/QUOTE]
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