Quella volta che: «Chi me l'ha fatto fare?»

Pancio

Apprendista Velocista
22 Ottobre 2012
1.422
1.221
Costa livornese
Visita sito
Bici
Phazek Quasar -Sab Saipan-Ferraccio da zonzo - MaxLelli crono
Il mio problema non è raccontare di "quella" volta, ma sceglierne una: se mi inoltro fra le volte che,al bivio corto/medio, sono rimasto solo a 70 km dalla fine, le volte che ho sbagliato strada (anche in una crono), le 2 volte che avevano gia' tolto le indicazioni stradali (e ora da che parte vado?), la volta che avevano gia' smontato l'arrivo, la volta che (gf maxlelli) riempivo la borraccia nel parcheggio... e vedo sfilare il gruppo partito da un paio di minuti(abbiamo anticipato la partenza di mezzora per il caldo: non ti e' arrivata la mail ieri pomeriggio? C@zzo ne so, il sabato pomeriggio l'ufficio e' chiuso) e, infine, le volte in cui "oggi la gamba non va" direi che di volte che ... ne ho accumulate tante da scriverci un libro.
 

golias

Factotum :-)
28 Marzo 2018
26.384
18.625
.
Visita sito
Bici
mia
Lo Stelvio.. la prima volta che lo feci (in verità l'ho fatto solo 2 volte)
Partenza da Tirano ;pirlùn^ e per non fare la galleria mi sono sorbito una salita al 22 % quasi a freddo e nelle gambe quell'anno (il secondo anno di bdc) avevo si e no 3-4 salite da circa 10 km :oops:
Inutile stare a raccontare la tregenda ma ricordo che negli ultimi tornanti, quando già si intravede il passo, ogni 100-150 mt ero fermo per riprendere le forze che venivano meno man mano che mi avvicinavo.. tanto che al passo la mia dolce metà aveva già trovato il filone di turno che si era gettato nella conquista.. filone che si è perfino intrufolato nella foto ricordo sotto il cartello dei 2780mt altitudine :mrgreen:
Di mai più, da dopo il lungo rettilineo e nei pressi del bivio per la Svizzera, ne ho sprecati a go-go.
 

Cancello del Roero

Ne resterà soltanto uno
Membro dello Staff
13 Ottobre 2013
6.882
3.073
50
Bra(Cn)
Visita sito
Bici
Blu
Di solito è implacabile il: «Tanto andiamo piano».
Una volta con il mio gruppo di amici abbiamo invitato un ragazzo a pedalare con noi, era poco che pedalava, gli abbiamo detto: vieni tranquillo tanto andiamo piano e ti aspettiamo... Dopo un po' ci siamo accorti che non c'era più, a una rotonda era talmente impiccato che ha girato e ci ha mollati li. :mrgreen:
 
  • Haha
Reactions: Zugnajima#11

drino74

Novellino
15 Giugno 2012
98
13
trieste
Visita sito
Bici
scapin pro evolution+wilier imperiale, entrambe chorus 9v e 11v
Maratona dles Dolomites 2016. 600 Km nelle gambe da inizio anno...ma vuoi limmitarti a fare il corto? No che diamine, si fà il lungo. E ci aggiungo il carico: decido di tenere buono il tempo fatto 2 anni prima e con 6000km in più. Parto bello pimpante e resisto dignitosamente fino al bivio medio-lungo perdendo solo 5 minuti. Fortunatamente un barlume di autoconservazione mi fà scegliere il percorso medio. 2 Km dopo si spegne la luce ed il Falzarego diventa la via crucis delle dolomiti. Il mur del giat mi sembra lo Zoncolan ed il falsopiano fino a Corvara non finisce mai. All'arrivo dissimulo sicurezza con la mia futura moglie che i guarda con compassione.
Naturalmente da quell'esperienza non ho apprso una cippa, tanto che dopo un paio di giorni di convalescenza con le gambe di piombo cosa faccio secondo voi? Facile esco con tutti i più forti della mia zona per cercare di rimettermi in forma il prima possibile... ma questa è un'altra storia...;pirlùn^;pirlùn^;pirlùn^
 

vindalooman

Gregario
1 Settembre 2013
690
729
Visita sito
Bici
scout anno 2000
da scarsone di 185 cm per xy kg oscillanti (dove x è troppo spesso 8 e raramente 7) di "chi me lo ha fatto fare" ne ho parecchie. La più bella è stata nell'agosto del 2017, quando, ingannato dagli altri anni dove con allenamento tutto sommato sommario mi ero preso delle piccole grandi soddisfazioni quali il piccolo San Bernardo, il gran San Bernardo, il Sella Ronda e lo Stelvio, sottovaluto l'annata di melma al lavoro che mi ha tolto tempo e voglia di allenarmi e il secondo giorno delle ferie agostane in Carnia, la mattina, saluto mia moglie dicendole "esco per un giretto, sono circa 50 km con un po' di salita, dovrei essere di ritorno per pranzo" sottovalutando, nell'ordine, i seguenti fattori

-il passo Pura (incluso nel "giretto") ha sì una media credo del 7%, ma nel bel mezzo ci sono 4 o 5 km fra il 9% e il 10% (vado a memoria, sono ancora troppo traumatizzato dal ricordo per controllare)
- il nostro appartamento si trovava a Sauris di sopra (e il "sopra" non è un particolare da nulla)

Ciò detto, indosso l'antivento e scendo in bici (ricordo di essermi posto la domanda se scendere in macchina e iniziare il giro da Ampezzo ed essermi detto "ma no dai, non sprechiamo tempo") fino al fondovalle raggiungendo Ampezzo e portando a casa il Pura con un po' di sofferenze, affronto la discesa e mi sembra di essermi ripreso un po' (mi sembra) per poi al lago, dopo le consuete fotine rendermi conto con orrore delle seguenti cose
- aver finito acqua e cibo (e le poche energie sul Pura)
- aver lasciato a casa i soldi
- non aver la minima idea di dove fosse una qualsivoglia fontana (se non una a 200 mt dall'appartamento)
- aver un accenno di crampo
- avere di fronte ancora 400 mt di dislivello e 6 km di salita (dopo un paio di km di illusorio falsopiano)
- essere nella cacca (mia moglie non ha la patente)

Sono state delle mezz'ore drammatiche, dove nei tratti pedalati penso che la mia velocità rasentasse i 5km/h (ho impensabili doti di equilibrista, l'ho scoperto allora :-) ) e questi tratti pedalati erano inframmezzati da congrue pause di riflessione su quanto sia illogico prenotare un albergo in cima ad una salita... inutile sottolineare come il pranzo con la moglie sia diventata una merenda a metà pomeriggio, preceduta da 5 minuti buoni a bere alla fontana appena sono arrivato a Sauris di Sopra.
Dopo quel giro ho ancora nei giorni seguenti girato per la Carnia (bellissima e poco affollata), ma mi sono premurato di fare giri che iniziassero sempre dal fondovalle ;-)

VindalooMan
 
  • Haha
Reactions: Shinkansen

charm

Pignone
22 Settembre 2010
149
16
Cosenza
Visita sito
Bici
Giant Speeder
Io dopo l'ennessiva volta che sono andato al centro storico del mio paese (non é semplice) mi son detto: ma chi caxxo me lo fa fare? Non lo farò mai più.
Eppure non mi credo l'ora di riandarci.
 

rapportoagile

Moderatoren
20 Agosto 2008
14.754
3.023
62
Settequerce (Bolzano)
Visita sito
Bici
Scapin Dyapason
questa è la mia genesi come ciclista:

Erano le 14.00 di un tiepido sabato pomeriggio di metà marzo di circa 31 o 32 anni fa. Il mio rampichino, quello con il manubrio triangolare cromato dal peso approssimativo di 18 kg (però compreso il portapacchi) era pronto. Mauro, il mio iniziatore alla MTB, e Gianluca, un altro amico neofita, mi aspettavano.
"Mauro, dove ci porti per la nostra prima avventura con queste biciclette, che in salita dovrebbero andare -quasi- da sole"?
-"Prendiamo la funivia di San Genesio e da lì verso il Putzer Kreuz, poi alla malga Möltner Kaser e poi giù a Bolzano".
Mauro è un "bravo" ragazzo, un po' chiacchierone e spesso le "spara" un po' grosse, ma devo a lui se sono diventato un ciclista, al suo entusiasmo contagioso. Ci fidavamo di lui a occhi chiusi, lui che la Cinelli Rampichino verde militare ce l'aveva già da un anno: era il nostro Guru!
Ed era l'unico ad indossare un abbigliamento ciclistico: io indossavo una tuta da ginnastica e un K-Way ripiegato a marsupio, Gianluca invece i jeans, una polo a maniche corte e una felpa intorno alla vita.
--------
Stazione di monte della Funivia di San Genesio (quota 1.100 m): i tre compari si avviano verso Valas e subito un cartello avverte: pendenza 14%. Nel giro di mezz'ora di pedalata in salita Gianluca ed io siamo "cotti". Il portaborraccia è vuoto: che ne sapevamo noi, che dovevamo portarci una borraccia? Mauro la borraccia ce l'ha, ma si è scordato di riempirla!
In più le nuvole sono improvvisamente aumentate e hanno coperto il sole, e porca miseria, la temperatura è precipitata. Fame e sete si fanno sentire sempre più. Mauro ci rassicura:"Tenete duro, tra poco arriviamo alla Möltner Kaser, e lì un'omelette gigante non ce la toglie nessuno"
"Anche due!" rispondo con l'acquolina in bocca.
Ecco il sentiero che conduce alla Möltner: o meglio, dovrebbe essere qui!? Infatti c'è, ma sotto mezzo metro di neve marcia. Non ci rimane altro che incamminarci sprofondando. Dopo poche decine di metri i piedi sono bagnati fradici e gelati! Raggiungiamo la benedetta malga.....ma....ma...ma, è chiusa!!! Ovvio che é chiusa, le malghe sono aperte con gli alpeggi delle vacche, quindi in estate. Mauro...che Dio ti fulmini!! Già, ma anche io e Gianluca il cervello lo avevamo spento!
E ora? Siamo quasi a 1800 m, fa un freddo becco e stiamo morendo di fame. Per fortuna i gestori della malga avevano lasciato la porta aperta (forse sapendo che esistono ciclisti sprovveduti). Entriamo in cucina e troviamo solo 1 kg di zucchero, con un angolo della confezione che presentava un buco sospetto (quasi certamente rosicchiato dai topolini). 1 kg di zucchero in tre: lo divoriamo a cucchiaiate! Va già meglio, ma quando usciamo dalla malga il sole è tramontato e si è alzato un vento freddo.
Siamo vestiti troppo poco e per fortuna troviamo dei sacchi di nylon vuoti, di quelli che contengono il concime. Tagliamo i buchi per testa e braccia e li indossiamo come gilet: tra l'altro sono anche gialli-quasi-fluo e quindi siamo precursori della legge sulla sicurezza stradale. Eravamo "avanti";noi .
Li indossiamo e fiondiamo...o meglio, ci vorremmo fiondare in discesa.
La neve ci costringe spesso a scendere; quando acquistiamo velocità...cadiamo. Per farla breve: raggiungiamo il fondo valle con il buio e pieni di lividi. Ci salutiamo al volo, senza neppure fermarci: è troppa la fretta di arrivare tra le sicure mura domestiche. Pedalo gli ultimi metri scuotendo la testa e pensando:"Mai più!!" Mezz'ora dopo, nella vasca da bagno con l'acqua caldissima, questo pensiero viene elaborato:"Mai più....senza il giusto equipaggiamento". E sono diventato un ciclista!