Randonnée permanente : Randonnèe del Friuli (Cervignano del Friuli, UD)

ShoRRe

Pignone
18 Ottobre 2013
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Cervignano del Friuli
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Bici
Radon Spire 6.0
Un celebre scrittore ha descritto il Friuli come "un piccolo compendio dell'universo".

Questo percorso vuole dimostrare sulla strada questa famosa definizione. Piano, collinare, lagunare, alpestre, città antiche e nuove, valli incontaminate ed isole assolate tutto in unico respiro.

La partenza si trova a Cervignano, nella sede della società I Draghi. Dapprima si punta a sud lungo la ciclabile Alpeadria verso il mare e Grado. Pochi kilometri e le rovine del foro e il millenario campanile dell'antica Aquileia faranno da sfondo al paesaggio.

Superata la laguna, in un tratto spettacolare della ciclabile e la città di sull'isola di Grado ritorniamo sul continente attraverso vaste campagne che portano verso i paesi della riva destra del Torre.

Lentamente il paesaggio si increspa avvicinandosi al Collio ed a Cormons. Qui inizia uno dei microcosmi più amati, con le dolci colline ricoperte di vigneti ben curati e alberi da frutto che regalano incantevoli vedute panoramiche.

Così fino alla prima salita della giornata che porta da Albana al santuario mariano di Castelmonte, lungo una strada dove le vigne cedono spazio a ciliegi selvatici, cocôlars secolari, querce frondose, fitto bosco.

Superata la rocca di Castelmonte inizia un viaggio attraverso una valle incantata tra prati aperti, boschi di castagni, vedute spettacolari, piccoli borghi quasi disabitati, curate cappelle votive nel mezzo della vegetazione. Un luogo dove la natura si offre nella sua bellezza più incorrotta.

È la via anche detta "panoramica delle valli", una strada che costeggia a lungo il confine con la Slovenia e rappresenta un vero regno sospeso tra i due paesi.

Giunti in località Crai, una picchiata ci porta a Clodig, dove comincia la seconda salita della giornata, il passo San Martino e che ci sposta da una valle all'altra (da Cosizza a quella dell'Alberone) verso l'ascesa al mitico monte Matajur, quell'inconfondibile sagoma piramidale che ha dominato costantemente l'orizzonte lungo il percorso fatto sin qui.

Al termine della salita, ai 1320 m del rifugio Pelizzo, la vista domina maestosamente tutto il territorio sottostante fino all'Adriatico nelle giornate terse.

In seguito, finita la lunga discesa, si approda in un altra valle ancora. Quella più conosciuta tra tutte, la valle del Natisone, fiume che costeggia a tratti la strada con i suoi colori cangianti ed attraenti.

Scendendo lungo la valle si raggiunge la capitale della zona, Cividale del Friuli, nel cui centro storico si trova la statua del fondatore Giulio Cesare, testimone d'eccezione del nostro passaggio.

Lasciata Cividale resta una facile scorribanda nella pianura fino alla città fortezza di Palmanova, dalla piazza esagonale in fine spirito geometrico.

Dopo la città stellata riprendiamo la ciclabile alpeadria, con un tratto sterrato non impegnativo, in direzione dell'arrivo a Cervignano.


Info : https://www.idraghiasd.it/randonnee-permanenti/randonnee-del-friuli/

Iscrizioni: https://www.audaxitalia.it/index.php?pg=brevetti_permanenti&org=253&obid=2224