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BDC-MAG.com
RCS Sport ha ufficializzato oggi le scelte delle wild card
Testo
<blockquote data-quote="bradipus" data-source="post: 6075513" data-attributes="member: 17208"><p>se il nostro movimento vale poco, è giusto dargli lo spazio che si merita, cioè poco.</p><p>credo sia il momento di uscire dal nostro provincialismo; la Nippo è la sedicesima squadra nel ranking europeo, e quasi metà dei punti li ha portati un solo corridore, Canola.</p><p></p><p>ci pensavo prima guardando la gara di CdM di ciclocross: i nostri 'campioncini' amati e coccolati (Bertolini, i due Braidot) sempre distanti, oltre il ventesimo posto, mentre tra le ragazze c'è una Alice Maria Arzuffi che ha avuto il coraggio di trasferirsi in Belgio durante la stagione, ed è arrivata sesta, dopo aver fatto metà gara al secondo posto.</p><p>così come Eva Lechner, settima, anche lei sempre di casa al nord.</p><p></p><p>il 'protezionismo' rispetto ai corridori di casa nostra ha fatto tanti danni ai tempi di Moser e Saronni, facendo sì che il Tour acquisisse una dimensione molto più importante rispetto al Giro; meglio non continuare su quella strada.</p><p>ci sono squadre italiane che chiuderanno? pazienza, se non hanno portato risultati è giusto che sia così.</p><p></p><p>anzi, a dirla tutta avrei preferito vedere al Giro la Cofidis, la Wanty o la Aqua Protect (prime tre nel ranking europeo) piuttosto che la Bardiani (trentanovesima) o la Wilier (cinquantesima).</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="bradipus, post: 6075513, member: 17208"] se il nostro movimento vale poco, è giusto dargli lo spazio che si merita, cioè poco. credo sia il momento di uscire dal nostro provincialismo; la Nippo è la sedicesima squadra nel ranking europeo, e quasi metà dei punti li ha portati un solo corridore, Canola. ci pensavo prima guardando la gara di CdM di ciclocross: i nostri 'campioncini' amati e coccolati (Bertolini, i due Braidot) sempre distanti, oltre il ventesimo posto, mentre tra le ragazze c'è una Alice Maria Arzuffi che ha avuto il coraggio di trasferirsi in Belgio durante la stagione, ed è arrivata sesta, dopo aver fatto metà gara al secondo posto. così come Eva Lechner, settima, anche lei sempre di casa al nord. il 'protezionismo' rispetto ai corridori di casa nostra ha fatto tanti danni ai tempi di Moser e Saronni, facendo sì che il Tour acquisisse una dimensione molto più importante rispetto al Giro; meglio non continuare su quella strada. ci sono squadre italiane che chiuderanno? pazienza, se non hanno portato risultati è giusto che sia così. anzi, a dirla tutta avrei preferito vedere al Giro la Cofidis, la Wanty o la Aqua Protect (prime tre nel ranking europeo) piuttosto che la Bardiani (trentanovesima) o la Wilier (cinquantesima). [/QUOTE]
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