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Triathlon
REPORT GARE: com'è andata?
Testo
<blockquote data-quote="Francutio" data-source="post: 6250405" data-attributes="member: 66417"><p>Fatto il volontario all'Elba (era anche la mia prima volta sull'isola da "grande", dato che ero andato solo a pochi anni con i miei ma non ricordavo granché) e anche dal mio punto di vista non posso che confermare la bellezza del contesto paesaggistico e la bontà dell'organizzazione di Scotti & Co. Una vera e proprio macchina da guerra, tutto curato nel dettaglio e unito ad una assolutamente non scontata ospitalità e cordialità costante, presente non solo nei momenti "pubblici" ma anche dietro alle quinte, dove provati dallo stress enorme che accumula chi si assume le responsabilità di far funzionare tutto al meglio è facile cedere a momenti di irritazione. Bravi, bravi, bravi.</p><p></p><p>L'unico elemento migliorabile, presente invero un po' in qualsiasi gara, è rappresentato dal contributo della popolazione locale. In un'area poi non così densamente popolata, non dovrebbe neanche essere impossibile vedere TUTTI fermi per un giorno ad assistere e contribuire alla realizzazione di una grande manifestazione, che in fondo porta benefici anche loro tra alberghi pieni a fine settembre per più notti, locali di ristorazione più frequentati, ecc. E ne porterebbe ancora di più se le attività commerciali per qualche giorno si "prestassero" all'evento, con offerte ad hoc.</p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p></p><p>Io ero ad uno dei ristori sul percorso podistico e di situazioni al di fuori del regolamento ne ho viste davvero un'infinità, con i giudici che chiudevano non uno, ma due occhi. Poi magari in altri punti sanzioni saranno anche state comminate, ma prendersela con i giudici non mi sembra corretto. Il regolamento non lo stilano loro, loro lo devono fare rispettare, gli atleti lo devono conoscere e (in gara) devono attenersi a quelle che sono le regole. Se si ritengono alcuni punti sbagliati è giusto far sentire la propria voce e tentare di cambiarli, ma non in sede di gara.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Francutio, post: 6250405, member: 66417"] Fatto il volontario all'Elba (era anche la mia prima volta sull'isola da "grande", dato che ero andato solo a pochi anni con i miei ma non ricordavo granché) e anche dal mio punto di vista non posso che confermare la bellezza del contesto paesaggistico e la bontà dell'organizzazione di Scotti & Co. Una vera e proprio macchina da guerra, tutto curato nel dettaglio e unito ad una assolutamente non scontata ospitalità e cordialità costante, presente non solo nei momenti "pubblici" ma anche dietro alle quinte, dove provati dallo stress enorme che accumula chi si assume le responsabilità di far funzionare tutto al meglio è facile cedere a momenti di irritazione. Bravi, bravi, bravi. L'unico elemento migliorabile, presente invero un po' in qualsiasi gara, è rappresentato dal contributo della popolazione locale. In un'area poi non così densamente popolata, non dovrebbe neanche essere impossibile vedere TUTTI fermi per un giorno ad assistere e contribuire alla realizzazione di una grande manifestazione, che in fondo porta benefici anche loro tra alberghi pieni a fine settembre per più notti, locali di ristorazione più frequentati, ecc. E ne porterebbe ancora di più se le attività commerciali per qualche giorno si "prestassero" all'evento, con offerte ad hoc. Io ero ad uno dei ristori sul percorso podistico e di situazioni al di fuori del regolamento ne ho viste davvero un'infinità, con i giudici che chiudevano non uno, ma due occhi. Poi magari in altri punti sanzioni saranno anche state comminate, ma prendersela con i giudici non mi sembra corretto. Il regolamento non lo stilano loro, loro lo devono fare rispettare, gli atleti lo devono conoscere e (in gara) devono attenersi a quelle che sono le regole. Se si ritengono alcuni punti sbagliati è giusto far sentire la propria voce e tentare di cambiarli, ma non in sede di gara. [/QUOTE]
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