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Tecnica
Bici e telai
Acciaio
ritorno all'acciaio?????
Testo
<blockquote data-quote="ciclisucarta" data-source="post: 1355936" data-attributes="member: 6587"><p>uh, che argomentone...</p><p> </p><p>secondo me bisogna distinguere: il punto non è tanto che a vendere la bici sia il costruttore stesso e non un intermediario (venditore). </p><p> </p><p>al di là del fatto la parola stessa 'venditore' ha sempre avuto una connotazione negativa (come sinonimo per intenderci di 'venditore di fumo'), tanto che ormai nel vocabolario aziendale è stata sostituita da quella di 'consulente', la figura dell'intermediario venditore non è necessariamente da screditare. </p><p> </p><p>l'intermediario (o, se preferiamo, il sistema della distribuzione) rende possibile ad esempio la vendita di un prodotto -industriale o artigianale che sia - al di fuori della città o del paese di produzione. se io abito dall'altra parte del mondo e voglio un telaio prodotto da un artigiano italiano ma non posso e non voglio sobbarcarmi il viaggio, oppure non sono in grado di ordinarlo direttamente, posso rivolgermi a un rivenditore locale. il venditore A vende i telai costruiti dal produttore B, con le due figure nettamente separate, in modo trasparente.</p><p> </p><p>diverso è il caso, e credo sia anche quello che fa davvero imbestialire slotcar, se io, venditore, mi spaccio per costruttore. </p><p> </p><p>in generale i problemi nascono in tutte le circostanze in cui le due figure A e B di prima si sovrappongono e non è chiaro dove comincia l'una e dove finisce l'altra. che è tra l'altro la maggioranza dei casi. <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" /></p><p> </p><p>non è un segreto che sia sempre stata prassi diffusa, se non la regola un po' a tutti i livelli, acquistare prodotti - nello specificio telai di bicicletta - da un costruttore occulto (il cosiddetto terzista), marchiarli con il proprio nome, e commercializzarli raccontando al mercato di esserne il costruttore.</p><p> </p><p>questo, puo' non avere alcun legame con la qualità del prodotto, che puo' essere eccelsa, per qualcuno 'non è bello', per altri rasenta addirittura la truffa. ma è quello che hanno sempre fatto sia i semplici assemblatori che gli stessi costruttori.</p><p> </p><p>nel mondo dei costruttori italiani esistono artigiani che sono - magari anche controvoglia - diventati industrie, dell'industria hanno adottato i volumi e le modalità di produzione, e costruiscono ottimi prodotti industriali.</p><p> </p><p>se io sono ben consapevole di questo, quando acquisto un prodotto da loro, non posso illudermi che sia costruito o anche solo rifinito personalmente dalle mani di chi lo firma con il suo nome. tutto quello che posso fare è fidarmi del marchio, che mi offre determinate garanzie di qualità.</p><p> </p><p>s</p><p>-------------</p><p>ciclisucarta.it</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="ciclisucarta, post: 1355936, member: 6587"] uh, che argomentone... secondo me bisogna distinguere: il punto non è tanto che a vendere la bici sia il costruttore stesso e non un intermediario (venditore). al di là del fatto la parola stessa 'venditore' ha sempre avuto una connotazione negativa (come sinonimo per intenderci di 'venditore di fumo'), tanto che ormai nel vocabolario aziendale è stata sostituita da quella di 'consulente', la figura dell'intermediario venditore non è necessariamente da screditare. l'intermediario (o, se preferiamo, il sistema della distribuzione) rende possibile ad esempio la vendita di un prodotto -industriale o artigianale che sia - al di fuori della città o del paese di produzione. se io abito dall'altra parte del mondo e voglio un telaio prodotto da un artigiano italiano ma non posso e non voglio sobbarcarmi il viaggio, oppure non sono in grado di ordinarlo direttamente, posso rivolgermi a un rivenditore locale. il venditore A vende i telai costruiti dal produttore B, con le due figure nettamente separate, in modo trasparente. diverso è il caso, e credo sia anche quello che fa davvero imbestialire slotcar, se io, venditore, mi spaccio per costruttore. in generale i problemi nascono in tutte le circostanze in cui le due figure A e B di prima si sovrappongono e non è chiaro dove comincia l'una e dove finisce l'altra. che è tra l'altro la maggioranza dei casi. :mrgreen: non è un segreto che sia sempre stata prassi diffusa, se non la regola un po' a tutti i livelli, acquistare prodotti - nello specificio telai di bicicletta - da un costruttore occulto (il cosiddetto terzista), marchiarli con il proprio nome, e commercializzarli raccontando al mercato di esserne il costruttore. questo, puo' non avere alcun legame con la qualità del prodotto, che puo' essere eccelsa, per qualcuno 'non è bello', per altri rasenta addirittura la truffa. ma è quello che hanno sempre fatto sia i semplici assemblatori che gli stessi costruttori. nel mondo dei costruttori italiani esistono artigiani che sono - magari anche controvoglia - diventati industrie, dell'industria hanno adottato i volumi e le modalità di produzione, e costruiscono ottimi prodotti industriali. se io sono ben consapevole di questo, quando acquisto un prodotto da loro, non posso illudermi che sia costruito o anche solo rifinito personalmente dalle mani di chi lo firma con il suo nome. tutto quello che posso fare è fidarmi del marchio, che mi offre determinate garanzie di qualità. s ------------- ciclisucarta.it [/QUOTE]
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