"Roma--> Ventimiglia" un regalo incredibile!

alboslr

Gregario
8 Settembre 2014
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atalaslr
Ciao a tutti ragazzi,
apro questa discussione per riassumere quella che è stata una delle esperienze più belle della mia vita e spero sia da ispirazione per una qualunque persona che è ancora indecisa sul bikepacking e fare viaggi di giorni in bici.
Non voglio essere prolisso, quindi iniziamo subito dalla bici:
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Ho deciso di non mettere la borsa davanti e alla fine non me ne sono pentito.Certamente quella del bikepacking è un'abilità che va sviluppata con l'esperienza e credo che per 4/6 giorni (dormendo in hotel/BnB/case in affitto) questa configurazione sia molto buona. Avevo dei dubbi in merito alla quantità di acqua (1 litro) e per questo ho comprato una sacca da 1 litro da Deca, ma non l'ho proprio portata perché ingombrava tantissimo. (SPOILER: alla fine ne ho fatto benissimo a meno!).
Prima tappa 105km 1350m. La prima sensazione, piuttosto fastidiosa è di una bici pesante (+ 7kg, senza acque) e con baricentro molto alto, che la rende goffa e poco "amichevole" da guidare. Sulle prime salite mi rendo conto che le gambe ci sono, ma che il peso che mi porto appresso è davvero dispendioso da smuovere. Cerco di non farmi prendere dall'euforia e utilizzo la testa, cercando di andare regolare e, anche sulle salite, andare di cadenza (alla fine di ogni giro ho registrato una cadenza >90rpm) ovviamente rapporti permettendo. Dovendo essere onesto, su qualche strappetto, un 34 davanti sarebbe stato di aiuto, ma anche 36/52 30/11 va bene per le mie gambe scrause.
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Seconda tappa 145km 1400m.
Mi sveglio con la paura di avere sulle gambe l'uscita di ieri, ma non è così! Molto fresco e gambe sciolte dalla prima pedalata. Questa seconda tappa è più ardua rispetto alla precedente e, non avendo tanto fondo nelle gambe, ho paura che la distanza si faccia sentire. Al contrario della giornata precedente non mi fermerò per un pranzetto veloce (pizzetta a Viterbo), poiché mi è rimasto davvero indigesto e ripartire dopo la pausa e la digestione attivata... non fa per me! Le prime 3 ore erano un vallonato classico di queste zone che però mi ha permesso di preservarmi per la salita di Radicofani (350m al 5%) che non ha presentato particolari difficoltà (230W medi, circa 85/90%ftp). Il problema è stato dopo; un diluvio costante di un oretta e mezzo che mi ha permesso di utilizzare la mantellina che mi ero portato, ma che mi ha ricordato di comprarmi dei copriscarpe che non ho mai avuto in vita mia! Finisco il giro mezzo zuppo e decido che mi sono meritato un bel calice di chianti e un po' di Ciccia (assumere un corretto quantitativo di proteine è stato davvero difficile!!!)
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Terza tappa 185km 900m.
Al contrario di quanto si può pensare questa tappa non era quella che mi spaventava di più. Infatti il dislivello era veramente pochissimo ed ho notato che la bici si comportava molto bene in pianura nonostante le ruote a profilo basso e le varie borse. Ho deciso di fare questa lunga tappa in modo da non metterci 6 giorni come preventivato, ma di mettercene uno in meno. È stata una scelta dettata dalla sensazione di gamba piena e di poca fatica accumulata. Il giro Inoltre iniziava con un costante falsopiano in discesa che da Siena mi ha portato verso Pontedera e poi verso la costa. La prima parte del giro infatti ho mantenuto facilmente i 30 km orari di Media che poi si sono abbassati nel pomeriggio causa traffico infinito nella costa da Viareggio in poi. Comunque non volevo fare record né tantomeno KOM quindi va benissimo così. Inoltre mantenendo una cadenza molto elevata, per lunghi tratti superiore alle 93 RPM di media sono arrivato a La Spezia senza grandi difficoltà e con tanta voglia di cibo. Ecco, quella del cibo è stata una delle noti dolenti che mi giri di più giorni possono essere discriminanti per la riuscita dell'impresa. Infatti quando arrivavo nel pomeriggio c'era da decidere cosa e dove mangiare. Vatti a fare la spesa dopo tutti quei chilometri e cucinare non è proprio una cosa che ti va di fare. Forse la cosa migliore è farsi una spesa piccola a base di affettati magri yogurt magro frutta e biscotti/pane in modo da mangiare qualcosa prima di cena e poi andare al ristorante, ma non abbuffarsi.
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Quarta tappa 165km 2100m.
Ecco questa è stata la tappa che mi ha spaventato di più è che senza alcun dubbio è stata la più dura. Infatti partendo da La Spezia c'è subito un bello strappetto di oltre 200 metri per uscire dalla città. Successivamente si ha un falsopiano che porta fino alla carrodano baracca che è una salita poco regolare di 9 km al 5% medio. Tutto questo nei primi 40 km che hanno tagliato non poco le gambe. Comunque decido di non fermarmi e cerco di alimentarmi molto bene e idratarmi allo stesso modo. Successivamente si hanno tanti piccoli strappi di 100/150m di dislivello che però sono riuscito ad affrontare con calma e senza fretta. Faccio un piccolo spuntino con annessa pausa a Genova per poi percorrere gli ultimi 50 km in un vallonato tipico della Liguria e delle sue panoramiche. Devo essere onesto, quel saliscendi finale mi ha fatto arrivare alla sera davvero molto stanco, sarà anche per l'accumulo di fatica dei giorni precedenti. Per contro so che la mia impresa è arrivata quasi al termine, visti i pochi km rimanenti, solo 120.
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Ultima tappa 120km 950m
Ultima tappa, la cosiddetta passerella. Semplicemente un giro nel ballonato della costiera Ligure, passando per la panoramica che regala degli scorci Incredibili e delle strade che sembrano disegnate per essere un circuito. Diciamo che è stata lontana dall'arrivo del Tour de France ai champs-elysées però ho avuto la fortuna di abbracciare una persona per me speciale e l'enorme regalo che mi è stato fatto dalla vita nel vivere delle emozioni incredibili che mi danno i brividi solo a raccontarle.
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Quindi dico: GRAZIE VITA, GRAZIE INFINITE!!!!!!!!!
 

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Zugnajima#11

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Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Ciao a tutti ragazzi,
apro questa discussione per riassumere quella che è stata una delle esperienze più belle della mia vita e spero sia da ispirazione per una qualunque persona che è ancora indecisa sul bikepacking e fare viaggi di giorni in bici.
Non voglio essere prolisso, quindi iniziamo subito dalla bici:
Vedi l'allegato 226656
Ho deciso di non mettere la borsa davanti e alla fine non me ne sono pentito.Certamente quella del bikepacking è un'abilità che va sviluppata con l'esperienza e credo che per 4/6 giorni (dormendo in hotel/BnB/case in affitto) questa configurazione sia molto buona. Avevo dei dubbi in merito alla quantità di acqua (1 litro) e per questo ho comprato una sacca da 1 litro da Deca, ma non l'ho proprio portata perché ingombrava tantissimo. (SPOILER: alla fine ne ho fatto benissimo a meno!).
Prima tappa 105km 1350m. La prima sensazione, piuttosto fastidiosa è di una bici pesante (+ 7kg, senza acque) e con baricentro molto alto, che la rende goffa e poco "amichevole" da guidare. Sulle prime salite mi rendo conto che le gambe ci sono, ma che il peso che mi porto appresso è davvero dispendioso da smuovere. Cerco di non farmi prendere dall'euforia e utilizzo la testa, cercando di andare regolare e, anche sulle salite, andare di cadenza (alla fine di ogni giro ho registrato una cadenza >90rpm) ovviamente rapporti permettendo. Dovendo essere onesto, su qualche strappetto, un 34 davanti sarebbe stato di aiuto, ma anche 36/52 30/11 va bene per le mie gambe scrause.
Vedi l'allegato 226659
Seconda tappa 145km 1400m.
Mi sveglio con la paura di avere sulle gambe l'uscita di ieri, ma non è così! Molto fresco e gambe sciolte dalla prima pedalata. Questa seconda tappa è più ardua rispetto alla precedente e, non avendo tanto fondo nelle gambe, ho paura che la distanza si faccia sentire. Al contrario della giornata precedente non mi fermerò per un pranzetto veloce (pizzetta a Viterbo), poiché mi è rimasto davvero indigesto e ripartire dopo la pausa e la digestione attivata... non fa per me! Le prime 3 ore erano un vallonato classico di queste zone che però mi ha permesso di preservarmi per la salita di Radicofani (350m al 5%) che non ha presentato particolari difficoltà (230W medi, circa 85/90%ftp). Il problema è stato dopo; un diluvio costante di un oretta e mezzo che mi ha permesso di utilizzare la mantellina che mi ero portato, ma che mi ha ricordato di comprarmi dei copriscarpe che non ho mai avuto in vita mia! Finisco il giro mezzo zuppo e decido che mi sono meritato un bel calice di chianti e un po' di Ciccia (assumere un corretto quantitativo di proteine è stato davvero difficile!!!)
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Terza tappa 185km 900m.
Al contrario di quanto si può pensare questa tappa non era quella che mi spaventava di più. Infatti il dislivello era veramente pochissimo ed ho notato che la bici si comportava molto bene in pianura nonostante le ruote a profilo basso e le varie borse. Ho deciso di fare questa lunga tappa in modo da non metterci 6 giorni come preventivato, ma di mettercene uno in meno. È stata una scelta dettata dalla sensazione di gamba piena e di poca fatica accumulata. Il giro Inoltre iniziava con un costante falsopiano in discesa che da Siena mi ha portato verso Pontedera e poi verso la costa. La prima parte del giro infatti ho mantenuto facilmente i 30 km orari di Media che poi si sono abbassati nel pomeriggio causa traffico infinito nella costa da Viareggio in poi. Comunque non volevo fare record né tantomeno KOM quindi va benissimo così. Inoltre mantenendo una cadenza molto elevata, per lunghi tratti superiore alle 93 RPM di media sono arrivato a La Spezia senza grandi difficoltà e con tanta voglia di cibo. Ecco, quella del cibo è stata una delle noti dolenti che mi giri di più giorni possono essere discriminanti per la riuscita dell'impresa. Infatti quando arrivavo nel pomeriggio c'era da decidere cosa e dove mangiare. Vatti a fare la spesa dopo tutti quei chilometri e cucinare non è proprio una cosa che ti va di fare. Forse la cosa migliore è farsi una spesa piccola a base di affettati magri yogurt magro frutta e biscotti/pane in modo da mangiare qualcosa prima di cena e poi andare al ristorante, ma non abbuffarsi.
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Quarta tappa 165km 2100m.
Ecco questa è stata la tappa che mi ha spaventato di più è che senza alcun dubbio è stata la più dura. Infatti partendo da La Spezia c'è subito un bello strappetto di oltre 200 metri per uscire dalla città. Successivamente si ha un falsopiano che porta fino alla carrodano baracca che è una salita poco regolare di 9 km al 5% medio. Tutto questo nei primi 40 km che hanno tagliato non poco le gambe. Comunque decido di non fermarmi e cerco di alimentarmi molto bene e idratarmi allo stesso modo. Successivamente si hanno tanti piccoli strappi di 100/150m di dislivello che però sono riuscito ad affrontare con calma e senza fretta. Faccio un piccolo spuntino con annessa pausa a Genova per poi percorrere gli ultimi 50 km in un vallonato tipico della Liguria e delle sue panoramiche. Devo essere onesto, quel saliscendi finale mi ha fatto arrivare alla sera davvero molto stanco, sarà anche per l'accumulo di fatica dei giorni precedenti. Per contro so che la mia impresa è arrivata quasi al termine, visti i pochi km rimanenti, solo 120.
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Ultima tappa 120km 950m
Ultima tappa, la cosiddetta passerella. Semplicemente un giro nel ballonato della costiera Ligure, passando per la panoramica che regala degli scorci Incredibili e delle strade che sembrano disegnate per essere un circuito. Diciamo che è stata lontana dall'arrivo del Tour de France ai champs-elysées però ho avuto la fortuna di abbracciare una persona per me speciale e l'enorme regalo che mi è stato fatto dalla vita nel vivere delle emozioni incredibili che mi danno i brividi solo a raccontarle.
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Quindi dico: GRAZIE VITA, GRAZIE INFINITE!!!!!!!!!
Bravo e Complimenti!!!
 

fulvosam

Apprendista Passista
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Canyon Endurace
@alboslr nel mio viaggio, nelle tappe più lunghe ci siamo fermati al supermercato, panino e affettato, coca e pausa lunghetta, si riparte un pelo lenti ma dopo pochi minuti si ritorna a far girare le gambe. Comunque cena e colazione sempre abbastanza abbondanti
 

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Cronoman
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Specialized Venge SWorks - Colnago CT2 HP titanio
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apro questa discussione per riassumere quella che è stata una delle esperienze più belle della mia vita e spero sia da ispirazione per una qualunque persona che è ancora indecisa sul bikepacking e fare viaggi di giorni in bici.
Non voglio essere prolisso, quindi iniziamo subito dalla bici:
Vedi l'allegato 226656
Ho deciso di non mettere la borsa davanti e alla fine non me ne sono pentito.Certamente quella del bikepacking è un'abilità che va sviluppata con l'esperienza e credo che per 4/6 giorni (dormendo in hotel/BnB/case in affitto) questa configurazione sia molto buona. Avevo dei dubbi in merito alla quantità di acqua (1 litro) e per questo ho comprato una sacca da 1 litro da Deca, ma non l'ho proprio portata perché ingombrava tantissimo. (SPOILER: alla fine ne ho fatto benissimo a meno!).
Prima tappa 105km 1350m. La prima sensazione, piuttosto fastidiosa è di una bici pesante (+ 7kg, senza acque) e con baricentro molto alto, che la rende goffa e poco "amichevole" da guidare. Sulle prime salite mi rendo conto che le gambe ci sono, ma che il peso che mi porto appresso è davvero dispendioso da smuovere. Cerco di non farmi prendere dall'euforia e utilizzo la testa, cercando di andare regolare e, anche sulle salite, andare di cadenza (alla fine di ogni giro ho registrato una cadenza >90rpm) ovviamente rapporti permettendo. Dovendo essere onesto, su qualche strappetto, un 34 davanti sarebbe stato di aiuto, ma anche 36/52 30/11 va bene per le mie gambe scrause.
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Seconda tappa 145km 1400m.
Mi sveglio con la paura di avere sulle gambe l'uscita di ieri, ma non è così! Molto fresco e gambe sciolte dalla prima pedalata. Questa seconda tappa è più ardua rispetto alla precedente e, non avendo tanto fondo nelle gambe, ho paura che la distanza si faccia sentire. Al contrario della giornata precedente non mi fermerò per un pranzetto veloce (pizzetta a Viterbo), poiché mi è rimasto davvero indigesto e ripartire dopo la pausa e la digestione attivata... non fa per me! Le prime 3 ore erano un vallonato classico di queste zone che però mi ha permesso di preservarmi per la salita di Radicofani (350m al 5%) che non ha presentato particolari difficoltà (230W medi, circa 85/90%ftp). Il problema è stato dopo; un diluvio costante di un oretta e mezzo che mi ha permesso di utilizzare la mantellina che mi ero portato, ma che mi ha ricordato di comprarmi dei copriscarpe che non ho mai avuto in vita mia! Finisco il giro mezzo zuppo e decido che mi sono meritato un bel calice di chianti e un po' di Ciccia (assumere un corretto quantitativo di proteine è stato davvero difficile!!!)
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Terza tappa 185km 900m.
Al contrario di quanto si può pensare questa tappa non era quella che mi spaventava di più. Infatti il dislivello era veramente pochissimo ed ho notato che la bici si comportava molto bene in pianura nonostante le ruote a profilo basso e le varie borse. Ho deciso di fare questa lunga tappa in modo da non metterci 6 giorni come preventivato, ma di mettercene uno in meno. È stata una scelta dettata dalla sensazione di gamba piena e di poca fatica accumulata. Il giro Inoltre iniziava con un costante falsopiano in discesa che da Siena mi ha portato verso Pontedera e poi verso la costa. La prima parte del giro infatti ho mantenuto facilmente i 30 km orari di Media che poi si sono abbassati nel pomeriggio causa traffico infinito nella costa da Viareggio in poi. Comunque non volevo fare record né tantomeno KOM quindi va benissimo così. Inoltre mantenendo una cadenza molto elevata, per lunghi tratti superiore alle 93 RPM di media sono arrivato a La Spezia senza grandi difficoltà e con tanta voglia di cibo. Ecco, quella del cibo è stata una delle noti dolenti che mi giri di più giorni possono essere discriminanti per la riuscita dell'impresa. Infatti quando arrivavo nel pomeriggio c'era da decidere cosa e dove mangiare. Vatti a fare la spesa dopo tutti quei chilometri e cucinare non è proprio una cosa che ti va di fare. Forse la cosa migliore è farsi una spesa piccola a base di affettati magri yogurt magro frutta e biscotti/pane in modo da mangiare qualcosa prima di cena e poi andare al ristorante, ma non abbuffarsi.
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Quarta tappa 165km 2100m.
Ecco questa è stata la tappa che mi ha spaventato di più è che senza alcun dubbio è stata la più dura. Infatti partendo da La Spezia c'è subito un bello strappetto di oltre 200 metri per uscire dalla città. Successivamente si ha un falsopiano che porta fino alla carrodano baracca che è una salita poco regolare di 9 km al 5% medio. Tutto questo nei primi 40 km che hanno tagliato non poco le gambe. Comunque decido di non fermarmi e cerco di alimentarmi molto bene e idratarmi allo stesso modo. Successivamente si hanno tanti piccoli strappi di 100/150m di dislivello che però sono riuscito ad affrontare con calma e senza fretta. Faccio un piccolo spuntino con annessa pausa a Genova per poi percorrere gli ultimi 50 km in un vallonato tipico della Liguria e delle sue panoramiche. Devo essere onesto, quel saliscendi finale mi ha fatto arrivare alla sera davvero molto stanco, sarà anche per l'accumulo di fatica dei giorni precedenti. Per contro so che la mia impresa è arrivata quasi al termine, visti i pochi km rimanenti, solo 120.
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Ultima tappa 120km 950m
Ultima tappa, la cosiddetta passerella. Semplicemente un giro nel ballonato della costiera Ligure, passando per la panoramica che regala degli scorci Incredibili e delle strade che sembrano disegnate per essere un circuito. Diciamo che è stata lontana dall'arrivo del Tour de France ai champs-elysées però ho avuto la fortuna di abbracciare una persona per me speciale e l'enorme regalo che mi è stato fatto dalla vita nel vivere delle emozioni incredibili che mi danno i brividi solo a raccontarle.
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Quindi dico: GRAZIE VITA, GRAZIE INFINITE!!!!!!!!!
Molto bravo !!! Bella impresa !!!