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<blockquote data-quote="Ubaldo" data-source="post: 4545529" data-attributes="member: 10458"><p>bhè, praticamente fa preparazione di corsa di base sempre e ha mollato la bici nel famoso periodo specifico, cioè quello in cui si fanno i lunghissimi, corredati da medi notevoli e le ripetute con recupero a ritmo maratona.</p><p>Io che per ora non sono andato oltre la mezza maratona, perchè ho preferito le gare più brevi e veloci, sono riuscito a coniugare la corsa con una residua uscita di ciclismo settimanale (che mi serve molto per la forza, principalmente ho beneficiato nel lavoro di quadricipite ai fini dei collinari con discese difficili ed il fuoristrada). Però, effettivamente, se si vuol preparare una distanza da fondo come la maratona o una ultra, tocca ridurre molto la bici, per far le cose per bene. E far le cose per bene vuol dire correre con un RMA che non sia il ritmo del lento, ma il classico ritmo tra lento e medio (il lento svelto, se non si corre sopra le 3h30' massimo, altrimenti la vedo dura stare sulle gambe tante ore a LS)</p><p></p><p>bhè, Fabio, se fai pratica di uno stile così particolare e irregimentato, direi che puoi dirci tu come ti trovi. Il chi running prende molto dalla corsa naturale (peraltro so che c'è una lista di scarpe da usare e sono di solito molto comunicative e a basso drop), enfatizzando parecchio lo stacco del piede. Diciamo che si concentra tantissimo sulla qualità dell'appoggio e sulla necessità di avere tempi di appoggio ridottissimi. Da qualche video che ho visto trovo la posizione di corsa un po' seduta, pur utilizzando per bene (così si dice) la forza di gravità. Insomma, non saprei dare un parere specifico, anzi vorrei sapere cosa ne pensi tu e come ti trovi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ubaldo, post: 4545529, member: 10458"] bhè, praticamente fa preparazione di corsa di base sempre e ha mollato la bici nel famoso periodo specifico, cioè quello in cui si fanno i lunghissimi, corredati da medi notevoli e le ripetute con recupero a ritmo maratona. Io che per ora non sono andato oltre la mezza maratona, perchè ho preferito le gare più brevi e veloci, sono riuscito a coniugare la corsa con una residua uscita di ciclismo settimanale (che mi serve molto per la forza, principalmente ho beneficiato nel lavoro di quadricipite ai fini dei collinari con discese difficili ed il fuoristrada). Però, effettivamente, se si vuol preparare una distanza da fondo come la maratona o una ultra, tocca ridurre molto la bici, per far le cose per bene. E far le cose per bene vuol dire correre con un RMA che non sia il ritmo del lento, ma il classico ritmo tra lento e medio (il lento svelto, se non si corre sopra le 3h30' massimo, altrimenti la vedo dura stare sulle gambe tante ore a LS) bhè, Fabio, se fai pratica di uno stile così particolare e irregimentato, direi che puoi dirci tu come ti trovi. Il chi running prende molto dalla corsa naturale (peraltro so che c'è una lista di scarpe da usare e sono di solito molto comunicative e a basso drop), enfatizzando parecchio lo stacco del piede. Diciamo che si concentra tantissimo sulla qualità dell'appoggio e sulla necessità di avere tempi di appoggio ridottissimi. Da qualche video che ho visto trovo la posizione di corsa un po' seduta, pur utilizzando per bene (così si dice) la forza di gravità. Insomma, non saprei dare un parere specifico, anzi vorrei sapere cosa ne pensi tu e come ti trovi. [/QUOTE]
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