Salite e percorsi "Gravel" tra cuneese e torinese

riky76

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no, niente fori, queste borse (quella che vedi è una imitazione anche se molto ben fatta) sono la cosa più comoda e ben fatta per viaggiare che abbia mai provato, e soprattutto non ti devi accollare il peso (tanto) del portapacchi

https://www.apidura.com/
 

kikhit

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una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse

Quella in foto è ottima e sarà acquisto a breve per giri di qualche giorno, ma per viaggi lunghi, se debbo portarci anche tenda, abbigliamento invernale ecc., è un po' limitante... prima o poi due chiacchiere con Zino vado a farle!
 

riky76

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Quella in foto è ottima e sarà acquisto a breve per giri di qualche giorno, ma per viaggi lunghi, se debbo portarci anche tenda, abbigliamento invernale ecc., è un po' limitante... prima o poi due chiacchiere con Zino vado a farle!

molto bene! come tutti gli artigiani è fatto a suo modo ed ha i suoi tempi ma poi i risultati sono sempre di alto livello!
 

riky76

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ok, allora salito ieri dal versante Valsusino.
Lo sterrato a mio modo di vedere (7km) è in condizioni decisamente buone, non ho mai avuto alcuna incertezza nel salire. Il problema è che i tratti messi un po' peggio coincidono anche con quelli a maggior pendenza e parliamo del 12-14% ed è il mix a rendere il tutto difficile, ma ripeto senza mai farmi minimamente pensare a scendere e spingere.

Tutt'altra situazione scendendo verso la valle di Lanzo: lì la prima parte è molto rovinata e smossa, quindi massima attenzione e sono sceso con mooolta cautela, decisamente messo peggio e non mi avventurerei a salir da quel lato ora sapendolo. Anche il tratto asfaltato a scendere è messo decisamente male e alcuni tratti molto esposti che mi han fatto andar giù a freno a mano tirato....

i posti però sono di una bellezza clamorosa!

https://www.strava.com/activities/651665209
 

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kikhit

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Ottimo, bravo! Sempre più voglia di fare un salto da Zino... chissà, verso l'inverno
 

matteof93

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vedo con piacere che il thread è vivo e vegeto, temevo finisse nel dimenticatoio quando l'ho aperto....

appena ho voglia mi rileggo le varie pagine e aggiungo le salite nuove al post iniziale
 

kikhit

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una bitumiera e altri aggeggi a pedali con due ruote più o meno grasse
Sabato ho fatto il Finestre da Depot, in modalità turistica, con calma e godendomi i panorami e la compagnia: sempre una bella salita, con il primo tratto fino a Pra Catinat poco trafficato e con buon bitume e pendenze piacevoli. La vera chicca è lo sterro, leggermente al limite per bdc (chi trova bruttino quello da Susa, lasci perdere), ma con Michelin Pro 4 da 23mm non ho avuto alcun problema e non ho mai dovuto mettere piede a terra (se non per fare due foto). E' un bel lungo falsopiano, l'unico tratto in cui sale è bitumato, e si trovano anche diverse fontane.
Consigliato!
 

MrSpock

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Oggi sono andato a mettere le ruote sullo sterrato del Trucco/Riposa(2160m), dove si parte per scalare a piedi il Rocciamelone (3538m).

Sterrato sistemato per la Red Bull K3 e in condizioni perfette, quasi al livello di quello del Colle delle Finestre quando passa il Giro d'Italia. Oltretutto sono stati riasfaltati molti tratti nella pineta che non erano in buone condizioni. Ottima occasione per chi volesse provare questa salita che è dura quanto se non di più del Colle delle Finestre. Si sale e scende tranquillamente con BdC e copertoni normalissimi da 23.

14,5km x 1245m asfaltati (494m-1739m - 8,5%)
4,5km x 421m sterrati (1739m-2160m - 9,3%)

https://www.strava.com/activities/675918601














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matteof93

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[MENTION=11324]MrSpock[/MENTION] in Val Susa avete davvero molte salite sterrate con fondo in ottime condizioni, beati voi

Qua da me potrebbe valere la stessa cosa, i percorsi non mancano ma manca la manutenzione. Vuoi per scelta vuoi per diversa destinazione d'uso delle strade stesse, ci pensavo ieri passando per la sterrata che da poco oltre Rorà conduce fino a Rucas...sarebbe una strada abbastanza suggestiva con il passaggio attraverso le cave di pietra ma chiaramente serve più ai camion che a biker\turisti perciò il fondo è quello che è...
 

falzone

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Fatta sabato scorso dopo Moncenisio, Scala, Monginevro...brutta bestiola, alle 14.30 piuttosto calda...
 

MrSpock

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Fatta sabato scorso dopo Moncenisio, Scala, Monginevro...brutta bestiola, alle 14.30 piuttosto calda...

A chi lo dici, io l'ho fatta pertendo alle 13.36 da casa e fino a quasi 1500m di quota il termometro del Garmin non è sceso sotto i 30 gradi. Cosa rarissima su quella salita visto che di solito quando si entra nella pineta la temperatura precipita sotto i 20 gradi anche in piena estate...

Comunque esattamente che giro hai fatto per includere tutte queste salite in un unico giro?
 

falzone

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Saliti al Moncenisio con l'idea di fare Plan du Lac o in alternativa l'anello del Galibier, abbiamo desistito causa vento contrario e fortissimo sul Moncenisio.
Girato la bici indietro siamo riscesi a Susa, quindi Exilles, Oulx, Bardonecchia, Les Arnauds, Col della Scala, La Vachette, Colle del Monginevro, Cesana, Brusson, Grange, Cesana, Salbeltrand, Susa, metà salita La Riposa, Venaus, Susa.
Alla fine sono venuti 220 con poco meno di 5000 +
 

Violinbici

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Non so come fate.

Onestamente avendo fatto da poco il Moncenisio la trovo una salita eterna...le pendenze consentono di certo di dosarsi senza problemi ma a quel punto si arriva su dopo oltre 2 ore di salita e onestamente la voglia mentale di pensare che da lì comincia un giro con altri 300 mt d+ è per me una tortura inimmaginabile

Comunque complimenti
 

falzone

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Ovviamente dipende da tantissimi fattori ma il giro che abbiamo fatto è fattibile dalla maggior parte dei cicloturisti, a condizione che siano abituati a distanze e durate di quel tipo.
Indubbiamente le pendenze sempre abbordabili delle prime salite ti permettono di non affaticare eccessivamente la gamba (a differenza di salite come Fauniera o simili...) - naturalmente dipende dal ritmo ecc. -
Nella mia esperienza spesso è l'aspetto psicologico, come tu stesso hai sottolineato, che ti limita: ci sono amici che si "rifiutano" di percorrere più di 100 km, benché siano distanze ampiamente alla portata.
Inoltre fare grandi dislivelli in montagna è certamente più facile che farli in Langa, o perlomeno la fatica percepita sembra essere superiore.
Poi come detto ci sono tante variabili da considerare...
 

Violinbici

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Sicuro, concordo al 100%

Io parlo solo dell'aspetto mentale perchè so benissimo che se uno si mette in testa una cosa in qualche modo la fa al proprio ritmo.

Io una zuppa così potrei pensarla solo e solamente per raggiungere posti mai visti o per fare uno spostamento...mai per tornare alla macchina.
Preferisco fare due giri da 110 km. Anche perchè dopo una roba così starei senza toccare la bici almeno 3-4 giorni
 

MrSpock

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Ho fatto un giro simile 3 anni fa con Monce, Plan du Lac (meraviglioso), Galibier e Mongi. Era venuta fuori una cosa da 243,34km x 5856m.

https://www.strava.com/activities/64784997


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MrSpock

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Riprendo questo post perché al terzo tentativo finalmente sono riuscito a tastare questo sterrato che di fatto è la prosecuzione della salita di Santa Chiara. La prima volta mi mancava il tempo, la seconda (due giorni fa) ho dovuto tornare indietro dopo circa 1km di sterrato per l'arrivo di un minacciosissimo temporale...

In pratica la prima parte della salita è quella del Moncenisio che parte da Susa e passa per Giaglione. Poco prima della piana di San Martino si prende però un bivio sulla sinistra che porta in Val Clarea. Dopo circa 1,2km si svolta su un bivio a destra e inizia la vera, durissima, salita: 4,2 km con una pendenza media del 10,8% e punte al 16%, fortunatamente asfaltati. Terminato l'asfalto inizia uno sterrato che, almeno nei primi 2km all'interno della pineta, non presenta particolari difficoltà. È uno sterrato compatto e a tratti pietroso (ma pietre "fisse", non pietrisco). All'uscita della pineta si apre un panorama stupendo con uno sterrato che a tratti diventa più pietroso e difficoltoso, ma più per le pendenze che per la bruttezza dello sterrato in sè. Infatti parliamo di una salita che comunque resta sempre tra 9% e 11%. Facendo un po' di attenzione nei tornanti comunque alla fine si arriva tranquillamente fino a dove inizia la condotta forzata ENEL. Ho provato a proseguire un pezzo anche oltre ma le pendenze si impennano ulteriormente oltre il 12%-13%, e con uno sterrato del genere diventa un esercizio di equilibrismo.

Discesa da fare lentamente e con le dovute cautele (ci ho messo 25 minuti circa a rifare lo sterrato), ma fattibile con i miei soliti copertoni da 23.

Riassumendo:

7,4km x 560m - Susa-Bivio Santa Chiara (500m-1060m - 7,6%)
4,2km x 453m - Bivio Santa Chiara-Pra Piano,Inizio Sterrato (1060m-1513m - 10,8%)
3,4km x 345m - Pra Piano,Inizio Sterrato-Inizio Condotta ENEL (1513m-1858m - 10,1%)
0,6km x 77m - Inizio Condotta ENEL-Tornante 10 (1858m-1935m - 12,8%)

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molto interessante, prima o poi mi assemblo una gravel (sto valutando il da farsi) e vengo a fare un po' di belle sterrate in Val Susa :)