ciao,
ieri ho realizzato la mia piccola impresa; sono riuscito a salire a San Pellegrino in Alpe dal versante toscano, ricevendo all'arrivo pure un attestato di merito....
Ero già arrivato a San Pellegrino gli anni scorsi, ma sempre dal docile versante modenese.
Ieri, approfittando di un periodo di grande condizione, ho sfidato me stesso; ho parcheggiato auto a Civago, mi sono scaldato con un paio di salite (Roncadello e Passo Radici), lunga discesa verso Catelnuovo, poi al bivio a sinistra in direzione Chiozza/SanPellegrino.
La salita dal bivio misura 13Km esatti, quindi non è lunga; comke rapporti ho alternato il 34/26 e 34/28 nei primi 11Km e il 34/30 negli ultimi due, dove se lo avessi avuto, avrei usato anche il 32.....
I primi 11Km sono regolari, tipo Stelvio o prima parte del Grappa, oscillano dal 8 al 11% di media
Poi ai -2Km dall'arrivo compare un cartello che indica pendenza media 18% e una scritta sull'asfalto "adesso inizia la rumba"
Questi 2Km sono infernali, alternano degli strappi oltre il 20% a momenti invece più umani sul 15%. Se ben ricordo, sono sei le strappate oltre il 20%, lunghe dai 200 ai 300 metri l'una. Se fosse stata continua, sarebbe stato come il Muro di Sormano e mi avrebbe costretto a fermarmi e scendere dalla bici.
Invece ce l'ho fatta, mi ci è voluta tanta fatica e un sacrificio opsico fisico enorme, ma ce l'ho fatta, senza mai mettere il piede a terra!!
Sono stato anche fortunato che la giornata era soleggiata ma fresca e non c'era traffico, fattore che mi ha permesso di zigzagare e affrontare i tornanti sempre all'esterno.
All'arrivo sono entrato in una trattoria ove, oltre a dissetarmi e rifocillarmi, mi hanno anche gentilmente regalato un attestato di merito; viene consegnato ad ogni ciclista che sale il versante toscano.
In vita mia una fatica simile la avevo fatta solo a salire il Grappa da Semonzo, anche se devo considerare che in quella occasione avevo una condizione peggiore di quella attuale.
Quindi posso dire essere stata la mia salita più dura mai fatta sino ad ora
ieri ho realizzato la mia piccola impresa; sono riuscito a salire a San Pellegrino in Alpe dal versante toscano, ricevendo all'arrivo pure un attestato di merito....
Ero già arrivato a San Pellegrino gli anni scorsi, ma sempre dal docile versante modenese.
Ieri, approfittando di un periodo di grande condizione, ho sfidato me stesso; ho parcheggiato auto a Civago, mi sono scaldato con un paio di salite (Roncadello e Passo Radici), lunga discesa verso Catelnuovo, poi al bivio a sinistra in direzione Chiozza/SanPellegrino.
La salita dal bivio misura 13Km esatti, quindi non è lunga; comke rapporti ho alternato il 34/26 e 34/28 nei primi 11Km e il 34/30 negli ultimi due, dove se lo avessi avuto, avrei usato anche il 32.....
I primi 11Km sono regolari, tipo Stelvio o prima parte del Grappa, oscillano dal 8 al 11% di media
Poi ai -2Km dall'arrivo compare un cartello che indica pendenza media 18% e una scritta sull'asfalto "adesso inizia la rumba"
Questi 2Km sono infernali, alternano degli strappi oltre il 20% a momenti invece più umani sul 15%. Se ben ricordo, sono sei le strappate oltre il 20%, lunghe dai 200 ai 300 metri l'una. Se fosse stata continua, sarebbe stato come il Muro di Sormano e mi avrebbe costretto a fermarmi e scendere dalla bici.
Invece ce l'ho fatta, mi ci è voluta tanta fatica e un sacrificio opsico fisico enorme, ma ce l'ho fatta, senza mai mettere il piede a terra!!
Sono stato anche fortunato che la giornata era soleggiata ma fresca e non c'era traffico, fattore che mi ha permesso di zigzagare e affrontare i tornanti sempre all'esterno.
All'arrivo sono entrato in una trattoria ove, oltre a dissetarmi e rifocillarmi, mi hanno anche gentilmente regalato un attestato di merito; viene consegnato ad ogni ciclista che sale il versante toscano.
In vita mia una fatica simile la avevo fatta solo a salire il Grappa da Semonzo, anche se devo considerare che in quella occasione avevo una condizione peggiore di quella attuale.
Quindi posso dire essere stata la mia salita più dura mai fatta sino ad ora