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<blockquote data-quote="caedar" data-source="post: 6022981" data-attributes="member: 83856"><p>Scusami, ma nelle tue condizioni, che io ho già vissuto tre anni fa, ti è andata tutto sommato bene.</p><p></p><p>Alimentati meglio. Mangia qualcosa in più prima di uscire. Il gel non è male, ma qualcosa di più naturale forse è anche meglio.</p><p>Anticipa se puoi la colazione. La partenza del giro deve avvenire quando il tuo corpo ha già iniziato ad assimilare le sostanze nutritive che, anche se sono ad alta digeribilità, necssitano di tempo per essere trasformate in energia utile ai muscoli.</p><p></p><p>Adegua la tua andatura. Parti piano, se riesci cresci dopo una frazione di riscaldamento, controlla le tue pulsazioni e sensazioni cercando di salvare la gamba per almeno due terzi del giro. Poi se avrai tanta energia e ti sentirai davvero benissimo, butta giù tutto nell'ultima parte.</p><p></p><p>Se fai un tracciato nuovo e totalmente inedito studiati un filino l'altimetria. Scopri dove sono le salite più dure. Per te, come per me, le salite in doppia cifra sono da affrontare con massima consapevolezza dei limiti fisici (peso elevato in salita vuol dire tanti watt per fare velocità modeste, quasi ridicole) senza nessuna paura se si dovesse scendere subito al 28 o più. Meglio fare la salita da subito in difesa che non affrontarla con una certa spavalderia nella prima fase, andare fuori giri e morire a metà, conla fatica immane che resta per arrivare a scollinare. Sali piano. Se sei solo fatti coraggio, trova il tuo ritornello motivazionale. Io ho il mio per i momenti più duri: ogni pedalata in più è una pedalata in meno che mi separa dalla vetta. Nei momenti più alienanti, quando davvero la fatica ti massacra, io penso a qualcisa di positivo posto in cima allo scollinamento. Magari in questo caso, se sono 600 metri di salita, basta solo stringere i denti.</p><p></p><p>Alimentarsi in corsa è una buona idea. Bere è necessario. Privilegia barrette più complesse come primo cibo da assumere dopo la prima ora, passa a barrette più leggere e digeribili (non al cioccolato che è complesso da assimilare) magari con magnesio che attenua la sensazione di fatica, passa infine ai gel per una riserva di energia immediata, una sferzata per affrontare un passaggio o la fine di una salita molto lunga e dura. Evita di mangiare nella oarte terminale della tua uscita. Inutile mangiare a 10km dalla fine, a meno che siano una salita costante e impegnativa. Tieni conto che da quando mangi a quando hai a disposizione l'energia passa del tempo e il tuo corpo deve fare un lavoro in più. Quindi evita di ingolfarti (ho mangiato non sento beneficio, mangio di nuovo a distanza di poco tempo o introduco un gel).</p><p></p><p>Fatta tutta la paternale... Non deprimerti. Stai imparando. E non smetterai mai di imparare.</p><p>Io negli ultimi anni ho preso una quantità di lezioni dure da dover meditare per i prossimi anni. Le cotte sono state più di una. Tutte per motivi diversi, ma di fondo non mi gestivo bene. Poi ho iniziato ad ascoltare meglio il mio corpo. Pian piano si migliora.</p><p></p><p>Auguri oer la tua uscita da 100km. Arriverà e ti lascerà una piacevole sensazione di avercela fatta, seguita subito dal desiderio di fare qualcosa di più. E quindi avabti a pedalare per raggiungere il nuovo obiettivo.</p><p>Auguri. </p><p></p><p>Sent from my ASUS_P00I using <a href="http://r.tapatalk.com/byo?rid=92939" target="_blank">BDC-Forum mobile app</a></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="caedar, post: 6022981, member: 83856"] Scusami, ma nelle tue condizioni, che io ho già vissuto tre anni fa, ti è andata tutto sommato bene. Alimentati meglio. Mangia qualcosa in più prima di uscire. Il gel non è male, ma qualcosa di più naturale forse è anche meglio. Anticipa se puoi la colazione. La partenza del giro deve avvenire quando il tuo corpo ha già iniziato ad assimilare le sostanze nutritive che, anche se sono ad alta digeribilità, necssitano di tempo per essere trasformate in energia utile ai muscoli. Adegua la tua andatura. Parti piano, se riesci cresci dopo una frazione di riscaldamento, controlla le tue pulsazioni e sensazioni cercando di salvare la gamba per almeno due terzi del giro. Poi se avrai tanta energia e ti sentirai davvero benissimo, butta giù tutto nell'ultima parte. Se fai un tracciato nuovo e totalmente inedito studiati un filino l'altimetria. Scopri dove sono le salite più dure. Per te, come per me, le salite in doppia cifra sono da affrontare con massima consapevolezza dei limiti fisici (peso elevato in salita vuol dire tanti watt per fare velocità modeste, quasi ridicole) senza nessuna paura se si dovesse scendere subito al 28 o più. Meglio fare la salita da subito in difesa che non affrontarla con una certa spavalderia nella prima fase, andare fuori giri e morire a metà, conla fatica immane che resta per arrivare a scollinare. Sali piano. Se sei solo fatti coraggio, trova il tuo ritornello motivazionale. Io ho il mio per i momenti più duri: ogni pedalata in più è una pedalata in meno che mi separa dalla vetta. Nei momenti più alienanti, quando davvero la fatica ti massacra, io penso a qualcisa di positivo posto in cima allo scollinamento. Magari in questo caso, se sono 600 metri di salita, basta solo stringere i denti. Alimentarsi in corsa è una buona idea. Bere è necessario. Privilegia barrette più complesse come primo cibo da assumere dopo la prima ora, passa a barrette più leggere e digeribili (non al cioccolato che è complesso da assimilare) magari con magnesio che attenua la sensazione di fatica, passa infine ai gel per una riserva di energia immediata, una sferzata per affrontare un passaggio o la fine di una salita molto lunga e dura. Evita di mangiare nella oarte terminale della tua uscita. Inutile mangiare a 10km dalla fine, a meno che siano una salita costante e impegnativa. Tieni conto che da quando mangi a quando hai a disposizione l'energia passa del tempo e il tuo corpo deve fare un lavoro in più. Quindi evita di ingolfarti (ho mangiato non sento beneficio, mangio di nuovo a distanza di poco tempo o introduco un gel). Fatta tutta la paternale... Non deprimerti. Stai imparando. E non smetterai mai di imparare. Io negli ultimi anni ho preso una quantità di lezioni dure da dover meditare per i prossimi anni. Le cotte sono state più di una. Tutte per motivi diversi, ma di fondo non mi gestivo bene. Poi ho iniziato ad ascoltare meglio il mio corpo. Pian piano si migliora. Auguri oer la tua uscita da 100km. Arriverà e ti lascerà una piacevole sensazione di avercela fatta, seguita subito dal desiderio di fare qualcosa di più. E quindi avabti a pedalare per raggiungere il nuovo obiettivo. Auguri. Sent from my ASUS_P00I using [URL=http://r.tapatalk.com/byo?rid=92939]BDC-Forum mobile app[/URL] [/QUOTE]
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