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Sobbalzo sulla sella ad alti rpm
Testo
<blockquote data-quote="odisseo87_eliminato" data-source="post: 6550022"><p>Quando la sella è troppo alta non si ha proprio lo spazio materiale per sobbalzarci sopra a ogni pedalata, anzi si è costretti a un rollìo del bacino per estendere la gamba fino al punto morto inferiore.</p><p></p><p><a href="https://www.fisiotecnik.it/ciclismo-la-posizione-migliore/" target="_blank">https://www.fisiotecnik.it/ciclismo-la-posizione-migliore/</a></p><p></p><p><strong><em>Sella troppo alta</em></strong><em></em></p><p><em>In questa situazione,nella prima parte della spinta la gamba riesce a imprimere una buona potenza sui pedali, ma nell’ultima fase la spinta non è efficace, si ha un grande rallentamento del punto morto inferiore. La sella alta costringe la gamba a una maggiore distensione e a una conseguente oscillazione del bacino nella fase finale della spinta. Tale situazione può apportare alla schiena sollecitazioni tali da causare mal di schiena.</em></p><p><em><strong>Sella troppo bassa</strong></em></p><p><em>Questa situazione rende difficoltoso il superamento del punto morto superiore; il rallentamento nella rotazione del pedale che ne consegue e la condizione non ottimale del ginocchio e dei muscoli estensori determinano una fase inizia le di spinta limitata e una grande dispersione di energia. Nella fase finale il notevole piegamento del ginocchio nella fase della spinta è una condizione negativa e di alto rischio di usura delle cartilagini di questa articolazione. Inoltre il maggiore impegno degli adduttori nello stabilizzare la posizione del ginocchio durante la dinamica della pedalata può condurre, in alcuni casi, a dolori pubalgici.</em></p><p><em><strong>Sella troppo arretrata</strong></em></p><p><em>La posizione della gamba, in questo caso, determina un maggiore impegno muscolare del comparto posteriore, con minore coinvolgimento del quadricipite femorale che, quindi, non viene sfruttato al meglio delle sue potenzialità .Per quanto riguarda la fase di recupero, la maggiore distanza (in proiezione) dell’articolazione dell’anca dal pedale determina una maggiore resistenza nella risalita del pedale. Una sella troppo arretrata mettendo in sovraccarico la muscolatura posteriore, può condurre ad uno stress a livello delle inserzioni al ginocchio del bicipite femorale (laterale) e degli altri muscoli e tendini posteriori del ginocchio (interno o mediale).</em></p><p><em><strong>Sella poco arretrata</strong></em></p><p><em>Una sella poco arretrata (ginocchio molto in avanti) determina un aumento dell’impegno del quadricipite femorale con una limitazione della sinergia dì intervento nella spinta dei muscoli anteriori e posteriori della coscia.</em></p></blockquote><p></p>
[QUOTE="odisseo87_eliminato, post: 6550022"] Quando la sella è troppo alta non si ha proprio lo spazio materiale per sobbalzarci sopra a ogni pedalata, anzi si è costretti a un rollìo del bacino per estendere la gamba fino al punto morto inferiore. [URL]https://www.fisiotecnik.it/ciclismo-la-posizione-migliore/[/URL] [B][I]Sella troppo alta[/I][/B][I] In questa situazione,nella prima parte della spinta la gamba riesce a imprimere una buona potenza sui pedali, ma nell’ultima fase la spinta non è efficace, si ha un grande rallentamento del punto morto inferiore. La sella alta costringe la gamba a una maggiore distensione e a una conseguente oscillazione del bacino nella fase finale della spinta. Tale situazione può apportare alla schiena sollecitazioni tali da causare mal di schiena. [B]Sella troppo bassa[/B] Questa situazione rende difficoltoso il superamento del punto morto superiore; il rallentamento nella rotazione del pedale che ne consegue e la condizione non ottimale del ginocchio e dei muscoli estensori determinano una fase inizia le di spinta limitata e una grande dispersione di energia. Nella fase finale il notevole piegamento del ginocchio nella fase della spinta è una condizione negativa e di alto rischio di usura delle cartilagini di questa articolazione. Inoltre il maggiore impegno degli adduttori nello stabilizzare la posizione del ginocchio durante la dinamica della pedalata può condurre, in alcuni casi, a dolori pubalgici. [B]Sella troppo arretrata[/B] La posizione della gamba, in questo caso, determina un maggiore impegno muscolare del comparto posteriore, con minore coinvolgimento del quadricipite femorale che, quindi, non viene sfruttato al meglio delle sue potenzialità .Per quanto riguarda la fase di recupero, la maggiore distanza (in proiezione) dell’articolazione dell’anca dal pedale determina una maggiore resistenza nella risalita del pedale. Una sella troppo arretrata mettendo in sovraccarico la muscolatura posteriore, può condurre ad uno stress a livello delle inserzioni al ginocchio del bicipite femorale (laterale) e degli altri muscoli e tendini posteriori del ginocchio (interno o mediale). [B]Sella poco arretrata[/B] Una sella poco arretrata (ginocchio molto in avanti) determina un aumento dell’impegno del quadricipite femorale con una limitazione della sinergia dì intervento nella spinta dei muscoli anteriori e posteriori della coscia.[/I] [/QUOTE]
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