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Spingere rapportoni. Dubbi a riguardo
Testo
<blockquote data-quote="dave_and_roll" data-source="post: 6339972" data-attributes="member: 18316"><p>un certo signore ora coi capelli bianchi, vincitore tra l'altro di un giro d'italia, una milano sanremo, 3 parigi roubaix, 2 giri di lombardia, campione del mondo su strada e pista, e recordman dell'ora (poi annullato per questioni tecniche) ha detto: per andare forte bisogna pedalare agili azionando rapporti lunghi.</p><p>a mio avviso spingere rapportoni a basse rpm è una sorta di cel'hodurismo in voga specialmente, almeno nella mia zona, tra ciclisti di una certa età o gente inesperta. frase tipo è: a ma quella salita fatta col 28 (numero a caso) non vale, sono capaci tutti, vuoi mettere farla col 21 (altro numero a caso)? fa niente poi se il macho col 21 arriva su mezz'ora dopo e con gambe e schiena distrutte rispetto al pappamolla col 28.</p><p>ora in giro vedo, da dopo dell'avvento della sky, gente che tende a fare l'opposto: frullare scompostamente a tutti i costi in qualsiasi condizione.</p><p>quello che ho notato io è che alla fine la cadenza va sì allenata ma senza stravolgere troppo le cose. mi spiego. Dopo anni di bici ho notato che in piano la mia cadenza ottimale con la bici da corsa è tra i 103 ed i 108 rpm. di più o di meno vado fuori giri. mentre invece con la bici da cronometro la mia pedalata si abbassa e sto circa 10 rpm più basso. se cerco di aumentare a oltre 100 rpm mi scompongo e perdo efficienza. così come se scendo sotto le 93 pedalate (all'incirca ovviamente, non è che c'è un muro). quindi ho accettato come mia 'confort zone' i 103-108 rpm su bici da corsa e 93-98 rpm su bici da TT. le cadenze sono riferite ovviamente allo stesso giro (o stesso tipo di percorso) in condizioni simili e cercando di rimanere nella stessa zona di allenamento (z1 z2 z3 etc etc, non zona geografica ). se cmq cerchi il numero magico di rpm a ciu stare, beh non esiste, o meglio non è uguale per tutti. Io ci sono arrivato con l'esperienza.</p><p>ah quel signore che citavo prima era un tale Francesco Moser</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="dave_and_roll, post: 6339972, member: 18316"] un certo signore ora coi capelli bianchi, vincitore tra l'altro di un giro d'italia, una milano sanremo, 3 parigi roubaix, 2 giri di lombardia, campione del mondo su strada e pista, e recordman dell'ora (poi annullato per questioni tecniche) ha detto: per andare forte bisogna pedalare agili azionando rapporti lunghi. a mio avviso spingere rapportoni a basse rpm è una sorta di cel'hodurismo in voga specialmente, almeno nella mia zona, tra ciclisti di una certa età o gente inesperta. frase tipo è: a ma quella salita fatta col 28 (numero a caso) non vale, sono capaci tutti, vuoi mettere farla col 21 (altro numero a caso)? fa niente poi se il macho col 21 arriva su mezz'ora dopo e con gambe e schiena distrutte rispetto al pappamolla col 28. ora in giro vedo, da dopo dell'avvento della sky, gente che tende a fare l'opposto: frullare scompostamente a tutti i costi in qualsiasi condizione. quello che ho notato io è che alla fine la cadenza va sì allenata ma senza stravolgere troppo le cose. mi spiego. Dopo anni di bici ho notato che in piano la mia cadenza ottimale con la bici da corsa è tra i 103 ed i 108 rpm. di più o di meno vado fuori giri. mentre invece con la bici da cronometro la mia pedalata si abbassa e sto circa 10 rpm più basso. se cerco di aumentare a oltre 100 rpm mi scompongo e perdo efficienza. così come se scendo sotto le 93 pedalate (all'incirca ovviamente, non è che c'è un muro). quindi ho accettato come mia 'confort zone' i 103-108 rpm su bici da corsa e 93-98 rpm su bici da TT. le cadenze sono riferite ovviamente allo stesso giro (o stesso tipo di percorso) in condizioni simili e cercando di rimanere nella stessa zona di allenamento (z1 z2 z3 etc etc, non zona geografica ). se cmq cerchi il numero magico di rpm a ciu stare, beh non esiste, o meglio non è uguale per tutti. Io ci sono arrivato con l'esperienza. ah quel signore che citavo prima era un tale Francesco Moser [/QUOTE]
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