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Spingere rapportoni. Dubbi a riguardo
Testo
<blockquote data-quote="green dolphin" data-source="post: 6340064" data-attributes="member: 7692"><p>Non vorrei guastarvi la festa, ma sono anni che pedalo a cadenze considerate per gli altri basse, credo che ognuno debba usare le proprie caratteristiche. La mia media di pedalata in una uscita è di 67-70 tra pianura/vallonato e salita. A livello muscolare per me è la cadenza ideale, che mi consente di tenere un certo ritmo ed una certa intensità. Ovvio che riesco ad andare anche ad 80-90-100, ma a parità di velocità non riesco ad usare una cadenza così agile molto a lungo, perché l'impegno cardiaco è ovviamente maggiore. Ma non ho problemi a portare questa cadenza per molte ore, ci faccio e ho fatto giri da 170-200 km, e anche oltre. Chiaramente con un po' più di affaticamento a livello muscolare, ma neanche tanto, perché lo recupero bene ed il giorno dopo se prendo la bici riesco a pedalare ancora discretamente.</p><p></p><p>Il mio termine di paragone è quello della miglior resa: sono 20 anni che vado in bici, ho fatto atletica a livello agonistico da giovane e ormai mi conosco molto bene, e ho potuto negli anni sperimentare che la cadenza ideale per me è in quel range. Sarà perché non sono un passista e non uno veloce in pianura, e che abitando in pianura e trovandomi le prime volte in gruppo ho dovuto adeguare la mia pedalata scoprendo che l'unico modo per minimizzare i danni e riuscire a dare qualche cambio era appunto riuscire a mantenere un certo tipo di cadenza. In salita invece non ho mai avuto problemi, peso 60 kg. x 1,78 ed in effetti mi trovavo meglio sulle salite con pendenze a strappi, alcuni ripidi, altri con tratti per recuperare, che facevo rilanciando spesso utilizzando un rapporto lungo. Difficile per me piantarmi se gestivo bene la cadenza ed il cuore, mentre mi capitava di andare fuori giri alleggerendo il rapporto e cercando di alzare la cadenza (alla stessa velocità).</p><p></p><p>Chiaro che spingere un rapporto più lungo aumentando la cadenza porta più velocità, più performance, ma questo è un altro discorso, vuol dire avere watt e credo che sarebbe l'auspicio di ogni ciclista amatoriale. Nel mio caso non è una crociata pro rapportone, è solo per far capire che ho cercato di assecondare ciò che mi riesce più congeniale. Per dire, mio fratello che è 1,80 per 78 kg., se spinge i rapporti che faccio girare io in pianura si pianta, l'ultimo test FTP che ha fatto all'aperto in pianura ha avuto come risultato 325 W a 95 rpm. E mi ha detto di aver avuto la sensazione di poter andar meglio alzando la cadenza. </p><p></p><p>Quindi come ha detto qualcuno "mettere un rapporto lungo e andare a 70-80 di cadenza non significa spingere un rapportone, significa che non si è abbastanza allenati per tirarlo con una cadenza adeguata superando la resistenza dell'aria" è una analogia che non ha fondamento, perché nel mio caso sono abbastanza allenato (10.000-15.000 km l'anno da anni) che mi pare di superare lo stesso la resistenza dell'aria :-)</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="green dolphin, post: 6340064, member: 7692"] Non vorrei guastarvi la festa, ma sono anni che pedalo a cadenze considerate per gli altri basse, credo che ognuno debba usare le proprie caratteristiche. La mia media di pedalata in una uscita è di 67-70 tra pianura/vallonato e salita. A livello muscolare per me è la cadenza ideale, che mi consente di tenere un certo ritmo ed una certa intensità. Ovvio che riesco ad andare anche ad 80-90-100, ma a parità di velocità non riesco ad usare una cadenza così agile molto a lungo, perché l'impegno cardiaco è ovviamente maggiore. Ma non ho problemi a portare questa cadenza per molte ore, ci faccio e ho fatto giri da 170-200 km, e anche oltre. Chiaramente con un po' più di affaticamento a livello muscolare, ma neanche tanto, perché lo recupero bene ed il giorno dopo se prendo la bici riesco a pedalare ancora discretamente. Il mio termine di paragone è quello della miglior resa: sono 20 anni che vado in bici, ho fatto atletica a livello agonistico da giovane e ormai mi conosco molto bene, e ho potuto negli anni sperimentare che la cadenza ideale per me è in quel range. Sarà perché non sono un passista e non uno veloce in pianura, e che abitando in pianura e trovandomi le prime volte in gruppo ho dovuto adeguare la mia pedalata scoprendo che l'unico modo per minimizzare i danni e riuscire a dare qualche cambio era appunto riuscire a mantenere un certo tipo di cadenza. In salita invece non ho mai avuto problemi, peso 60 kg. x 1,78 ed in effetti mi trovavo meglio sulle salite con pendenze a strappi, alcuni ripidi, altri con tratti per recuperare, che facevo rilanciando spesso utilizzando un rapporto lungo. Difficile per me piantarmi se gestivo bene la cadenza ed il cuore, mentre mi capitava di andare fuori giri alleggerendo il rapporto e cercando di alzare la cadenza (alla stessa velocità). Chiaro che spingere un rapporto più lungo aumentando la cadenza porta più velocità, più performance, ma questo è un altro discorso, vuol dire avere watt e credo che sarebbe l'auspicio di ogni ciclista amatoriale. Nel mio caso non è una crociata pro rapportone, è solo per far capire che ho cercato di assecondare ciò che mi riesce più congeniale. Per dire, mio fratello che è 1,80 per 78 kg., se spinge i rapporti che faccio girare io in pianura si pianta, l'ultimo test FTP che ha fatto all'aperto in pianura ha avuto come risultato 325 W a 95 rpm. E mi ha detto di aver avuto la sensazione di poter andar meglio alzando la cadenza. Quindi come ha detto qualcuno "mettere un rapporto lungo e andare a 70-80 di cadenza non significa spingere un rapportone, significa che non si è abbastanza allenati per tirarlo con una cadenza adeguata superando la resistenza dell'aria" è una analogia che non ha fondamento, perché nel mio caso sono abbastanza allenato (10.000-15.000 km l'anno da anni) che mi pare di superare lo stesso la resistenza dell'aria :-) [/QUOTE]
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