Anche io ieri sono rimasto perplesso da quello scatto che nel bene o nel male è ormai entrato nella storia del ciclismo. Seguo il ciclismo da qualche anno (30 e passa) ma non ricordo di aver visto mai nulla del genere.
Penso che comunque se la prestazione, che nel complesso non mi è parsa, e anche alcuni dati postati in precedenza sembra lo confermino, tutto sommato stratosferica, fosse stata compiuta da un ciclista italiano, francese o spagnolo, che andasse in bicicletta in una maniera più "classica" e che avesse un fisico "normale" oggi ci sarebbe meno gente che griderebbe al doping conclamato.
Certo è che con tutti i casi che si sono succeduti in questi anni, e che visti i fatti del Giro sembra vhr non abbiano mai fine, gli appassionati fanno sempre più fatica a credere che quello che vedono sia solo il frutto di doti naturali, sacrifici e abnegazione.
I francesi (ASO) dovrebbero essere i primi a preoccuparsi che la loro corsa si stia svolgendo in maniera corretta, soprattutto guardando l'albo d'oro non penso si possano permettere un altro buco di magari 3/4 anni. Alla lunga la corsa potrebbe (anche se poi ogni anno ci sono milioni di tifosi ai bordi delle strade ) perdere di credibilità con tutto quello che ne consegue.
Non riesco, sono ipergarantista, a dire che Froome sia certamente dopato come però non riesco o meglio faccio fatica a credere che un corridore che dichiara di avere una malattia che ogni anno uccide 300.000 persone possa diventare nel giro di 3 anni il più forte corridore al mondo.
Comunque oltre al doping personalmente dico basta a radioline, cardiofrequenzimetri, srm che reputo una sorta di doping tecnologico, altro che motorino nel telaio. La corsa la devono fare i corridori no i ds dalle ammiraglie e i corridori devono decidere loro quando scattare non deve essere un display che dica via e stop.