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Testo
<blockquote data-quote="Darius" data-source="post: 6259286" data-attributes="member: 3105"><p>Non posso che essere d'accordo con gamba_tri, una cosa è parlare di nuoto assoluto e un'altra del nuoto nel triathlon, è necessario avere due approcci diversi altrimenti si finisce per perdere di vista il complesso, la visione singola è tipica di chi nasce nuotatore (come me), ciclista o runner e poi approda alla triplice, e me ne sono accorto a mie spese.</p><p></p><p>Altro discorso è l'età, una cosa è iniziare a 10 anni, tutt'altra a 40, in tutti gli sport, ma nel nuoto in particolare, ci sono meccanismi che da piccoli vengono interiorizzati e non si perdono più, la battuta dei piedi sincronizzata per dirne una, chi inizia da piccolo lo fa in modo del tutto naturale, senza pensarci, diverso per chi si butta in vasca in età adulta con meccanismi propriocettivi, sensitivi e di sincronia che non sono più efficaci come una volta e che non interiorizzano più.</p><p></p><p>Certamente un adulto con tanta tanta tecnica e dedizione può migliorare di molto la sua nuotata, ma pensare a 40 anni di raggiungere la perfezione del gesto è una chimera, e questo è uno dei compromessi che bisogna accettare.</p><p></p><p>Poi dalla piscina passi al mare... e ti accorgi che un bel po' di quegli schemi che avevi consolidato in vasca devono essere rivisti, e si ricomincia... ma questo è un'altro discorso.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Darius, post: 6259286, member: 3105"] Non posso che essere d'accordo con gamba_tri, una cosa è parlare di nuoto assoluto e un'altra del nuoto nel triathlon, è necessario avere due approcci diversi altrimenti si finisce per perdere di vista il complesso, la visione singola è tipica di chi nasce nuotatore (come me), ciclista o runner e poi approda alla triplice, e me ne sono accorto a mie spese. Altro discorso è l'età, una cosa è iniziare a 10 anni, tutt'altra a 40, in tutti gli sport, ma nel nuoto in particolare, ci sono meccanismi che da piccoli vengono interiorizzati e non si perdono più, la battuta dei piedi sincronizzata per dirne una, chi inizia da piccolo lo fa in modo del tutto naturale, senza pensarci, diverso per chi si butta in vasca in età adulta con meccanismi propriocettivi, sensitivi e di sincronia che non sono più efficaci come una volta e che non interiorizzano più. Certamente un adulto con tanta tanta tecnica e dedizione può migliorare di molto la sua nuotata, ma pensare a 40 anni di raggiungere la perfezione del gesto è una chimera, e questo è uno dei compromessi che bisogna accettare. Poi dalla piscina passi al mare... e ti accorgi che un bel po' di quegli schemi che avevi consolidato in vasca devono essere rivisti, e si ricomincia... ma questo è un'altro discorso. [/QUOTE]
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