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The Program - Ben Foster e il programma di Armstrong
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<blockquote data-quote="Gamba_tri" data-source="post: 6211128" data-attributes="member: 2574"><p>questo un libro in proposito <a href="https://www.amazon.it/dp/8867631497/?tag=bdc_parser-21" target="_blank">https://www.amazon.it/dp/8867631497/?tag=bdc_parser-21</a>, parla di successi dovuti alla forza mentale, ma anche di tracolli perche' l'atleta non era in grado di sopportare la pressione dovuta dai favori del pronostico. La parte mentale e' una componente sempre piu' studiata nello sport che, spesso, fa la differenza, ma differenza tra motori aerobici comparabili, un ronzino con testa da mulo puo' diventare qualcuno nelle distanze lunghissime, come trail o ultracycling, ma solo se quelli con valori fisici da purosangue non partecipano perche' non hanno la testa per uno sforzo simile. Nel fattore mentale del "quanto maledettamente lo vuoi" ci metto anche la volonta' di sottoporsi a doping, con lo stress che comporta di vivere sempre nelle paura di essere beccati e rovinarsi la salute, questa attitudine nel mondo professionistico e' vista come molto professionale, come dedizione verso il ciclismo, doparsi e' sacrificarsi per la causa, non imbrogliare, e' questa la mentalita' doping del ciclismo, lo stesso Silvio Martinello durante una telecroncaca affermo' che, pur sapendo che moliti non avrebbero approvato, Rebellin era un vero professionista.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Gamba_tri, post: 6211128, member: 2574"] questo un libro in proposito [URL]https://www.amazon.it/dp/8867631497/?tag=bdc_parser-21[/URL], parla di successi dovuti alla forza mentale, ma anche di tracolli perche' l'atleta non era in grado di sopportare la pressione dovuta dai favori del pronostico. La parte mentale e' una componente sempre piu' studiata nello sport che, spesso, fa la differenza, ma differenza tra motori aerobici comparabili, un ronzino con testa da mulo puo' diventare qualcuno nelle distanze lunghissime, come trail o ultracycling, ma solo se quelli con valori fisici da purosangue non partecipano perche' non hanno la testa per uno sforzo simile. Nel fattore mentale del "quanto maledettamente lo vuoi" ci metto anche la volonta' di sottoporsi a doping, con lo stress che comporta di vivere sempre nelle paura di essere beccati e rovinarsi la salute, questa attitudine nel mondo professionistico e' vista come molto professionale, come dedizione verso il ciclismo, doparsi e' sacrificarsi per la causa, non imbrogliare, e' questa la mentalita' doping del ciclismo, lo stesso Silvio Martinello durante una telecroncaca affermo' che, pur sapendo che moliti non avrebbero approvato, Rebellin era un vero professionista. [/QUOTE]
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