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The Program - Ben Foster e il programma di Armstrong
Testo
<blockquote data-quote="123lorka" data-source="post: 6212552" data-attributes="member: 6775"><p>All'EPOca le regole erano al limite dell'assurdo. E vero che non c’era un test per determinare l’uso di EPO pero la regola del 50% era a dir poco ridicola (tanto piu che c'era pure un margine di 1-2 punti in piu). LA con la sua squadra erano sicuramente i piu organizzati (in tutto secondo me non solo nell’aspetto doping), va detto pero che nel ’98 quando venne squalificato Pantani a Madonna di Campiglio, altri corridori controllati avevano valori assurdi (Velo 49, Jalabert 48, Savoldelli 49,9) per un controllo di fine Giro, quindi tutti giocavano sul filo del rasoio ben prima dell’EPOca di LA. Mi fa un po ridere chi dice che LA e stato coperto piu di altri. Le 20-25 squadre piu forti dell'epoca avevo tutte ALMENO un signore che ha finito l’Universita di medicina da qualche parte e che conoscendo la fisiologia umana sapeva benissimo che avere quei valori di ematocrito era per lo meno “anomalo” e nella maggior parte dei casi IMPOSSIBILE (lo sapeva almeno per i propri corridori). NESSUNO di questi ha mai parlato e ce stata una omerta generale per anni ALMENO da parte dei medici delle squadre, che NON potevano non accorgersi del valori anomali dei propri corridori. Stesso discorso da parte dei medici UCI che facevano i controlli. Anche immaginando che non tutte le squadre praticassero il doping di squadra come la US Postal vuoi che l’informazione su quei valori anomali nel corso di anni e anni non sia giunta all’orecchio dei vari DS????? Insomma, non serve essere un genio per capire che in quegli anni tutto il pianeta ciclismo professionistico, e non solo, era un sistema malavitoso (per usare un eufemismo) e omertoso. Affermare che LA e la US Postal sia stata la causa di questo sistema era assurdo visto che il problema era ben presente da anni prima dell’esplosione del fenomeno LA.LA si e solo adattato a quel sistema e lo ha spremuto ottenendo il massimo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="123lorka, post: 6212552, member: 6775"] All'EPOca le regole erano al limite dell'assurdo. E vero che non c’era un test per determinare l’uso di EPO pero la regola del 50% era a dir poco ridicola (tanto piu che c'era pure un margine di 1-2 punti in piu). LA con la sua squadra erano sicuramente i piu organizzati (in tutto secondo me non solo nell’aspetto doping), va detto pero che nel ’98 quando venne squalificato Pantani a Madonna di Campiglio, altri corridori controllati avevano valori assurdi (Velo 49, Jalabert 48, Savoldelli 49,9) per un controllo di fine Giro, quindi tutti giocavano sul filo del rasoio ben prima dell’EPOca di LA. Mi fa un po ridere chi dice che LA e stato coperto piu di altri. Le 20-25 squadre piu forti dell'epoca avevo tutte ALMENO un signore che ha finito l’Universita di medicina da qualche parte e che conoscendo la fisiologia umana sapeva benissimo che avere quei valori di ematocrito era per lo meno “anomalo” e nella maggior parte dei casi IMPOSSIBILE (lo sapeva almeno per i propri corridori). NESSUNO di questi ha mai parlato e ce stata una omerta generale per anni ALMENO da parte dei medici delle squadre, che NON potevano non accorgersi del valori anomali dei propri corridori. Stesso discorso da parte dei medici UCI che facevano i controlli. Anche immaginando che non tutte le squadre praticassero il doping di squadra come la US Postal vuoi che l’informazione su quei valori anomali nel corso di anni e anni non sia giunta all’orecchio dei vari DS????? Insomma, non serve essere un genio per capire che in quegli anni tutto il pianeta ciclismo professionistico, e non solo, era un sistema malavitoso (per usare un eufemismo) e omertoso. Affermare che LA e la US Postal sia stata la causa di questo sistema era assurdo visto che il problema era ben presente da anni prima dell’esplosione del fenomeno LA.LA si e solo adattato a quel sistema e lo ha spremuto ottenendo il massimo. [/QUOTE]
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