Dopo 5 anni ho rifatto parte di questo piccolo viaggio, senza la Forcola di Livigno e usando una ebike, ma certe salite alpine con la bici normale ormai non riesco più a farle.
Avrei dovuto partire un paio di giorni dopo, ma un pò le previsioni meteo e aver letto quì sul forum la chiusura per rifacimento asfalto del passo Gavia ho affrettato la partenza e la preparazione dei bagagli ne ha risentito, per esempio ho dimenticato il cavetto per ricaricare la batteria della bici, per fortuna all'hotel di Prestine dove ho dormito noleggiano ebike con motore uguale al mio e me lo hanno dato per continuare il giro.
Anche il secondo giorno bel tempo, l'inconveniente, essendo domenica era il traffico, quasi un continuo di auto e gruppi di moto, però la bellezza del Gavia da Ponte di Legno ripaga di tutto , è la mia salita preferita, oltre al panorama mi piace la strada stretta e piena di tornanti, poi discesa e notte a Bormio.
3° giorno attacco subito lo Stelvio in una mattina un pò nuvolosa, salgo piano, assistenza al minimo per godermi il paesaggio con il poco traffico del lunedì, mi fermo per una foto è lì mi accorgo di nubi minacciose che stanno arrivando.
Risalgo subito in sella ed aumento l'assistenza, ma incomincia a piovere, sosta mantellina e via, aumento anche la mia spinta sui pedali per tenermi caldo, sperando che l'impianto elettrico della bici sia impermabile, visto che l'acqua scende forte e vedo pure alcuni motociclisti fermi vicino alle case cantoniere.
Finalmente arrivo in cima, ed è lì che mi piglia il freddo, mi fermo al bar dove hanno un posto per potersi cambiare, ci sono anche alcuni ragazzi con
attrezzi da sport invernali, pure loro bagnati, indosso il completo da ciclista asciutto ma non basta, stò tremando dal freddo, cerco di infilarmi anche gli altri vestiti da hotel, specialmente una felpa con cappuccio che occupava tanto spazio e credevo di aver portato inutilmente.
Torno sù al bar dove prendo una zuppa di gulasch ben calda, ci inzuppo 2 panini e poi una bella fetta di strudel calda e mi passa un pò il freddo, intanto è già passata più di un'ora, finalmente smette di piovere.
Scendo piano con la strada ancora bagnata, vestito come l'omino
michelin e qui i dischi da 160 si comportano bene, arrivato a Prato mi svesto e riparto facendo subito una doccia con gli idranti dei frutteti, arrivo ad Ora e cerco un Hotel, avendo prenotato solo le prime 2 notti.
Rimangono circa 130 km per arrivare a Toscolano, da Prato allo Stelvio in poi la strada è quasi tutta in leggera discesa o pianura, e piccoli strappetti, sono circa 200 km in cui forse sarebbe meglio una bici normale, in quanto la ebike stacca sopra i 25 orari e con il mio passo 25/28 in pianura dovevo spingere una bici di oltre 20 kg, quindi arrivato con batteria quasi del tutto carica e gambe esaurite.
Soddisfatto del mio piccolo viaggio, la bici non mi ha mollato, prendere l'acqua in montagna è normale, il fisico ha tenuto, pure il cuore, anche se fà un pò il matto essendo sempre in fibrillazione (atriale), spero di fare un'altro giretto prima dell'autunno.