Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Menu
Home
Allerta prezzi
Forum
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Novità
Nuovi Messaggi
Nuovi media
Nuovi commenti media
Ultime Attività
Nuove inserzioni nel mercatino
Nuovi commenti nel mercatino
Mercatino
Nuove inserzioni
Nuovi commenti
Latest reviews
Cerca nel mercatino
Feedback
Guarda le statistiche
Training Camp
Pianificazione
MTB
Media
Nuovi media
Nuovi commenti
Cerca media
EBIKE
Accedi
Registrati
Cerca
Cerca solo tra i titoli
Da:
Cerca solo tra i titoli
Da:
Nuovi Messaggi
Cerca...
Iscritti
Visitatori online
Menu
Install the app
Installa
Rispondi alla discussione
JavaScript è disabilitato. Per una migliore esperienza di navigazione attivalo nel tuo programma o nella tua app per navigare prima di procedere.
Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. .
Dovresti aggiornarlo oppure
usarne uno alternativo, moderno e sicuro
.
Home
Forum
Spazio Forum
Archivio
News
Tour 1998: la lista del Senato francese
Testo
<blockquote data-quote="diegm8" data-source="post: 4333517" data-attributes="member: 55933"><p>Purtroppo il lavoro è lavoro. Il lavoro di un atleta è lo sport che questo atleta pratica (di qualunque disciplina si stia parlando). E in ogni lavoro chi vuole arrivare ai vertici è disposto a vendersi l'anima per arrivarci Qualcuno chiama questi personaggi (sportivi e non) vincenti. Altri addirittura li osannano per poi ricoprirli di sterco quando salta fuori che per arrivare dove sono hanno dovuto in un qualche modo venire a patti col diavolo. </p><p>Nelle università (americane e non) ci sono studenti fatti di anfetamine che cercano di star svegli il più possibile per studiare e ottenere risultati migliori dei compagni di classe. </p><p>Cosa differenzia questi studenti (che un giorno saranno manager di successo o forse no) da atleti che fanno uso di sostanze dopanti? A mio avviso nulla.</p><p>Per cui per favore smettiamo di parlare di leggende cadute o di truffatori. Sono persone che volevano arrivare ai vertici in un ambiente in cui per arrivare al vertice bisogna per forza ricorrere ad aiuti. </p><p>O accettiamo che lo sport professionistico è un lavoro i cui operai sono gli atleti professionisti o continueremo a vivere in un mondo che non esiste. </p><p>Con questo non giustifico il doping a prescindere. Trovo stupido che chi un "non professionista" vada a rischiare la salute per ottenere il puro nulla. Un "non professionista" dovrebbe cercare le soddisfazioni della vita in altre cose (il suo di lavoro) e praticare sport per stare in forma, battere i propri limiti e sentirsi vivo. E qui il doping non serve.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="diegm8, post: 4333517, member: 55933"] Purtroppo il lavoro è lavoro. Il lavoro di un atleta è lo sport che questo atleta pratica (di qualunque disciplina si stia parlando). E in ogni lavoro chi vuole arrivare ai vertici è disposto a vendersi l'anima per arrivarci Qualcuno chiama questi personaggi (sportivi e non) vincenti. Altri addirittura li osannano per poi ricoprirli di sterco quando salta fuori che per arrivare dove sono hanno dovuto in un qualche modo venire a patti col diavolo. Nelle università (americane e non) ci sono studenti fatti di anfetamine che cercano di star svegli il più possibile per studiare e ottenere risultati migliori dei compagni di classe. Cosa differenzia questi studenti (che un giorno saranno manager di successo o forse no) da atleti che fanno uso di sostanze dopanti? A mio avviso nulla. Per cui per favore smettiamo di parlare di leggende cadute o di truffatori. Sono persone che volevano arrivare ai vertici in un ambiente in cui per arrivare al vertice bisogna per forza ricorrere ad aiuti. O accettiamo che lo sport professionistico è un lavoro i cui operai sono gli atleti professionisti o continueremo a vivere in un mondo che non esiste. Con questo non giustifico il doping a prescindere. Trovo stupido che chi un "non professionista" vada a rischiare la salute per ottenere il puro nulla. Un "non professionista" dovrebbe cercare le soddisfazioni della vita in altre cose (il suo di lavoro) e praticare sport per stare in forma, battere i propri limiti e sentirsi vivo. E qui il doping non serve. [/QUOTE]
Riporta citazioni...
Verifica Anti SPAM
Invia risposta
Home
Forum
Spazio Forum
Archivio
News
Tour 1998: la lista del Senato francese
Alto
Basso