tra 5/10 anni: ciclismo su strada vs ciclismo virtuale

lechuzo2008

Apprendista Passista
24 Gennaio 2018
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sassuolo
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Bici
colnago
quand'ero piccolino, se il telefono ( succedeva rarissime volte ) di casa squillava ed io ero in strada , lo sentivo distintamente. Non esisteva il traffico , solo nei 10 minuti prima dell'entrata e dell'uscita al lavoro. Si giocava tranquillamente a pallone in strada , anche a tennis con una corda da un lato della strada all'altra per simulare la rete. Quando passava la rara macchina, si fermava, toglievamo la corda un attimo e questa passava.:-)xxxx Erano gli anni 70
Sarete d'accordo con me nel dire che tutto questo non esiste più vero?
L'aumento del traffico ha causato un imbruttimento della nostra povera penisola così morfologicamente sfortunata ( appennini in mezzo e un pò di pianura ai lati con 60 milioni di persone a viverci )
Tra cinque / dieci anni , è il quesito posto come sarà?
Siete sicuri che avremo la possibilità di circolare spensieratamente in strada , come tra l'altro già oggi è sempre più difficile fare?
E si perchè , se si vive ai margini della collina è più semplice trovare dei percorsi liberi da macchine , al confronto di chi deve sorbirsi magari 30 km di strade trafficate con ogni tipo di mezzo pesante che ti passa pericolosamente vicino.
Senza citar di buche, ostacoli di tutti i tipi, lavori in corso, parcheggi selvaggi ...ecc ecc
Personalmente quest'anno ho rischiato due volte la vita, lo dico senza enfasi, solo un resoconto diretto e sintetico dei fatti
febbraio
con un mio amico percorro un tratto di strada trafficata nei pressi del muraglione di roteglia (RE ) quando un autobus con il portellone laterale dei bagagli aperto :shock:ci sorpassa. Io ero dietro , in fila indiana, perfettamente sulla linea bianca destra della carreggiata , non so come e perchè a me non mi ha preso, ma ho passato due o tre secondi di orrore puro quando mi sono reso conto di quello che stava succedendo. Il mio amico è stato colpito, il casco tagliato di netto , lui catapultato in aria come che gli avessero sparato, ....pensavo fosse morto quando mi sono fermato....per fortuna "solo" clavicola, dita rotte, contusione cerebrale fortissima spostamento della mascella ecc ecc lasciamo stare va
e il pulman non se n'è nemmeno accorto !!!!
maggio
vado a fare il blockhaus , da solo partenza da pescara , ore 7,50 inizio la salita quando dopo 3/4 km sono stato assalito dai cani che vengono lasciati a custodia delle pecore. Una quindicina di pastori maremmani mi ha circondato ( nel vero senso della parola, come fanno i lupi ) e ha iniziato ad attaccarmi. Sono sceso dalla bici e l'ho usata roteandola vorticosamente per difendermi. Il pastore non c'era, era andato a consegnare il latte sto cogli.one , cmq miracolosamente me la sono cavata , anche se un ricordo a 4 buchi sul polpaccio sinistro un cane è riuscito a lasciarmelo
tra cinque /dieci anni come sarà?
E' una domanda più che lecita.
Altra cosa da specificare .Il ciclismo indoor non è in antagonismo con quello outdoor !
Sono la stessa cosa.
Non pensate che a chi fa indoor ( io attualmente non ho i rulli ma li comprerò a giorni ) non piaccia girare in collina con il sole che ti bacia il viso e con il vento che ti accarezza .
però secondo me , la tendenza sarà che negli anni a venire aumenterà il numero degli adepti dei rulli ( lascio stare ogni considerazione che non sia pertinente alla ludicità del nostro sport preferito ) come sicuro il conseguente sviluppo tecnologico sia a livello di software che di hardware
 

Cere_

Apprendista Passista
16 Agosto 2018
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bici
Esempio, durante la settimana ho poch ore di luce per uscire ad allenarmi, e i rulli inizialmente li ho presi per ovviare a questo problema, ma con il passare del tempo, preferisco allenarmi durante la settimana in casa anche se è piena estate ed ho quelle due ore libere, perché l'orario dopo il lavoro è UN MANICOMIO di traffico e gente mezza rimbambita al volante, è veramente pericoloso uscire a quell'ora, ed oltretutto le tabelle fatte bene fuori si fanno molto peggio, c'è sempre quello stop, quel rallentamento, quell'imprevisto, quel tratto di discesa in mezzo alla ripetuta, eccetera, mentre sul rullo se mi voglio fare un 4x 8' 106% FTP con 8' di recupero a 75% FTP, mi esce perfetto in ERG, non devo usare il cambio, non devo schivare le buche, non devo rallentare, eccetera. Certi allenamenti sono impagabilmente fatti meglio indoor. Sempre che a uno piaccia fare certi allenamenti, a me piace sperimentare, calcolare, teorizzare, quindi l'inventarmi tabelle e metodi è un giocare, un divertimento, complementare alla bicicletta. Poi naturalmente il finesettimana se non piove esco sempre (e sempre evitando zone trafficate, passando per secondarie in mezzo ai boschi e alla campagna, non mi vedrete mai in una galleria per esempio, neanche quella del gavia da ponte di legno faccio di galleria, figurarsi quelle del lago di garda)
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Bici
Colnago C60
Anche se tutto sommato a oggi la maggioranza è schiacciante a favore del ciclismo reale su strada, un pò il dubbio mi viene.
Strade sempre più dissestate, conflittualità crescente con gli altri utenti della stada, intolleranza alle condizioni climatiche (troppo caldo, troppo freddo, pioggia), il tempo dovendo condividere la passione per a bici con altre, a cominciare dalla famiglia.
La tendenza che si ha a restare sempre più in casa e a uscire meno, forse con l'eccezione di quello che ruota intorno al cibo.
Dall'altro lato software/hardware che sono sempre più realistici nella simulazione della strada e nel confronto con gli altri pedalatori, la possibilità di ritagliarsi a casa piccoli spazi quotidiani per l'attività fisica.
E ultima considerazione è economica: sui rulli si può utilizzare un cancello, la bici superleggera non serve.
La tua è una visione un po' semplicistica...Il bello del ciclismo è l'outdoor,l'aria aperta..quello virtuale può andar bene per allenarsi un'ora a casa quando non si ha tempo in settimana,ma fare un giro in bici è un'altra cosa...basta scostarsi dalle strade più trafficate e si godono pace,relax e paesaggi impagabili.
Per cui reale e virtuale possono essere complementari, ma il virtuale non può sostituire il reale...è proprio un'altra cosa.
 

Shinkansen

Xeneize
20 Giugno 2006
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Genova
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Bici
Colnago 50 Anniversary
Per quanto divertente e sicuro il ciclismo virtuale non potrà mai equiparare quello reale.
Il ciclismo reale ha così tante variabili che è impossibile che la una realtà virtuale possa eguagliare. Basta pensare solo agli odori che colpiscono il ciclista mentre pedala.

Piccolo aneddoto: un mio amico, utente del forum, piuttosto bravino, si allenava sul simulatore per problemi di tempo. E macinava circa un migliaio di chilometri al mese. Nello stesso periodo ne facevo circa la metà, per via della pioggia. Ma non c'era storia. Andava più piano, si stancava prima. Quando ha ripreso su strada ha ripreso ad andare.
 
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pancia di ghisa

Apprendista Velocista
1 Dicembre 2011
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Zena
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dieeffegiaccai...
La tua è una visione un po' semplicistica...Il bello del ciclismo è l'outdoor,l'aria aperta..quello virtuale può andar bene per allenarsi un'ora a casa quando non si ha tempo in settimana,ma fare un giro in bici è un'altra cosa...basta scostarsi dalle strade più trafficate e si godono pace,relax e paesaggi impagabili.
Per cui reale e virtuale possono essere complementari, ma il virtuale non può sostituire il reale...è proprio un'altra cosa.

Non ho i rulli anche se sto pensando di acquistarli e il mio pensiero circa il ciclismo outdoor ricalca il tuo,.
Però non posso fare a meno di notare che quest'ultima generazione di rulli mi sembra abbia sfondato tra gli appassionati, tanti che non avevano mai utilizzato i rulli ora hanno cominciato a farli perchè molto più divertenti rispetto ai precedenti.
La domanda che mi ponevo non è tanto sulla situazione attuale ma su quello che potrà essere in un futuro non troppo lontano, con
l'evolvere della tecnologia che farà avvicinare ulteriormente la simulazione della pedalata indoor a quella reale/outdoor e un possible maggior degrado dell'ambiente esterno.
 

bicilook

Ammiraglia
15 Giugno 2008
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Bici
Colnago C60
Non ho i rulli anche se sto pensando di acquistarli e il mio pensiero circa il ciclismo outdoor ricalca il tuo,.
Però non posso fare a meno di notare che quest'ultima generazione di rulli mi sembra abbia sfondato tra gli appassionati, tanti che non avevano mai utilizzato i rulli ora hanno cominciato a farli perchè molto più divertenti rispetto ai precedenti.
La domanda che mi ponevo non è tanto sulla situazione attuale ma su quello che potrà essere in un futuro non troppo lontano, con
l'evolvere della tecnologia che farà avvicinare ulteriormente la simulazione della pedalata indoor a quella reale/outdoor e un possible maggior degrado dell'ambiente esterno.
Pensa che anch'io che non ho mai fatto i rulli,ad oggi che a differenza degli anni scorsi,non ho tempo di allenarmi in settimana,sto pensando di acquistarne uno di questi rulli moderni interattivi...
Anni fa,anche li per mancanza più che di tempo,di ore di luce in inverno,andavo 2 volte a settimana a fare spinning...Ora on ne ho più voglia,ho la repulsione a chiudermi in quei sudari delle sale da spinning.
Detto cio', stai pur certo che appena si avvicina la primavera e inizio ad avere un'ora di luce in cui posso allenarmi,mollo l'indoor per l'outdoor.
Per cui anche in futuro,penso che ci sarà un incremento del ciclismo virtuale per quel che riguarda l'allenamento che cmq si sarebbe fatto con sport alternativi(palestra,nuoto,corsa,spinning)...ma il reale non diminuirà a favore del virtuale,ma sarà sempre più complementare...
 

Alberto Baraldi

Apprendista Velocista
16 Settembre 2014
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Modena
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Bici
Argon 18 Gallium
Sarete d'accordo con me nel dire che tutto questo non esiste più vero?
L'aumento del traffico ha causato un imbruttimento della nostra povera penisola così morfologicamente sfortunata ( appennini in mezzo e un pò di pianura ai lati con 60 milioni di persone a viverci )
Tra cinque / dieci anni , è il quesito posto come sarà?
Siete sicuri che avremo la possibilità di circolare spensieratamente in strada , come tra l'altro già oggi è sempre più difficile fare?
E si perchè , se si vive ai margini della collina è più semplice trovare dei percorsi liberi da macchine , al confronto di chi deve sorbirsi magari 30 km di strade trafficate con ogni tipo di mezzo pesante che ti passa pericolosamente vicino.
Senza citar di buche, ostacoli di tutti i tipi, lavori in corso, parcheggi selvaggi ...ecc ecc
Personalmente quest'anno ho rischiato due volte la vita, lo dico senza enfasi, solo un resoconto diretto e sintetico dei fatti
febbraio
con un mio amico percorro un tratto di strada trafficata nei pressi del muraglione di roteglia (RE ) quando un autobus con il portellone laterale dei bagagli aperto :shock:ci sorpassa. Io ero dietro , in fila indiana, perfettamente sulla linea bianca destra della carreggiata , non so come e perchè a me non mi ha preso, ma ho passato due o tre secondi di orrore puro quando mi sono reso conto di quello che stava succedendo. Il mio amico è stato colpito, il casco tagliato di netto , lui catapultato in aria come che gli avessero sparato, ....pensavo fosse morto quando mi sono fermato....per fortuna "solo" clavicola, dita rotte, contusione cerebrale fortissima spostamento della mascella ecc ecc lasciamo stare va
e il pulman non se n'è nemmeno accorto !!!!
maggio
vado a fare il blockhaus , da solo partenza da pescara , ore 7,50 inizio la salita quando dopo 3/4 km sono stato assalito dai cani che vengono lasciati a custodia delle pecore. Una quindicina di pastori maremmani mi ha circondato ( nel vero senso della parola, come fanno i lupi ) e ha iniziato ad attaccarmi. Sono sceso dalla bici e l'ho usata roteandola vorticosamente per difendermi. Il pastore non c'era, era andato a consegnare il latte sto cogli.one , cmq miracolosamente me la sono cavata , anche se un ricordo a 4 buchi sul polpaccio sinistro un cane è riuscito a lasciarmelo
tra cinque /dieci anni come sarà?
E' una domanda più che lecita.
La domanda è sicuramente lecita, vedremo. Alla fin fine hai citato due casi che non sono direttamente legati all'aumento del traffico, anzi! Il primo, pericolosissimo, è una fatalità che ha responsabilità in una terza persona, ma poteva anche essere l'unico mezzo su quel tratto. La questione cani, una di quelle che temo di più personalmente visto che vado spesso da solo, paradossalmente è tipica proprio delle stradine isolate e senza traffico, perchè è in quelle che i contadini che vivono isolati li lasciano liberi. Se ci fosse un flusso costante di mezzi li legherebbero.
E' tutto da dimostrare il fatto che peggiorerà. Ormai ci siamo stabilizzati a livello popolativo (resta solo un po' di residuo spostamento dei giovani dalle zone isolate verso le città), ma nelle zone attive a livello produttivo si continuano fortunatamente a costruire strade ad alto scorrimento che riducono il traffico sulle strade "nostre". Ho assistito a numerosi casi del genere. La zona di Roteglia è una delle più sfortunate per mancanza di alternative, ma anche lì pensa se mai avessimo una ancora ipotetica Modena - Lucca come si rivoluzionerebbe in positivo la zona.
 
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Sampoo87

Apprendista Scalatore
2 Aprile 2016
2.062
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Il vecchio bolide e la nuova Wilier.
quand'ero piccolino, se il telefono ( succedeva rarissime volte ) di casa squillava ed io ero in strada , lo sentivo distintamente. Non esisteva il traffico , solo nei 10 minuti prima dell'entrata e dell'uscita al lavoro. Si giocava tranquillamente a pallone in strada , anche a tennis con una corda da un lato della strada all'altra per simulare la rete. Quando passava la rara macchina, si fermava, toglievamo la corda un attimo e questa passava.:-)xxxx Erano gli anni 70
Sarete d'accordo con me nel dire che tutto questo non esiste più vero?
L'aumento del traffico ha causato un imbruttimento della nostra povera penisola così morfologicamente sfortunata ( appennini in mezzo e un pò di pianura ai lati con 60 milioni di persone a viverci )
Tra cinque / dieci anni , è il quesito posto come sarà?
Siete sicuri che avremo la possibilità di circolare spensieratamente in strada , come tra l'altro già oggi è sempre più difficile fare?
E si perchè , se si vive ai margini della collina è più semplice trovare dei percorsi liberi da macchine , al confronto di chi deve sorbirsi magari 30 km di strade trafficate con ogni tipo di mezzo pesante che ti passa pericolosamente vicino.
Senza citar di buche, ostacoli di tutti i tipi, lavori in corso, parcheggi selvaggi ...ecc ecc
Personalmente quest'anno ho rischiato due volte la vita, lo dico senza enfasi, solo un resoconto diretto e sintetico dei fatti
febbraio
con un mio amico percorro un tratto di strada trafficata nei pressi del muraglione di roteglia (RE ) quando un autobus con il portellone laterale dei bagagli aperto :shock:ci sorpassa. Io ero dietro , in fila indiana, perfettamente sulla linea bianca destra della carreggiata , non so come e perchè a me non mi ha preso, ma ho passato due o tre secondi di orrore puro quando mi sono reso conto di quello che stava succedendo. Il mio amico è stato colpito, il casco tagliato di netto , lui catapultato in aria come che gli avessero sparato, ....pensavo fosse morto quando mi sono fermato....per fortuna "solo" clavicola, dita rotte, contusione cerebrale fortissima spostamento della mascella ecc ecc lasciamo stare va
e il pulman non se n'è nemmeno accorto !!!!
maggio
vado a fare il blockhaus , da solo partenza da pescara , ore 7,50 inizio la salita quando dopo 3/4 km sono stato assalito dai cani che vengono lasciati a custodia delle pecore. Una quindicina di pastori maremmani mi ha circondato ( nel vero senso della parola, come fanno i lupi ) e ha iniziato ad attaccarmi. Sono sceso dalla bici e l'ho usata roteandola vorticosamente per difendermi. Il pastore non c'era, era andato a consegnare il latte sto cogli.one , cmq miracolosamente me la sono cavata , anche se un ricordo a 4 buchi sul polpaccio sinistro un cane è riuscito a lasciarmelo
tra cinque /dieci anni come sarà?
E' una domanda più che lecita.
Altra cosa da specificare .Il ciclismo indoor non è in antagonismo con quello outdoor !
Sono la stessa cosa.
Non pensate che a chi fa indoor ( io attualmente non ho i rulli ma li comprerò a giorni ) non piaccia girare in collina con il sole che ti bacia il viso e con il vento che ti accarezza .
però secondo me , la tendenza sarà che negli anni a venire aumenterà il numero degli adepti dei rulli ( lascio stare ogni considerazione che non sia pertinente alla ludicità del nostro sport preferito ) come sicuro il conseguente sviluppo tecnologico sia a livello di software che di hardware

Non è nemmeno sbagliato quello che dici, ma se tra 10 anni riterrò che non ci siano più serenamente le condizioni per andare in strada con la bdc, semplicemente cambio sport. Mtb, trail running, arrampicata sportiva, anche la semplice corsa. Non è che mi chiudo in salotto con la bici, no? Ho i rulli smart, tra novembre e febbraio li uso parecchio, ma sono solo un surrogato per passare il tempo la sera non ciclismo..
 
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THE MATRIX M+

Passista
15 Novembre 2012
4.522
1.676
36
Konstanz
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Bici
Wilier zero 7 black/red Record
Faccio prima smetto. Il bello di andare in bicicletta non si riduce a pedalare in una stanza a guardare un monitor.

In alternativa collego un generatore di energia elettrica e rivendo l'energia all'ENEL.
Quoto. Piuttosto che fare solo rulli vendo tutto e mi dedico ad altre passioni. Il bello è stare all’aria aperta.