credo che per trovare il feeling giusto servano almeno 100km. poi vedrai che dopo le a3 le vorrai usare solo per andare a cercare i funghi...
TRIATHLON, alleniamoci insieme (parte 5)
- Creatore Discussione pietrogrip
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credo che per trovare il feeling giusto servano almeno 100km. poi vedrai che dopo le a3 le vorrai usare solo per andare a cercare i funghi...
è quello che mi sto ripetendo per non mollare, ma credo pure che in autonomia sia molto più difficile pur riconoscendo che la scarpa aiuta in quel senso.
che dici: un aumento di km plausibile (considerando che sono in sovrappeso e sto cercando di bilanciare meglio la forza dei polpacci che è sbilanciata) ? ora sono a 'corse' di 3 o 3.5 km...pensavo di incrementar 1 km massimo a settimana (1 km per ogni run)
per quello che ti posso dire è che anche io quando ho cambiato tipologia di scarpa e ho provato a correggere l'appoggio per un pò di tempo finivo gli allenamenti con i polpacci demoliti.
Poi quando sono ritornato da a2 a a3 mi sembrava di avere due ferri da stiro ai piedi.
secondo me va bene anche 500m ogni volta; però sarebbe meglio abbandonare, almeno progressivamente le a3
già fatto quello. le sto usando come scarpe da ufficio giusto per non buttarle...visto che ne ho 1 paio nuovo o quasi. le ultime due run tutte su a1 e così farò per le prossime
sto pensando di far qualche prova pure con le five fingers...ma botte di 1km alla volta
altra domanda: per prdenza ho tenuto lo schema 1giorno Run - 2 giorni Bike...visti i pochi km stavo pensando magari tra una settimana o due di riportare il tutto al classico 1 run - 1bike (si insomma a giorni alterni)
Confermo passo da 140cm e alto 2 metri. Ieri avevo solo l'orologio. I talloni non li appoggio piu da un paio di anni, ed in realta' la velocita la aumento incerementando la cadenza, non il passo
cadenza di passo bassa (160 max), corsa di talloni, quadricipiti oltremodo stressati a fine corsa....... direi che è ora che passo a nuove scarpe ed una nuova dinamica di corsa..... il libro di Romanov lo sto leggendo......proviamo anche questa per uscire dall'oblio di una corsa da pippa
Come cadenza io sto sui 180 anche qualcosa in più durante la z2, ma è un parametro a cui onestamente non ho mai guardato
LucLov
Apprendista Scalatore
- 21 Giugno 2019
- 1.904
- 1.327
- Bici
- BDC Wilier Cento1 NDR disk MTB Cannondale Trail - BDC2 old Columbus ALU
Giusto per statistica riporto i mie riferimenti: 1 mt e 89 passo 1 mt e 20 cadenza 170/175 andatura media a cavallo dei 5/km nelle medie distanze
nuoto master
era la sera del commiato e abbiamo deciso di spingere tutti in corsia .
forse x un po' staremo lontani dal cloro
centrale
base 1.30
4x(200x3x100)
credo di essere stato comodo fino al 3 giro
gli ultimi 500 li ho fatti in soglia
era la sera del commiato e abbiamo deciso di spingere tutti in corsia .
forse x un po' staremo lontani dal cloro
centrale
base 1.30
4x(200x3x100)
credo di essere stato comodo fino al 3 giro
gli ultimi 500 li ho fatti in soglia
In corsa non lo si sta a guardare... Ma ovviamente va forte con quel motore. Suppongo tanta forza lo aiuti a non infortunarsi... Se corresse così frodeno finirebbe male imo.
Ultima modifica:
onestamente va forte , ma ringrazio ancora il santo protettore del triathlon per aver fatto si che Patrik Lange l abbia schiantato quel bellissimo giorno a Kona , altrimenti era la fine.
Ho postato le foto di Sanders perchè mi ha incuriosito proprio il suo chiaro appoggio di tallone, e allora mi sono chiesto che categoria di scarpe calzasse, perchè secondo l'approccio ortodosso un atleta di vertice come lui dovrebbe indossare delle A1, ma lo stesso approccio ortodosso sconsiglia le A1 a chi non corre di avampiede, pena traumi a tendini e articolazioni, una contraddizione?
Non vorrei sbagliarmi perchè non sono un esperto, ma nella seconda foto mi sembra che Sanders calzi scarpe più strutturate di una classe A1, se ciò fosse vero sarebbe la dimostrazione pratica di come non ci sia una regola ferrea di appoggio per andare veloci, cosa che tra l'altro non è rara in top runners fondisti che corrono di tallone o di pianta.
Le mie scarsissime capacità di runners, che corre a 5:30 con un appoggio che è tutto un programma (di pianta non sempre), probabilmente non mi permettono di apprezzare a fondo la differenza tra una A1 e una A3, se non quella di fare un vitalizio con il fisioterapista nel caso indossasi delle A1, ma da quello che ho potuto leggere, la discussione tra chi sostiene che bisogna lasciare l'appoggio spontaneo, oppure forzarlo di mesopiede indossando calzature con poco o senza drop, è ancora attuale.
Riflessione di una giornata di pioggia prima di essere rinchiuso in casa per lockdown
Non vorrei sbagliarmi perchè non sono un esperto, ma nella seconda foto mi sembra che Sanders calzi scarpe più strutturate di una classe A1, se ciò fosse vero sarebbe la dimostrazione pratica di come non ci sia una regola ferrea di appoggio per andare veloci, cosa che tra l'altro non è rara in top runners fondisti che corrono di tallone o di pianta.
Le mie scarsissime capacità di runners, che corre a 5:30 con un appoggio che è tutto un programma (di pianta non sempre), probabilmente non mi permettono di apprezzare a fondo la differenza tra una A1 e una A3, se non quella di fare un vitalizio con il fisioterapista nel caso indossasi delle A1, ma da quello che ho potuto leggere, la discussione tra chi sostiene che bisogna lasciare l'appoggio spontaneo, oppure forzarlo di mesopiede indossando calzature con poco o senza drop, è ancora attuale.
Riflessione di una giornata di pioggia prima di essere rinchiuso in casa per lockdown
concordo! e direi non solo per l'appoggio... a correre e' veramente inguardabile tanto e' sgraziato.
ma va anche detto che ha una tenacia e una forza di volonta' pazzesche, considerata la sua storia personale
Ho postato le foto di Sanders perchè mi ha incuriosito proprio il suo chiaro appoggio di tallone, e allora mi sono chiesto che categoria di scarpe calzasse, perchè secondo l'approccio ortodosso un atleta di vertice come lui dovrebbe indossare delle A1, ma lo stesso approccio ortodosso sconsiglia le A1 a chi non corre di avampiede, pena traumi a tendini e articolazioni, una contraddizione?
Non vorrei sbagliarmi perchè non sono un esperto, ma nella seconda foto mi sembra che Sanders calzi scarpe più strutturate di una classe A1, se ciò fosse vero sarebbe la dimostrazione pratica di come non ci sia una regola ferrea di appoggio per andare veloci, cosa che tra l'altro non è rara in top runners fondisti che corrono di tallone o di pianta.
Le mie scarsissime capacità di runners, che corre a 5:30 con un appoggio che è tutto un programma (di pianta non sempre), probabilmente non mi permettono di apprezzare a fondo la differenza tra una A1 e una A3, se non quella di fare un vitalizio con il fisioterapista nel caso indossasi delle A1, ma da quello che ho potuto leggere, la discussione tra chi sostiene che bisogna lasciare l'appoggio spontaneo, oppure forzarlo di mesopiede indossando calzature con poco o senza drop, è ancora attuale.
Riflessione di una giornata di pioggia prima di essere rinchiuso in casa per lockdown
per come la vedo io la regola c'è con le dovute approssimazioni...però ci sono anche dei margini oltre i quali più di tanto non si può andare. Lui stesso ha più volte ammesso di dover lavorare molto sulla tecnica sia di nuoto che di corsa. l altro giorno ha fatto il suo PB sui 5k con 14.39 (o 34 non ricordo) ma come diceva un altro 'buttafuori' del triathlon Starykovitz : non correrò mai come una gazzella
Questo non significa che vadano forte solo quelli belli.
p.s io correvo più piano di 5.30 nell ultimo periodo...e fidati che le A1 la differenza te la fan sentire eccome..
LucLov
Apprendista Scalatore
- 21 Giugno 2019
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Personalmente (nel mio andar piano) se mi sforzo a correre più di avanpiede di quello che mi viene naturale mi salgono i battiti e alla lunga vado più piano...
- Stato